Apposti i sigilli al Crescent di Ricardo Bofil. Indagati insieme al Sindaco di Salerno De Luca anche 10 assessori della Giunta del 2008. Post di De Luca su Facebook.
Bonavitacola (PD): «Le ipotesi di reato riguardano presunte irregolarità amministrative. Il Gip dispone il sequestro del Crescent proprio pochi giorni prima della definitiva parola del Consiglio di Stato». Roscia (FI-PDL): «La questione Crescent va inquadrata politicamente».
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
SALERNO – Tanto tuonò che piovve, e così i Carabinieri hanno apposto i sigilli al Crescent di Ricardo Bofil. Il “Crescent“, è un edificio imponente in corso di costruzione a ridosso del lungomare di Salerno, alto 30 metri, esteso per circa 300 metri e con una volumetria di circa 90mila metri cubi, che dovrebbe ospitate, irruzioni permettendo, alloggi privati a ridosso della spiaggia. L’opera molto controversa è stata osteggiata fin dal primo momento e nel 2009 è cominciata la battaglia dei comitati contrari alla sua edificazione, che ne hanno fatto una vera e propria crociata, presentando numerosi esposti sia alla Procura della Repubblica, e in questa legislatura anche al presidente del Senato Pietro Grasso.
Indagati insieme al Sindaco di Salerno e viceministro Vincenzo De Luca, i componenti della Giunta comunale (Eva Avossa, Gerardo Calabrese, Luca Cascone, Luciano Conforti, Mimmo De Maio, Augusto De Pascale, Ermanno Guerra, Aniello Fiore, Vincenzo Maraio e Franco Picarone). L’avviso di Garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno, è stato notificato dai Carabinieri del Comando Provinciale, anche ad altre 30 persone a vario titolo interessate, e i responsabili delle imprese riunite nella “Crescent srl” che sta eseguendo i lavori e riguarda la Variante al Piano Urbanistico Attuativo, adottata il 16 marzo del 2009, Variante che ha consentito, attraverso l’acquisizione delle aree sulle quali poi è sorto il cantiere, la realizzazione della Piazza e dell’edificio Crescent.
Nei vari esposti dei Comitati “No Crescent” e “Italia Nostra” è stato sempre sottolineato la gravità del rischio idroegeologico e l‘impatto ambientale dell’opera trovandosi a ridosso sia della spiaggetta di Santa Teresa che del corso d’acqua sotterraneo, il Fusandola. Al contrario per De Luca, l’Amministrazione, il progettista e tutti quelli che in questi anni hanno sostenuto il progetto, ivi compreso i cittadini che hanno confermato la rielezione del Sindaco De Luca, ritengono che il ‘Crescent’, rientri nel progetto più ampio che interessa la riqualificazione del Fronte del Mare, avviata nel 2007, e nel contempo si prefiggeva di risolvere la sistemazione dell’area tra il Porto commerciale e il porticciolo turistico Masuccio Salernitano, avendo naturalmente come obiettivo ambizioso, e per il quale si è coinvolto una serie di grandissime firme dell’architettura internazionale, quello di riqualificare l’intero fronte del mare, ma anche di realizzare una nuova immagine e una nuova identità alla Città di Salerno, facendole riacquistare quell’antica bellezza che non era seconda a nessun’altra Città.
L’accusa, come si apprende, secondo la ricostruzione accusatoria dei pm Rocco Alfano e Guglielmo Valenti, gli amministratori e i funzionari pubblici potrebbero “consapevolmente e volontariamente” aver aggirato le procedure tecniche per raggiungere in uno diversi obiettivi: il primo, “accelerare i tempi di realizzazione dell’opera“; il secondo, “contenere i costi per i privati appaltatori“.
E cosa ne pensa l’interessato? Il Sindaco De Luca sulla sua pagina facebook ha scritto diversi post sulla vicenda e da questi si capisce bene come la pensa:
Il primo. Iniziativa giudiziaria sul Crescent. Sequestro di cantiere. Duecento operai senza lavoro. E un formidabile impulso agli investitori a lasciare l’Italia. Si perderà ancora altro tempo ma nel rispetto di tutti andremo avanti;
Il secondo – Ogni opera pubblica, un procedimento giudiziario. Ogni variante urbanistica, un avviso di garanzia. Oggi arriva quello relativo al Crescent. Tranquilli!!! Siamo in perfetta media inglese;
Il terzo – La sottocultura della mummificazione del territorio, il finto ambientalismo, la palude burocratica sono sempre di più un grande problema per lo sviluppo dell’Italia. Si rischia davvero un declino inarrestabile;
Il quarto – Crescent. Ho dato mandato ai miei legali di provvedere, appena possibile, alla pubblicazione sul mio sito dell’avviso di garanzia. Tutti potranno rendersi conto di che cosa si tratta“.
