Attacco frontale all’Housing Fontanelle e al Sindaco Melchionda da Rega e La Brocca del Comitato Edilizia e Lavoro. Vengono fuori i collegamenti tra Baglieri e Siani, l’Aracne e l’Housing.
Quali “oscuri interessi” muovono questa Amministrazione per approvarlo. Il Comitato esprime la propria opposizione. I nostri “chiari interessi” sono rivolti, solo al miglioramento dello sviluppo della Città di Eboli e non a speculazioni edilizie a vantaggio di pochi.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
EBOLI – Il Presidente del Comitato “Edilizia e Lavoro” Mario Rega e il suo consulente tecnico ing. Raffaele La Brocca, hanno indetto e tenuta una conferenza stampa a loro modo: “per chiarire la portata del Programma di Housing Sociale da realizzarsi sulla collina di Grataglie e per acclarare il successo ottenuto con le approvazioni della variante al R.E.C. e del regolamento della legge 106/11 (decreto sviluppo)”.
Entrando subito nel merito della questione i due rappresentanti del Comitato precisano – Innanzitutto va chiarito, una volta per tutte, che per attivare la procedura di VARIANTE URBANISTICA, si deve verificare la condizione minima ed indispensabile della MANCANZA DI AREE SUL P.R.G. VIGENTE dove ubicare l’intervento edilizio che si propone. Soltanto applicando questa semplice norma di buon senso, si intuisce come l’intervento di housing sociale non andava ubicato in zona agricola, ma in zona edificabile.
Rega e La Brocca elencano alcune questioni e senza girarci intorno ripropongono quanto da mesi altri gruppi politici di opposizione all’Amministrazione Melchionda denunciano, primi in testa: i Liberi e Riformisti Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Carmine Campagna, che piuttosto velatamente pur indicando fatti e circostanze non facevano mai espressamnte riferimenti a nomi e cognomi, purtroppo tristemete famosi per le casse del nostro comune; secondo ai Riformisti il Nuovo Psi con Massimo Cariello, Ennio Ginetti, Santo Venerando Fido, i quali come i primi indicavano relazioni, ma non i nomi di quelle persone a noi ebolitani tanto care; terzo, il PDL che attraverso Damiano Cardiello, Fausto Vecchio, Vito Busillo contestavano l’operazione e indicavano relazioni con le disavventure passate; quarto, ma non ultimo Gerardo Rosania che bocciava l’operazione sia dal punto di vista politico che dal punto di vista tecnico e procedurale; tutti, ponendo seri dubbi sulla finalità “sociale” dell’intervento, che al contrario irrompeva in un’area agricola, e sebbene deturpata nel corso degli anni da interventi edilizi disordinati, ancora interessante dal punto di vista ambientale, area ormai legata ai famosi nomi che tutti sapevano ma che nessuno diceva.
Rega e La Brocca indicano nel Geometra Bruno Baglieri il deus ex machina dell’operazione e attraverso di lui quel sottile ma per nulla debole filo che porta dal famoso “Contratto di quartiere II” in località sant’Andrea con il Consorzio Aracne, al progetto proposto dalla Società “La Torre 76 s.c.r.l.” dell’ormai famoso e controverso Housing Sociale in località Fontanelle e all’Ing. Francesco Siano, estensore della perizia base dell’accordo con l’Aracne, tecnico di fiducia in “comproprietà” Baglieri-Comune di Eboli. Grave, grave, grave.
