Presa di posizione del Sindaco Melchionda sull’Atto Aziendale dell’ASL Salerno e le ricadute negative sull’Ospedale di Eboli. Duro anche il PDL con Cardiello Jr.
Melchionda: “L’atto aziendale è la mortificazione della Sanità nell’area a sud di Salerno. Non vengano sottovalutati gli ultimi episodi che hanno interessato il nostro Ospedale”. Damiano Cardiello(PDL): Un pieno di annunci, vuoto e senza obiettivi.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
EBOLI – A distanza di oltre una settimana, il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, finalmente interviene in merito all’Atto Aziendale, approvato dal Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante con Delibera n° 600 del 1 luglio 2013:
“In questi anni – dichiara il primo cittadino – l’Amministrazione Comunale ed io, in prima persona, abbiamo difeso strenuamente l’Ospedale di Eboli. Abbiamo, quotidianamente, difeso i suoi reparti, di fronte ai tentativi ed agli attacchi che sono giunti dall’Azienda Sanitaria Locale, ed anche da qualche Amministrazione vicina.
L’Atto Aziendale, presentato dal direttore sanitario Squillante, prevede, tra le altre cose, la costituzione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele, e, dunque, l’accorpamento degli ospedali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide ed Oliveto. Il decreto 49 – prosegue il Sindaco di Eboli – impone all’Asl di non modificare alcunché fino alla costruzione di tale ospedale, ed è questo che, da tempo, continuiamo a chiedere con forza.
Si mettano, al più presto, in campo i finanziamenti necessari per la realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele. Tuttavia, occorre chiarire a tutti che l’Atto Aziendale ha un nome ed un cognome: Caldoro e Cirielli. Non possiamo, in alcun modo, permettere che si scarichino le sorti della sanità locale sul Sindaco, che, faccio osservare, è stato l’unico a difendere il nostro ospedale in tutte le sedi.
L’Atto Aziendale – incalza il Sindaco – altro non è che una mortificazione di tutta l’area a Sud di Salerno, che viene spogliata di posti letto e di funzioni. Basti pensare che, mentre nella Valle del Sele sono previsti 328 posti letto, per servire una popolazione di circa 230 mila abitanti, gli ospedali di Polla e Sapri hanno oltre 600 posti letto.
E’ del tutto evidente la sproporzione operata dall’Asl, rispetto alle esigenze del territorio ed alla densità della popolazione. Di questo dovranno rispondere Cirielli e Caldoro, di fronte ai cittadini di tutto un territorio che va dall’Alto Sele, alla Piana del Sele, ad Eboli, Capaccio, Battipaglia, e tanti altri Comuni.
Invito, pertanto, la destra locale a prendere una posizione aperta e chiara contro le decisioni assunte dall’Asl di Squillante, dietro le indicazioni politiche di Cirielli e Caldoro.
A costoro – incalza il primo cittadino – chiedo di non preoccuparsi della sorte dell’amico primario, ma piuttosto del ruolo della sanità nell’Alto Sele e nella Piana del Sele, dove insiste una popolazione di oltre duecento mila abitanti. Di questo ci occuperemo già a partire dalla prossima conferenza dei sindaci dell’Asl di Salerno.
Chiedo, infine, alla direzione sanitaria dell’Asl di non sottovalutare gli ultimi episodi che hanno interessato il nostro ospedale; mi riferisco al recente furto di attrezzature diagnostiche ed allo strano trasferimento di un medico dell’anatomia patologica. Questi episodi – conclude il Sindaco – lanciano seri dubbi, e vedono distratta ed assente la direzione generale dell’Asl”.
Anche il Consigliere comunale di Eboli e Capogruppo del PDL Damiano Cardiello interviene sull’Atto Aziendale e l’Ospedale di Eboli: “La tanto attesa bozza del piano aziendale della sanità è arrivata da poche ore ma non esime da attente riflessioni politiche. Così come redatto questo atto rappresenta un documento pieno di annunci, vuoto e senza degli obiettivi raggiungibili. E’ impensabile – prosegue il Capogruppo PDL Cardiello – andare avanti così.