Naturalmente immediatamente dopo il sequestro del Crescent non sono mancate le dichiarazioni, favorevoli e contrarie innescando diverse valutazioni che non possono escludere quelle strettamente tecniche e quelle politiche o entrambe. Tra i primi ad intervenire è stato l’Onorevole Fulvio Bonavitacola uno di quelli che dalla prima ora ha condiviso con il Sindaco percorsi e fortune politiche, il quale non le manda a dire e commentando il caso, lascia trasparire lo stupore per l’iniziativa dei pm che arriva, manco a farlo apposta, proprio a pochi giorni della sentenza conclusiva del Consiglio di Stato.
“Stamane – si legge nel comunicato stampa che l’On. Bonavitacola ci ha inviato – e’ stato notificato l’ennesimo avviso di garanzia per un procedimento penale sull’edificio Crescent nella citta’ di Salerno. Si tratta di un procedimento che risale al 2009. Stessi reati estesi progressivamente a più indagati, aggiunti in corso d’indagine. Adesso siamo a quota 30 indagati (tra amministratori comunali, funzionari del Demanio, della Soprintendenza, tecnici comunali, amministratori di società private). Le ipotesi di reato riguardano presunte irregolarità amministrative.
Le stesse – prosegue Bonavitacola – di cui il giudice specializzato nella materia, cioè il giudice amministrativo, si è più volte occupato in questi anni, fino alla sentenza definitiva e conclusiva del Consiglio di Stato attesa proprio per i prossimi giorni. E’ davvero sorprendente – conclude Fulvio Bonavitacola – che dopo anni d’indagini che dovrebbero essere concluse da tempo, il gip presso il Tribunale di Salerno dispone il sequestro del Crescent proprio pochi giorni prima della definitiva parola del Consiglio di Stato, sicuramente autorevole e qualificata per offrire una valutazione sulla legittimita’ o meno proprio dei medesimi atti vagliati nel parallelo procedimento giudiziario”.
Sull’ormai “Caso Crescent” interviene anche il Coordinatore di Forza Italia-PDL Antonio Roscia, il quale, seppur con motivazioni diverse da quelle di Bonavitacola, fornendo un assist a De Luca, fonda le sue critiche solo dal punto di vista politico tanto che ritiene vada sviluppato l’intero caso giudiziario che sta riguardando l’opera urbanistica del Crescent: “Il Crescent fa registrare una sconfitta politica per Salerno e per De Luca” – e poi aggiunge – «La questione Crescent va inquadrata politicamente».
«Sotto l’aspetto giudiziario – dichiara Roscia – noi di Forza Italia non siamo garantisti variabili per cui consideriamo tutti innocenti fino a prova contraria ma nello stesso tempo siamo anche certi che la magistratura opererà con giudizio,indipendenza e celerità nell’ interesse del popolo».
«Quello che a noi preme – sottolinea Roscia – è il dato politico e che la città di Salerno possa respirare con una azione urbana proporzionata alla sua storia e non rimanere impantanata in una palude di gigantismo fossilizzato».
Roscia parla di sconfitta politica per Salerno: «Forza Italia Salerno vive con preoccupazione la situazione di sconfitta politica della nostra Città e si prepara ad organizzare il consenso da fondare non sul dissenso quanto piuttosto sulla ambizione di una città migliore».
La storia del Crescent è simile a qualsiasi altra storia in qualsiasi altra Città: da Eboli rispetto ad alcune iniziative dell’Amministrazione di Centrosinistra; passando per Battipaglia ora amministrata dal Commissario Prefettizio rispetto ad indagini che poi sono sfociate nella storia che tutti conoscono con arresti e scioglimento del Consiglio; per Bellizzi, rispetto ad un’opera recentemente approvata nel pieno centro cittadino dall’Amministrazione di Centrodestra; da Pontecagnano amministrata dal centrodestra; per giungere poi a Salerno e per finire nel martoriato agro-nocerino-sarnese, fino a Scafati, amministrata dal centrodestra, riguardo ad un’opera faraonica; tutte storie contestate dalle opposizioni o da movimenti locali individuate come torbide, e tutte storie che poi finiscono male e magari anche con degli arresti, come l’ultimo in ordine di tempo, del Sindaco di Battipaglia arrestato perché accustato di connivenza con la Camorra, fino ad arrivare allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un Commissario Prefettizio, accuse poi cadute solo qualche giorno fa, dopo che si è nominata una Commissione di Accesso agli atti che avrebbe dovuto “trovare” le prove e stabilire se veramente vi fossero commistioni con la Camorra.
