Il Comitato Unitario Nazionale dei Pensionati dei Lavoratori Autonomi, chiede al Governo Letta attenzione e meno discriminazioni tra i pensionati, e soprattutto l’adeguamento reale al costo della vita.
Il CUPLA: “E’ necessario che al centro del dibattito politico insieme all’economia, ai lavoratori, alle imprese ci siano anche i pensionati”.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
ROMA – “E’ necessario che al centro del dibattito politico insieme all’economia, ai lavoratori, alle imprese ci siano anche i pensionati” – Questo è quanto si legge in un ampio e articolato documento predisposto dal CUPLA ed inoltrato oggi all’Onorevole Jole Santelli, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del Governo Letta – per fare il punto sulle condizioni economiche e sociali dei pensionati e chiedere adeguate politiche d’intervento nei loro confronti.
Le crescenti difficoltà che questa categoria di cittadini si trova ad affrontare – secondo il CUPLA – Comitato Unitario Nazionale dei Pensionati dei Lavoratori Autonomi, al quale aderiscono le Associazioni e i sindacati dei pensionati di Confartigianato, CNA, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcommercio e Confesercenti -, sono aggravate da pesanti iniquità alle quali è indispensabile trovare una soluzione immediata.
L’adeguamento delle pensioni al “reale” costo della vita, la cancellazione di una immotivata discriminazione che esiste tra i pensionati ex lavoratori autonomi e gli altri pensionati sugli assegni familiari, il cumulo della pensione ai superstiti con altri redditi, – sono solo alcuni dei temi contenuti nel documento e che a giudizio del CUPLA – che associa complessivamente 2,5 milioni di iscritti in rappresentanza di 5 milioni di pensionati autonomi – confermano una situazione di estrema preoccupazione sotto il profilo economico e rappresentano un allarmante segnale circa le ingiustificate disparità di trattamento di questa fascia della popolazione.
Se poi si aggiungono i diversi trattamenti introdotti dalla riforma “Fornero” con riferimento alle lavoratrici autonome rispetto a quelle dipendenti del settore privato, riguardo i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia, e più in generale la mancata previsione del regime agevolato per il riconoscimento della pensione anticipata per gli autonomi, – per il Comitato Unitario dei pensionati – si ha il quadro esaustivo di una situazione già denunciata dal CUPLA e sulla quale da troppo tempo si attendono risposte concrete.
“E’ importante che i governanti, i ministri e i politici – conclude il documento del CUPLA – capiscano che i pensionati, tutti insieme, con i propri valori, con le proprie identità e con le proprie certezze sono già oggi e lo saranno sempre più in futuro, una categoria forte e coesa e non soltanto una condizione sociale da non considerare”.
E’ importate e come che il Governo si distragga un poco dai problemi legati a Silvio Berlusconi, alla telenovelas dell’IMU, e all’aumento dell’IVA e si concentrasse sull’economia e sui problemi reali del Paese, di modo che si incominci a parlare finalmente di ripresa e di provvedimenti che dovrebbero accompagnarla, che non sono affatto le misure che fino a questo momento si è discusso e si è tentato di portare avanti, ma sono quelle poche e semplici manovre capaci di ridare fiato ai consumi e conseguentemente favorire la produzione e accompagnare la ripresa, piuttosto che deprimere e soffocare ogni piccolo tentativo di sopravvivenza delle famiglie un terzo delle quali vive nell’incubo della terza settimana e di precipitare nella povertà.
Il Governo in questi giorni ha preeannunciato di voler intervenire sui salari e sugli stipendi con la “ragguardevole” cifra di 250 euro l’anno pari a circa 21 euro lordi al mese, netti intorno ai 15 euro perchè si possa dare fiato all’economia. Altroché fiato questa è solo una miseria è “fiato maleodorante“, così come si è parlato, ma solo in termini percentuali e non di cifre di adeguare le pensioni (al 100% quelle pari a 3 volte la minima; del 90% quelle da 3 a 5 volte la minima e così via di seguito), ridicolo.
