Crisi dell’edilizia: ANCE Salerno promuove gli Stati Generali delle costruzioni e una mobilitazione generale permanente del settore.
Lombardi: “Abbiamo perso più posti dell’ILVA. Siamo ancora nel tunnel. Non ci sono spiragli di luce in fondo al buio. Calano gli investimenti pubblici. I cantieri si fermano. La pubblica amministrazione non paga. E’ tempo di unirsi e alzare la voce.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
SALERNO – E’ veramente crisi. Ed è così profonda che non lascia spazio a speranze se non affidarsi al padreterno che risolva Lui la questione. Lo scenario è apocalittico e non c’é bisogno del Guru Casaleggio che nei giorni scorsi ha ipotizzato una rivolta generale perché si misuri la gravità in cui versa la società. Ci voleva la zingara per indovinare.E chi la deve fare più questa rivolta se non si ha nemmeno più la forza ridotti come siamo alla fame? Viene in mente il Cavallo di Totò, quando a commento del fatto che era morto stremato dalla fame diceva: “peccato, ora che si era abituato a non mangiare“. Ordinando a Carlo Croccolo, nelle vesti del maggiordomo, di preparare una bistecca dal cavallo morto.
Il Governo di Enrico Letta “stampellato” da Silvio Berlusconi, minacciato dal suo Pittbull tascabile e “ossigenato” dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha risolto un solo problema di quelli che si era prefisso, e la prova è stata quella di ieri, che per fare approvare il “Decreto del Fare“, è dovuto ricorrere alla fiducia.
I mercati sono fermi. I consumi sono fermi. La produzione è ferma. La fiducia è zero. La ripresa è inesistente. Soffrono tutti. Siamo tutti “incarogniti”. La gente semplice da un bel pò ha stretto la cinghia, ormai è arrivata all’ultimo buco, dopo quello non c’é che la sofferenza e l’agonia della “morte”.
Una società che sta morendo perché non riesce a svincolarsi dalle maglie delle speculazioni finanziarie, che ormai detta le le sue regole e le agende politiche ai Governi. Lo Spread, questo sconosciuto, terrorizza i mercati producendo una corsa disperata allo svuotamento delle casse che devono essere poi riempite solo dai proventi delle tasse e non più dalla ricchezza della produzione di beni e servizi. E tassa quà e tassa là si sono tutti impoveriti e si sono tutti spaventati ripiegandosi in una corsa al ribbasso che non fa pensare a nessun miglioramento. Se si vuole il latte la pecora non si uccide: si tosa. Questo era l’assunto dei furbi, ma almeno lasciava in vita la pecora.
Sono ormai anni che si gira intorno al “mostro” e nonostante tutti convengono che bisogna insistere sugli investimenti più che sulla tassazione, per fare cassa non immediata ma per il futuro, e sono anni che si fa il contrario, e così in Italia non si produce più, non si vende più, non si vive più. E il Governo? Rincorre le Kimere, non elimina nessun privilegio, non elimina nessuno spreco, non aiuta nessuno se non qualche “Tizio” acompagnando alla morte assistita gli italiani.
In questo quadro a dir poco apocalittico si inserisce la levata di scudi dell’ANCE Salerno. L’Associazione dei Costruttori Edili, denuncia il grave stato di crisi del settore, manco se noi non lo sapessimo e addirittura convoca gli “Stati Generali“, invitando alla mobilitazione, e conseguentemente il suo Presidente Antonio Lombardi, alza la voce e invita aad una mobilitazione generale.
Il presidente dell’ANCE Salerno, Antonio Lombardi, ha inviato una lettera a tutte le sigle salernitane delle associazioni datoriali, sindacali e delle professioni legate alla filiera dell’edilizia per promuovere la costituzione urgente degli Stati generali delle costruzioni in provincia di Salerno al fine di organizzare, già nel prossimo autunno, iniziative a sostegno del settore e di sensibilizzazione. Immaginiamo occuperà con i mezzi di lavoro le Ferrovie, le strade, l’Autostrada sembre che si liberi dai cantieri eterni e di quelle ditte che furono indicate come in odore di Camorra, le quali si cibano da decenni di quel cemento e di quell’asfalto.
