Dopo il TAR anche il Consiglio di Stato “riapre” l’Ospedale di Agropoli

Sull’Ospedale Agropoli, il DG Squillante si comporta come un “soldato” che deve compiere a tutti i costi una “Missione” dimenticando i servizi ai cittadini.

Donato Pica(PD): Bene lo stop del Consiglio di Stato. Lavoriamo perché Agropoli abbia un Pronto soccorso moderno, efficiente, tecnologico. Finalmente anche la Carfagna si accorge dell’Ospedale di Agropoli e si scontra, ma non troppo, con Caldoro.

Donato Pica

AGROPOLI Prendiamo atto dell’ordinanza del Consiglio di Stato che sospende l’atto di riconversione dell’Ospedale di Agropoli in Psaut. – Si legge in una nota del Consigliere regionale del PD Donato Pica, che tra l’altro, in più di un’occasione ha tentato sia a Napoli con il Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro, Commissario per la Sanità in Campania che con il Direttore Generale dell’ASL Salerno Antonio Squillante, di intraprendere un dialogo per scongiurare una qualsiasi azione di chiusura dell’Ospedale di Agropoli, senza che vada nella direzione della realizzazione dell’Ospedale Unico della Valle del Sele al quale il PO dovrebbe essere associato, senza avere alcuna fortuna. – Il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, insiste sul fatto di aver dato attuazione alla programmazione regionale ma non è così.

La programmazione regionale – ricorda il Consigliere Regionale Donato Pica – prevede che Agropoli diventi un plesso dell’istituendo ospedale unico della Piana del Sele. Il progetto di questo nuovo ospedale ancora non c’è e questa, dopo una marea di annunci, è una vera inadempienza.

Cirielli-Squillante
Cirielli-Squillante

L’ultima soluzione prospettata, – aggiunge ricordando sia a Squillante che a Caldoro – che doveva venire incontro alle istanze dei Sindaci e dei Comitati, non si discosta molto dalla precedente e presenta diversi elementi di incertezza che a mio avviso saranno molto scarsi gli accessi poiché i cittadini preferiranno affidarsi all’ambulanza o alle cure presso altri presidi. In questi giorni abbiamo assistito ad un valzer di dichiarazioni non suffragate da elementi concreti e questa ordinanza consente di avviare un ragionamento serio e pacato sulla sorte del presidio.

La mia proposta – conclude Donato Pica mentre la formula – è di dotare la città di Agropoli di un Pronto Soccorso moderno efficiente e tecnologico. Poi occorre pensare ad un centro specialistico in oncologia che abbia caratteristiche e funzioni di professionalità, anche in regime di convenzione con istituti riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, in grado di attrarre utenza da altri territori regionali o extra-regionali.

In effetti è veramente triste che una risoluzione politica perché possa essere affermata si debba ricorrere al Giudice straordinario. La tristezza conferma la solitudine politica in cui versa la nostra provincia Governata da una Destra di per se incapace nel suo “plenum” fortemete deficitaria nella sua versione “ridotta”, specie se si tiene conto che a gestire alcune importantissime problematiche sia una parte di una destra, che a sua volta è minimale dal punto di vista elettorale, benché conservi, smisuratamente, ancora qualche avamposto.

La posizione di Squillante poi è tipica del “soldato” addestrato che deve portare a termine la sua “missione” a tutti i costi, senza curarsi che i costi sono la salute dei cittadini e i servizi che le strutture sanitarie devono fornire sul territorio. Un “soldato” ostinato che segue ad un altro “soldato” anche lui ostinato che rispondeva solo ad una parte politica, e sono ormai anni che si attende il piano sanitario tirato e stirato da ogni parte tranne che nella Piana del Sele, per favorire l’Agro-nocerino-sarnese nella speranza di conquistare grandi percentuali di voti che al contrario hanno premiato non Fratelli d’Italia e i cirielliani, ma il PDL e il nuovo corso di Mara Carfagna.

