Napolitano: «Non sia aperta una rischiosa crisi di governo»

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA AI PARTITI

Il Quirinale: «Non sia aperta una rischiosa crisi di governo»

Ambienti del Colle: Berlusconi ha ripetutamente dichiarato sostegno a Letta.

Napolitano-Berlusconi
Napolitano-Berlusconi

ROMANel tardo pomeriggio di ieri giovedì ambienti del Colle hanno fatto trapelare la posizione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sull’attuale situazione politica. Il Capo dello Stato confida che non sia aperta una rischiosa crisi di governo, e rcorda che il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ha ripetutamente dichiarato il suo sostegno all’esecutivo di Enrico Letta. L’ex premier nei giorni scorsi aveva minacciato, direttamente o attraverso i suoi parlamentari, la defezione dall’esecutivo nel caso la Giunta del Senato dia seguito alla decadenza dopo la sua condanna definitiva per frode fiscale.

GRAVISSIMI RISCHI – Napolitano, quindi, non sta studiando o meditando cosa fare nel caso si aprisse una crisi di governo. Perché, avendo già messo nella massima evidenza che l’insorgere di una crisi precipiterebbe il Paese in gravissimi rischi, conserva fiducia nelle ripetute dichiarazioni dell’onorevole Berlusconi, in base alle quali il governo continua ad avere il sostegno della forza da lui guidata.

SCHIFANI, LE URNE E IL COLLE – Napolitano era stato chiamato in causa nella mattinata e nel pomeriggio, nel corso di diverse interviste, dal capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, che in merito all’eventuale decadenza di Berlusconi, sottolineando come a suo avviso sia «meglio ritornare alle urne», perché il partito «è pronto all’opposizione», aveva ricordato le parole di pacificazione pronunciate ad’agosto dal Presidente della Repubblica, ma anche sottolineato come «la convivenza politica diventi impossibile» quando un alleato vota contro un altro alleato.

Matteo RENZI: LETTA NON CASCA – Riguardo alla possibile crisi di governo chi pare ottimista è il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che aveva commentato che l’esecutivo Letta «non casca».

PISICCHIO: I FALCHI TORNINO NEI NIDI – Le parole provenienti dal Quirinale hanno portato alla reazione del presidente del Gruppo misto di Montecitorio, e vicepresidente di Centro Democratico, Pino Pisicchio: «Se le forze politiche avessero la capacità di prestare un ascolto più attento alle parole e all’azione del Capo dello Stato, probabilmente questo paese avrebbe risolto almeno la metà dei suoi grandi problemi. Spero che il saggio monito di Napolitano serva a rimettere al centro dell’azione politica gli interessi veri e concreti del Paese e serva a far tornare i falchi nei propri nidi».

IL COLLE SCONGIURI SENTENZA ALLUCINANTE – In serata, con una nota, si è fatto sentire anche il senatore pidiellino Sandro Bondi, che ha sottolineato che il partito da tempo confida «che il capo dello Stato non ignori la drammaticità della situazione e prenda seriamente in esame un provvedimento esaustivo che le sue prerogative gli consentono di assumere nell’interesse dell’Italia, un provvedimento che scongiuri gli effetti di una sentenza allucinante e il tentativo della sinistra di approfittare di questa sentenza per portare a compimento il disegno perseguito da 20 anni di eliminare il leader dello schieramento dei moderati dalla vita politica».

Roma, 6 settembre 2013

4 commenti su “Napolitano: «Non sia aperta una rischiosa crisi di governo»”

  1. Ritengo molto improbabile una reale crisi di governo,forse assisteremo a un giuco di ruoli,una ennesima pantomima per salvare la faccia degli attori di questo triste proscenio politicante, difatti gli interessi economici PRIVATI,sono ingenti ed alla fine il “portafoglio” detterà la “linea” dei leaders nostrani.
    Da qualsiasi parte si guardi l’Italia la si vede sbagliata. L’economia gira male, la burocrazia soffoca l’impresa, l’industria non sa cosa produrre e dove innovare con i marchi migliori che vengono comprati all’estero, la cultura è sotto zero, i cervelli ed i lavoratori sono in fuga, la scuola e l’università boccheggiano.
    Noi siamo gli unici in Europa con la Grecia ad avere un pil in negativo,abbiamo la benzina più cara! Sapete perchè la Francia migliora? per varie cose, ma tra queste c’è l’abbassamento delle accise sulla benzina, non eliminazione del IMU! perchè la benzina o l gasolio o il gas, influiscono su tutta la catena dei prezzi,o paniere dei beni di largo consumo.
    Di aggiunta,le banche non fanno credito sommerse dai contenziosi, la ricerca agonizza, la sanità pubblica vive sulla buona volontà la sanità privata sarebbe da rivedere per igli oscuri legami con la politica, la corruzione ha dilagato tra politici ed imprenditori. L’elenco è lungo e tutto triste e miserevole….
    GOD SAVE THE QUEEN!!!

