Un Cittadino esasperato scrive a chi comanda: Il Commissario Prefettizio Mario Rosario Ruffo e alle Forze dell’Ordine garantiscano tranquillità, ordine e sicurezza.
I cittadini di Battipaglia subiscono la Movida. Le accuse: Un fenomeno sociale che lede la libertà e la sicurezza di ognuno di noi, che turbano l’ordine pubblico, la moralità pubblica ed il buon costume.
BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un cittadino che si firma Andrea Papallo, che quì di seguito si pubblica integralmente, che mette in evidenza alcune problematiche comuni a tutte le città e comune evidentemente anche a Battipaglia, le norme della civile convivenza, la sicurezza, e la disperazione per una Movida fracassona e violenta.
Non sappiamo se il cittadino Andrea Papallo abbia utilizzato il suo vero nome e cognome o un nome di fantasia, poco importa, non si può pretendere da un cittadino qualsiasi una esposizione rispetto a certi problemi che coinvolgono, a giudizio del Papallo, esercenti commerciali, forze dell’ordine, giovani, fatti, circostanze e la “movida battipagliese” con tutte le sue problematiche. Generalmente i cittadini che si lamentano piuttosto spesso vengono identificati cone rompiscatole, ma le problematiche che gli stessi sollevano, rumore, musica ad alto volume, liti e quindi violenza, sono all’ordine del giorno e ovviamente non sono rompiscatolate, ma osservazioni e allarmi che evidenziano una disperazione al limite delle normali sopportazioni, e successivamente se ignorate generano nei cittadini un senso di abbandono da parte delle istituzioni che al contrario dovrebbbero sopraintendere a questi fenomeni fino a indurre nei cittadini stessi una scarsa fiducia in tutte le istituzioni, finendo per imboccare quella strada pericolosa della pochissima credibilità verso le stesse.
Ma in fondo Andrea Papallo o chi per esso cosa cerca? Solo sicurezza. Sicurezza e tranquillità. Sicurezza tranquillità e il rispetto della civile convivenza, quella che ci rende uomini liberi e rispettosi delle regole scritte e non scritte, semmai dettate solo dal buon senso. Quelle norme che ci dicono: che i tuoi diritti finiscono laddove iniziano quelli degli altri; che le tue libertà non devono essere una prigionia per gli altri; che il vivere comune sottindende l’accettazione di quei valori generali comuni a tutti e sentiti da tutti; che la morale comune non è affatto dettata dalle circostanze ma dal riconoscimento che la propria non sia unica e che rispetta e si fonda con quella degli altri.
Di quì Andrea Papallo, fa la cronaca di una qualsiasi delle lunghe notti della Movida battipagliese e nel suo racconto e nelle sue considerazione si legge tutta la sua disperazione, ma anche tutto il rispetto per il disagio che si avverte oltre che tutta l’attenzione perché si possa vivere in tranquillità e non essere in preda alla violenza.
Le sue lamentazioni lo portano anche a rivolgersi verso chi è deputato a garantire serenità, ordine e sicurezza. Si rivolge al Commissario Prefettizio Mario Rosario Ruffo e alle Forze dell’Ordine (Questura e Carabinieri) che operano sul territorio, e gli stessi dovranno necessariamente dare una risposta adeguata, intensificando i controlli, e la sorveglianza sul territorio, e garantire non solo che le attività che animano la Movida siano inquadrate in regole più rigide, ma che si garantisca anche la sicurezza e legalità. E’ chiedere troppo?
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Lettera di Andrea Papallo: Un cittadino esasperato
Lunedì 12 Agosto ore 2,30, l’ennesima lite nelle vicinanze di un noto bar del centro. Appena due settimane prima, sempre allo stesso bar, é stato aggredito un ragazzo tanto da mandarlo in ospedale. Il motivo dell’aggessione: nessuno; è violenza gratuita. La cosa più drammatica è che stavolta la lite non si è consumata tra ragazzi, ma è sceso in strada un signore RICHIAMATO dalle grida di una ragazza che stava, da verificare se attendibile, subendo violenza da un ragazzo UBRIACO. Il ragazzo è stato arrestato, ma anche il signore in questione è stato portato in questura per i controlli del caso, mentre diceva, “IO NON VOGLIO NIENTE, VOGLIO SOLO DORMIRE E QUI’ NON SI DORME MAI”. Quante persone esasperate devono scendere in strada a tutela dei sacrifici di una vita e del sacrosanto diritto al riposo, cosa deve succedere per ottenere l’intervento delle Autorità competenti e arginare questo fenomeno di mal costume???. Si può permettere che esercizi commerciali di questo genere rimangano aperti 24H tutti i giorni per tutto l’anno, in luoghi ad alta densità abitativa, con un impatto ambientale drammatico sui cittadini stanchi di ascoltare schiamazzi, clacson, rumori di bicchieri rotti, sedie trascinate e …………da anni, con stanchezza, si ripetono le stesse cose ad Autorità SORDE.
