Melchionda come Berlusconi: Firma i Referendum dei Radicali

Il Sindaco di Eboli come Silvio Berlusconi firma parte dei 12 quesiti referendari proposti dai Radicali tra i quali 4 sulla Giustizia

Melchionda ricorda le battaglie civili della Sinistra e se la prende anche con il Partito Democratico: “Si tratta di tematiche che devono appartenere alla sinistra. Il PD non puo’ essere il partito della conservazione”.

Martino-Melchionda-Referendum
Martino-Melchionda-Referendum

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

EBOLI “E’ una delle grandi contraddizioni italiane e della politica: temi propri alla Sinistra divenuti portabandiere di altri e della destra populista” – Esordisce così il Sindaco di Eboli Martino Melchionda nel corso della Conferenza stampa appositamente convocata per comunicare di aver sottoscritto gran parte dei quesiti referendari proposti dai Radicali, 2 su 6 che riguardano la Giustizia, ed altri ancora che lo stesso Sindaco definisce – “dei diritti e delle libertà” – ma che, come il Presidente Silvio Berlusconi, gli offrono anche l’occasione di inviare alcuni “messaggi” politici alla classe dirigente provinciale e nazionale del PD nel momento in cui, sebbene bocci inequivocabilmente la destra populista del PDL e dei micro-neo partiti di destra, sferza senza nessun riguardo il PD definendolo un “Un Partito senza linea politica” evidentemente che ha deciso di abdigare rispetto alla responsabilità e al ruolo che gli elettori gli hanno conferito, ritenendo inoltre, di inquadrare il tutto in un – “deficit complessivo di tutta la Sinistra italiana“, – aggiungendo malinconicamente il ricordo di alcune battaglie significative proprie alla sinistra – “Penso a Sacco e Vanzetti e ai temi a loro collegati, al divorzio e a tutte le battaglie civili e democratiche senza escludere le vicende legate all’immigrazione“.

Silvio-Berlusconi-Marco-Pannella-Referendum
Silvio-Berlusconi-Marco-Pannella-Referendum

Sulla base di queste considerazioni il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, appunto come il Cavaliere, ha firmato gran parte dei quesiti referendari proposti dai radicali: magistrati fuori ruolo, per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme ritardo nella conclusione dei processi; custodia cautelare, per limitare il carcere preventivo, cioè prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi; ergastolo, per abolire il carcere a vita e giungere ad una pena detentiva che abbia la finalità primaria di educare il condannato; divorzio breve, per eliminare l’obbligo dei tre anni di separazione prima di poter chiedere il divorzio; lavoro e immigrazione, per abrogare le norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare dei cittadini stranieri; abrogazione del reato di clandestinità; droghe: niente carcere per fatti di lieve entità; otto per mille, per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta.

Il primo cittadino di Eboli Martino Melchionda non ha firmato il quesito che prevede la responsabilità civile e la separazione delle carriere dei magistrati ed infine, non ha sottoscritto neppure la proposta di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti dichiarando: Lo scontro politico feroce che ruota intorno ai problemi giudiziari di Silvio Berlusconi ha finora impedito una discussione aperta sui temi referendari. Ed anzi, la stessa adesione del leader della destra ha sostanzialmente contribuito ad impedire una lettura serena delle questioni poste dai radicali.

Martino-Melchionda
Martino-Melchionda

Se dovessi chiedermi come si posiziona il Pd sui quesiti proposti, davvero non saprei rispondere; ed è questo un altro segno della debolezza politica e culturale del partito al quale appartengo. Io penso, invece, che sia necessario non sottovalutare, né ignorare l’iniziativa referendaria.

Le proposte referendarie sono, per natura, questioni che dovrebbero agitare la sinistra italiana.

Non mi riferisco al tema della responsabilità civile dei magistrati, né alla separazione delle carriere; entrambi possono suscitare perplessità in chi considera il controllo di legalità un’azione preziosa dell’ordinamento democratico. Ma la questione – prosegue il primo cittadino – del collocamento fuori ruolo dei giudici  – per anni ed anni sottratti al loro lavoro e destinati a ruoli ministeriali – e il tema irrisolto della carcerazione preventiva – strettamente collegato alla necessità di un processo rapido e giusto – non possono che essere contenuti propri di una sinistra libertaria ed innovatrice.

La riforma della giustizia, nella direzione dell’efficienza dell’azione penale, unita alla tutela dei diritti di libertà delle persone, deve essere sentita come una priorità della sinistra italiana, che in questo costituisce un’anomalia rispetto all’intero panorama riformista europeo.

Ed ancora, come far passare sotto silenzio i quesiti in tema di immigrazione? Anche qui quanto silenzio, e quanta mancanza di iniziativa.

Il congresso del Pd – incalza il Sindaco Melchionda – deve segnalare una svolta, almeno di carattere culturale.

Non possiamo essere il partito della conservazione.

Ad un partito siffatto possono guardare i garantiti. Ad esso non può rivolgersi chi si vede ai margini, ed è attratto dalle sirene della destra o dal grillismo perché non vede, proprio nella sinistra, la speranza di un cambiamento profondo che possa modificare la sua condizione. Da qui – conclude il Sindaco di Eboli –  la decisione di sottoscrivere alcuni quesiti referendari proposti dai radicali; anche per dare un segnale alla mia parte politica, che vorrei protagonista del cambiamento, e non posta a difesa dell’esistente”.

Eboli, 18 settembre 2013

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3 commenti su “Melchionda come Berlusconi: Firma i Referendum dei Radicali”

  1. Per quello che ha detto poteva essere un buon avvocato, mettendo in evidenza il proliferare delle conoscenze della lingua italiana… ma oltre non dovrebbe osare . costui è cosi inattuale che crede ancora al concetto di destra e sinistra…inoltre è il primo in tutto non solo come cittadino ma come uomo di sinistra a passare a destra suoi riferimenti politici.

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  2. Prima le dichiarazioni sul PD snaurato ed inconcludente,poi la firma dei referendum.
    Ma vuoi vedere che si stà preparando per il salto della quaglia?

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  3. Mah,MELCHIONDA COME B. E BRUNETTA? una scelta opinabile,chi insegue i radicali fa un po il loro gioco,destra sinistra centro,pur di “star in mezzo al mazzo” se la inventano tutte.
    NON VORREI CHE IL MIO SINDACO,ABBIA QUALCHE TITUBANZA SULLA POSIZIONE POLITICA SUA,ATTUALE,NON VORREI CHE COI VOTI DI CS. SI RITROVI CON LA DESTRA-CENTRO,SPERO DI ERRARE
    Pannella che di nome fa Giacinto ma si fa chiamare Marco,(già questo è una sola) di Hobby digiunista,con una profumata pensione alle spalle(pensiamo a quanti italiani anziani”digiunano” per necessità!!!!)ci ha abituati ai suoi colpi di teatro.
    Ma se il PDL e’ per lo spinello libero e contro la legge sull’immigrazione, non farebbe prima a portarLA in parlamento (dove e’ al governo) e farle passare, senza le lungaggini del referendum?
    I Radicali,dalla loro, ridotti ad un a un gruppetto, ancora non hanno scelto dove appoggiarsi
    Non si può essere simultaneamente attendenti di due padroni….Silvio e Marco 2 vecchi volponi della politica si incontrano per fare l’inciucio del nuovo secolo!!! DISARMANTE

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