SPECIALE CONGRESSO PD dati in continuo aggiornamento
Bersani sui dati congressuali: “Sono avanti, sono parecchio avanti, basta aspettare mercoledì quando avremo i dati ufficiali” -.
Bersani su Berlusconi e i soldati caduti in Afganistan: “Quando sento il Premier che dice che l’opposizione gioisce per i soldati morti cosa dovremmo fare, vorrei chiederlo a una persona normale, chiamiamo il 118?
ROMA – I dati che arrivano nelle ultime ore confermano la tendenza, sia pure con notevoli differenze da regione a regione e dal Sud al Nord, che Bersani è in vantaggio su Franceschini e Ignazio Marino. Bersani è fortissimo al sud e nelle regioni rosse, mentre al centro e al Nord risulta un testa a testa con Franceschini. Ignazio Marino invece non raccoglie quasi niente al Sud (1% in Sicilia) ma ha buoni risultati nelle grandi città (Milano). Gli stessi dati ufficiali ma parziali forniti dal PD dicono che Pierluigi Bersani è in vantaggio con il 55,57 per cento su Dario Franceschini che segue con il 36,46 per cento e su Ignazio Marino che chiude con il 7,96 per cento. Quest’ultimo pur se staccato di molto dai suoi avversari riesce a superare la soglia del 5% che gli consente di partecipare alle primarie del 25 ottobre.
[AGGIORNAMENTO 28 SETTEMBRE ORE 15.00]
Sul blog di Mario Adinolfi (il mancato quarto uomo che in realtà era terzo in ordine cronologico) sono disponibili nuovi risultati congressuali parziali:
157.742 votanti (2808 circoli)
Franceschini 59950 (38,01 %)
Bersani 84553 (53,60 %)
Marino 12486 (7,92 %)
Affluenza: 55 %
[AGGIORNAMENTO 30 SETTEMBRE ORE 23.00]
Pier Luigi Bersani vince il confronto in 17 regioni su 20, mentre Dario Franceschini prevale in Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Valle d’Aosta. Ignazio Marino supera la soglia del 5% necessaria per partecipare alle primarie in 13 regioni e alla fine ottiene il risultato con il 7,66% di media. Sono alcuni dei dati che emergono dalla tabella che raccoglie i risultati dei congressi di circolo in vista del congresso del Pd e delle primarie del 25 ottobre.
Si tratta dei dati relativi alle 20 regioni, tenendo conto che ci sono state 6.095 riunioni in 6.120 circoli, che hanno coinvolto l’81,9% degli aventi diritto al voto, dei quali ha partecipato il 56,99%.
Risultati Regione per Regione
Abruzzo
Bersani 53.78 %
Franceschini 39.31 %
Marino 6.91 %
Basilicata
Bersani 56.86 %
Franceschini 39.49 %
Marino 3.66 %
Calabria
Bersani 73.02 %
Franceschini 23.84 %
Marino 3.14 %
Campania
Bersani 68.79 %
Franceschini 28.13 %
Marino 3.08 %
Emilia Romagna
Bersani 59.01 %
Franceschini 31.92 %
Marino 9.07 %
Friuli Venezia Giulia
Bersani 38.94 %
Franceschini 48.46 %
Marino 12.60 %
Lazio
Bersani 47.34 %
Franceschini 40.79 %
Marino 11.87 %
Liguria
Bersani 56.15 %
Franceschini 32.11 %
Marino 11.74 %
Lombardia
Bersani 52.33 %
Franceschini 33.33 %
Marino 14.34 %
Marche
Bersani 47.69 %
Franceschini 43.35 %
Marino 8.96 %
Molise
Bersani 58.73 %
Franceschini 39.00 %
Marino 2.27 %
Piemonte
Bersani 57.43 %
Franceschini 26.79 %
Marino 15.78 %
Puglia
Bersani 67.65 %
Franceschini 29.16 %
Marino 3.20 %
Sardegna
Bersani 66.03 %
Franceschini 24.17 %
Marino 9.80 %
Sicilia
Bersani 45.64 %
Franceschini 51.51 %
Marino 2.85 %
Toscana
Bersani 50.07 %
Franceschini 29.16 %
Marino 3.20 %
Trentino Alto Adige
Bersani 50.26 %
Franceschini 36.95 %
Marino 12.79 %
Umbria
Bersani 53.40 %
Franceschini 41.63 %
Marino 4.97 %
Valle d’Aosta
Bersani 38.94 %
Franceschini 51.33 %
Marino 9.73 %
Veneto
Bersani 48.21 %
Franceschini 39.78 %
Marino 12.02 %