«È tempo che l’intera filiera salernitana delle costruzioni – dichiara il presidente Lombardi – faccia sistema e si organizzi unitariamente intorno ad obiettivi strategici. Nell’ultima assemblea abbiamo proposto un percorso operativo per uscire dalla crisi che guarda al recupero del patrimonio esistente, all’ecosostenibilità ed alla qualità del costruito: ma ogni proposta continua a scontrarsi con una politica autoreferenziale, sorda ai problemi del settore, lenta nei processi decisionali. Per questo è tempo di fare sistema e di studiare iniziative e strategie congiunte».
«La pesantissima crisi che sta travolgendo il settore – dice ancora Lombardi – impone posizioni e decisioni sinergiche: occorre un piano straordinario di misure e investimenti capaci di far riprendere l’edilizia e far ripartire l’economia. Quelle fin qui allo studio, per le quali comunque si prevedono tempi decisionali non brevi, sono efficaci in momenti di normalità, ma assolutamente inadeguate alla gravità del momento. È quindi tempo di unirsi ed alzare la voce».
L’appello nasce anche dagli ultimi dati statistici che confermano una crisi persistente, senza alcuno spiraglio di ripresa nel breve periodo. «Siamo ancora nel tunnel – dice Lombardi – e mente, o ha seri problemi di vista, chi intravede spiragli di luce in fondo al buio: continua l’emorragia di posti di lavoro, calano gli investimenti pubblici, i cantieri si fermano per carenza di fondi o ritardi nei pagamenti dei SAL, la pubblica amministrazione continua ad non onorare i suoi debiti, le pochissime opportunità di accesso al credito sono troppo spesso gravate da costi accessori che rasentano e spesso superano le soglie usurarie: è tempo che si faccia sistema e si assumano iniziative forti per rivendicare tempismo, concretezza, efficienza. Il settore è allo stremo: non può più attendere i tempi della politica».
Crisi, credito, investimenti aggiuntivi, casa, lavoro, tempismo decisionale, sono quindi, secondo ANCE Salerno, i temi da porre subito sul tavolo dei costituendi Stati Generali della costruzioni salernitane. «La nostra proposta – continua Lombardi – è proclamare da subito uno stato di mobilitazione permanente e di denuncia della persistente situazione di stallo: vogliamo riaffermare con forza il ruolo anticiclico delle costruzioni, settore strategico sia per la ripresa economica che per il miglioramento delle condizioni lavorative e sociali dei cittadini. Sta accadendo ovunque, in Europa e nel mondo: negli Stati Uniti, in Giappone, dove piani anticrisi per centinaia di miliardi di valuta nazionale sono stati prioritariamente investiti in opere pubbliche e a sostegno di politiche per la casa, con risultati significativi già nel breve periodo. Qui invece si continua a parlare, a studiare, a pianificare, a programmare. Non possiamo più tollerare questo stato di cose né tanto meno il permanere di incomprensibili ritardi nell’utilizzo dei fondi disponibili, a partire da quelli europei. Il tempo è scaduto – conclude Lombardi – e bisogna mettere subito in conto forti iniziative di protesta se la politica, ad ogni livello istituzionale, dovesse persistere in questo assurdo ed inconcludente atteggiamento dilatorio di fronte alle grandi scelte. Basta rinvii, basta inefficienze, basta scarso senso di responsabilità. La crisi è grave e impone decisioni coraggiose ed immediate: chi non sa, o non può adottarle, si facesse da parte. Subito».
Speriamo si facciano da parte, ma purtroppo per il Presidente Lombardi, sarà difficile e ci ritroveremo a discutere sempre con gli stessi che vorremmo si facessero da parte e con i loro “inutili” e incapaci uomini che per loro conto gestiscono tutti i centri di potere esistenti in Provincia di Salerno, parlando di Salerno. Intanto scenda con le Pale meccaniche in piazza e chieda più cche ai “generali” ai semplici operai di farsi accompagnare nella protesta, ma evitando di sottrarre la giornata lavorativa dal salario..
Salerno, 25 luglio 2013
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Ci mancava che i costruttori facessero qualche cosa, magari organizzare uno sciopero, sostituendosi alle organizzazioni sindacali, per nulla credibili.
Qui’ si e’ rivoltato io mondo.
Hai proprio ragione…Az20!