I Consiglieri Regionali del PD Pica, Valiante e Petrone mettono Squillante all’angolo e accusano la Giunta Regione Caldoro per mancanza di programmazione.
E’ Indispensabile definire i veri sprechi e i veri bisogni. L’Atto Aziendale è il prodotto della solitudine politica sorda di una parte politica fortemente minoritaria, in provincia di Salerno e in Campania non ha centrato un solo obiettivo e non ha agito sugli sprechi.
NAPOLI – Si è svolta nella giornata di ieri, presso la Commissione Sanità della Regione Campania, l’audizione del Manager dell‘Asl di Salerno, Antonio Squillante, in relazione al nuovo atto aziendale, pubblicato nei giorni scorsi con delibera n° 600 del 1 luglio 2013, che sta ricevendo varie contestazioni da parte dei medici, degli operatori del settore, delle organizzazioni sindacali e dei diversi Sindaci della Provincia di Salerno.
La motivazione, naturalmente, sollecitata dal gruppo consiliare regionale del Partito Democratico, è legata allo scarso coinvolgimento, oltre che delle forze politiche, soprattutto degli operatori del settore Sanità, medici paramedici e personale vario, delle organizzazioni sindacali e dei cittadini i maggiori destinatari delle politiche scellerate messe in atto in maniera solitaria rispondente solo, come anche personalità politiche della destra, come il neo eletto Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, al Partito dell’Onorevole Edmondo Cirielli.
A lamentarne la mancanza di confronto e di dialogo oltre ad evidenziarne le grave omissioni, attraverso una serie di documenti che sono stati posti a disposizione della Commissione stessa sono le rappresentanze sindacali della: CGIL F.P.; Federazione Medici Veterinari; Anaao Assomed; AAROI EMAC; Anpo Anmdo; ASCOTI FIALS; CGIL Medici; Cimo Asmd; CISL Medici; FED. Medici UIL – AUPI; CISL Cosiadi; FEDIR Sanità; SDS snabi; SINAFO; SIDIRS; l’Ordine dei Medici Vetrinari; oltre che i Sindaci dei comuni particolarmente colpiti dalla “sordità politica” della Dirigenza dell’ASL: Eboli, Oliveto Citra, Buccino, Contursi Terme, Colliano, Castelnuovo di Conza, Calabritto, Caposele, Calitri, Conza della Campania, Campagna, Laviano, Palomonte, Sicignano degli Alburni, Salvitelle, Lioni, Teora.
Insomma un bel pò di organizzazioni e di persone, e possibile mai che la Dirigenza dell’ASL e chi dovrebbe capire insieme a loro, non si rendano conto e non ammettano di aver commesso alcune leggerezze, che se fermate adessopotrebbero essere limitati i danni, ma se dovesse perseverare e andare avanti allora sarebbe colpevole senza nessuna giustificazione?
All’audizioni erano presenti i Consiglieri regionali Donato Pica, Gianfranco Valiante e Anna Petrone, quest’ultima, Vice Presidente della Commissione.
“E’ indispensabile – ha affermato l’On. Donato Pica del PD, nel suo intervento – una precisa presa di posizione da parte della Regione Campania che deve assolutamente riappropriarsi della propria funzione di programmazione, procedendo alla definizione e alla approvazione della nuova rete dell’emergenza, propedeutica e necessaria all’operatività aziendale.
E’ quanto mai necessaria – ha proseguito Pica – la richiesta di un tavolo urgente con il governo nazionale per lo sblocco del turnover, quanto meno per il comparto urgenza-emergenza e per la modifica del decreto 49/2010, ormai superato ed inattuabile. Nel merito dell’atto successivamente saranno prodotte motivate proposte di modifiche ed di integrazione. – Il consigliere Pica, infine da esponente politico del vallo di Diano – ha sollecitato il direttore Squillante ad adottare una decisione netta e definitiva sull’utilizzo dell’Ospedale di Sant’Arsenio.
Il Consigliere Regionale del PD On. Gianfranco Valiante dal canto suo ha precisato: “L’atto aziendale proposto dal Direttore Generale dell’ASL alla Regione non può essere valutato nel merito se non provvisto dei prescritti pareri delle OO.SS e dei Sindaci. Riteniamo che l’atto aziendale, fondamento dell’organizzazione sanitaria territoriale, debba avere il più ampio coinvolgimento oltre che diffusa informativa, anche al di là delle linee guida regionali a cui il Direttore Squillante si è clamorosamente sottratto.
La salute – ha concluso il suo intervento Valiante – è un tema di interesse generale, a maggior ragione dei Sindaci e delle OO.SS che rispettivamente rappresentano territori e lavoratori. Chiediamo al Direttore Squillante ricordandogli che la gestione di una azienda sanitaria non è cosa di pochi intimi rivestendo evidentemente interesse pubblico, di ritirare la proposta e di sottoporre il suo piano al contributo, agli arricchimenti delle parti a cui egli ha sottratto il diritto al coinvolgimento ed alla corretta informativa. Il Direttore Generale dell’ASL si attivi prima che la Regione, dopo il territorio, lo bocci”.
“Squillante – per il Vice presidente della Commissione Regionale Sanità Anna Petrone, dal canto suo – ha messo in evidenza la solitudine politica dell’Atto Aziendale prodotto da Squillante – non si è confrontato con i consiglieri regionali sull’Atto aziendale di riorganizzazione dell’Asl, non ha tenuto conto delle critiche formulate dai Sindaci e dai sindacati e non ha coinvolto i territori e le loro istanze. Per questo chiediamo che tale provvedimento non venga adottato”. – E formulando un’accusa gravissima la Petrone ha concluso – “C’è una carenza di linea politica da parte del governo regionale sulla sanità – che impatta negativamente sul diritto alla salute. L’adozione di decreti commissariali non rispondono alle esigenze del territorio e non producono gli effetti sperati in termini di riduzione del disavanzo, come accade ad esempio per il blocco del turn over”.
Una serie di accuse gravi, gravissime, sia dal punto di vista politico che legislativo e istituzionale che non lasciano null’altro che sperare in una richiesta, da parte dei consiglieri regionali audenti, di dimissioni del Direttore generale dell’ASL Salerno, dell’Assessore regionale alla ssanità e di ammenda verso tutti i commissari vari che si sono succeduti negli ultimi tre anni.
Napoli, 09.07.2013