Rega e La Brocca, o La Brocca e Rega ripropongono sostanzialmente le motivazioni alla base della Pregiudiziale avanzata dai Liberi e Riformisti, aggiungendovi risolutivamente, secondo loro, anche delle proposte politiche, che andrebbero adottate anziché le varianti proposte, aggiungendovi ancora, in riferimento al programma di Housing Sociale, come la Città vuole sapere, facendo riferimento alle dichiarazioni del Sindaco Martino Melchionda, quali – “oscuri interessi” muovono questa Amministrazione per approvarlo:
- L’Amministrazione ha dato incarico, a marzo 2009, all’ing. Francesco Siani di redigere la perizia per determinare l’entità del risarcimento del danno da riconoscere al Consorzio ARACNE soc. coop. a r.l., per la mancata realizzazione degli immobili di edilizia residenziale privata di cui alla proposta “Contratto di quartiere II” alla località S. Andrea, sapendo che lo stesso era il tecnico di fiducia del geom. Bruno Baglieri, amministratore del Consorzio ARACNE soc. coop. a r.l.;
- Il geom. Bruno Baglieri è allo stesso tempo in lite (Consorzio Aracne) e beneficiario (Società “La Torre 76 s.c.r.l.”) con il Comune di Eboli e che ad oggi il Consorzio Aracne non abbia mai rinunciato alla lite, accettando formalmente la somma di 1,8 milioni di euro e rinunciando ad ogni azione legale, pur incassando i pagamenti rateali che il Comune prontamente liquida a suo favore;
- L’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco con l’ausilio del suo tecnico di fiducia e del geom. Bruno Baglieri, ha individuato il luogo dell’intervento in località Grataglie, in zona agricola e sottozone “collinare e montana” e “boschi e praterie” e non ha ritenuto segnalare che sul territorio già esistevano ben otto zone urbane di espansione (PUA: Rione Pescara, S. Andrea, Cupe, Pezza delle Monache, Fontanelle, S. Cecilia, Cioffi e Corno d’Oro) che potevano accogliere l’intervento di housing sociale e dare la possibilità ai cittadini, con minori risorse economiche, di accedere all’acquisto della loro prima casa a prezzi calmierati di mercato;
- Con l’intervento di housing sociale si consuma indiscriminatamente suolo agricolo?;
- L’intervento di housing sociale è una speculazione edilizia a vantaggio di pochi privilegiati e a danno della comunità oppure una manovra ponderata urbanisticamente?;
- L’intervento di housing sociale sottrae di fatto ben 276 alloggi ai proprietari degli otto PUA residenziali, esponendo il Comune e i consiglieri comunali, che lo voteranno, a risarcire un danno per circa 33 milioni di euro;
- L’intervento di housing sociale modifica sostanzialmente lo sviluppo urbano della Città, insediando in zona agricola, di inedificabilità assoluta, di vulnerabilità idrogeologica ed ambientale e di estensione di circa 6,8 ettari ben 800 abitanti e, quindi di fatto creando un ALVEARE DI PERSONE, PRIVA DI INFRASTRUTTURE PRIMARIE.
Il Comitato – sulla base di quei quesiti – esprime la propria opposizione per i seguenti motivi, a cui non rinuncerà mai:
- L’intervento di housing sociale andava realizzato nelle aree edificabili degli otto P.U.A. residenziali presenti e disponibili sul territorio comunale (ben cinque in adiacenza alla Città e tre lungo la S.S. 18).
- La scelta dell’Amministrazione di allocare tale intervento in zona agricola invita i proprietari dei suoli degli otto PUA residenziali a rivendicare un risarcimento di un danno valutabile in circa 33 milioni di euro.
- La società “La Torre 76 s.c.r.l.” non aveva e non ha la piena disponibilità dell’area di intervento. Infatti il contratto preliminare di permuta del 27/03/2010 non è titolo idoneo per i seguenti motivi:4. Il programma di Edilizia Residenziale Sociale è assoggettato alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) in quanto l’art. 2 del Decreto Presidente della Giunta regionale della Campania n. 17 del 18/12/2009 e la Deliberazione n. 203 del 05/03/2010 impongono all’intervento di housing sociale l’assoggettabilità alla VAS, in quanto modifica la DESTINAZIONE D’USO DEI SUOLI, le NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE e la DISTRIBUZIONE DEI CARICHI INSEDIATIVI e la DOTAZIONE DEGLI STANDARD URBANISTICI.
- non descrive e contiene tutte le particelle che rappresentano l’intera area di intervento, infatti mancano quattro particelle 534 – 524 – 548 e 156 del foglio n. 18 per una estensione di mq. 21.726 su un’estensione complessiva di mq. 67.939;
- l’integrazione del 31/05/2011 al contratto preliminare di permuta del 27/03/2010 è avvenuto dopo aver definito l’elenco delle proposte ammesse al finanziamento pubblico (03/03/2011) e dopo la prima seduta del tavolo tecnico presso la regione Campania (12/05/2011);
- la permuta si fonda sullo scambio di una parte della volumetria edificabile, che per le specifiche caratteristiche del bando non può essere commerciabile prima della sua realizzazione, in quanto è sottoposta a specifiche prescrizioni di assegnazione degli alloggi contenute nell’Avviso pubblico emanato dalla Regione Campania;
- l’istanza, per accedere al finanziamento pubblico regionale, doveva essere sottoscritta anche dalle sig.re Bianco Maria e Bianco Giselda, proprietarie dei suoli, in virtù dello specifico contratto preliminare di permuta con riserva di volumetria;
- le firme apposte al contratto preliminare di permuta non sono autenticate, il contratto non è registrato, così come anche l’integrazione successiva, per cui il titolo non risulta idoneo.
