Si è conclusa la 4^ edizione di “Millefiori”, la manifestazione che si è svolta a Eboli, organizzata dall’Associazione Puro Gusto, dedicata al miele, ai fiori, ai prodotti tipici e ai dolci.
Antonella Dell’Orto con la sua Azienda “La Casa di Angiù” e la sua vocazione Ambientalista racconta il “Suo” Bilancio “Emozionale” di Millefiori.
da Antonella Dell’Orto per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo, l’intervento di Antonella Dell’Orto a conclusione della quarta edizione di “Millefiori”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Puro Gusto, dedicata al miele, ai fiori, ai prodotti tipici e ai dolci. Un appuntamento che ci riporta al Natale e “apre”, anche se sembrerebbe molto in anticipo, alle festività natalizie, e quindi ci riporta a quei prodotti che si associano molto bene alle nostre tradizioni natalizie, e tra questi naturalmente il miele, i fiori e a tutti quei prodotti tipici delle nostre zone che, proprio in questi momenti di crisi, sembra essere più appropriata la loro commercializzazione, e il loro rilancio, semmai hanno sofferto delle difficoltà del momento.
Antonella Dell’Orto ha partecipato con la sua azienda ebolitana, “La Casa di Angiù“, a molteplici attività culturali, in occasione di “Millefiori”, portando nella manifestazione un po’ della sua realtà, ed impegnandosi ad incontrare i più piccoli, perché è dai piccoli che si parte, e da loro si aspetta che qualcosa cambi, ed è su loro che si ripongono tutte le speranze perché il Mondo sia migliore di quello che noi tutti abbiamo contribuito a distruggere e a lasciare loro.
“Adesso scrivo il bilancio per Millefiori…. – scrive Antonella e si fa da sola qualche domanda e si da anche qualche risposta – Che bilancio vogliamo fare? Un bilancio economico? Aspetto importante ma non determinante! Comunque Bilancio positivo!
Bilancio Emozionale? Per noi questo ha molta rilevanza! – Anche perché Antonella sebbene sia una imprenditrice agricola ha molto forte il senso civico e l’amore per la natura e per l’ambiente e per questo ha introdotto attraverso i bambini alcune attività laboratoriali, proprio per avvicinari i più piccini alla natuta e al rispetto dell’ambiente, divendndo attori partecipi rispetto ai piccoli processi naturali che sono proprio la magia del creato.
Vogliamo raccontare delle belle persone che hanno condiviso con noi questo evento? Di quelle che ci hanno guardato con diffidenza? Di quelli che invidiosi neanche si sono fatti un giro? Di quelli che invece sono venuti tutti i giorni ad aspettare, portati dai bambini impazienti di essere i primi a cominciare i laboratori? Di che vogliamo parlare? Dell’orgoglio sui volti degli anziani che toccavano la paglia e ne annusavano il profumo e gli occhi lucidi ai ricordi di gioventù?
Di che cosa vi devo raccontare? – prosegue ancora la Dell’Orto, raccontando le diverse angolazioni della partecipazione dei visitatori, ma anche di esperienze e di emozioni personali che scivolano orgogliose nella sua penna, quasi a sottolineare una vittoria che solo il tempo ti può riconoscere, ma che solo la passione ti può attribuire – Di una madre che biasima la figlia che, dopo anni di studi, alla fine si è messa sotto una bancarella a fare bamboline con le foglie di mais…e di come adesso mi porta lei stessa le foglie di mais e mi suggerisce, con la creatività che da lei stessa ho ereditato, idee infinite per altri laboratori?
A Millefiori – dice Antonella Dell’Orto che l’ha vissuta direttamente e perché partecipando direttamente con la sua carica emozionale e passionale – è scesa in piazza la Eboli che ci piace e che ci rende orgogliosi. Quella che abbiamo mostrato agli amici delle Marche che in questi giorni erano nostri ospiti. Quella che ogni volta sorprende gli amici di Roma che spesso si ritrovano in una Eboli che li stupisce. Quella che vogliamo promuovere e che deve attrarre sempre più persone che, come quella coppia di Napoli ci aspettavano all’apertura dello stand per la pellecchiella!
Grazie – Antonella Dell’Orto si sente in dovere, ovviamente, di ringraziare quanti hanno compreso e raccolto il suo spirito e le sue motivazioni, e noi ci auguriamo anche quello degli altri partecipanti e degli organizzatori e della manifestazione stessa – per chi ha dato l’opportunità alle piccole aziende locali di poter proporre i propri prodotti e speriamo di poter rivivere al più presto questa bella esperienza Ebolitana! Adesso a voi il bilancio!