E’ lo stesso Pier Luigi Bersani che ufficializza il suo vantaggio sugli altri concorrenti dichiarando ( Fonte Adnkronos) – “Con i dati che ho certamente sono avanti, sono parecchio avanti, basta aspettare mercoledì quando avremo i dati ufficiali” -. Lo ha detto telefonicamente a Maurizio Belpietro su Canale 5. “Quello che mi piace sottolineare e’ che noi abbiamo avuto una partecipazione in questa fase enorme anche se vedo c’è molta ingenerosità in chi ci osserva, vedo sempre nei commenti quasi che facessimo il congresso perché abbiamo delle beghe , noi facciamo un congresso perché siamo un partito” -.
I DATI riferiti a tutta L’ITALIA sono in CONTINUO AGGIORNAMENTO
Nel resto d’Italia i dati arrivano alla spicciolata: a Bologna è avanti Bersani, col 61,3 per cento; nello storico circolo di Milano Centro invece è in vantaggio Marino con il 35% dei voti seguono Bersani e Franceschini; in Milano Provincia è Bersani è del 54,4%, Franceschini va meglio che a Milano (34,7%), Marino peggio (10,9%); In Veneto Bersani in testa con il 47,32 per cento dei voti, seguono Franceschini con il 39,80 per cento e Marino col 12,47; in Sicilia, invece, Franceschini in vantaggio col 53,32 per cento, poi Bersani col 45,28 per cento e Marino con l’1,40 per cento; a Imola, quando hanno votato 35 circoli su 43, Pierluigi Bersani è in vantaggio col 76 per cento; alla Bolognina Bersani si è aggiudicato il congresso con 61,1%, con Dario Franceschini e Ignazio Marino che hanno ottenuto rispettivamente il 24,6% e il 14,3%; a Eboli Bersani stravince con il 91,2% (975 voti), Franceschini 6,26% (67) e Marino 2,62% (28); Bersani vince nel circolo del Pd di Mirafiori a Torino, nello storico circolo si afferma con il 64% dei voti, Il segretario Franceschini arriva al 32% e per Ignazio Marino il risultato si ferma al 4%; a Savona come in Liguria è in testa Bersani con il 54%, su Franceschini al 28% e Marino all’8%; nella Tuscia invece è Franceschini 45,6% (12169 voti), Bersani 42,7%(11407), Marino 11,7% (3121); ad Aversa prevale Pierluigi Bersani con il 70,04%, Dario Franceschini 25,9, Ignazio Marino 3,97; Salerno e Provincia, Bersani superava il 65%. Nella provincia sulle mozioni nazionali i risultati raccolti in via parziale davano Bersani al 68,50%, Franceschini al 27,3% e Marino al 4,1%; Foggia, maggioranza schiacciante per la mozione Bersani, che ha ottenuto oltre il 65% dei consensi, iI 30.34% è andato alla mozione Franceschini, il 3% a quella del senatore Ignazio Marino; a Bari è Franceschini il preferito dai circoli che ottiene il 50.5% delle preferenze, Bersani al 45%, Marino 4.5%; a Catania Bersani ha ottenuto 75%, Dario Franceschini il 30% e Ignazio Marino il 5%; ad Aosta, il 38,94% si è espresso favore di Bersani, il 51,33% a favore di Franceschini e Marino ha ottenuto il 9,73%; a Roma i dati davano Bersani al 56,6%, Franceschini al 27,01 e Marino al 16,39; nel Lazio Bersani si attesta al 44 %; Franceschini al 45,7% mentre intorno al 10,2% è Marino; Ancona ha decretato il successo per Dario Franceschini con il 48,7%, contro il 44,3% a favore di Bersani ed il 7% per Marino; a Civitavecchia Bersani al 67,6%, Franceschini al 28,4%, Marino al 3,8%; a Piacenza, la mozione Marino ottiene un risultato straordinario, il 17%. Bersani vince, ma non sfonda, raggiungendo il 61%, tiene Franceschini con il 22%; a Benevento, prevale Dario Franceschini con il 79,15%, Bersani 20,10 e Ignazio Marino 0,75;
I risultati invece che provengono dall’estero sono variegati: in Australia stravince Franceschini; In Europa invece va forte Marino, che ieri ha vinto il congresso del circolo di Parigi con quasi l’80 per cento dei voti; in Africa, Asia e Antartide il primato è per Bersani.
