I primari passano da 300 a 159; le strutture semplici passano da 450 a 206; quelle complesse da 149 a 95; i presidi ospedalieri, da 11 a 6; per un risparmio di 3,5 milioni di euro all’anno.
Il DG Squillante ha presentato il nuovo Atto Aziendale dell’ASL Salerno. E già si pensa alle modifiche sia del’Atto che del decreto 49/2010. La Provincia perde 198 posti letto tutti nella Piana del Sele.
Con il nuovo Atto Aziendale dell’Asl Salerno, Squillante caparbiamente recita il “de profundis” della Sanità salernitana e della Piana del Sele. Dichiarazioni di Annunziata e di Pica. La Carfagna appena sarà informata si esprimerà.
di Massimo Del Mese (POLITICAdeMENTE)
SALERNO – Più che una conferenza stampa, quella che ha tenuto nella sala riunioni dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno, in via Nizza, 146 – Salerno, giovedì 27 giugno scorso il direttore generale dott. Antonio Squillante per illustrare il nuovo Atto Aziendale (kliccare su Atto Aziendale per approfondire), era un “funerale” al capezzale del “feretro” Sanità salernitana.
I primari passano da 300 a 159; le strutture semplici passano da 450 a 206; quelle complesse da 149 a 95; i presidi ospedalieri, da 11 a 6; per un risparmio di 3,5 milioni di euro all’anno. La Provincia di Salerno perde 198 posti letto, passa dai 1873 ai 1675, tutti nella Piana del Sele. Un Piano sulla pelle degli utenti e sulle spalle della Piana del Sele. Per le strutture private, molte delle quali operano in regime di Convenzione in strutture inadeguate, e spesso abusive, se ne parlerà in seguito.
Secondo il DG l’ASL Salerno cambia volto, e per cambiarlo si è cambiato anche il logo: si è scelto la Croce ottagonale uncinata della Repubblica di Amalfi, che tra l’altro seguendo le manie dei “principati” si ispira a qualla dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Con tutto il rispetto per Amalfi Squillante poteva anche adottare il logo della Scuola Medica Salernitana, che tra l’altro è stata la prima e la più importante istituzione medica d’Europa nel Medioevo (XI secolo) e come tale è stata considerata dagli studiosi come quella più accreditata per assumere il carattere antesiniano delle moderne università, e vergogna fra tutte, per ottenere la Facoltà di Medicina presso l’Università di Salerno si è dovuto penare i sette inferni.
All’incontro con i giornalisti era presente oltre che il Direttore Generale Squillante anche: il direttore sanitario dott.ssa Anna Luisa Caiazzo, recentemente sfuggita ad un incotro convocato per discutere delle sorti dell’Ospedale di Eboli; il direttore amministrativo avv. Annamaria Farano; il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Salerno dott. Sergio Annunziata. Nei giorni precedenti l’attesissimo Piano Sanitario, approntato – così come fa salere l’Azienda – seguendo le linee previste dalle disposizioni regionali in materia e dal Decreto 49/2010, è stato illustrato anche al Comitato dei Sindaci, che tra l’altro, non sembra sia d’accordo, tanto che ha richiesto un incontro con il “non vedo, non sento, non parlo” presidente della Giunta Regionale e commisario Regionale della Sanità Stefano Caldoro.
Dopo una serie di annunci, di bozze, di contro bozze, di modifiche di smentite degli annunci e delle modifiche, dopo una serie di incontri negati e di coinvolgimenti mancati finalmente questo Atto aziendale viene presentato. Almeno adesso si potrà discutere. Quanto meno sapremo con certezza quali sono i danni e come si potrebbe ovviare prima che “strafaccino” il possibile e l’immaginabile
Finalmente diciamo, specie perché questa coperta è stata stiracchiata e tirata da ogni parte e di volta in volta coprendo e scoprendo determinate realtà che di tutto avevano bisogno tranne di essere “manomesse” e seguendo il falso presupposto di applicare quel famoso decreto 49/2010, del quale dovrebbero occuparsene più gli Uffici della Procura Generale della Repubblica, piuttosto che la Conferenza dei Sindaci, organo del tutto ininfluente nel corso degli ultimi anni, o dei vari Commissari, sub Commissari e Sub dei Sub commissari, proprio per gli effetti di strabismo sanitario, che ne sono seguiti. Strabismo sanitario che ha lasciato scoperta, senza quel lenzuolo a danno delle utenze e delle Strutture “manomesse“, guarda caso, del salernitano e specificamente da Salerno ad Agropoli, senza mai mettere mano ai veri sprechi che di volta in volta si sono presentati come nel caso del Personale in ALPI, pagato milioni di euro a fronte di concedere ai vari Presidi Ospedalieri il Personale medico e paramedico di cui ne avevano strettamente bisogno per poter operare in pienezza delle loro potenzialità, e in quel carnaio dell’ASL napoletana, vera idrovora di sperpero di danaro pubblico, per nulla toccata.
