I Sindacati F.L.P. E C.G.I.L. denunciano l’atteggiamento antisindacale dell’ASL di Salerno. Non ha avviato le procedure di mobilità.
Presentato al Tribunale di Salerno la richiesta di comportamento antisindacale per le procedure unilaterali dei trasferimento del personale da parte del DG dell’ASL Salerno a seguito della chiusura dell’Ospedale di Agropoli.
SALERNO – Dopo la chiusura del Presidio Ospedaliero di Agropoli: la CGIL e la FLP hanno presentato al Tribunale di Salerno una richiesta di riconoscimento dell’attività antisindacale sulle procedure di mobilità di personale effettuate unilateralmente dal Direttore Generale della ASL di Salerno Antonio Squillante.
Infatti per effetto di un accordo regionale firmato dai Dirigenti denuncianti delle due sigle sindacali di rappresentanza dei lavoratori, la ASL di Salerno doveva bandire una mobilità dopo aver pubblicato posti vacanti e dotazioni organiche dando così la possibilità ai dipendenti di poter scegliere a seconda di criteri oggettivi e secondo carichi di famiglia oggettivi località di lavoro più vicine: invece i dipendenti del presidio di Agropoli hanno subito una vera e propria deportazione e taluni dipendenti con problematiche gravi familiari e con presenza nei propri nuclei di famiglia di persone gravemente ammalate hanno dovuto patire un trasferimento ben oltre i 25 KM previsti dal Contratto di lavoro e senza alcun accordo con i Sindacati e la RSU.
“E’ una questione di civiltà” dichiarano i due Dirigenti della CGIL e della FLP, Arturo Sessa e Rolando Scotillo, “chi si pavoneggia dicendo di aver fatto le cose con chiarezza e trasparenza, al momento di dimostrare ciò non solo ha rifiutato l’accordo sulla mobilità presentato dalla RSU e dalla maggioranza delle sigle sindacali, ma ha gestito e gestisce in modo poco chiaro i trasferimenti del personale e sta tentando continuamente di isolare e di escludere le rappresentanze di lavoratori più significative dai più elementari diritti di tutela dei lavoratori.
Squillante – concludono i due dirigenti sindacali – ha più volte ribadito di aver agito bene, la CGIL e la FLP di rimando rappresentano che Squillante ha agito in malafede, ora sarà il Tribunale a decidere chi ha ragione non essendoci più margini per trattative per un netto rifiuto in tal senso da parte della ASL di SALERNO .”
Salerno, 20 novenbre 2013