Per l’Associazione CiviCamente è meglio approvare subito il PUC. Urbanisticamente è tra le più “brutte” Città d’Italia. A seguito di speculazioni selvagge, si è cancellato i vincoli imposti dal PRG rendendo edificabili aree precedentemente destinate a verde.
Il piano urbanistico è stato sempre merce di scambio elettorale a vantaggio degli sponsor tecnico-affaristici, devastando il territorio attraverso speculazioni selvagge. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la solita perché direttori d’orchestra e impresari restano tuttora gli stessi.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
BATTIPAGLIA – Anche per l’Associazione CiviCamente l’Argomento caldo dell’estate politica battipagliese è il Piano Urbanistico Comunale in corso di approvazione da parte del Commissario Prefettizio Mario Rosario Ruffo, per il quale è stato sollevato trasversalmente ed unanimemente un coro di proteste adducendo le più disparate motivazioni. E anche Civicamente attraverso il suo presidente Maurizio Mirra da il suo contributo alla discussione ritenendo che a fronte di continuare ad avere uno stumento urbanistico datato 1972 è meglio approvare e subito il PUC avendo la certezza di poter successivamente modificarlo e semmai migliorarlo.
POLITICAdeMENTE già ne ha parlato del Piano Urbanistico Comunale nell’articolo “Il PUC dei desideri. Francese-Zara: prove tecniche di alleanza?”, commentando i vari interventi: sia quelli dei sostenitori del lavoro della Commissione Urbanistica comunale presieduta da Gerardo Motta; sia dell’ex Sindaco, ora Consigliere Provinciale e Consigliere regionale Fernando Zara, sia quello del Leader del Movimento Politico Etica per il Buongoverno Cecilia Francese; sia la risposta secca, breve e inequivocabile del Commissario Prefettizio di Battipaglia Mario Rosario Ruffo; e l’ultima in ordine di tempo di Nicola Vitolo dell’Associazione “A717 Battipaglia & Oltre“ con l’articolo “PUC Battipaglia: Lettera aperta di Nicola Vitolo al Commissario Ruffo“; offrendo anche le sue considerazioni rispetto allo scenario tecnico e politico che si presenta a Battipaglia a seguito delle scadenze fissate dalla Legge Regionale e rispetto ai percorsi che questi debba avere.
“Ciò che i vari attori della politica cittadina omettono però di osservare – si legge nella nota politica di Civicamente e di Maurizio Mirra – è che la nostra città non ha un piano urbanistico da 40 anni, con il conseguente dilagare della speculazione edilizia, con la realizzazione di interventi sul territorio slegati e senza una visione di insieme, con drastiche ripercussioni sulla vivibilità, sui flussi di traffico e, non ultimo, sui fattori estetici rendendo Battipaglia una delle città urbanisticamente più “brutte” d’Italia.
Ciò che viene nascosto ai cittadini – Aggiunge il Presidente Mirra alzando il tiro e formulando una precis accusa – è che le aree, un tempo destinate a verde pubblico, siano state progressivamente trasformate in aree edificabili con la scomparsa dei vincoli imposti nel vecchio piano regolatore.
Ciò che viene artatamente occultato – prosegue ancora la nota politica di CiviCamente ricordando i avri incarichi conferiti per la redazione del nuovo Piano ivi comprendendo le ingenti somme pagate – è che i battipagliesi nel recente passato hanno già pagato un esimio urbanista, il professor Pietro Samperi, per un piano mai adottato senza alcuna motivazione e senza capire cosa questo progetto prevedesse. Come se non bastasse, il piano in corso di approvazione, redatto dall’ex Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Sezione Abruzzo e Molise Valter Fabietti, rischia di essere l’ennesimo buco nell’acqua realizzato a spese dei cittadini.
Infine, – continua Civicamente ricordando alcune tra le procedure da osservare nella redazione del PUC riguardo alle osservazioni, le quali rappresentano la garanzia di poter intervenire e dare contributi significativi – ciò che non viene colpevolmente spiegato è che il PUC, secondo la vigente normativa, una volta pubblicato può essere modificato in base alle osservazioni presentate dai cittadini nei 60 giorni successivi.
La verità che invece viene a galla – secondo CiviCamente – è molto più semplice. Il piano urbanistico è stato sempre procrastinato per due motivi: avere una merce di scambio elettorale a vantaggio dei vari sponsor tecnico-affaristici nonché mano libera per devastare ulteriormente il territorio attraverso la speculazione selvaggia. Cambiano i suonatori sul palco ma la musica è sempre la solita anche perché i direttori d’orchestra e gli impresari restano tuttora gli stessi.
– Mirra a conclusione della sua nota politica sul PUC ritiene che – Una città senza pianificazione urbanistica è una città allo sbaraglio ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quindi, – chiarisce la sua proposta e quella dell’Associazione che presiede che va nella direzione di approvare il PUC salvo poi a vedere cosa succederà in seguito, quando il Consiglio Comunale nella pienezza delle sue funzioni dovesse decidere se apportare o meno delle modifiche – piuttosto che un’assenza di pianificazione sarebbe meglio per Battipaglia avere almeno un primo strumento sul quale ragionare, apportando successivamente tutte le modifiche e le migliorie del caso”.
Quello dell’Associzione CiviCamente e del suo Presidente Maurizio Mirra, è la 5^ posizione politica, ma è anche un ulteriore “suggerimento” al Commissario Ruffo. Suggerimento come tanti altri che penché arrivino a destinazione non verranno presi in considerazione e non perché Ruffo è maleducato istituzionalmente parlando, ma perché deve necessariamente andare avanti ed assolvere ad un ruolo precipuamente assegnatogli, che comprende, tra l’altro, anche quello di rispettare gli impegni e le scadenze che manmano si presentano, siano esse quelle del PUC o di altro, sottolinenando, ove ce ne fosse ancora bisogno, che la venuta di Ruffo è la diretta conseguenza del fallimento della politica, dei Partiti e dei vari responsabili, i quali non hanno saputo o voluto interpretare quella voglia di cambiamento.
Battipaglia, 23 agosto 2013
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