Il bilancio di un anno di attività del Servizio di Risonanza Magnetica Ribaltabile: Una delle eccellenze dell’Ospedale di Eboli.

In 12 mesi l’U.O.C. di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale di Eboli ha eseguito oltre mille esami su pazienti di altri Ospedali e del S.S.N. su prescrizione di specialisti ortopedici e neurologi di tutta la Campania e di altre regioni.

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

EBOLI – Buona Sanità all’Ospedale di Eboli, grazie all’U.O.C. di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale “Maria Santissima Addolorata”, e questo in concomitanza con le non decisioni del Governatore Stefano Caldoro, tra l’altro, Commissario per la Sanità in Campania, e alle politiche sanitarie delegate ai vari Commissari Straordinari, Sub Commissari, e sub dei sub, fino a finire sotto terra e per evitare di essere troppo atterra alcuni di questi scopiazzando quà e la si sono anche dati dei meriti.

Buona Sanità in quella U.O.C. che insieme ad altri Reparti dello stesso Ospedale di Eboli come nel Caso: della Cardiologia e dell’unità Coronarica diretta da Giovanni D’Angelo e dalla sua Equipe; della Nefrologia diretta da Giuseppe Gigliotti e i suoi; dell’Oculistica di Giovanni Iovino e la sua Equipe; dell’U.O. di Oncodermovenereologia e Medicina delle Migrazioni di Giuseppe Bamonte; dell’Unità operativa Maxillo-Facciale diretta da Renato Iosca; costituiscono fiori all’occhiello e che di volta in volta si distinguono per professionalità, per serietà, per dedizione, per competenze, per innovazione, a fronte di tutte le angherie che sono costretti a subire, da parte dei dirigenti dell’ASL Salerno, che per premio, accorpando, depotenziando, chiudendo, trasferendo reparti e negando il personale e talvolta anche i macchinari necessari ad eseguire anche diagnostiche semplici, fino ad ipotizzare una chiusura dell’intero Plesso, a fronte della realizzazione di un Ospedale Unico della Valle del Sele, che finalmente, recentemente, si è chiarito non si realizzerà mai, o almeno non in questa fase politica degli “sfasciacarrozze”, perché nessuno ha mai pensato di destinare le somme necessarie circa 400 milioni di euro per realizzarlo, così come si è provveduto a fare per l’Ospedale del Mare di Napoli che è stato finanziato per 300 milioni di euro, e purtroppo nonostante tutto l’azione demolitrice di quella parte della Sanità che va da Salerno ad Agropoli, coinvolgendo gli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra, Roccadaspide, Agropoli, non cessa i suoi effetti.

Un risultato straordinario, quello dell’Ospedale di Eboli, se si tiene conto che sono solo una cinquantina in tutto il mondo gli apparecchi che eseguono il Servizio di Risonanza Magnetica Ribaltabile; in Italia ce ne sono in attività 14, e una di queste è operativa nell’Ospedale di Eboli da poco più di un anno: è la Tilting RM-GSCAN, Risonanza Magnetica Ribaltabile “a basso campo”, un gioiello della ricerca biomedica del nostro Paese prodotta a Genova dalla Esaote e presentata al Congresso di Radiologia RSNA di Chigaco.

In dodici mesi di attività nella U.O.C. di Diagnostica per Immagini dell’Ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli sono stati effettuati oltre mille esami su pazienti provenienti anche da altri Ospedali e del S.S.N. su prescrizione degli specialisti ortopedici e neurologi delle province Campane e di altre regioni.

L’apparecchiatura G-SCAN è utilizzata da una equipe di tecnici laureati dell’Ospedale di Eboli, qualificati e specializzati presso il Dipartimento di Radiologia dell’Università “Federico II” di Napoli diretto dal prof. Marco Salvatore, composta dai dott.ri Marco Coppola e Onofrio Vicino, coordinati dal dott. Emiddio Sparano.

