“Task force” contro gli affitti in nero nel centro storico di Eboli

La denuncia: Oramai il centro storico è diventato una Casbah. Una”Task force” contro gli affitti in nero.

Il capogruppo PDL-FI Damiano Cardiello interviene sulla problematica inerente gli affitti in nero nel Centro antico della città e invoca l’intervento della Guardia di Finanza.

Eboli centro storico
Eboli centro storico

EBOLI – “Ho appreso con piacere dell’intervento dei Carabinieri nei pressi di Santa Cecilia,  si legge in una nota del capogruppo del PDL-FI Damiano Cardiello – dove è stata scoperta una vera e propria topaia che ospitava decine di immigrati. Il mio appello si affianca a quello lanciato ieri dal presidente del comitato di quartiere (centro storico) Vito Iorio.

Il problema dell’accoglienza – prosegue Cardiello – è di rilievo nazionale ma si affianca anche alla sensibilità delle istituzioni, dei cittadini e degli affittuari. Nella nostra città da troppo tempo si protrae una situazione di disagio, soprattutto nel centro storico. Mi chiedo – aggiunge Cardiello – perchè la Guardia di Finanza, ora Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli con competenza su tutta la zona a sud della Provincia di Salerno, non organizza una task force operativa al fine di un controllo capillare del territorio comunale a partire dal cuore antico.

Damiano Cardiello
Damiano Cardiello

Ricordo che nel 2011 – spiega il capogruppo del PDL-FI – l’Assessore alla sicurezza lanciò l’iniziativa di creare un gruppo composto da poliziotti municipali al fine di garantire numeri certi tra residenti e immigrati clandestini e non proprio nella Eboli antica. Ovviamente, agli annunci non sono seguiti i fatti e non possiamo ancora permettere che quella zona possa essere definita “grigia” e fuori controllo.

Basta farsi un giro di sera per accorgersi che oramai il centro storico è diventato una Casbah e tra i residenti serpeggia profondo malcontento per la mancanza di controlli  e scarsa sicurezza.

Ognuno faccia il proprio dovere, i cittadini collaborino, le Istituzioni mettano a disposizione risorse e non lancino falsi annunci, infine parta una serie di controlli a tappeto per stanare i trasgressori che affittano pochi metri quadri a troppe persone sfortunate e finalmente restituirgli la dignità.

Eboli, 23 ottobre 2013

5 commenti su ““Task force” contro gli affitti in nero nel centro storico di Eboli”

  1. SE NEANCHE L’IMPOSTA SOSTITUTIVA DEFINITA CEDOLARE SECCA,HA FAVORITO L’EMERSIONE..
    CI SONO 2 CATEGORIE DI PERSONE CHE FITTANO IN NERO
    LA PRIMA PER NECESSITA’
    LA SECONDA PER CUPIDIGIA
    IL TERZO ELEMENTO,ESTERNO,E’ LO STATO GABBATO,E CON LA TRISE,OVVEROSIA IL BINOMIO TARI E TASI CHE LA COMPONGONO,CHE HANNO COME BASE IMPONIBILE SE MPRE LA CASA,DUNQUE UNA PATRIMONIALE MASCHERATA,LE TASSE SI ELEVERANNO DI ALIQUOTE,E DI CONSEGUENTE EVASIONE,PER NON PARLARE DELLE SFITTE..
    CIAO RIPRESA!

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  2. Con il nuovo regime della cedolare secca sugli affitti e le locazioni il Fisco italiano ha introdotto delle alternative sul fronte della lotta all’evasione in tale ambito, immobili, appartamenti e fabbricati, che danno la possibilità all’inquilino-conduttore di denunciare il proprietario e godere di affitti molto convenienti in cambio, per deterrenza di affitti in nero o di canoni di locazioni 50% in nero e 50% no.
    Italia, paese contraddittorio: vorremmo che fosse un po’ più normale.
    COSA DICE LA LEGGE – I proprietari il 6 giugno 2011 hanno visto scadere il termine per usufruire della cedolare secca, il termine ultimo per sanare le posizioni in nero.
    Cosa accade per quei negozi, che dovevano essere registrati e non lo sono stati entro il 6 giugno?
    La normativa prevede che a questi contratti si applichi da un lato una durata della locazione stabilita in quattro anni (più quattro) che decorrerà dal momento in cui verrà effettuata, ormai in ritardo, la registrazione, volontaria o d’ufficio. Dall’altro un canone annuo di locazione fissato in misura pari al triplo della rendita catastale.
    La crisi economica affligge le famiglie e la compravendita delle case fa registrare negativi da guinness, per non parlare delle richieste e delle assegnazioni di mutui al ribasso storico nel 2013. In Italia ci sarebbero circa 3,5 milioni di case sfitte, lasciate vuote per gran parte,o tutto dell’anno che secondo studi di settore genererebbero un giro di affari di 16 mld di €,4 volte il gettito IMU!

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  3. Se si gira a piedi per le stradine del centro antico e si è un poco attenti è facile notare su porte e portoni cataste di bollette non ritirate (Enel, ASIS, spazzatura, ecc.) probabilmente di inquilini temporanei poi spariti. Mi chiedo se sia il caso di imporre ai proprietari degli immobili di non volturare i contratti agli inquilini – che poi spariscono e di lasciare tutto in capo ad un soggetto certo “il padrone di casa”. Si viterebbe evasioni di tributi che, se locali, dopo dovremmo pagare tutti noi.

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