Nuovi tetti di spesa della Regione Campania per la Sanità accreditata

Mercoledì 18 settembre, ore 10.00, Centro Polidiagnostico “Check Up” in Viale De Luca a Salerno, conferenza stampa delle Associazioni di categoria per l’assistenza riabilitativa e socio-sanitaria.

Partecipano alla conferenza stampa: AIAS, AIOP Riabilitazione, ANFFAS, ANISAP, ANPRIC, ARIS, ASPAT, CONFAPI Sanità, CONFINDUSTRIA Sanità, FEDERLAB Riab, FOAI Campania. In pericolo 500 posti di lavoro.

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SALERNO – Mercoledì 18 settembre, alle ore 10.00, presso la sede del Centro Polidiagnostico “Check Up”  in Viale Andrea De Luca (Zona Industriale) a Salerno, avrà luogo una conferenza stampa promossa dalle Associazioni di categoria per l’assistenza riabilitativa e socio-sanitaria.

All’incontro prenderanno parte Salvatore Parisi, Presidente dell’Anffas-Onlus Salerno e Coordinatore regionale Anffas Campania, Antonio Gambardella, Coordinatore regionale ASPAT (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale) e Cosimo De Vita, Presidente regionale del FOAI (Federazione degli Organismi di Assistenza delle Persone Disabili).

Le Associazioni di categoria, ancora una volta, intendono sollecitare i politici locali, il management dell’ASL Salerno, le rappresentanze sindacali e soprattutto le associazioni dei cittadini per realizzare una forte alleanza a tutela del diritto alla salute, dei bisogni e delle aspettative espresse dal territorio salernitano.

Gli ultimi decreti Commissariali, se attuati dall’ASL Salerno, comporteranno una drastica riduzione di prestazioni riabilitative e assistenziali con grave ricaduta soprattutto sulla salute e qualità della vita degli anziani, dei bambini e degli adolescenti. L’azione commissariale, peraltro in contrasto con le raccomandazioni ministeriali e la stessa programmazione regionale, oltre a non garantire il diritto dei cittadini a fruire dei livelli essenziali assistenziali determinerà una crisi irreversibile di tutto il comparto.

Nella nostra provincia i familiari che vorranno assicurare l’assistenza ai propri  cari dovranno farsi carico di una spesa di oltre 2000 euro l’anno mentre i Presidi, i Centri di Riabilitazione e le Residenze sanitarie assistite dovranno mettere in mobilità o licenziare circa 500 operatori esperti e formati.

Le associazioni di categoria ritengono che l’alleanza tra tutti coloro che sono interessati a difendere la qualità della vita dei cittadini affetti da gravi disabilità e caratterizzati da un elevato fabbisogno di assistenza riabilitativa in continuità terapeutica possa incidere su decisioni miopi, forse efficaci nel breve tempo per le casse regionali, ma disastrose nel medio e lungo termine per la salute dei cittadini e l’efficienza delle stesso servizio sanitario regionale.

In considerazione dell’incremento delle tariffe e del taglio delle risorse i parametri recentemente individuati mettono a rischio l’erogazione delle prestazioni ai cittadini con disabilità, la continuità assistenziale, nonché il mantenimento dei livelli occupazionali delle strutture. Discorso a parte meritano i criteri dei pagamenti delle prestazioni erogate che la regione e l’ASL intendono adottare.

Salerno, 17 settembre 2013

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