Gli esami sono seguiti e refertati dal responsabile della U.O.C. di Diagnostica per Immagini Dr. Fiorentino Mondillo coadiuvato dagli specialisti del servizio di Neuroradiologia dell’Ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore diretto dal dott. Andrea Manto.

Questo tipo di “tomografo a risonanza magnetica” consente di accertare le patologie della colonna vertebrale e delle articolazioni non solo in condizioni normali di riposo come avviene con tutte le altre apparecchiature, ma anche “sotto carico”, cioè con il paziente che viene ribaltato in posizione ortostatica, praticamente in piedi, per verificare come si comportano le giunture articolari nella loro posizione abituale nello svolgimento delle normali attività quotidiane e/o sportive.

Inoltre l’esame risulta indispensabile e propedeutico all’impianto delle protesi articolari; infatti vengono eseguiti esami sotto carico ai pazienti che devono subire un intervento chirurgico di protesi di anca. La Tilting RM è stata installata ad Eboli in seguito al finanziamento concesso dalla Regione Campania approvando un originale ed unico progetto di ricerca e sperimentazione presentato dal direttore della U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia di Eboli dott. Francesco De Martino, dal responsabile della U.O.C. di Diagnostica per Immagini di Eboli dott. Fiorentino Mondillo e dal Direttore del Dipartimento di Scienze Morfologiche e Funzionali della Facoltà di Medicina della Università “Federico II” di Napoli prof. Marco Salvatore e sottoscritto dal Direttore Sanitario dell’Ospedale di Eboli dott. Mario Minervini.

Il progetto sotto la spinta dei proponenti fu sostenuto eportato avanti dall’allora Direttore Generale della ASL Salerno 2 dott. Federico Pagano che seguì tutto l’iter per l’approvazione presso l’Assessorato alla Sanità Campana. Prossimamente si  procederà alla seconda fase del progetto che dovrà sbloccare altri finanziamenti regionali con la stipula di una convenzione con il Dipartimento di Scienze Morfologiche e Funzionali della Facoltà di Medicina della Università “Federico II” di Napoli che vedrà presso l’Ospedale di Eboli la presenza di professori e ricercatori universitari (tra l’altro già docenti presso la sede distaccata del Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia presente ad Eboli) per incrementare e soddisfare la notevole domanda di prestazioni richieste.

Tutto questo accade all’Ospedale di Eboli, dimostrando come si possono ottenere risultati importanti e straordinari se oltre ad affidarsi alla bravura del personale si affiancano anche gli apparecchi giusti e utili a fornire diagnosi puntuali e favorire guarigioni certe o quantomeno certe nei casi laddove è possibile.

Ma purtroppo il diavolo ci mette sempre la coda e quegli apparecchi che sono indispensabili al lavorto quotidiano di medici e tecnici scrupolosi, spesso mancano o magari il loro lavoro viene intralciato da alcuni prepotenti, che evidentemente antepongono interessi personali a quelli generali e dei pazienti e magari, succede come è successo vengono anche rubati come nel caso degli apparecchi trafugati nella notte dell’1 luglio scorso presso l’U.O. di Nefrologia.

Ebbene sono passati 75 giorni da quella notte e non vi è stato nessun passo avanti nelle indagini, e a fronte di quel bliz notturno para-delinquenziale, l’ASL Salerno ha prodottopochi atti: il trasferimento di un bravissimo medico che utilizzava quel macchinario, distrurbando evidentemente altri, e magari impedendo di far realizzare lautissimi guadagni a qualcuno, e l’acquisto dello stesso macchinario ma destinandolo in un’altra struttura per poter meglio controllare i vari “vetrini” milionari.

Ci chiediamo perché mai l’ASL Salerno non accellera un’indagine interna, atteso che pare ci siano, testimonianze, dichiarazioni e filmati. E’ opportuno ricordarlo ai dirigenti distratti dalle emergenze che non si può sorvolare su questioni essenziali e qualsiasi atto delinquenziale va perseguito e punito civilmente e penalmente. Ci occuperemo di quel “magnifico furto” in un articolo a parte, magari nel complemese.

Eboli, 16 settembre 2013

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