Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda risponde agli attacchi politici delle opposizioni e sulla Eboli Multiservizi chiarisce.
“Le attività poste in essere dalla Eboli Multiservizi, negli scorsi anni hanno riguardato la manutenzione di beni comunali di fondamentale rilievo: scuole, strade, aree verdi e tanto altro, ed oggi i conti della società stanno tornando in ordine”.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
EBOLI – La questione delle questioni, la Eboli Multiservizi, la Società che deve attendere a tutti i compiti che non può per legge svolgere il Comune, creata a suo tempo dall’Amministrazione retta dal Sindaco Gerardo Rosania, che si accollò oltre una trentina di dipendenti, che non furono stabilizzati nel Comune di Eboli, e ne talpoco affidati alla SETA, altra società nella quale il Comune aveva delle quote e che è costata ai cittadini ebolitani fior fiori di quattrini, è sempre nell’occhio del ciclone, ed ogni giorno è obiettivo delle critiche delle varie opposizioni: di sinistra o giù di li; di destra e di “maldestra”; tutti con poca memoria e molta grinta, e tutti fortunatamente a raccontarci di questioni che conoscono bene per esserne stati parte attiva in tempi andati e fortunatamente a raccontarci anche di varie clientele, che sia l’Amministrazione che le varie Società ad esse collegate, hanno esercitato negli anni scorsi, talvolta “oscurando” periodi in cui magari hanno partecipato a vario titolo, prima con l’Amministrazione Rosania 1 e 2, e poi con l’Amministrazione Melchionda 1 e 2. Questioni che non conosceremmo mai se non ce le raccontassero nei momenti che si combattono.
Si ricorderà come con la SETA, che si occupò della gestione dei rifiuti, nonostante il Comune le conferì miliardi di attrezzature senza ricevere il becco di un quattrino, eccezion fatta per qualche assunzione, è finita male, essendo soccombenti nel contenzioso che ci contrapponeva alla società, anche per la Multiservizi, che al contrario nasceva già male e in seguito è stata gestita peggio il comune e i cittadini ci hanno rimesso.
Ci hanno rimesso per esplicite responsabilità di allora e per la colpevole volontà di costituire una Società che, pur avendo tra le sue finalità quelle di gestire i servizi per comnto del Comune, nasceva sovradimensionata nel numero di dipendenti a fronte dei costi dei servizi che essa svolgeva per conto del comune. Società che presentava dalla sua costituzione un passivo spaventoso solo per il coto dei suoi dipendenti. Passivo che ipocritamente è stato portato avanti e si è consolidato nel tempo da tutti, indipendentemente da come si sono collocati nei vari periodi rispetto alle scelte effettuate, con la scusa di salvaguardare le maestranze, si è ricapitalizzato negli anni la società mantenento però l’errore iniziale, cioè quello del costo del lavoro, divenuto il deficit strutturale dell’azienda.
Quindi, indipendentemente da tutto e dalle varie ipocrisie nuove e vecchie, atteso che il Comune deve necessariamente avvalersi di una società che svolga determinati servizi per suo conto, e a meno che non si voglia liquidarla per poi realizzarne un’altra che abbia gli stessi scopi, e per questa operazione spendere un altro fottio di danaro pubblico, ma non evitando di dover riassumere il personale, poiché una eventuale futura società avrà l’obbligo di legge di farlo, è indispensabile lasciar lavorare l’attuale Amministratore Unico Sergio Antonini, il quale ha imbroccato la strada giusta del rigore e del risanamento della Eboli Multiservizi, facendo un normale esercizio di controllo e di offrire contributi politici che escludano altre strade che non siano quelle, come spesso vengono brandite da chi è contrario, di rivolgersi alla Procura della Repubblica che in verità ha ben altro di cui occuparsi, e se proprio non se ne può fare a meno sarebbe il caso di inviare insieme a questo pacco, anche quelli più polverosi che riguardano i primordi della costituzione di questa Società, per fare definitivamente chiarezza su di essa e conoscere anche chi è o chi sono stati i responsabili e non i colpevoli, riconoscendo loro magari anche la buona fede per le soluzioni politiche proposte.
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Il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, in riferimento agli articoli apparsi sulla stampa locale in merito alla situazione della Eboli Multiservizi, affida ad una nota politica delle importanti precisazioni in merito.
“Innanzitutto – si legge nella nota del Primo cittadino di Eboli – mi preme precisare che le mie parole – finite poi sulla stampa – sono state completamente fraintese.
Per quanto riguarda la questione del ribaltamento di alcuni costi – aggiunge Melchionda – mi riferisco principalmente a quelli derivanti dalla gestione degli impianti sportivi, non ho mai considerato tale ipotesi un errore, tanto è vero che, in sede di approvazione dei bilanci della Multiservizi degli scorsi anni, l’Amministrazione non ha avuto nulla da eccepire. Successivamente, tale ipotesi non è stata ritenuta percorribile dai competenti uffici comunali.
Tutto questo – prosegue il Sindaco Melchionda – in ogni caso, non comporterà alcun aggravio per le tasche dei cittadini. La cifra di 360 mila euro cui si fa riferimento nell’articolo, sarà ripianata interamente dalla Eboli Multiservizi, e non dai dirigenti come improvvidamente apparso sulla stampa, giacché essa verrà inserita nei prossimi bilanci quale onere pluriennale per investimenti effettuati su beni dell’Ente.
La destra ebolitana, – aggiunge Melchionda – come al solito, non perde occasione per innalzare polveroni, rivolgere accuse, devo ammettere con toni talvolta anche volgari, senza avanzare, e questo mi preme sottolinearlo – alcuna valida proposta alternativa alle scelte assunte dall’Amministrazione Comunale, e che possa davvero offrire il proprio contributo alla città ed ai cittadini.
L’obiettivo – secondo il Sindaco di Eboli – è sempre lo stesso: screditare l’operato dell’Amministrazione a qualunque costo.
Non vi è stato nessuno spreco, tutte le attività poste in essere dalla società negli scorsi anni hanno riguardato la manutenzione di beni comunali di fondamentale rilievo: scuole, strade, aree verdi e tanto altro, ed oggi i conti della società stanno tornando in ordine.
Quest’anno – conclude Martino Melchionda – il bilancio chiude con un lieve attivo, e una corretta gestione consentirà, nei prossimi anni, di riassorbire pienamente le passività pregresse, ed evitare che in futuro vi sia nuovamente la necessità di ripianare squilibri di bilancio da parte dell’Ente, garantendo maggiore serenità anche ai dipendenti della società”.
Eboli , 6 ottobre 2013
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1. A quanto ammontano le passività pregresse?
2. La vecchia società calcistica Ebolitana, deve riconoscere debiti alla multiservizi?
3. Se si, nel periodo di maturazione degli stessi, chi era ai vertici della società Eburina?
4. Perché la partnership con la consea si interruppe in modo improvviso?
5. Ci sono dipendenti che si astengono dal rientro dalla mobilità per evitare di ricoprire ruoli o incarichi ritenuti incongrui al titolo di studi conseguito?
6. Se la risposta sopra riportata dovesse esser affermativa, cosa ne pensano i sindacati?
Dimenticavo un’altra banalissima, retorica e demagogica domanda, è possibile carte alla mano verificare l’eventuale corrispondenza tra l’ aumento quantitativo della forza lavoro e il periodo dell’ultima tornata eletto-amministrativa?
Considererei anche rapporti lavorativi con durata determinata.