Non hanno avuto il coraggio di parlare di qualche euro, 5 a al massimo 7 euro mensili, mentre ancora ci sono persone che percepiscono assegni pensionistici di oltre 80mila euro mensili, facendo un paragone, Bill Clinton l’ex Presidente degli Stati Uniti percepisce un assegno pari solo a meno di due mensilità di quel funzionario, e per rendere meglio l’idea l’equivalente di 870 pensioni di 1300 euro mensili di 2200 pensioni minime di 500 euro mensili.
Se poi si pensa poi che 100.000 pensionati d’oro, che arrivano fino a percepire 90.000 euro mensili, come tale Mauro Sentinelli, per un impegno di spesa pari a oltre 13miliardi di euro rappresentano un quinto di quello che percepiscono 5 milioni di pensionati con un assegno medio di 1300 euro mensile, è uno scandalo che certo non fa onore a questa classe politica e ci fa comprendere come a mantenere questi “papponi” siano solo quei miserabili dei pensionati e gli stipendiati. VERGOGNA. VERGOGNA. VERGOGNA. E come possiamo mai recuperare con questi ladroni?
Roma, 10 ottobre 2013
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Sono scene impensabili fino a qualche anno addietro,ma ora sono triste realtà,metropolitana e non,con supremo distacco della casta anzi delle caste,che non toccano pensioni “disarmanti” ed amorali pagate con il sistema retributivo e non in base a quanto versato come nell’odierna legislazione,contributivo,sono la suprema vergogna di una nazione ove la diseguaglianza si sta facendo istituzione!
I POVERI SON RADDOPPIATI A QUASI 5ML,DATI UFFICIALE,ma temo siano molti in più.
Tanto tutto questo e’ accettato come inevitabile per i poveri disgraziati.
La massa di gente in oltre deve schiattare perché obsoleta per il sistema,che ne deve contenere solo un certo numero…filosofia del ricatto continuativo e credere di essere liberi.
EVVIVA IL TURBO CAPITALISMO,LA PANACEA DEI MALI CONTRO IL MARXISMO CATTIVO E SENZA FEDE:DOPO QUALCHE LUSTRO DALLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO,LE TEORIE MARXISTE DI 150 ANNI FA TORNANO VATICINANTI!
Continuo a pensare che il problema non sia l’Italia ma siano gli italiani (minuscolo), 9 milioni hanno votato Berlusconi, li ascolti e sembra che il loro Dio sia apparso ieri sul panterre politico, e non ci fossero stati loro a governare negli ultimi 10 anni, sia che si parli di economia, sia che si parli d’immigrazione, o altro.
Tutto bello tutto giusto l’importante è tagliare, tagliare tutto e far a meno di tutto.
SIAMO AD UN CREPUSCOLO TECNOLOGICO!
UN BEL REPORT ADMIN,DA LEGGERE CON ATTENZIONE,SU IL PROBLEMA SCOTTANTE PER ECCELLENZA DEGLI ULTIMI ANNI,LE DISEGUAGLIANZE SOCIALI CHE AUMENTANO IN MANIERA VERGOGNOSA,PECCATO CHE I BLOGGERS CITTADINI DI EBOLI E NON,IN POCHI SI SON DEGNATI DI INTERVENIRE,TROVANO INTERESSANTI ALTRE PROBLEMATICHE,MOLTO MINORI A QUESTE.
LE DISEGUAGLIANZE INFATTI NON RIGUARDANO IL “PRIVATO”,MA ANCHE IL “PUBBLICO” CHE NON EROGA PRESTAZIONE PER CAUSA TAGLI DOVUTA AD UNA CRISI,DA POCHI ELETTA CREATA AD ARTE…..
BUON INIZIO SETTIMANA!
Per The Dandy:
L’interesse non si misura da numero dei commenti ma dal numero dei visitatori unici, che dalla sua pubblicazione (il 10 ottobre scorso) ad ora sono stati 1875, e da tutta italia.
giusto admin,ma io parlavo di interventi attivi,dunque di scritti sul blog,che a mio avviso ha molti postes interessanti e degni di interventi,che meriterebbero una tribuna argomentativa da parte di chi visita,la mia era una valutazione non sul merito,ma sulla forma nel senso pieno..
saluti cordiali !