L’Ospedale di Eboli, – aggiunge – che confluirà in quello Unico, va rispettato non per il solito e facile campanilismo che in questi momenti torna a essere un cavallo di battaglia di molti, ma per le sue eccellenze. Come si arriva alla creazione del nosocomio della Valle del Sele, è questo il problema. Con quali modalità e con che criteri alcuni reparti andranno soppressi o trasferiti? Non vorrei che le sirene della campagna elettorale di Battipaglia possano in qualche modo influenzare l’andamento del percorso sanitario. Non vorrei che anzichè parlare di scelte tecniche si badi invece a quelle politiche.
Le premesse non lasciano ben sperare, – conclude Damiano Cardiello adombrando politiche che favoriscono altre aree e accusando la dirigenza di essersi sottratto ad ogni confronto – come al solito l’Agro Nocerino Sarnese viene premiato e quella compartecipazione di interessi tra varie zone della Provincia viene risposta nel cassetto. E’ da circa un mese che vengono invitati nella conferenza dei capigruppo il Dirigente Squillante e la Dr.ssa Caiazzo ma puntualmente le sedute vedono la partecipazione dei soli componenti comunali, mentre chi dovrebbe dare risposte risulta assente. Spero che il cambio del simbolo dell’Asl, assolutamente risibile, non diventi l’unico atto concreto di questa gestione alquanto improduttiva e fallimentare della sanità salernitana. Non è chiudendo gli ospedali che risolviamo i problemi creati in 20 anni”.
La posizione del Sindaco, per quanto tardiva e magari sollecitata da accuse dell’ultima ora che gli sono state indirizzate dai Riformisti ebolitani Salvatore Marisei, Carmine Campagna e Antonio Petrone, mettono in evidenza in capo a chi intestare l’abbattimento dei diritti che le nostre popolazioni hanno rispetto a quelli di altre realtà, alle quali auguriamo mantenghino servizi e strutture. Tuttavia è inequivocabile che l‘ASL di Salerno negli ultimi anni è stata eterodidetta e i risultati sono questi, i 200 posti letto cancellati insieme a reparti chiusi, accorpati, trasferiti, sono tutti in testa alla Valle del Sele, facendo passare un principio, che gli sprechi siano da addebitare agli Ospecali di Eboli, Battipaglia, Roccadaspide, Oliveto Citra, anzichè trovarli nelle voraggini napoletane, nelle strutture convenzionate private per nulla toccate, sebbene alcune siano abusive ed operino in condizioni precarie, e nelle strutture pubbliche inesistenti di parte dell’Agro-sarnese, che si speri, contrariamente a quanto si pensi, possano raggiungere anche loro livelli ottimali dei servizi sanitari.
Un Piano Aziendale che falcidiando intere Unità Operative e interi Presidi Ospedalieri risparmia 3 milioni e mezzo di euro, senza curarsi che basterebbe eliminare i compensi di due casi come quelli del Dottor Michele Verrioli e non Professore, per risparmiare la stessa cifra. A quelli che evidentemete proteggono il Verrioli e trasferiscono il dottore “buono” anziché quello cattivo, a seguito di un furto di un apparecchio diagnostico all’Ospedale di Eboli, avvolto da tanti dubbi ma anche da tante certezze, e del quale argomento POLITICAdeMENTE ne parlerà in un articolo a parte che da quì a qualche ora sarà pubblicato, suggeriamo di ripristinare la “Commissione Verrioli“, e senza pronunciarsi di inviare direttamente il “pacco” alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, questo si per dare “serenità” alla Sanità, così come suggeriamo ai nuovi socialisti locali, che spesso a ragione incalzano l’amministrazione comunale per gli atti che produce, salvo poi a risentirsi se si parla di loro, di rivolgersi ai loro Leader Edmondo Cirielli e Stefano Caldoro affinché facciano ammmenda dei soprusi che stanno consentendo e richiamino i loro “fratelli” e cugini affini perché ritirino quell’Atto e lo osservino non con lo strabismo di gente miope, ma con la saggezza di uomini politici d’onore, e visto che ci troviamo suggeriamo anche di intervenire sulle strade Provinciali completamente sgarrupate, anche perché se i cittadini dovranno fare i chilometri per raggiungere un Ospedale potrebbero morire nel tragitto, viste le condizioni in cui versano.
Eboli, 9 luglio 2013 (aggiornato il 10 luglio 2013 alle ore 8.00)
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