Domenica 28 Luglio 2013, ore 20,00, “Palazzo de Maria”, mostra personale dell’artista torinese Alberto Lanteri.
L’esposizione voluta dal Direttore Artistico Cairone, gode del patrocinio del Comune di Capaccio, Regione Campania, A.P.T. di Paestum, Provincia di Salerno, e si inserisce in un progetto espositivo itinerante che dalla Russia porta a Paestum.
di Chiara Buccella (per POLITICAdeMENTE)
PAESTUM – Domenica 28 Luglio 2013, alle ore 20,00, l’Associazione Giuseppe Verdi apre le porte del “Palazzo de Maria”, alla mostra personale dell’artista torinese Alberto Lanteri, che si svolgerà fino al 16 Agosto. L’esposizione voluta fortemente dal Direttore Artistico Francesco Cairone e patrocinata dal Comune di Capaccio Paestum, dalla Regione Campania, dall’Azienda per il turismo di Paestum e della Provincia di Salerno, si inserisce all’interno di un progetto espositivo itinerante che dai musei più importanti della Russia, arriverà a Paestum facendo tappa anche in altre località italiane.
In circa venti opere sarà possibile ammirare la ricerca surreale del geniale piemontese che ha esposto i suoi capolavori in luoghi culto dell’arte sia in Italia che all’Estero. Lo stile di Lanteri, indefinibile in alcuni tratti, segue una regola naturale che parte dal figurativo classico e arriva allo sgretolamento dello stesso sostituito da forme geometriche e altri simboli di chiara matrice surreale; pittore eclettico come pochi, caratterialmente distaccato, dotato di un forte senso di umiltà, Lanteri è padre di uno stile tra il reale e l’irreale, tra il mistero e il sogno, tra il finito e l’infinito.
Quello che l’occhio umano vede, al Lanteri non basta più, perché dopo essere riuscito a superare tecnicamente l’iperrealismo di fine novecento, ed aver svelato tutti gli enigmi della natura, la sua pittura ha cambiato direzione e arricchita di pochi e semplici oggetti, che diventano protagonisti regali delle sue tele, spersonificando l’essere umano e sostituendolo a uova, biglie, piume variopinte, e pentagrammi che simulano forme geometriche improbabili, si è diretta verso un ignoto che rappresenta un approdo felice, la meta di questo genio dell’arte. Quella di Lanteri non è solo tecnica, è cuore, è anima, è dispersione dell’essere e dell’avere, è ricerca non fine a stessa, ma diretta ad arricchire l’umanità intera.
Capaccio Paestum, 26 luglio 2013
Chiara Buccella