Per The Dandy,
Hai ragione piacerebbe veramete sentire che ne pensa la “pancia” delle prrsone. Peccato. Ma non possiamo farci nulla.
Grazie per i tuoi interventi
Anche se siamo rintronati dai problemi di B,e scaramucce cittadine,non vi sarà sfuggito che in Italia ci sono 100 mila persone che ci costano 13 miliardi l’anno:“si stava meglio quando si stava peggio”.
I fruitori di pensioni d’oro, con sdegno dei milioni di pensionati da 500 euro al mese. Sono l’effetto del metodo “retributivo” per il calcolo della pensione, quello che calcolava la pensione non sui contributi effettivi versati nella vita lavorativa ma sullo stipendio degli ultimi 5 anni.
Superato dalla Fornero, a questi signori,però, sono lasciati i “diritti acquisiti”. Esistano scappatoie giuridiche per poter sanare questa vergogna?
Il governo “Alfetta”, anziché abolire l’Imu, potrebbe fare ciò, come improrogabile per l’Italia intera.
Prima dell’illuminismo, nel posto più ricco della mondo la ricchezza pro capite era poco più di due volte superiore a quello + povero.
Nel 21 sec. in Qatar il livello di reddito pro capite è 428 volte più alto dello Zimbabwe.
I FANS del super-liberismo dicono che la ricerca del profitto individuale è lo strumento migliore di sviluppo sociale, perché l’arricchimento di UNO spinge anche il benessere a TUTTI….MA FORSE SOLO UNA CORSA VERO LA CUPIDIGIA TOTALE!
Sarà vero, ma non è così!!!
Nel’ ultimo ventennio/5nnio nei paesi OCSE (i ricchi) il reddito reale delle fasce più agiate di popolazione è aumentato 10 di più di quello dei più poveri.
E in troppi Paesi, i poveri si sono addirittura“impoveriti”,una massa di danaro si concentra sempre maggiormente in pochi,lasciando a bocca asciutta i molti.
EQUO sarebbe un tetto massimo (5.000,00€) al mese e il risparmio redistribuirlo alle pensioni + basse e alla diminuzione di tutte le tasse,per far ripartire l’economia,risparmio stimato 7mld di €,+ effetto ottimizazione, chi percepisce poi una pensione massima non deve percepire altri redditi da lavoro, pena la perdita,o la decurtazione della pensione stessa.
La battaglia x togliere l’IMU è stata solo una propaganda da bottega:
Tasi stangata peggio dell’Imu: vale a minimo 3,7mld € e via bonus figli,e sarà la principale entrata comunale,sarà in media più cara dell’Imu.vviamente qui parliamo solo di Tasi, la vera sostituta dell’Imu. La combinazione poi di Tasi e Tari (nient’altro che la vecchia tassa sui rifiuti) dà luogo alla Trise, già ribattezzata “tassa triste”, che proprietari e anche inquilini (ma solo per una quota tra il 10 e il 30%) pagheranno dal prossimo anno.
Era logico che si rimetteva un’altra tassa, basta cambiarle il nome e il popolo credulone è domato
L’IMU è “MORTA” W L’IMU:
Ma Renzi dov’è?Che dice, ? E Grillo, Tace? Il problema no li riguarda?
Ma finiamola di prenderci in giro un giorno si e l’altro pure siamo al ridicolo da tregenda!
La trimurti Trise = Tasi + Tari sarà la mazzata finale dell’economia italica,da nuova imposta della sola Tari, si paventa un aumento dei costi sui rifiuti oltre il 600 per cento,calcoli Confcommercio.
Assisteremo ad una ulteriore valanga di fallimenti e cessazioni di attività ma stavolta i prezzi non staranno più fermi.Tanto è ovvio che l’evasione raggiungerà livelli stratosferici perché la gente deve sopravvivere in qualche modo,l’insolvenza aumenterà e il recupero crediti si ingolferà come già accade in diverse parti del paese.
Sembra anche che l governo abbia tolto ulteriormente i fondi destinati alla lotta contro l’evasione di 300 mil di €, parliamo di evasori di larga scala.