Intanto Bersani già si sente segretario e a chi lo intervista sulle vicende congressuali e sulle ultime dichiarazioni di Berlusconi alla prima festa Nazionale del PdL sui caduti in Afganistan, ha dichiarato – “Quando sento il premier che dice che l’opposizione gioisce per i soldati morti cosa dovremmo fare, vorrei chiederlo a una persona normale, chiamiamo il 118? Questo è quello che mi preoccupa non Di Pietro” -. (Fonte Mattino Cinque su Canale 5)
Quello che si spera è che questo lunga fase congressuale del maggiore partito di opposizione, si concluda al più presto, in modo che si arrivi ad un confronto e ci si occupi più del paese e del ruolo di opposizione che in questa fase manca. Ruolo che invece è stato oscurato dallo stesso Silvio Berlusconi che con le sue vicende personali ha ingessato il dibattito politico riducendolo ad un continuo gossip.
Come al solito fornisci utili notizie che altrove difficilmente si trovano…. da quello che scrivi mi sembra chiaro che Bersani stia prevalendo nettamente, e personalmente lo considero un fatto estremamente positivo. Vedo che manca una sola notizia, e ti chiedo se hai qualche dato a riguardo: in Campania, cosa sta emergendo dai congressi di sezione? E ora pongo una domanda a te, caro admin, e a voi tutti. La pongo perché spesso negli ultimi giorni mi capita di porla a me stesso e di non riuscire a trovare una risposta convincente: cosa accadrebbe se – malauguratamente (e grazie alla possibilità concessa dall’autore di questo infernale meccanismo congressuale) – a fronte dell’attesa (e da alcuni – me compreso – auspicata) prevalenza di Bersani nei congressi sezionali, con le primarie ci fosse un capovolgimento di questo primo risultato, cosa accadrebbe? quello che più temo è che avverrebbe una drammatica spaccatura fra le anime che compongono il Pd, con la possibile fine di questo progetto. E ancora, ma coloro i quali hanno immaginato questo meccanismo perverso, si sono resi conto delle implicazioni che comporterebbe un esito sensibilmente di verso fra voto dei congressi sul segretario e voto delle primarie di partito sul segretario? non era proprio possibile immaginare un meccanismo che contemperasse l’esigenza della massima democrazia con quella di non creare meccanismi potenzialmente devastanti per la vita stessa del PD?
I dati ufficiosi della Campania (con una copertura del 20 % non campionata quindi poco indicativa) sono:
Bersani 67,84 %
Franceschini 28,10 %
Marino 4,05 %
Il dato singolare è che Amendola batte Bersani poichè il candidato alla segreteria regionale supera il 70 % delle preferenze.
Ma come funziona il congresso del PD ? (con il beneficio di averlo interpretato bene)
I delegati alle convenzioni provinciali concorrono ad eleggere i delegati alle convenzioni regionali e quindi nazionali
Le convenzioni provinciali si devono svolgere entro il 4 ottobre (ma forse ci sarà qualche deroga), quelle regionali entro il 10 ottobre.
