Eboli approvato il “Patto Etico”: un progetto di reinserimento sociale per detenuti

Il Comune di Eboli approva il “Patto Etico” d’intesa con l’Ufficio Esecuzione Penale esterna di Salerno. Un progetto di recupero sociale di persone coinvolte in attività criminose.

Presto saranno attivati appositi progetti. Il Sindaco di Eboli Melchionda: “Un importante modello di giustizia riparativa, capace di attivare percorsi rieducativi e di reinserimento sociale”.

annarita-bruno
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EBOLI – La Giunta Comunale, nella seduta dello scorso giovedì, ha approvato la convenzione ed il Patto Etico d’Intesa con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Salerno. Il “Patto Etico” ha come obiettivo quello di sostenere le attività di recupero e di reinserimento sociale delle persone coinvolte in attività criminose, attraverso la prestazione di un’attività non retribuita da svolgersi presso il Comune di Eboli a titolo di volontariato, mediante la definizione di un apposito progetto individuale e di attività che possano costituire una forma di riparazione del condannato verso la collettività.

L’approvazione di tale convenzione intende, dunque, attivare forme di collaborazione, nell’ambito del sistema locale della rete dei servizi sociali, per lo sviluppo di interventi volti al recupero dei detenuti. La convenzione ha anche  lo scopo di promuovere azioni di sensibilizzazione nei confronti della comunità locale rispetto al sostegno ed al reinserimento di persone in esecuzione penale.

L’ufficio di esecuzione penale, dal canto suo, si impegna a collaborare con il Comune di Eboli per sensibilizzare l’ambiente in cui i condannati saranno inseriti ed accompagnare l’accoglienza del soggetto nella struttura individuata, offrendo ogni necessario supporto. Il Comune, inoltre, individuerà un referente per ogni singolo soggetto che affianchi la persona nel suo inserimento, lo supporti nello svolgimento del compito affidatogli e mantenga i rapporti con l’ufficio di esecuzione penale esterna.

A riguardo interviene il Sindaco di Eboli Martino Melchionda: “Ritengo che la rieducazione del condannato sia oggi di fondamentale rilievo, e le istituzioni devono fare la propria parte nel favorire il lavoro sociale ed ampliare le opportunità di integrazione e reinserimento nella società delle persone sottoposte a provvedimenti di Giustizia.

Per questo abbiamo approvato la convezione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Salerno, vogliamo prendere parte ad azioni e modelli innovativi di giustizia ripartiva, che attivino percorsi rieducativi, che talvolta, risultano difficili da realizzare in carcere. Il tema del carcere e della giustizia ripartiva, attraverso percorsi di sensibilizzazione aperti anche alla comunità locali, non è solo materia per gli addetti ai lavori, ma una  responsabilità delle istituzioni dell’intera collettività”.

“L’iniziativa – interviene l’assessore alle Politiche Sociali Annarita Brunomira a favorire la collaborazione tra enti pubblici e forze sociali, allo scopo di innescare meccanismi virtuosi di recupero dei condannati in contesti di vita e relazionali, che abbiamo un effetto rieducativo duraturo ed efficace. L’approvazione di questa convenzione rappresenta un passo importante, in direzione dell’affermazione di un modello educativo di crescita che vede l’inclusione sociale e l’accoglienza principi condivisi ed ispiratori di politiche di sviluppo”.

Eboli, 5 agosto 2013

2 commenti su “Eboli approvato il “Patto Etico”: un progetto di reinserimento sociale per detenuti”

  1. questo progetto detto convenzione e poi si parla di volontariato gratuito,detenzione e recupero sociale, rieducazione del condannato. se si esaminano queste parole non c’è ne una che possa andare in sintonia con l’altra . grande confusione nella preparazione in materia di giustizia e recupero sociale a meno che non si sia consapevoli di fare demagogia. ma la cosa più evidente e’ che i promotori di tutto questo hanno realizzato un progetto a doc per loro sogetti a drischio e a delinquere irrecuperabili.

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  2. L’assessore Bruno in un altro paese sicuramente avrebbe fatto delle cose eccelse. E’ brava ed è una donna capace e sensibile ma ad Eboli e con colleghi come quelli che si ritrova “fatte qualche eccezione”, sono valori sprecati.
    Auguro all’assessore una carriera brillante lontana dal letamaio che, per incarico istituzionale, è costretta a frequentare.

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