Il Piano di Riequilibrio tecnicamente e documentalmente è stato deliberato e approvato dalla maggioranza a dicembre 2012 e “sistema” 20 anni di amministrazione. Ciascuno si assuma le proprie responsabilità.
L’Assessore Lavorgna replica al Consigliere del PDL Cardiello e chiarisce sul Piano di Riequilibrio Pluriennale: “Il consigliere è male informato. Ancora una volta, nessuna proposta, ma solo inutili polemiche”.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
EBOLI – L’assessore al Bilancio del Comune di Eboli Adolfo Lavorgna replica alle dichiarazioni del consigliere Damiano Cardiello Capogruppo del Popolo delle Libertà, in merito al Piano di Riequilibrio pluriennale:
“Le ultime dichiarazioni del consigliere Cardiello – si legge in una nota dell’Assessore al Bilancio del comune di Eboli Adolfo Lavorgna – mostrano davvero una scarsa conoscenza della procedura di riequilibrio pluriennale adottata dall’Ente. Il Piano di riequilibrio è stato approvato lo scorso dicembre 2012, e lo stanziamento complessivo previsto dallo Stato, con decreto 174/2012, è pari a quasi 500 milioni di euro.
Per il Comune di Eboli, – prosegue l’Assessore – la media ad abitante è stata determinata con un importo pari a 240 euro, e tale resta oggi, dal momento che abbiamo aderito subito al piano. Ebbene, il 25% dell’intero stanziamento è stato già anticipato dal Ministero dell’Economia, secondo le modalità previste dalla legge.
In data 8 luglio, – aggiunge con puntuale dovizia di informazioni – il Piano di riequilibrio, sempre secondo quanto previsto dalla vigente normativa, è stato adeguato a quanto stabilito dall’articolo 5 del Decreto Legge 35/2013. Tale delibera, che completa il Piano di riequilibrio, è stata inviata al competente settore della Corte dei Conti.
Tutte le strumentalizzazioni che giungono dall’opposizione, su argomenti, peraltro, così delicati, che meriterebbero la dovuta attenzione, testimoniano la mancanza di quel senso di responsabilità che tutti gli amministratori pubblici dovrebbero mostrare di avere in talune occasioni.
Stiamo ancora aspettando – conclude l’assessore – valide proposte e suggerimenti; tuttavia, mi spiace constatare, che, ancora una volta, dall’opposizione giungono solo polemiche sterili e prive di fondamento”.
In effetti la notizia dell’abbassamento della quota pro-capite per abitante è del tutto vera, ma si riferisce a quei comuni che non hanno aderito per tempo al famoso “Decreto Salva Comuni“, per i quali furono messi in campo dal Governo i 500 milioni di euro, puntualmente ripartiti, e che hanno predisposto il Piano di Riequilibrio per l’anno 2013. Il Comune di Eboli, come quello di Battipaglia e di Napoli, furono i primi a predisporre gli atti per il Piano di Riequilibrio riferiti’all’Anno 2013, ed in un certo senso sono stati “premiati”, al contrario per l’anno 2013 a fronte degli 11 milioni richiesti ne sono stati riconosciuti 9.
Riguardo poi alle sanzioni e alla incandidabilità-ineleggibilità dei Consiglieri coinvolti nei dissesti finanziari degli Enti, resta da accertare le eventuali responsabilità dei singoli, previo ovviamente l’attento esame della suprema Corte Contabile. Resta in ogni caso l’amaro in bocca di una massa di danaro pubblico che alimenta un bilancio oggettivamente pieno di negatività, che paga oggi oltre che i conti di questa Amministrazione e della Prima Amministrazione Melchionda, anche quella delle altre due precedenti: Amministrazione Rosania 1 e Rosania 2.
“Il Piano – dichiara l’Assessore Lavorgna a POLITICAdeMENTE – tecnicamente e documentalmente è stato deliberato a dicembre 2012 e successivamente approvato dalla maggioranza, e “sistema” 20 anni di amministrazione, tra l’altro, nell’ultimo Consiglio è stato adeguato anche ai dettami del D.L. 35/2013, ed è stato poi regolarmente inviato alla Sezione competente del Ministero. – E aggiunge – l’opposizione non può strumentalizzare con notizie false o peggio ancora non documentate. Intanto – conclude Lavorgna – ciascuno, a tutti i livelli e indipendentemente dai ruoli, si assuma le proprie responsabilità”.
Eboli, 17 luglio 2013