Stefano-Caldoro-Mara-Carfagna
Stefano-Caldoro-Mara-Carfagna

Nuovo corso che non poteva non scontrarsi con l’inespressivo Caldoro, tanto è che nei giorni scorsi c’é stato un vero e proprio attacco frontale da parte della Carfagna nei confronti di Caldoro incolpato di gestire i vari provcessi politici senza coinvolgere il PDL salernitano che non solo ha contribuito determinantemente alla sua elezione, ma che nell’ultima tornata elettorale sia politica che amministrativa ha confermato una netta ripresa al tracollo in cui era precipitato il PDL con la gestione Cirielli.

Meglio tardi che mai si direbbe, e aggiungiamo, finalmente la bella Mara si è accorta che oltre alla televisione, oltre a dedicarsi alla difesa di Berlusconi e oltre ai condoni edilizi, esistono tanti problemi come la Sanità, i Trasporti, i rifiuti, e le politiche territoriali, tutte questioni per le quali vorremmo conoscere dalla sua bella vocina che ne pensa, e che ne pensano anche i vari Consiglieri Regionali del PDL, i quali si sono precipitati a sottoscrivere in una lettera il loro sostegno all’apertura dell’Ospedale di Scafati, mentre si sono dati alla latitanza per quanto riguarda l’Ospedale di Agropoli, sottolinenado, per chi non lo avesse ancora capito che sono d’accordo per la chiusura del P.O. di Agropoli e favorevoli all’apertura del P.O. di Scafati, per i quali sono stati stanziati 3 milioni di euro.

Diremo ai cilentani di ricordarsene al momento opportuno, in quella circostanza per evitare che se ne dimentichino, pubblicheremo rinverdendone la memoria le loro fotografie, così non possono sbagiarsi.

Napoli, 20 giugno 2013

3 commenti su “Dopo il TAR anche il Consiglio di Stato “riapre” l’Ospedale di Agropoli”

  1. Sono un comune cittadino che poco si interessa di politica, dopo le vicende degli ultimi giorni legate alla vicenda del nostro nosocomio mi viene molto da riflettere su come viene gestita la cosa Pubblica specialmente in Campania. Trovo inverosimile e consentitemi di uno squallore incredibile come chi pagato con i nostri soldi possa in una maniera così meschina e inopportuna, per ripicche politiche e personali, giocare sulla pelle dei cittadini. Un presidio di pronto soccorso in una zona che, soprattutto nel periodo estivo, conta oltre 300.000 presenze, ritengo sia assolutamente necessario. E’ necessario anche perché se è vero che si parla tanto di rilanciare il turismo e l’occupazione, non vedo quale turista possa mai pensare di trascorrere le vacanze in una località dove in caso di malore sia costretto a percorrere circa un ora di macchina per trovare il primo presidio sanitario…..
    Mi piacerebbe capire se queste considerazioni così banali vengano almeno per un momento fatte anche dai nostri politici…..

    Rispondi
  2. Sono un comune cittadino che poco si interessa di politica, dopo le vicende degli ultimi giorni legate alla vicenda del nostro nosocomio mi viene molto da riflettere su come viene gestita la cosa Pubblica specialmente in Campania. Trovo inverosimile e consentitemi di uno squallore incredibile come chi pagato con i nostri soldi possa in una maniera così meschina e inopportuna per ripicche politiche e personali giocare sulla pelle dei cittadini. Un presidio di pronto soccorso in una zona che, soprattutto nel periodo estivo, conta oltre 300.000 presenze, ritengo sia assolutamente necessario. E’ necessario anche perché se è vero che si parla tanto di rilanciare il turismo e l’occupazione, non vedo quale turista possa mai pensare di trascorrere le vacanze in una località dove in caso di malore sia costretto a percorrere circa un ora di macchina per trovare il primo presidio utile di assistenza…..
    Mi piacerebbe capire se queste considerazioni così banali vengano almeno per un momento fatte anche dai nostri politici

    Rispondi
  3. ma che c….vogliono sti politici da strapazzo,quando
    è stata fatta la legge dove erano sti politici come prima definiti, o meglio parassiti.

    Adesso se la prendono con il direttore generale

    Rispondi

Lascia un commento