I cittadini di Battipaglia che subiscono il problema della MOVIDA, non entrano nel merito delle attività artistiche che un gestore promuove per il proprio locale, ma con forza ribadiscono l’incapacità da parte dei suddetti GESTORI/AUTORITA’ di gestire un problema, che forse non vogliono vedere come tale, che è la tutela della sicurezza dei cittadini e dell’ordine pubblico. Di seguito riportiamo alcuni stralci di una recente petizione di cittadini vittime della movida ed INASCOLTATI……..
Illustrissimo primo cittadino/commissario, siamo dolenti di dover ricorrere a questo scritto che potrebbe apparire scomodo e/o offensivo per taluni.
Le circostanze, gli episodi e le situazioni che di seguito verranno riportate, non hanno lasciato alcuno spazio ad altri mezzi.
Ci duole notevolmente dover parlare del degrado che quotidianamente regna….(omissis)….., nonché nelle nostre abitazioni e, che i rappresentanti delle istituzioni, forse presi da mille altre incombenze, non vedono e/o sottovalutano, agevolando e legittimando, anche involontariamente, comportamenti sociali che vanno a ledere la libertà e la sicurezza di ognuno di noi, che vanno a turbare l’ordine pubblico, la moralità pubblica ed il buon costume.
Elementi questi di rispetto essenziali per un vivere civile ed ordinato, che vanno a tutelare anche quelle percezioni, assunte dalla maggioranza dei cittadini in ordine a concetti etici e morali oltre che nel caso di sicurezza pubblica, tutti quegli aspetti devianti volti a modificare o addirittura a porre in pericolo la tutela dei dettami posti alla base della carta Costituzionale, quali diritti fondamentali ed irrinunciabili dei cittadini.
- il diritto al riposo, … per chi l’indomani deve recarsi sul posto di lavoro o che rientra da esso;
- il diritto al rientro presso l’abitazione senza dover temere per la propria incolumità e quella dei propri figli, qualora dovesse capitare di sorprendere e richiamare all’ordine un giovane di turno, intento a rovinare una parete di un edificio pubblico o privato che sia con scritte assurde, imbrattanti ed insignificanti o dal richiamarlo per non farlo orinare e/o vomitare innanzi al portone d’ingresso;
- il diritto a non trovare vetri di bottiglia e bicchieri infranti davanti alla porta;
- il diritto dal non farsi rompere le piante ornamentali del palazzo, le serrande dei negozi,
- il diritto di camminare liberamente sotto la propria abitazione senza calpestare innumerevoli escrementi di cani portati al guinzaglio da proprietari irresponsabili,
- il diritto di poter parcheggiare liberamente la propria auto senza essere ostacolati da autovetture perennemente parcheggiate in divieto di sosta, sui marciapiedi ed in prossimità di incroci, su passi carrabili, ecc. ecc.
- insomma al diritto ad un vivere civile nel pieno rispetto delleregole ….
Nonostante siano state fatte una miriade di segnalazioni in merito alla problematica in esame, sia verbali che telefoniche alle Forze dell’Ordine, con richieste di continui interventi, (basterebbe solo prendere l’elenco delle segnalazioni fatte ai 112 e 113 o ai Vigili Urbani, negli ultimi anni per rendersi conto della problematica che viene segnalata nell’area in questione, sempreché tali richieste e segnalazioni vengano riportate), nulla è cambiato anzi lo stato di degrado è notevolmente peggiorato.
“Il gestore di un bar è responsabile del reato di cui all’art. 659, comma 1, cod. p., per i continui schiamazzi e rumori provocati dagli avventori dello stesso, con disturbo delle persone. Infatti, la qualità di titolare della gestione dell’esercizio pubblico comporta l’assunzione dell’obbligo giuridico di controllare che la frequentazione del locale da parte dei clienti non sfoci in condotte contrastanti con le norme concernenti la polizia di sicurezza. – Pres. Gemelli – Est. Dubolino – Imp. PM in proc. Massazza PM. (Conf.) Delehaye CASSAZIONE PENALE sezione I, 08 aprile 2003 (Ud. 28/03/2003) Sentenza n. 16686”.
Cittadini che restano in attesa di incontro con le Autorità e che intanto cercano di sopravvivere.
Battipaglia, 17 agosto 2013
anche io, che abito nella zona di Serroni basso ho spesso fatto ricorso a telefonate disperate ai vigili urbani, al commissariato di polizia e ai carabinieri, chiedendo semplicemente di far rispettare i limiti rumore consentiti e i limiti di orario. A volte il rumore, provocato o dalla presenza di giostre o, in passato, da pseudo-manifestazioni di skating miste ad assordante rap ripetitivo, non consentiva neanche di ascoltare la tv; le istituzioni mi rispondevano dicendo che dovevo fare una denuncia, oppure che avrei dovuto richiedere “formalmente” il controllo del limite di rumore con apparecchiature sofisticate, oppure si giustificavano dicendo che il sindaco aveva concesso tutti i permessi richiesti! Purtroppo il cittadino non è tutelato, sono almeno dieci anni che devo purtroppo constatarlo!