Microdiscariche a Battipaglia, una piaga incolmabile. Il Laboratorio sociale Pensiero scomodo non ci sta e denuncia all’opinione pubblica l’abbandono di una Città.
Basta un minimo spazio incustodito e nascosto, un minimo isolotto a bordo strada e si riempie di rifiuti di ogni tipo, basta un unico sacchetto depositato e subito ne sbucano altri 3, 4, 10. Chi deve intervenire per rendere vivibile quei luoghi?
BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota che ci ha inviato Enzo Castaldi portavoce “Laboratorio sociale Pensiero Scomodo“, che punta i riflettori, sull’abbandono della Città e sulla conseguente moltiplicazione di microdiscariche di rifiuti, che ormai spuntano dappertutto, evidentemente per lo scarso controllo che le autorità preposte fanno sulla città – “Ormai è un anno e passa che Battipaglia – si legge nella nota di Castaldi – la ridente cittadina capoluogo di bruttezza e non solo della Piana del Sele, è incappata accidentalmente in un processo velocizzato di civilizzazione che ha nella “raccolta differenziata porta a porta” il suo massimo splendore.
“Siamo all’80% di differenziata” … “siamo un comune virtuoso! – ricorda il Portavoce di Pensiero scomodo – “urlava in maniera propagandistica l’ex amministrazione del fu Santomauro ma, appunto, come ogni successo che si rispetti, la piaga, il marcio è dietro l’angolo, si, proprio dietro l’angolo. A dispetto di un centro cittadino oggettivamente brutto e che ti dà la sensazione dello sporco e logoro per quanto è scarso di verde e pieno di cemento, ma che almeno vede una discreta attenzione da parte degli addetti alla pulizia, provate a spostarvi in periferia.
Battipaglia – aggiunge Castaldi – sta vivendo in quest’inizio estate un problema gigantesco a cui nessuno e dico nessuno presta la giusta attenzione: LE microdiscariche a cielo aperto in periferia. Basta un minimo spazio incustodito e nascosto, un minimo isolotto a bordo strada e si riempie di rifiuti di ogni tipo, basta un unico sacchetto depositato in luogo che come i funghi ne sbucano altri 3, 4, 10.
La frequentatissima Via Spineta (zona di passaggio per i bagnanti), – si legge ancora nella nota – il retro del viale della Libertà (zona popolosissima), la strada che conduce ad Eboli, Serroni Alti, Belvedere, tutte zone caratterizzate da un unico comune denominatore: la consistente puzza amplificata dal caldo e lo spettacolo immondo dei cumuli di rifiuti.
Inciviltà, differenziazione non ancora entrata nella testa dei cittadini e degli industriali della zona, indifferenza verso gli ambienti circostanti e verso l’altro, certo, ma qui il problema è ben più grave: questa forma di individualismo del “basta che non sia sporca la mia zona” si rivolta contro tutti. Dal singolo al collettivo in quanto tutti abbiamo bisogno di respirare aria, quindi dal singolo verso noi stessi singolo “monnezzaro” compreso.Scarsa sensibilizzazione sul tema anche da parte dell’ex amministrazione ed abbandono totale delle periferie: non a caso i cumuli si formano in zone già di per sè sporche e degradate.
Come si può vivere nella monnezza? – si chiede Enzo Castaldi di Pensiero Scomodo -. Io non ci sto, – denuncia Castaldi a nome suo personale e dell’Associazione che rappresenta – noi del Laboratorio Pensiero Scomodo non ci stiamo.
E’ per questo che occorre mobilitarsi: o si prende in considerazione l’idea di rimettere i cassonetti e si procede gradualmente alla sensibilizzazione, oppure io propongo la creazione di “gruppi di sensibilizzazione ambientale” composti da cittadini sensibili sul tema.
Compito di tali gruppi sarebbe:
- ripulire il ripulibile (magari in accordo con gli addetti)
- sensibilizzare sul tema della differenziata e sul beni “aria e territorio collettivo” con appositi banchetti ed iniziative
- rendere vivibili i luoghi soggetti a cumuli di immondizia, metterli a vista dei residenti oppure chiuderli.
Dove non può o non vuole arrivare l’istituzione è giusto arrivino normali attivisti sensibili verso temi che dovrebbero essere considerati normalità: qualità della vita decente e spazi puliti”.
Enzo Castaldi portavoce “Laboratorio sociale Pensiero Scomodo” – twitter: Enzo Castaldi – Facebook: Pensiero Scomodo Lab Sociale
Battipaglia, 15 luglio 2013