La CISL denuncia: Il Governo dimentica i Beni culturali salernitani. C’é un “suggeritore”?

Antonacchio: Dimentica l’area salernitana. Senza risorse i Templi di Paestum e la Certosa di Padula.

La Cisl Fp interviene sulle disposizioni urgenti del Governo per il rilancio dei Beni Culturali. Per Paestum, la Certosa di padula e il Teatro Verdi di Salerno non c’é un euro. C’é stato qualche “suggeritore”?

pietro antonacchio-michele faiella
pietro antonacchio-michele faiella

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

SALERNO – Ancora un altro schiaffo al salernitano dal Governo centrale, come se la Regione di Stefano Caldoro non ce ne avesse dato fino ad ora, sulla Sanità, sui trasporti, sulla scuola, sull’ambiente, sui servizi ivi comprendendo quelli ai disabili, ecco che arriva da mazzata: Le aree artistiche, paessaggistiche, monumentali, archeologiche salernitane, sono state escluse dai finanziamenti del Decreto Legge n° 91 dell’8 agosto 2013 scorso, riguardante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo, privileggiando due iniziattive artistiche come quella di Ravello e quella del Giffoni Film Festival. Se poi si aggiunge che in passato si pensò di allocare una discarica di rifiuti a pochi metri dai templi di Paestum, allora si ha ben chiaro la considerazione che si ha per quell’area e se ne comprende l’esclusione.

Arte e Riflessi Paestum
Arte e Riflessi Paestum

Le zone interessate, con relativi fondi economici a disposizione, per quanto riguarda la Campania sono: Pompei, Reggia di Caserta e Polo Museale di Napoli.

Naturalmente c’é stato un coro di sollevazioni e ci si chiede come mai è stata dementicata l’area salernitana atteso che, oltre alle innumerevoli beni artistici ed architettonici, e pur comprendendo non si poteva finanziare tutti, non si è pensato almeno di riconoscere sia nella Certosa di Padula, che nell’Area dei Templi di Paestum, quest’ultimo uno dei bacini archologici più grandi d’Italia, oltre che del Teatro G. Verdi di Salerno che con i suoi cartelloni ha raggiunto livelli di rappresentazione internazionali?

La domanda è d’obbligo, specie se si titene conto degli 8milioni di euro che sono stati assegnati alla Fondazione Ravello e al Giffoni Film Festival attribuendo ad ognuno di essi 4 milini di euro. Entrambe le rassegne sono straordinariamente importanti, ed entrambe rappresentano un attrattore altrettanto importantissimo di turisti oltre che di interesse internazionale, e bene ha fatto il Governo ad indirizzare su di loro quelle risorse, tuttavia è da notare come questi, indirizzando quelle somme verso iniziative artistiche, abbia trascurato clamorosamente quelle ambientali ed architettoniche, e naturalmente sembra quando mai sospettoso l’indirizzo verso alcune iniziative e non verso altre, atteso che si è privileggiato l’arte e lo spettacolo, come quelle del Teatro Ciuseppe Verdi di Salerno.

Alfano-brunetta-berlusconi
Alfano-brunetta-berlusconi

Per il Governo, evidentemente e per qualche suggeritore, che ha sussurrato all’orecchio del Ministro dei beni Culturali Atistici, monumentali e architettonici e turistici Massimo Bray, e conseguentemente ha ignorato tutti i beni ambientali, monumentali, archeologici, architettonici e turistici presenti nell’area salernitana, ed evidentemente ha ritenuto non avessero molto importanza. Se non sorge il sospetto di uno strabismo prossimo anche alla cecità, da curare immediatamente, è senza dubbio un errore politico grandioso. Quelle aree, quei monumenti e quei luoghi significano il turismo, e non vale nessun suggerimento che tenga perché si escludano, nemmeno quello dell’Attuale Presidente della Fondazione Ravello ex Ministro e ora Capogruppo intransigente e muscoloso del PDL Renato Brunetta, per le quali caratteristiche, di lui l’ex Presidente Massimo D’Alema, a giusta ragione lo definì “energumeno tascabile”.

Certosa__Padula_Chiostro
Certosa__Padula_Chiostro

A tale proposito e per sottolineare il deficit sul provvedimento governativo interviene il segretario generale della Cisl Fp  di Salerno Pietro Antonacchio, il quale ha dichiarato: “Non è stata presa in considerazione l’area salernitana  che  nel panorama nazionale,  con i siti UNESCO  – GRANDI ATTRATTORI come i Templi di Paestum e la Certosa di Padula  rappresenta, senza ombra di dubbio, la zona culturale più  ambita dai visitatori   che transitano nella regione.  Non solo, ma proprio nei mesi scorsi, abbiamo registrato le  lamentele dei Soprintendenti nella gestione ordinaria ma soprattutto  le difficoltà economiche nell’affrontare le emergenze per la tutela dei beni a loro affidati”.

La  Cisl Fp  ovviamente, oltre a mettere in evidenza lo stato di disagio in cui versa il settore dei Beni Culturali, fa anche un appello alla classe politica locale affinché, nel più breve tempo possibile, risorse economiche “fresche” vengano dirottate anche sul territorio salernitano. “Un territorio che ha bisogno solo di nuove risorse, visto che già ora con 7 milioni e più di presenze all’anno (giornate alberghiere, ndr), rappresenta  una fetta considerevole di tutto il movimento turistico regionale – precisa e conclude Michele Faiella, dirigente della Cisl Fp Beni Culturali”.

Salerno, 24 agosto 2013

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