Destra Sociale e la Movida: Un comune fuori dal comune!

Un comune fuori dal comune! Destra Sociale all’Amministrazione: Chiediamo dunque all’amministrazione: cosa vuole fare? Uccidere la città o renderla vivibile?

Un’ordinanza del 2009 vieta dal 1° settembre al 1° giugno, di organizzare eventi e serate musicali. Destra Sociale ritiene sia divieto inutile, inopportuno, totalmente fuori da ogni logica e chiede il ritiro del provvedimento.

Antonio-Russo

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota politica pervenutaci, con la quale Destra Sociale, interviene sulla Movida cittadina e sull’assurdità di un’Ordinanza che sebbene datata 2009 è stata rispolverata solo oggi – “Ad Eboli – scrive Destra Sociale – da anni non ci si diverte più e non si è più sicuri come una volta, e questo già si sapeva. Dal 1° settembre 2013 però il Comune di Eboli ha vietato ai gestori di locali di organizzare eventi volti a trattenere coloro che vogliono passare una serata diversa, all’insegna di un giusto e sano divertimento e intrattenimento. Infatti un’ordinanza del 2009 vieta ai gestori di locali, dal 1° settembre al 1° giugno, di organizzare eventi e serate musicali, e se prima con la concessione comunale non vi erano problemi a realizzare qualche iniziativa, ora col ritiro di questa concessione non sarà più possibile fare praticamente niente.

Siamo consapevoli – aggiunge Destra Sociale nella nota stampa – che ci debbano essere delle regole da rispettare (es. musica entro determinati decibel, suonata entro e non oltre la mezzanotte e così via) ma vietare del tutto manifestazioni ed eventi crediamo sia davvero paradossale.  I locali che hanno già programmato eventi, sia per le ultime serate estive che per quelle invernali, a causa di questo divieto si vedono costretti ad annullare tutto, con un danno di immagine e soprattutto economico. Costretti a fare i conti con la crisi che purtroppo attanaglia già da tempo questo commercio morente, devono ricevere in dono questo altro “regalo” da parte di chi governa da troppi anni questa città.

Chiediamo dunque all’amministrazione: cosa vuole fare? Uccidere la città o renderla vivibile?

Chiediamo ai presidenti di associazioni di categoria (Confesercenti e Confcommercio) di sostenere in questa battaglia i titolari di bar, pub e altre strutture volte  a organizzare eventi o, in caso contrario, di dare le DIMISSIONI, se si dimostreranno insensibili o incapaci di aiutare suddette attività.

Sosteremmo ogni iniziativa dei locali, e avvieremo se necessario una raccolta firme contro questo divieto. Se qualche bar o gestore di locali ha sbagliato in passato, le colpe di qualcuno non possono essere addebitate a tutti e colpire così l’intera cittadinanza ebolitana.

Chiediamo all’amministrazione di ritirare questo divieto inutile, inopportuno, totalmente fuori da ogni logica e magari di creare essa stessa nuovi eventi e favorire la nascita o lo sviluppo di nuovi punti di aggregazione, soprattutto per rivitalizzare anche punti storici del ritrovo giovanile (e non) come il Viale Amendola e Piazza della Repubblica, da troppo tempo abbandonati a se stessi.

Eboli, 3 settembre 2013

2 commenti su “Destra Sociale e la Movida: Un comune fuori dal comune!”

  1. SONO DOMANDE INTELLIGENTI E GIUSTE QUELLE PROPOSTE DALLA DS,PECCATO CHE A LIVELLO NAZIONALE COL PDL NON ABBIANO DATO MAI RISPOSTE AL PAESE,OLTRE AD UNA FACILE DEMAGOGIA, DI SOCIALE C’E’ STATO BEN POCO.
    LO CHIEDA AI SUOI ALLEATI PDELLINI COSA FANNO COME OPPOSIZIONE,E SE E’ UNA CREDIBILE OPPOSIZIONE A MELCHIONDA,AMOLTI PARE IL CONTRARIO…
    PARLARE E’ ARTE FACILE,E APPARIRE UN PECCATO DI VANITA’ CORDIALMENTE!

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  2. Lasciando perdere la situazione nazionale, quello che ci interessa è soprattutto il locale, quindi degli alleati pdellini e degli altri, a parte il rispetto e la disponibilità magari a poter collaborare ad alcune iniziative, per il resto non stiamo certamente a prendere ordini da nessuno e andiamo avanti con nostre proposte e nostri comunicati.

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