E’ evidente che la “Eboli che ci piace” non è solo questa, evidentemente chi non ha partecipato forse partecipa ad altre manifestazioni, e non è dissimile a quella che vorrebbero milioni di cittadini di qualsiasi città o paesino del Mondo, e per non allontanarci molto d’Italia e del Mezzogiorno. Ecco perché sogniamo l’Eden, perché quel “giardino” è difficile si possa realizzare sulla Terra. E’ altrettanto evidente che il desiderio, purtroppo non risponde mai alla realtà, che al contrario è crudele e ci riporta appunto alla crudeltà quotidiana e a tutte quelle cose che ci turbano, ed in questi giorni, a proposito di turbamenti, dopo le “rivelazioni” (sic) del pentito camorrista Carmine Schiavone, stiamo assistendo ad una ennesima farsa collettiva: quella delle discariche abusive o controllate che fossero, probabili cimiteri di rifiuti pericolosi, tossici, radioattivi.
Una rivelazione sconvolgente, ma troppo a distanza atteso che si è resa pubblica solo dopo 16 anni e benché lo stesso Pentito abbia rivelato allora i luoghi e le circostanze che non lasciano nessun dubbio se non la responsabilità di coloro i quali in questi lunghi 16 anni sapevano e non hanno attivato tutte le misure necessarie per scongiurare sia l’inquinamento delle falde acquifere che le produzioni agricole e soprattutto, e quì è gravissimo, le conseguenze sull’uomo e sui cittadini che ignoravano ogni pericolo.
Allora, senza guastare l’entusiasmo e la passione di chi ha partecipato a “Millefiori”, e rovinare quelle aspettative che sono anche nelle intenzioni di chi l’ha voluta e organizzata, e raccogliendo quella carica emozionale che ha trasmesso Antonella Dell’Orto, sarebbe il caso dall’astenersi da qualsiasi commento negativo, proprio per mostrare quello spirito propositivo che deve accompagnare tutti e dare al Paese, alla Città, quella speranza e quella carica, della quale in questo momento se ne avverte un disperato bisogno.
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Eboli 4 novembre 2013
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complimenti a tutti è stata davvero una bellissima manifestazione ho visto un bel coinvolgimento della città, complimenti anche all’organizzazione, all’amico attilio astone sempre in prima linea e sempre capace di portare iniziative valide in città. aspettando millefiori 2014.
Antonella, la Eboli che tu racconti è la Eboli che abbiamo sempre sognato: di cui abbiamo parlato lungamente nei nostri infiniti discorsi. E’ la parte buona che stenta ad emergere lasciando spazio al peggio che c’è in circolazione: una maggioranza silente sopraffatta da una minoranza ignorante ed arrogante. La rabbia che instillo in ogni mio intervento è una rabbia disperata di chi sta vedendo il proprio paese morire lentamente senza che nessuno faccia nulla. Della tragedia delle discariche di Grataglie ne scrivevo già qualche anno fa sul Giornale di Eboli (portando la testimonianza di chi li sopra ci abitava) ma il silenzio lo avvolse. Oggi tutti cavalcano l’indignazione all’indomani delle dichiaraziioni del camorrista pentito. Che paese di ipocriti ed approfittatori (alcuni anche in buona fede ma non li sopporto lo stesso). Antonella continua la tua battaglia (che è anche la mia) e sappi che le persone per bene che amano Eboli ti saranno sempre vicine. Ti voglio bene. Il tuo amico Armando
Cari
Chi mi conosce sa bene che sono “nata” ai bordi di un abisso.Un abisso nel quale sono sprofondata al mio ritorno in Patria,sette anni fa.Vivere intensamente la battaglia civile che si è combattuta a Valle della Masseria mi ha segnato profondamente.Ci sono stati giorni di grande sofferenza in cui io stessa mi sentivo Terra Madre costretta a ingurgitare tutto quello che quotidianamente una politica che non sapeva o non voleva risolvere,sversava nelle sue viscere…
Ho partecipato a innumerevoli tavoli di concertazione,da quelli più costruttivi della roulotte di Serre per la vita,a quelli inutili della Provincia,fino ad arrivare a Roma al cospetto di colui che oggi è il Primo ministro:Enrico Letta.
Un manipolo di Uomini e Donne a portare,all’interno del palazzo dorato,le istanze e le rivendicazioni di una Terra,la nostra Terra,che chiedeva GIUSTIZIA.
In quei giorni seguivo con accanimento le dirette dalla Camera e dal Senato,e spesso finivo in lacrime a sentire le cose che dicevano…sapevano tutto e non facevano nulla…
Oggi assitso con distacco all’ennesima farsa mediatica,sembra la scoperta dell’acqua calda,e Biutiful cauntri?E Gomorra?Ma veramente c’è qualcuno che ha ancora dei dubbi?E’ evidente che l’affare da spartirsi è quello delle bonifiche e ancora una volta hanno bisogno del popolo che fa “ammuina”per poi legittimare ogni loro intervento.
Ho dismesso i panni della Don Chisciotte di Costa San Giovanni,il mio ronzinante è scodinzolante sul prato.
Oggi la mia battaglia la conduco così,costruendo bombe di fiori con i bambini,trasformandoli tutti in guerriglieri,ma del verde però.
E chi ancora pensa che la mia battaglia era per difendere il “mio giardino”glielo faccio credere,tanto lui non sa che il mio giardino è il MONDO!
Antonella Dell’Orto
COLPEVOLE DI AMBIENTALISMO