- 5. Il dimensionamento, in termini di potenzialità edificatoria, dell’area agricola del Programma di housing sociale è superiore a quello dell’area delle zone “B” del P.R.G. vigente, mentre in termini di spazi e servizi per i cittadini le zone “B” (mq. 155 per abitante) sono il doppio delle zone sottoposte all’intervento di housing sociale (mq. 87 per abitante).
- Il progetto non è conforme al PTR L.R. 13/2009, nonché all’art. 4, comma 2, dell’Avviso pubblico “spazi rurali aperti”. Infatti l’Avviso individua prioritariamente le zone “B” e “C”, dove realizzare gli interventi, escludendo gli spazi rurali aperti. Nella fattispecie l’area è ricompresa tra gli spazi rurali aperti (sottosistema n. 27 “colline di Salerno ed Eboli”) di cui al P.T.R. n. 13/2009 -Linee Guida per il Paesaggio e Carta dei Sistemi del territorio rurale aperto -.
- La delibera del Consiglio comunale n. 18 del 16/05/2012, che dichiarava l’interesse pubblico della proposta progettuale di housing, doveva essere assunta entro i 30 giorni successivi al verbale conclusivo della Conferenza di Servizi del 27/09/2011 -Art. 8, commi 3, 4 e 5 dell’Avviso pubblico-, invece è stata deliberata dopo otto mesi;
- Non è stato adottato ed attivato il giusto procedimento amministrativo partecipativo dei soggetti coinvolti -art. 14 della Legge 241/90-. Infatti i proprietari dei PUA avendo avuto da questo provvedimento un danno economico ai propri suoli, l’amministrazione era tenuta a fornire loro, con le stesse modalità, notizia dell’inizio del procedimento. Tutto ciò non è stato fatto.
I nostri “chiari interessi” – proseguono Rega e La Brocca a nome del Comitato Edilizia e Lavoro – sono rivolti, solo ed unicamente, al miglioramento dello sviluppo territoriale della Città di Eboli e non a speculazioni edilizie a vantaggio di pochi privilegiati. – E sulla base delle sue riflessioni propone in maniera sicura e decisa alcuni interventi in materia urbanistica, attuando una sorta di “ridisegno nel disegno” del Piano Urbanistico, che a loro avviso, sarebbero risolutivi per dare lavoro e sbloccare in uno l’edilizia e creare nuovi posti di lavoro nel settore, accompagnando a questi interventi una proposta politica vera e propria che auguriamo si possa immediatamente realizzare e che innanzitutto vi sia una maggioranza che la adotti e la accompagni alla sicura attuazione. In alternativa auguriamo a Rega e La Brocca di farsi portatori di un progetto politico croncretizzandolo in una partecipazione attiva alle prossime elezioni amministrative e una volta ottenuta la maggioranza e arrivati alla guida della Città ne siano fervidi e sicuri portatori-attuatori. – Pertanto propone le seguenti soluzioni, immediatamente praticabili:
- Approvare il Programma costruttivo di Edilizia Residenziale Sociale convenzionata, nell’ambito della zona residenziale del P.R.G. vigente, ubicata alla località Bivio S. Cecilia, lungo la S.S. 18, al km. 84,200, costituito da 36 alloggi ERS, oltre alle attività commerciali di supporto e parcheggi pertinenziali, presentato dalla società Top House s.r.l. in data 21/03/2008, prot. n. 10707, integrato il 12/08/2008, prot. n. 29549 e riproposto in data 10/02/2010, prot. n. 5997. A tutt’oggi la pratica risulta ancora in corso di definizione. L’Amministrazione comunale, invece, pensa alle varianti urbanistiche in zona agricola, anziché di approvare i programmi di E.R.S. in zone edificabili del vigente P.R.G..
- Realizzazione dell’intervento di Edilizia Residenziale Sociale all’interno delle aree edificabili, già urbanizzate, degli otto Piani Urbanistici Attuativi vigenti del Piano Regolatore Generale, in accordo con l’I.A.C.P. di Salerno e con il soggetto proponente società “La Torre 76 s.c.r.l.” , sviluppando in primis l’area di proprietà comunale del PUA “Rione Pescara”, le aree edificabili urbanizzate del PUA S. Andrea ed infine quelle dei restanti sei PUA residenziali (Fontanelle, Cupe, Pezza delle Monache, S. Cecilia, Cioffi e Corno d’Oro).