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  2. SULLA DECADENZA DI BERLUSCONI, NON si riesce a capire come il PD dia retta a tutte le panzanate sproloquiate dai super giuristi del PDL, rendendosi complice della situazione sempre peggiore del paese. I senatori sono cittadini come gli altri. Cosa centra la sceneggiata che si sta consumando al senato in barba all’art. 3 della costituzione e di tutto il popolo Italiano?
    Si sta cercando in tutti i modi di difendere “l’illibatezza penale” di berlusca.
    Oggi è venuta fuori la notizia che per il CAV è possibile ottenere la revisione del processo, perché sono venute fuori, guarda caso dopo la sentenza, delle carte svizzere che riguardano il socio/non socio o chissà che, frank agrama.
    Mi ricordo dei casi Mitrokin e Telecom Serbia, quando esistevano amici di segretari, o amici degli amici di qualcuno, che avevano sentito parlare del ‘Mortadella’ o del ‘Rospo’, fino a quando non venne fuori il testimone bomba: Igor Marini, risultato poi essere un affarista qualunque, e il castello di carte contro il centro-sinistra svanì nel nulla.
    Se il paese fosse in ginocchio sarebbe una buona notizia… il problema e’ che il paese e’ morto e in avanzato stato di decomposizione… e per ovvi motivi alfano non puo’ sentire la puzza di morto!

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  3. Dopo una vita che ho votato a sinistra votero` per grillo, oramai e` ora di fare piazza pulita, questa classe politica e` come un vestito vecchio che non c`e` piu` posto per mettere toppe, quindi e` meglio buttarlo via, sara` molto difficile fare peggio dell`inettitudine che stiamo assistendo, e` che vuole mantenere lo status quo a tutti i costi, con questi politici non avverra niente di nuovo!!!
    MA IL RERLUSCA HA PRESO 9 MILIONI DI VOTI COME SI FA A CONDANNARLO? OPPURE,HA EVASO SOLO 7 ML,SU TANTI MILIARDI DI TASSE CHE JA PAGATO IN PASSATO,COME SI FA A BIASIMARLO?
    ECCO UN SAGGIO DELLA CIVILTA’ DEGLI ELETTORI PDL,ANCHE MOLTI DITTATORI SON STATI ELETTI DEMOCRATICAMENTE E POI…O ANCHE SONO 38 ML I CITTADINI-ELETTORI CHE NON L’HANNO VOTATO SE VOGLIAMO CONTABILIZZARE,OPPURE HA RUBATO “LA MODICA QUANTITA”,BELL’ESEMPIO SE UN UOMO PP FA QUESTO,L’UOMO DELLA STRADA SI SENTIRA’ IN DOVERE DI EMULARLO.
    MERITIAMO DI FINIRE NEL FANGO SE DAVVERO DOVESSE CHIUDERSI CON UN NULLA DI FATTO!!!!
    Consiglio vivamente la Nuova Zelanda, paese giovane: vicino all’oriente che si sviluppa ma decisamente europeo, ogni tre anni di lavoro, oltre alle solite ferie, danno tre mesi pagati per vistare i parenti in madrepatria (ma uno può anche andare in vacanza).

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  4. Berlusconi è già fuori dal Senato e dal Parlamento. Sono vent’anni che sta sotto processo e questa non è che la prima delle Sentenze giunta dopo tre gradi di giudizio. Ma Berlusconi ha anche ancora molti altri processi che non sono arrivati al terzo grado e che se lo Statista Pregiudicato camperà, senz’altro vedranno altre condanne. Seppure qualche scellerato lo salva in questa occasione, che ce ne faremo poi di un Berlusconi alla SECONDA condanna definitiva? E alla TERZA, e alla QUARTAAA? Per il PdL è una partita già persa.
    B non ha più niente da inventarsi, stanno solo tirando a campare, mentre il Paese è al tracollo e rischia di perdere l’unica possibilità di agganciarsi alla ripresa. L’Italia resta l’unico Paese che non esce dalla crisi nemmeno nel 2014 in Europa. L’unico Paese che tarda a fare serie Riforme che possano far concentrare gli investimenti su progetti di pubblica utilità.
    Forse quelli del PD non hanno capito che gli elettori sono stanchi dei loro giochetti, insieme al PDL, per salvare l’Italia. Qui stanno cercando la salvezza solo per loro, forse è ora che noi elettori cominciamo a capire e cercare di cambiare le cose nelle prossime elezioni. Se il PD avalla le ragioni del Cavaliere allora perderà consensi.

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