Una raccolta di firme per l’acquisto dell’Apparecchio “Gamma Camera” al Reparto di Medicina Nuclerare dell’Ospedale di Battipaglia.
Cecilia Francese: “500 mila euro per rimettere un funzione un reparto, unico in tutta l’ASL Salerno e punto di riferimento per realtà sanitarie anche fuori della nostra provincia. Il DG Squillante non trova i soldi mentre paga 22 milioni di euro di “ALPI.
BATTIPAGLIA – “Da qualche giorno – si legge in una nota stampa di Cecilia Francese leader del Movimento politico Etica per il Buongoverno che interviene circa la raccolta di firme per l’acquisto dell’Apparecchio “Gamma Camera” presso l’Ospedale di Battipaglia, poiché sembra non si trovino i soldi, mentre si spende con il criterio della somma urgenza 1 milione e mezzo di euro per l’intonaco esterno e a distanza di 3 anni dalla delibera, tra l’altro, ancora non si è provveduto all’appalto – nella nostra città e in tutta la provincia di Salerno, si sta svolgendo una raccolta di firme, promossa da alcuni medici del nostro Presidio Ospedaliero, tesa a chiedere con urgenza al Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, la rimessa in funzione del reparto di Medicina Nucleare del nostro Ospedale, che giusto 1 anno fa, causa di un guasto della “gamma camera” veniva reso inoperativo.
400/500 mila euro – scrive Cecilia Francese – sarebbero probabilmente sufficienti per rimettere un funzione un reparto, unico in tutta l’ASL Salerno e punto di riferimento per realtà sanitarie anche fuori della nostra provincia.
In modo francamente incomprensibile – aggiunge – questi 500 mila euro sembra non si riescano a trovare. – e aggiunge – Si trovano soldi per intervenire su altre strutture ospedaliere, si trovano i soldi per pagare 22 milioni di euro di ALPI (una sorta di straordianrio per i medici) ma non si trovano i soldi per riattivare un servizio nevralgico per la sanità provinciale.
Non vogliamo neanche prendere in considerazione – prosegue Cecilia Francese arrivando anche ad ipotizzare una gravissima volontà discriminante per procedere poi ad altre scelte – le “voci” di una volonta’ di spostare quel servizio presso un altro ospedale (Eboli?), anche perche’ convinti che questi tentativi di fomentare “guerre di campanile” fanno solo male, indeboliscono la Piana del Sele nel suo complesso e quindi anche Battipaglia. Per ora l’unica risposta che ci e’ venuta in sede di convegno e’ che “tanto ci sono le strutture private cui poter fare riferimento”. Se questa fosse davvero la logica e non soltanto la risposta “stizzita” di un Direttore Generale messo in difficolta’ dalle domande che Etica per il Buongoverno ha rivolto sulle politiche sanitarie della provincia, saremmo dinanzi ad un preoccupante tentativo di smantellare anche quello che nel pubblico funziona.
Le notizie che ci arrivano – prosegue ancora Cecilia Francese – parlano di un grandissimo successo della raccoilta di firme, sono centinaia i cittadini che hanno firmato, che hanno voluto dire con forza che non è giusto e non risponde a nessuna logica di politica sanitaria la chiusura del servizio di “MEDICINA NUCLEARE” dell’Ospedale di Battipaglia.
Etica per il Buon Governo – conclude Cecilia Francese – esprime solidarietà e condivisione per l’iniziativa di raccolta firme, invita tutti i cittadini Battipagliesi e della nostra provincia che hanno a cuore le sorti del nostro Ospedale a voler aderire alla raccolta di firme da inviare al direttore generale dell’ASL Salerno perche’ la medicina nucleare venga rimessa in funzione, rimanga a Battipaglia e si trovino quei 500 mila euro necessari per sistemate la “gamma camera” necessaria per riattivare il servizio.
Battipaglia, 4 novembre 2013
Il mio non è un commendo ma una piena adesione a questa iniziativa di raccolte firme per farsì che Battipaglia il più grosso centro della provincia non venga privato di un servizio che una volta era il gioiello dell’ospedale di Battipaglia.
La “MEMORIA”
Quando amministrai (Amministratore Straordinario) la ex Usl di SA , dopo aver realizzato la Cardiochirurgia, la Neurochirurgia, l’Acceleratore Nucleare, la moderna Sala di Rianimazione e tantissime altre opere Sanitarie Ospedaliere e territoriali, progettai di trasformare il Da Procida in un Centro per la ricerca e la cura delle patologie tumurali e buttai le basi per trasformare l’Ospedale in San Lonardo in Policlinico Universitario a Servizio della Facoltà di Medicina di Salerno, da me ideata e avviata. Dopo l’avvento della FARSA di Tangentopoli, il potere Politico passò nelle mani di incapaci e incolti uomini dell’accoppiata PCI-Sinistra DC (ora PD)che devastarono tutto quello che noi Socialisti avevamo Progettato e fatto finanziare. Basta vedere come ha ridotto Salerno il Ducetto De Luca.