Osservando questi casi, la giustizia che emerge è approssimativa e ad intuito, ma è anche fantasiosa e teoremica, insomma è una giustizia isterica e a come viene per nulla equilibrata e per nulla giusta se non dispotica e per questo ci spaventa e ne avvertiamo profonde distanze, pur comprendendo e credendo fermamente in un ordinamento come quello giudiziario che dovrebbe essere guardiano della legalità e non della delazione, delle ipotesi, delle ricostruzioni di teoremi, punitiva e ostinata a trovare prove postume per affiancarle e a corredo appunto dei teoremi immaginati. Questa “giustizia” fa paura e nessun uomo o ordinamento democratico può vantarsene.
Ebbene la “ricostruzione accusatoria” per amministratori e funzionari si baserebbe sulla consapevolezza e volontarietà di “aggirare” le procedure allo scopo di “accellerare” l’esecuzione dei lavori e “contenere” i costi della impresa esecutrice.
E allora? Che ci sarebbe di male se un Amministratore cerca di semplificare e velocizzare alcuni provvedimenti perseguendo magari il solo interesse di ultimare un’opera, e come nel caso inispecie, proprio per il significato politico, urbanistico e architettonico che assume, nonchè per gli interessi di chi investe cifre ragguardevoli, si può definire epocale e si vorrebbe che arrivasse a compimento e affrancarsene meriti amministrativi e politici?
Di questo passo dovremmo arrestare e subito anche il Governatore Caldoro, se va a sostenere e magari ottenere finanziamenti per la regione Campania; dovrenno inviare subito un bellissimo avviso di Garanzia al Premier Enrico Letta che in Europa si è andato a patteggiare un mare di crediti economici oltre che quelli politici? Dovremmo arrestare subito le delegazioni governative con a capo anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quando vanno in giro per il mondo per accaparrarsi commesse per le imprese italiane?
Allo stesso modo rientra nelle prerogative di un Sindaco, di un’amministrazione comunale, provinciale, regionale o del Governo centrale, quella di programmare e nelle programmazioni voler realizzare opere, siano esse private o pubbliche, proprie ai programmi e agli indirizzi che si è dato e per i quali ha ricevuto mandato elettorale?
Perché non si arrestano tutte le amministrazioni italiane e tutte le Imprese che hanno concorso all’attiuazione di programmi urbanistici ricorrendo all’Istituto della contrattazione attraverso i Project Financing?
Rispetto al Crescent, oggettivamente sarebbero altre le ragioni per essere contrari, quella in testa a tutte sarebbe solo una: quell’edificio è brutto, demodé e più che ad un edificio aulico, sembra solo assomigliare ad una dentiera gigante; ma queste considerazioni appartengono alla sfera del gusto e non dell’indirizzo, quando nel codice penale si introdurrà anche il reato della bruttezza allora ne parleremo, intanto, il provvedimento di sequesto vanifica “quell’accellerazione” che i magistrati individuano come un elemento che giustifica l’avviso di garanzia e il sequestro, e allora ecco “l’equilibrio“, ci pensa la “bilancia della giustizia” ad annullare quel beneficio che farebbe risparmiare l’impresa. E quel provvedimento, arriva a pochi giorni da una sentenza che dovrebbe fare luce sull’intera vicenda, ma intanto si procura un danno non indifferente con il sequestro del Crescent.
Ma se a gennaio dello scorso anno, quando i Magistrati, strafregandosene: della crisi che a messo in ginocchio l’Italia; crisi che ha fatto perdere il posto di lavoro a milioni di operai; che ha vanificato la speranza per milioni di giovani di trovare un’occupazione; che ha bloccato stipendi e pensioni, anche quelle da fame di sole 600 euro mensili; si è autonomamente aumentato lo stipendio di 8mila euro l’anno e a seguito del quale qualcuno avesse inviato un avviso di garanzia all’organo di autogestione dei magistrati, per aver preso una decisione in contrasto con gli interessi superiori del Paese e magari avessero sequestrato lo stipendio a tutti i magistrati, cosa sarebbe successo?