L’ASL ha cambiato volto, ma purtroppo ditro quel volto ci sono ancora gli sprechi.
Strabismo sanitario, cecità politica e mutismo istituzionale riguardo a compensi milionari elargiti a personale medico che a loro volta sono stati autorizzati a intrattenere rapporti di convenzione, stipulati tra i vari PO, ma compensati ai medici, e il “Caso Verrioli” è sicuramente quello più eclatante, avendo il medico Michele Verrioli percepito una cifra che pare sia prossima a un milione e mezzo di euro, divenuto appunto un “Caso Verrioli” al punto tale da nominare un’apposita Commissione che fu poi intitolata con tutti i meriti “Commissione Verrioli“, felicemente insabbiata inquanto al momento non se ne ha più traccia.
Quanti “Casi Verrioli” ci sono nell’ASL Salerno?
A fronte di questi sprechi veri, reali e incontestabili, sul falso problema di ridurre i “Primari” e sul falso presupposto di realizzare l’Ospedale Unico della Valle del Sele, senza che la Giunta regionale di Stefano Caldoro abbia destinato nemmeno il becco di un quattrino, a fronte invece di quelli che ha stanziato (300 milardi di euro) per l‘Ospedale del mare di Napoli, si è messo mano ai vari PO taglieggiandoli quà e la, trasferendo, accorpando, e chiudendo reparti e non solo, ma mirando anche a sopprimere Ospedali come nel Caso di quello di Agropoli, e poi quello di Roccadaspide, e poi quello di Oliveto Citra e poi e poi e poi….. addirittura sfacciatamente semmai pensare anche alla soppressione dell’Ospedale di Eboli, il più completo tra tutti gli Ospedali a sud di Salerno, paurosamente spinto alla competizione con il Santa Maria della Speranza di Battipaglia, che pure ha ottimi professionisti e ottimi reparti, ma che, tra l’altro, viene indicato in un rapporto, con struttura e locazione a fortissimo rischio sismico.
Rischio sismico ignorato, atteso che si è aggiudicata una gara per la realizzazione dell’intonaco per la modestissima spesa di 1milione e 200mila euro, vero e proprio spreco se si tiene conto di quel rapporto e della volontà, almeno sulla carta, di voler realizzare l’Ospedale Unico della Valle del Sele, e specie se si tiene conto delle apparecchiature mediche fondamentali che i vari presidi reclamano e che non vengono fornite per mancanza di fondi.
Questo senza mettere in conto il diniego ai trasferimenti di personale Medico e paramedico, richiesti dai vari PO e negati, e sopprendo per contro con il personale in ALPI, immaginando lo spreco di risorse. Quante miliaia e centinaia di migliaia di euro è costato quel personale? Sarebbe stato un gran risparmio assumere o accettare il trasferimento del personale che ne aveva fatto richiesta? C’é una particolare compiacenza nella indicazione di questo personale? Chi se ne avvantaggia?
Si ha la sensazione che negli ultimi anni i vari responsabili dell’ASL Salerno abbiano agito sotto dettatura, per conto terzi, e di questo ne è pienamente convinto anche il neo-Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti del PDL, a seguito della mancata apertura dell’Ospedale di Scafati, nel momento in cui ha puntato il dito contro il suo vecchio compagno di Partito e ora cofondatore di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, buscandosi anche una minaccia di querela, così come si ha la sensazione che ogni atto sia mirato a “punire” determinate aree che non avrebbero risposto elettoralmente a determinate aspettative di alcuni Partiti, al punto di accanirsi in una sorta di abbattimento di ogni “torre” per dimostrare un predominio che a giudicare dai risultati elettorali sono prossimi ai prefissi telefonici. Innalzando su quelle “Torri” stendardi sbiaditi di “Principati” vari e di Ordini marari di Templari per affermare con prepotenza e non per meriti un bieco predominio.
Tutto questo non esclude la guerra in atto tra Cirielli e i suoi uomini di potere e l’ex Ministro Mara Carfagna e i suoi, che per il momento si sono concentrati sull’Ente Provincia di Salerno nel tentativo di “accappottare” Antonio Iannone, e in seguito, la Carfagna, appena qualcuno le spiegherà che cosa è successo e cosa significherà questo nuovo Atto Aziendale, specie per il Sud della provincia di Salerno e ora anche di Scafati, altra realtà da punire, e tra uno spazio e l’altro televisivo a difesa del Cavaliere, forse interverrà e sapremo che ne pensa se è favorevole o contraria sia all’atto Aziendale che e alla chiusura degli Ospedali ora quello di Agropoli e successivamente altri.
Che Dio ce ne scansi.
