Domani 20 ottobre 2013, ore 18,30, sede del Circolo Sociale Carlo Alberto, secondo appuntamento della rassegna culturale “Ottobre, anche a Padula piovono libri”… I luoghi della lettura.
Alla Rassegna culturale padulese giunta alla sua 2^ Edizione organizzata dal Circolo Carlo Alberto presentazione del libro del prof. Giovanni Lovito “L’Aquila e la croce: Lettura storica della Divina Commedia – Sulle tracce del Veltro” .
PADULA – Continua senza sosta l’impegno dell’antico e storico Circolo Carlo Alberto di Padula nell’azione di promozione e divulgazione della cultura, domani 20 ottobre 2013, alle ore 18,30, nella sede sociale del Circolo Carlo Alberto, secondo appuntamento della rassegna culturale organizzata dal Sodalizio padulese per presentare il libro del prof. Giovanni Lovito “L’Aquila e la croce: Lettura storica della Divina Commedia – Sulle tracce del Veltro” .
Anche quest’anno il “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886” aderisce all’iniziativa nazionale “OTTOBRE, PIOVONO LIBRI – i luoghi della lettura”, campagna promossa dal Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in stretta sinergia con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Unione delle Province d’Italia e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
All’ incontro saranno presenti il prof. Francesco Vitale, Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Padula; il prof. Emilio Giordano, Docente dell’Università di Salerno e Consigliere del Circolo con delega alla Cultura; la giornalista di Kosmos TV Antonella Citro; Felice Tierno, Presidente del Carlo Alberto.
Con la stesura di questo volume l’autore non ha inteso tracciare un’analisi completa e dettagliata delle tre cantiche della Divina Commedia; tanto meno le pagine del presente saggio hanno replicato quanto è stato già detto con pienezza di informazione e con pertinenza di argomentazioni, dall’Umanesimo ai giorni nostri, sulla poetica, sul testo e sulla relativa esagesi dell’opera “prima” dantesca. Con il presente lavoro, invece, sulle orme degli studi iniziati nei secoli scorsi da eminenti storici e critici della letteratura italiana, si è cercato di approfondire il discorso relativo al pensiero politico di Dante, giungendo ad una conclusione fondamentale: la Divina Commedia, accanto all’ormai noto contenuto morale e “religioso”, nasconde veri e propri ideali storico-giuridici di matrice profondamente laica.
Un’opera, quindi, che riflette pienamente non solo lo stato d’animo del Poeta, sovente coinvolto nelle vicende politiche del suo tempo, ma anche e soprattutto il periodo storico in cui egli visse ed operò. Dante, nella sua vita infelice, “idoleggiò la felicità del genere umano” e, perseguitato atrocemente dall’ingiustizia, “una cosa sopra tutte augurò al mondo, inculcò ai potenti, predicò, esaltò: la giustizia!”; sicchè la Commedia, nella sua straordinaria modernità, “torna bene rassomigliarla a un panno cangiante, dove i più vivi riflessi son quelli storici e politici” .
Padula, 19 ottobre 2013