Insomma un magistrato che guadagnava 174 mila euro all’anno, ora ne guadagna 182 mila. 8 mila euro in più in tempo di crisi non sono pochi. E chi dovrebbe mandare un avviso di garanzia ai Giudici della Suprema Corte, rispetto alla decisone della stessa Corte Costituzionale che ha testimoniato, come la busta paga delle toghe sia ritenuta inviolabile, pronunciandosi anche su se stessa?
E sulla base di questo, cosa ci aspettiamo succeda? Sicuramente niente, come niente è successo, essendo passato tutto in silenzio, ma lasciando immaginare il disprezzo che ognuno di noi ha provato, proprio perché fa fatica ad arrivare alla terza settimana, verso questa categoria dimenticandosi anche di quelle figure eroiche che hanno perso la vita per servire lo Stato. La fiducia e il rispetto si conquistano e non si attribuiscono per legge, e in questo momento quella verso la magistratura, Crescent a parte, è proprio molto bassa.
Salerno, 21 novembre 2013
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Mi dispiace ma questa volta non condivido una parola dell’articolo.
Semplicemente perchè la valutazione dell’operato della magistratura (il cui unico dovere è applicare le leggi dello Stato, a tutela di noi cittadini) deve essere fatto in maniera oggettiva. Da questo articolo non si capisce quali valutazioni portino a denigrare l’onesto lavoro di alcuni magistrati.
Io non sono un magistrato, quindi mi guardo bene dal giudicare sommariamente il lavoro di un altro professionista dello Stato. Non si possono dare giudizi sommari a simpatia, altrimenti ci ritroviamo nel Far West istituzionale. Qua si vuole far passare il concetto sbagliato che i magistrati abbiano dato un giudizio di gusto e simpatia. Nei processi penali vige nell’ordinamento giudiziario l’obbligatorietà dell’azione penale, se un magistrato di fronte ad una notizia di reato non interviene, è lui stesso penalmente perseguibile. Smettiamola di prendercela coi magistrati per ogni cosa che fa venire il mal di pancia. Quando io ricevo una multa il primo sentimento è bestemmiare contro colui che me l’ha comminata, ma da cittadino intelligente verifico se essa è fondata e, nel caso, la pago.
Quanto alle retribuzioni dei magistrati, io proprio non riesco a vedere alcuna correlazione col fatto in oggetto. Sarebbero andate diversamente le cose se i magistrati avessero guadagnato il 50% in meno di quanto guadagnano oggi? Mi dispiace, Admin, ma distruggere l’equilibrio costituzionale che ha mantenuto con fatica in piedi questa repubblica negli ultimi 50 anni non giova proprio a nessuno. Autonomia, indipendenza e separazione dei poteri fondamentali di uno stato moderno di diritto (legislativo, esecutivo e giudiziario, cui si aggiunge anche quello della stampa) sono da vent’anni sotto attacco da parte di quelli che di regole di civile convivenza non ne vogliono proprio sentir parlare.
Pertanto, dissento profondamente da queste sommarie valutazioni postate in questo articolo.
Non si può che condividere l’intervento di G.Nobile.
E’ vero che nella magistratura ci sono anche persone che hanno approfittato del proprio ruolo per disegnarsi un futuro da politici-amministratori. Però non si può denigrare ogni volta l’operato di un giudice(in questo caso un g.i.p.)che, dopo accurate e lunghe indagini intravede un comportamento anomalo da parte di decine di politici.
Vorrei solo aggiungere che spesso la formula “dell’accelerazione burocratica”, viene usata dagli amministratori per nascondere magagne e favoritismi altrimenti impossibili.
Il legislatore ha inteso imporre iter formali, che all’apparenza potrebbero sembrare lungaggini, onde evitare “anomale accelerazioni”.
Diverso è il caso dei Caldoro, Letta e Napolitano quando si attivano per ottenere risorse a livello nazionale ed europeo! Ma il paragone proprio non regge.
Non ci resta che concludere LA LEGGE FACCIA IL SUO CORSO come sempre deve accadere con la presunzione di innocenza nei riguardi degli indagati fino ad eventuale condanna definitiva. infine, non critichiamo il livello degli stipendi in magistratura. Dovremmo prima considerare quello dei parlamentari nazionali e regionali nonchè dei dirigenti d’azienda e funzionari finanche comunali!
