Il Sindaco Ernesto Sica e la sua maggioranza votano contro l’emendamento del pd: Nessun taglio al costo della politica, 32mila euro.
Tagliando indennità, gettoni di presenza, telefoni cellulari, auto blu e spese varie per 32mila euro si poteva destinare 12mila euro ai canoni locativi di famiglie disagiate e 22mila euro alle attività produttive, commerciali ed artigianali del territorio.
PONTECAGNANO – Nei giorni scorsi, come trasmesso e diffuso dagli organi di informazione, i consiglieri del PD hanno presentato agli organi di competenza un emendamento al Bilancio di Previsione riferito ai restanti mesi di ottobre, novembre e dicembre 2013.
Lo stesso emendamento è stato portato e votato in Consiglio Comunale, in data 19 settembre c.a.
Come nelle più ovvie previsioni, gli esponenti della maggioranza hanno votato contro, lasciando cadere la proposta di tagliare i costi degli organi istituzionali (indennità, gettoni di presenza, telefoni cellulari, auto blu e spese varie) per 32.000,00 € e destinarli alla compartecipazione dell’Ente ai canoni di locazione delle famiglie più disagiate (Art.11 L 413/98), per un valore di 12.000,00 €, ed all’incentivazione delle attività produttive, commerciali ed artigianali del territorio, per un totale di 22.000,00 €.
L’emendamento in questione ha ricevuto anche il nulla osta preventivo dal Responsabile del Settore finanziario del Comune di Pontecagnano Faiano, dottoressa Manuela Sacco.
Inevitabile l’ira dei rappresentanti del Partito Democratico, che nella persona del Consigliere Comunale Nunzia Fiore, fautrice di un accorato intervento sul tema in Assise, hanno lanciato le seguenti accuse:
“Il Sindaco e la sua maggioranza hanno pensato bene di negare a questa comunità una serie di opportunità in favore delle fasce deboli e degli operatori dei settori trainanti di questo territorio. I cittadini devono saperlo: pur di non rinunciare agli interessi propri e dei rispettivi amici, il Sindaco e la sua maggioranza continuano a devastare e a mortificare la nostra comunità, impedendole di ritrovare dignità, sviluppo, benessere collettivo, privilegiando solo ed esclusivamente alcuni settori che ancora una volta nel paese suscitano interesse generale e uniscono diverse parti politiche”.
Pontecagnano, 26 settembre 2013