La convenzione nazionale si riunisce l’11 ottobre dove i delegati voteranno i candidati. I primi 3 candidati che superano il 5 % sono ammessi alle primarie.
Le primarie si svolgeranno il 25 ottobre, aperte a tutti gli iscritti. (pare di aver capito che non voteremo il candidato Pierluigi o il candidato Ignazio ma bensi “soltanto” delle liste a loro collegate)
Queste votazioni possono sovvertire quelle degli iscritti. Se alle primarie del 25 ottobre un candidato supera il 50 % + 1 viene eletto (o meglio i delegati eletti nelle liste a lui collegate lo eleggeranno, a quel punto potrebbe essere decisivo il ruolo dei delegati della terza mozione… )
Se nessun candidato alle primarie del 25 ottobre raggiunge il 50% si torna agli organi dirigenti (che sarebbero quelli eletti dai delegati provinciali).
Quindi se Bersani non supera il 50 % alle primarie per essere eletto segretario avrà bisogno dei voti delle liste collegate a Franceschini e Marino per essere eletto da quell’assemblea (ma teoricamente anche Franceschini e Marino potrebbero accordarsi e superare il 50 %)
Se dalle votazioni nessuno supera il 50 % il segretario verrà eletto dal voto degli iscritti. Quindi con questi dati verrà eletto il candidato Pierluigi.
p.s. Il meccanismo a me francamente sembra molto democratico e costringe il partito ad un confronto sia con gli iscritti sia con gli elettori.
Gabriè con quelli che si dichiarano elettori, che non per forza sono davvero tali! e poi, in nessun paese del mondo, anche dove le primarie sono fatto consolidato e – soprattutto – regolamentato per legge, il segretario di un partito politico viene determinato da queste ultime. A me pare che l’elezione di un segretario politico sia un fatto che dovrebbe essere determinato soprattutto – se non esclusivamente – da chi in quel partito milita, non da una indistinta massa di ‘simpatizzanti’, con le forzature che da questo processo possono derivare. Ma tant’è, pur volendo accettare il meccanismo, a me pare che un minimo di correzione per fare in modo che il dato che esce dai congressi non vada in contraddizione con quello delle primarie andava immaginato. Perché la conseguenza possibile di un tale esito potrebbe essere drammatica per un soggetto politico che è ancora molto fragile, secondo me.
Guarda, è sicuramente un meccanismo cervellotico (e che va reso umano) ma a me personalmente piace poichè è difficilmente controllabile e manipolabile.
E’ inutile nascondersi dietro ad un dito, in tante zone e soprattutto al sud il piddì ha problemi di “democrazia” e ci sono “pacchetti” di voti di “dubbia” spontaneità che risultano determinanti per qualsiasi elezione, anche per quella dei segretari regionali e del segretario nazionale.
Un partito grande e maturo non ha paura di confrontarsi con i semplici elettori (che in numero maggiore non rispondono a nessuno rispetto agli iscritti) poichè se il messaggio è davvero quello giusto il candidato Pierluigi vincerà sia tra gli iscritti sia tra gli eletti altrimenti sarà la dimostrazione che i vertici non capiscono la “base” (intesa qui nel senso più ampio) e un partito maturo non deve eventualmente sottovalutare quel messaggio.
Condivido le preoccupazioni poichè un risultato discordante, se affrontato nel modo sbagliato, rischierebbe di indebolire il partito e il prossimo segretario.
il punto che mi preoccupa maggiormente è proprio questo, al di là della condivisione o meno di un meccanismo che io giudico cervellotico: la presenza di un risultato discordante che efftti avrebbe? indebolire il partito e il segretario eletto, o peggio?
Come ti dicevo se il risultato discordante viene affrontato bene non vedo problemi perchè quello che decidono 2-3 milioni di elettori va sicuramente bene ed è sicuramente più indicativo e rappresentativo di quello che hanno deciso 400.000 iscritti. O pensi che quei 2-3 milioni di persone che andranno a votare alle Primarie non sono del Pd ?
p.s. certo se il risultato discordante viene affrontato in modo sbagliato c’è il rischio di una spaccatura.