Con tutto il dovuto rispetto per le indagini,prima di condannare De Luca sarebbe meglio aspettare l’esito della procedura,siamo tutti garantisti,mica a singhiozzo? o no?
Mi piacerebbe anche sentire l’opinione dei cittadini salernitani,usufruitori, sull’opera.
Se mille anni fa ci fosse stata la Soprintendenza Architettonica + Lega Ambiente o Italia Nostra, avremmo oggi tale tesoro ARCHITETTONICO,il migliore al mondo?
De Luca a mio avviso non erra, in Italia vi è una paralisi totale nei lavori pp. imbarazzante, oramai anche se costruisci su una Cuccia ,rischi avvisi di garanzia,che ribadiamo sempre,non SONO una condanna ma solo un istituto di civiltà giuridica.
Purtroppo spesso progetti si bocciano a prescindere, sempre con la scusante,della “colata di cemento”, dimostrando tanta ignoranza, che avvolge-il GIUSTO DIBATTITO ECOLOGICO,di questo Paese.
IPOCRISIA
Tutti i PD fanno finta di non vedere e di non capire chi decide i destini della politica Italiana e degli Italiani. Ogni anno si prescrvono circa 300 procesi pensli e, senza togliere tutte le garanzie per De Luca, va ricordato che lo stesso ha già goduto di tale istituto, quando a suo carico esisteva un rinvio a giudizio per reati penali di grande pericolosità.
L’obbligatorietà penale è un mirabile istituto quando i processi si concludono entro i termini di legge. In Italia, in vece, con la pendenza di circs 10 milioni di processi, penali e civili, a decidere quaelli che vanno in prescrizione sono i soliti INTOCCABILI impiegati dello Stato che percepiscono stipendi 10 volte superiore ad un Dott. Professore di scuola superiore.
Il MODELLO De Luca ha creato lavoro e sviluppo,in una città che negli anni 80 era destinata ad un lento declino,in primo luogo i trasporti,il traffico per dirla prosaicamente e la cattiva urbanizzazione,finivano per essere il tallone d’Achille del capoluogo; in questo ambito De Luca si è mosso bene puntando dritto alla radice del problema,e sapendo aggiudicarsi fondi e non perderli per perenzione nel mare della burocrazia,cosa non da poco nell’Italia meridionale!
Vincenzo De Luca su Twitter:
Iniziativa giudiziaria sul Crescent. Sequestro cantiere,200 operai senza lavoro.E un formidabile impulso agli investitori a lasciare l’Italia.
COME DARGLI TORTO!
Dateci De Luca in altre città del Sud, non lo meritate un simile Sindaco.
Qui tutti invidiano un sindaco come Vincenzo De Luca capace di “portare” una città del sud Italia a livelli del nord. Raccolta differenziata, asili nido, delegazioni municipali ecc. ecc.
A voi non piace il progresso?
Il PROGETTO del Crescent personalmente mi piace (mia modesta opinione) e comunque non può essere giudicato soltanto per quel che è adesso, un muro enorme ed indistinto di cemento, perché anche il Duomo di Milano, prima di essere rifinito e completato, non era poi chissà che! La realtà è che qui IN ITALIA i progetti si bocciano a prescindere, generalizzando sempre con la storia della “cementificazione selvaggia”, dimostrando una volta di più la desolante ignoranza che avvolge la popolazione di questo paese.Ma come diamine pretendete che in Italia arrivino Business-men se non c’è alcuna certezza del Diritto?
POVERI NOI,CHI FA DEL BUONO IN ITALIA E’ DESTINATO A PAGARNE LO SCOTTO!!!Del resto,un Sindaco che non si becca almeno una denuncia per abuso d’ufficio significa che è un sindaco da poco. La realtà è che noi italiani, a causa della nostra storia recente, fatta di edificazioni selvagge, associamo al significato di EDIFICAZIONE quello di MALA EDIFICAZIONE. Dobbiamo ricordarci, però, che un edificio può anche avere un valore artistico, può valorizzare la “location” ed il settore territoriale in cui è ubicato.
N.B.c’è sempre qualche piccolo cittadino e/o politico del posto che va a proporre esposti o fa moniti deliranti per auto reclamizzarsi,poi però se ne fregano delle discariche abusive che hanno tutto attorno,complimenti che grandi uomini!!!!