SEL al Sindaco di Pontecagnano Sica: Censiamo i Poveri e aiutiamoli concretamente

Sinistra Ecologia e Libertà presentata al Comune di Pontecagnano Faiano la richiesta di Censimento delle Povertà. Un allarme di dimensione apocalittiche.

In Italia ci sono 9,5milioni di poveri, pari al 15,8% della popolazione, di questi: 5 milioni vivono nella povertà più assoluta. La soglia di povertà per una famiglia di 2 componenti è pari a 990,88 euro. Siamo tutti poveri. Si risparmia sul riscaldamento e i generi alimentari.

Carlo Naddeo
Carlo Naddeo

di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)

PONTECAGNANOSinistra Ecologia e Libertà scrive al Sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica, al Presidente del Consiglio Comunale, all’Assessore ai Servizi Sociali, ai Consiglieri comunali, per lanciare un allarme sociale. A seguito di questa crisi economica che stringe il Paese e che non risparmia nessuna realtà o settore, men che meno il Sud già notevolmente penalizzato dalle politiche economiche e sociali dei vari Governi, di destra e di sinistra, i quali nel corso del tempo cancellando definitivamente dall’agenda politica la “Questione Meridionale” hanno inventato e costruito in alternativa una “Questione settentrionale“, rincorrendo le richieste ricattatorie e parziali non ché clientelari della Lega Nord, come nel caso dei 109 allevatori che ebbero ed ottennero il congelamento ed il successivo intervento del Governo Berlusconi, per evitare di pagare le multe inferte dall’Unione Europea riguardo alle quote latte.

In quel caso si bloccò con una Legge addirittura gli aguzzini di Equitalia, unico caso nella storia, per il quale questa società non intervenne in maniera invasiva, prepotente, mafiosa e cravattara, come solitamente fa con il resto dei contribuenti: lavoratori, commercianti, modesti professionisti, piccoli imprenditori; in un macroscopica condizione di abuso di posizione dominante.

Secondo l’Istat in Italia ci sono 9,5milioni di poveri, pari al 15,8% della popolazione, ma gli altri non è che se la passano meglio eccezion fatta per quel 10% che detiene tutta la ricchezza del Paese. Di questi 5 milioni vivono nella povertà più assoluta, anche per accedere a quelle condizioni minime dell’assistena, fortunatamente raggiunti dalle organizzazioni di volontariato con pacchi e mense. Naturalmente la grande responsabilità è della crisi economica. La soglia di povertà relativa per una famiglia di due componenti è pari a 990,88 euro. Siamo tutti poveri.

Ernesto Sica
Ernesto Sica

E’ sufficiente pensare al fatto che il 18% delle famiglie italiane ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Circa il 10% si è trovato in arretrato con il pagamento delle bollette; circa il 12% con l’affitto o il mutuo; mentre circa il 12% ha dovuto limitarsi nell’utilizzo del riscaldamento nella propria abitazione fino ad arrivare al risparmio sui generi alimentari. Un dato fra tutti sono aumentate del 300% le vendite di uova e patate. Situazione, che va soprattutto a discapito delle coppie che hanno tre figli, senza contare se in quelle famiglie vi è solo un reddito. E gli anziani? La loro situazione è semplicementedrammatica, specie per quelli che sono soli. Meno male che c’é la Caritas.

In questo scenario ormai dalle dimensioni apocalittiche, assistiamo al perdurare di benefici che la Casta non vuole affatto mollare: Superpensioni da 500mila euro all’anno, o da 82mila euro mensili; super stipendi dei manager che vanno ben oltre l’immaginabile e superliquidazioni di milioni di euro degli steessi boiardi; un’evasione fiscale che si stima essere del 30% del PIL; un’economia criminale che vale quanto l’economia sommersa; Sinistra Ecologia e Libertà di Pontecagnano attraverso il suo Segretario sezionale Carlo Naddeo punta i riflettori sulle difficoltà delle famiglie, sui poveri conclamati e sui nuovi poveri, effettuando un censimento ma con la massima discrezione, perché si possa in qualche modo aiutarli concretamente.

Sono numerose le famiglie del nostro Comune che versano in condizioni di estrema precarietà economica, anzi di povertà. – è così che esordisce il Segretario di SEL di Pontecagnano Carlo Naddeo invitando il Sindaco Ernesto Sica ad effettuare un censimento dei poveri per poterli concretamente aiutare, su queste cose non bisogna pensare alle posizioni politicheLe nostre Parrocchie sono frequentate da numerose persone in cerca di un sostegno. Alcune di loro sono seguite dai Servizi Sociali e altre (non poche) dalla Caritas cittadina ma i fondi a disposizione non sono affatto sufficienti a sopperire alle continue richieste di aiuto per fare la spesa o per pagare le bollette della luce, del gas, dell’acqua, del condominio e dei rifiuti.