- Inserimento dell’area Grataglie nel redigendo P.U.C. quale area di “PARCO NATURALE” a servizio della collettività della Città di Eboli. Riqualificando al suo interno le attuali strutture sportive, ludiche e ricettive (impianto sportivo “BUFANO”, parco giochi bambini “IL MONDO DI HEIDI”, strutture ricettive: “GINETTI” e “CASA DI ANGIU’”), con l’aggiunta di percorsi pedonali, strutture per anziani (quali bocciodromo, ecc.) e strutture ippiche.
- Approvazione celere dei PUA dei sub-ambiti al fine di sfruttare e consumare la maggior parte dei 1650 alloggi assegnati dal P.R.G. vigente, prima dell’approvazione del dimensionamento del PUC, che assegna circa 1300 nuovi alloggi, da cui devono essere detratti, se approvati, i 276 alloggi di housing sociale.
Il Sindaco, – proseguono i due rappresentanti del Comitato Edilizia e Lavoro, preoccuopati della invasività di una colata di mattoni e cemento, facendo una similitudine con il Quartiere Santa Cecilia, che pure nel recente passato è stato oggetto allo stesso modo di colate di cemento e mattoni di privati cittadini ne scongiurano la risoluzione – pur di giustificare una speculazione edilizia a vantaggio di pochi privilegiati e di realizzare un ALVEARE UMANO (800 abitanti su di un’area di 6,8 ettari, basti pensare che oggi a S. Cecilia su di un’area di 45 ettari vivono circa 1600 persone), sbandiera il problema occupazionale, senza tener conto dei danni causati alla cittadinanza ebolitana, tenendo fermi, da diversi anni, i cantieri pubblici di via Adinolfi, di via Buozzi, del Pastificio Pezzullo e così via, e da oltre quindici giorni, pur avendo approvato il regolamento della Legge 106/11 (decreto sviluppo), sono ancora fermi i cantieri (circa 15 come affermato dall’Assessore all’Urbanistica) che potrebbero dare lavoro ai disoccupati.
Il Comitato nel ribadire la propria ferma opposizione a questo programma di edificazione “selvaggia” in zona agricola e di speculazione edilizia a vantaggio di poche persone, in disaccordo con i principi generali di pianificazione territoriale, – avanza una proposta indirizzandola ai Consiglieri comunali – invita i Consiglieri comunali a non ratificare l’accordo di programma per il Bene della Città di Eboli e degli Ebolitani. – E rivolgendosi all’Amministrazione comunale e conseguentemente al Sindaco – Prenda atto questa Amministrazione comunale che il Comitato non si fermerà mai e metterà in atto tutti i passaggi giuridici (amministrativi, civili e penali), al fine di bloccare un intervento edilizio a dir poco “VERGOGNOSO” per la Città di Eboli.
Il Comitato rivendica, in sei mesi di protesta democratica, due risultati importanti:
- la liberalizzazione della pezzatura degli alloggi negli otto PUA residenziali con l’approvazione della variante del Regolamento Edilizio Comunale;
- lo sblocco dei cantieri della legge 106/11 (decreto sviluppo) mediante il rilascio del permesso di costruire ordinario, senza imporre alcun interesse pubblico, con l’approvazione del regolamento.
L’Amministrazione comunale – proseguono i due rappresentanti del Comitato, abbandonando ancora i panni della protesta e della rivendicazione di lavoro, e vestendo quelli della Politica e dei Pariti – dovrebbe occuparsi di questione molto più importanti per la Città di Eboli come preservare sul proprio territorio settori strategici quali: quello ospedaliero e quello giurisprudenziale.
Il Comitato – conclude indicando un percorso ma anche aprendo ad una risoluzione che li vedrebbe collaboratori attivi di proposte alcune delle quali già avanzate, altre che saranno il frutto degli incontri che si prefigge di convocare – organizzerà all’inizio di Settembre, sempre nello spirito di collaborazione per la crescita della Città, un convegno sulle proposte dello sviluppo della pianificazione territoriale del redigendo P.U.C. da porre all’attenzione dell’Amministrazione comunale. Promuoverà un concorso di idee da parte degli studenti ebolitani, in cui saranno invitati ad immaginare come vorrebbero la loro Città fra 30 anni. Le proposte saranno esibite all’intera cittadinanza in una mostra che si terrà in Piazza della Repubblica e le più meritevoli saranno inviate all’Amministrazione comunale”.
………………………………. … ………………………………..
………………………… … ……………………………
……………………………. … …………………………………
Eboli, 23 luglio 2013
Il presente articolo è proprietà intellettuale di POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese ed è vietata la riproduzione, tranne se con un Link di riferimento.
1 commento su “Il Comitato Edilizia e Lavoro attacca frontalmente, Housing Sociale e Amministrazione”