Una Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo incontra il Sottosegretario al Lavoro ed alle Politiche sociali on. Santelli.
Erosione continua del potere d’acquisto. Mancanza di equità tra le categorie. Il 52% dei pensionati italiani percepisce un assegno mensile inferiore ai 1.000 euro e addirittura il 17% meno di 500 euro al mese. E’ tempo di cambiare.
SALERNO – “In questi ultimi anni di profonda crisi economica i pensionati sono stati un fattore di stabilità sociale e di sostegno economico per le famiglie, i giovani e l’intero Paese. Ma il mondo politico li ha ripagati con l’indiffrenza, e i Governi che si sono succeduti con misure di rigore eccessive e non eque. E’ tempo di cambiare“.
Questa è la denuncia appello fatta ieri al Sottosegretario On. Jole Santelli, Sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali del Governo Letta, da parte di una delegazione di CUPLA, il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo al quale aderiscono i Sindacati e le Associazioni di anziani e pensionati di Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Confesercenti, CNA, CIA, e Casartigiani, con due milioni e mezzo di iscritti in rappresentanza di più di 5milioni di pensionati. – A renderlo noto è il responsabile dei pensionati della Confederazione Italiana Agricoltori di Salerno Paolo Sessa – .
Le statistiche sono impietose: il 52% dei pensionati italiani percepisce un assegno mensile inferiore ai 1.000 euro e addirittura il 17% meno di 500 euro al mese. E gran parte di queste mini-pensioni sono concentrate nell’Agricoltura, nel Commercio, nell’Artigianato.
Ad Aggravare la situazione si aggiunge la continua erosione del potere di acquisto delle pensioni, dovuta a un paniere ISTAT che non rispecchia le peculiarità di consumo delle persone anziane e non consente l’adeguata rivalutazione annuale degli assegni; il drenaggio fiscale, che riduce gli importi netti delle pensioni, completa l’opera.
Una specificità in negativo, per i pensionati del settore autonomo, è la mancanza di equità tra le categorie. A fronte di una sostanziale allineamento dei carichi contributivi a carico degli attivi, persiste un’ingiustificata discriminazione nei confronti dei pensionati agricoltori, artigiani, e commercianti, soprattutto in materia di assegni familiari e di accesso al pensionamento.
Nel campo socio-assistenziale e sanitario, la situazione a livello territoriale è addirittura drammatica, con le Regioni e i Comuni impegnati a ridurre in maniera indiscriminata l’erogazione delle misure economiche e i servizi a sostegno delle famiglie, degli anziani, delle persone non autosufficienti. Quando invece occorrerebbe rifinanziare i fondi pubblici a carattere sociale – in particolare la L. 328/2000 – e definire i Livelli Essenziali di Assistenza Sociale LIVEAS, anche al fine di contrastare il crollo dei consumi, essenziali e alimentari delle famiglie italiane, chiamate a far fronte direttamente alle irrinunciabili spese sanitarie, farmaceutiche, edi assistenza agli anziani e ai disabili.
Il Sottosegretario On. Santelli ha affermato di aver ben presente la situazione di grave disagio in cui versano i pensionati del nostro Paese e assicurato, per la parte che compete al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’impegno suo personale e del Ministro Giovannini per la soluzione delle problematiche illustrate, pur nei limiti di bilancio e di compatibilità economica in cui è costretto a operare il Governo letta.
L’On. Santelli si è infine dimostrata disponibile a valutare con grande attenzione le osservazioni e le proposte concrete avanzate dal CUPLA, consapevole che il dialogo con le categorie sociali più importanti, qual’é senzaltro quella dei pensionati del Commercio, Agricoltura e Artigianato rappresentata dal Coordinamento CUPLA.
Salerno, 30 luglio 2013