Alla notizia della Convocazione della Conferenza Stampa di presentazione del Nuovo Atto Aziendale non poteva mancare la dichiarazione di Sergio Annunziata, presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Asl Salerno che a tale proposito ha diramato la nota che segue, ma che fa comprendere dal contenuto come questo Atto sia stato il frutto di un mancato coinvolgimento sia della Coferenza dei Sindaci che delle Organizzazioni Sindacali, dal momento in cui da subito, chiede si faccia una seduta di Consiglio Regionale monotematica per un confronto, che non c’é stato, e dal momento in cui si percepisce che questo documento non risponde a nessuna delle aspettative dei territori e al contrario viene recepito come un “Atto punitico”.
“Tale atto – dichiara Sergio Annunziata – sarà oggetto di un’attenta valutazione in sede politica con i sindaci dell’intera Provincia di Salerno, sentite anche le Organizzazioni Sindacali e il Consiglio dei Sanitari, per valutare e proporre modifiche ritenute necessarie per assicurare il miglior funzionamento delle strutture ospedaliere, distrettuali e dipartimentali. A tal fine sarà convocata in tempi brevi un’Assemblea dei sindaci dell’intera provincia, con invito al Direttore Generale.
In particolare, saranno posti all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale le seguenti richieste:
- Convocazione di una seduta consiliare monotematica dedicata alla Sanità.
- Modifica del decreto 49/2010 per una riorganizzazione dei Presidi Ospedalieri con reinserimento dei P.O. di Agropoli e Scafati nella rete dell’Emergenza così come già disposto per il P.O. di Sant’Angelo dei Lombardi.
- Revisione dei posti letto, atteso che la provincia di Salerno è fortemente penalizzata rispetto alle altre province della Regione Campania.
- Riequilibrio dei trasferimenti delle risorse economiche che, attualmente, penalizzano la provincia di Salerno.
- Sblocco del turnover in considerazione della ormai cronica carenza di personale.
Il Consigliere Regionale del PD Donato Pica che si è sempre, e in diversi modi, interessato alle vicende della Sanità salernitana e campana, condivide l’iniziativa dei Sindaci e a tale proposito in una nota fattaci pervenire dichiara: “Condivido l’iniziativa dei Sindaci Salernitani che richiederanno la convocazione di una seduta monotematica del Consiglio regionale della Campania dedicata alla sanità.
I temi sollevati dai sindaci Salernitani – continua Pica – come la modifica del Decreto 49 /2010 o il reinserimento degli Ospedali di Agropoli e Scafati nella rete dell’emergenza trovano il mio pieno sostegno essendo l’argomento di costante attenzione nella mia attività istituzionale.
Con diverse note, interrogazioni ed interpellanze – conclude Pica – ho già sollecitato le diverse criticità dell’intera rete ospedaliera e dell’emergenza della provincia di Salerno che continua purtroppo ad essere fortemente penalizzata.
Accompagnerò- conclude- l’iniziativa dei Sindaci nelle sedi opportune.
Domani più che una Conferenza stampa sembrerebbe una visita di condoglianze al capezzale della Sanità un “funerale” in piena regola con tanto di visitatori e tanto di “becchini“, per annunciare la “morte della Sanità” a sud di Salerno.
Salerno, il 28 giugno 2013 (Aggiornato alle 15.00 del 28 giugno del 2013)
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@ si continua come al solito a trattare la Sanita come terreno di scambio politico e non solo.Leggo e prendo x buono che il sig. Annunziata continua come al solito a difendere l’ex sa/3(agropoli) come da buon uomo di sinistra PD meno elle .Si continua ancora con l’avvenuta chiusara del P.O. Scafati(pdl) risuscitato . Mi sono convinto che oramai e’ arrivata l’ora di ricreare ,il momento storico e’ maturo una casa di cura x disturbi di comportamento nell’ambito della P.A:….sono solo meschini mendicanti di voto…..auguro a mimi e coco un buona e serena notte….. comunista
Solo oggi, dopo 3giorni, la stampa locale si accorge che l’Atto Aziendale e’ contro la provincia di Salerno o almeno una parte. La perdita di 200 posti letto solo tra gli ospedali di Battipaglia e Eboli ne e’ la prova. Come al solito e’ sempre il dott. Del Mese a denunciarlo, i giornalisti al contrario hanno fatto la cronaca guidata. vergogna.
Le responsabilita’. e’ inutile girarci intorno, sono tutte della Destra militarista provinciale e questo Squillante ne e’ uno degli interpreti. Inadeguato come gli altri uomini che occupano io potere in provincia.
Un’altra botta alla sanita’ ad opra di una destra barbara e vendicativa.
Prendiamo appunti: non votiamoli piu’. Questi con la destra non hanno nulla a che fare.
SONO S”FASCISTI”