Molte persone prosegue la nota di SELche vivevano al limite del decoro, sono state risucchiate indietro. La maggior parte delle famiglie monoreddito fa fatica ad arrivare con qualche euro in tasca alla famosa “terza settimana”. Il ceto medio si è complessivamente impoverito e si registra il declino delle attività commerciali e produttive, costrette anch’esse a fare i conti con una spesa per i consumi che si è notevolmente ridimensionata.

Il quadro economico-sociale è, quindi, estremamente preoccupante e può dar luogo ad episodi di disperazione e di violenza, che non sono mai auspicabili.

In Italia alcune avvisaglie ci sono già state, ma sembra che i diversi morti causati dalla crisi economica, facciano testo solo per due, tre giorni al massimo, con il solito condimento di proclami e promesse, dopo di che tutto finisce nel dimenticatoio. Accade così che i problemi, chi ce li ha, se li tiene, questa è la triste sintesi! L’emergenza si sta trasformando così in una condizione di precarietà perpetua e mortificante che erode diritti e sicurezze. A tutto ciò bisogna, a nostro avviso, dare risposte immediate attraverso:

  1. un “censimento delle povertà” quale strumento di rilevazione delle emergenze locali, dai cui esiti poi prendere spunto per impostare mirate politiche sociali e della solidarietà da sostenere nel prossimo bilancio comunale con un capitolo di spesa ad hoc
  2. la costituzione di una “task force comunale contro le povertà”, composta dal Comune, dalle Associazioni del volontariato locale, sia laiche che religiose, e dalle Parrocchie per stabilire, insieme, le azioni, gli interventi e le iniziative di sostegno alle persone che non dispongono di un reddito sufficiente a vivere, molte delle quali sono sconosciute alla rete della solidarietà poiché trovano poco dignitoso venire allo scoperto.

Chiediamo, pertanto, conclude la nota di SEL al Presidente del Consiglio Comunale di inserire questa nostra richiesta all’OdG del prossimo Consiglio Comunale affinchè la sensibilità di ciascun consigliere possa  affrontare con serietà e metodo una piaga che mette a dura prova la coesione sociale fra i nostri amati concittadini”.

Pontecagnano Faiano, 22 luglio 2013

Il presente articolo è proprietà intellettuale di POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese ed è vietata la riproduzione, tranne se con un Link di riferimento.

1 commento su “SEL al Sindaco di Pontecagnano Sica: Censiamo i Poveri e aiutiamoli concretamente”

  1. Istat: “Povertà assoluta per 10 milioni di italiani. Il 10% della popolazione”
    Peggiore al Mezzogiorno, dove si passa dal 9 al 12% di persone in difficoltà.
    Sembra uno scenario da crisi del’29,dove molte persone cercavano un pasto alle mense per poveri dell'”esercito della salvezza”
    Questa è la vera e drammatica emergenza di questo paese, le varie leggi elettorali e le riforme della struttura dello stato sono importanti (se si fanno bene) è vero, ma non come l’emergenza occupazionale e abitativa che purtroppo attanaglia sempre di piu’ questo paese, che sta diventando sempre piu’ simile a quei paesi dove c’è una grossa forbice tra i ricchi e i poveri, e dove il ceto medio piano piano sta definitivamente sparendo, e la cosa drammatica è che le persone che facevano parte di tale gruppo si stanno spostando sempre di piu’ verso il gradino piu’ basso.
    Che la situazione sia drammatica e’ innegabile ma ricordiamoci che in entrambi i dati rientrano quel 17% del PIL di sommerso, che ovviamente non rappresenta il 17% in stipendi non dichiarati, ma che comunque ha una forma di influenza. Il vero dato allarmante non e’ quello assoluto ma l’incremento di famiglie senza sostentamento che presumibilmente non sono passate a lavorare in nero, bensi’ si son trovati senza lavoro in uno stato che da assistenza scarsissima a chi e’ in difficolta’.
    E’ il crollo verticale del ceto medio,quello che consumava,investiva per i figli e faceva “girare” l’economia.La forbice tra ricchi e poveri s’allarga sempre di più,con la forza dell’euro chi è ricco ha l’enorme vantaggio di poter comprare quel che vuole per niente.E si sa che non sono certo i ricchi che possano trainare l’economia.Ma siamo impotenti.continuiamo a sentire chiacchiere di “flessibilità” come se quattro soldi in più sul deficit cambiassero qualcosa.Come curare un tumore con l’aspirina,è il baraccone che va demolito.
    E’ evidente che gli ultimi governi hanno governato male il paese. Ma siamo sicuro che abbiano governato male per tutti? oppure c’è chi anche in questi ultimi anni ha avuto ogni ben di Dio a spese della comunità. Reddito di inclusione sociale? Ma stiamo scherzando : in questo misero paese andrebbe sicuramente agli evasori fiscali.

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