“Gogna mediatica” per la Senatrice Gambaro. La rete di Grillo ha deciso per l’espulsione. Il Risultato: hanno votato solo in 19.790, di cui il 65,8% si espresso con il SI e il 34,2% con il NO.
Grillo vuole che Gambaro si dimetta da Parlamentare. E gli italiani che hanno votato Movimento 5 Stelle? Possono chiedere le dimissioni dei Deputati e dei Senatori eletti e la restituzione del proprio voto?
ROMA – Dopo le “Parlamentarie“, le “Presidenziarie“, le “Buffonarie“, si sono consumate anche le “ESPULSIONARIE” e così la senatrice Adele Gambaro è stata cacciata fuori dal MoVimento Cinque Stelle, commentando gli scarsi risultati conseguiti dal M5S alle elezioni amministrative, e solo per aver espresso delle critiche e delle opinioni che mettevano in evidenza come le sortite di Beppe Grillo avessero danneggiato il Movimento che nel giro di soli 2 mesi è passato dal 25% a poco più del 2%. E la Gambaro certo non sarà l’ultima, sicuramente ne seguiranno altri, il disagio è così palpabile che chiunque abbia un minimo di dignità non può far finta di niente e ribellarsi.
Processata prima dai gruppi con una decisione, tra l’altro controversa, poiché non vedeva Deputati e Senatori unanimementi concordi sulla espulsione della collega, si è passato al web e alla gogna in rete, e così la “fatwa” lanciata da Beppe Grillo è stata accolta dagli integralisti della rete, ed è stata messa in atto, e sebbene si è risparmiata di essere stata scorticata viva colpevoe di “lesa maestà”, la Gambaro non ha evitato di essere processata in rete.
La decisione viene dal sondaggio on line fra gli iscritti al portale che ha accolto a maggioranza la proposta di espulsione decisa dai gruppi parlamentari nella drammatica e nello stesso tempo patetica riunione di lunedì scorso. Ma quali sono stati questi oceanici pronunciamenti?
Gli aventi diritto al voto on line erano 48.292, alla votazione invece hanno partecipato colo in 19.790, dei quali: il 65,8%, pari a 13.029 voti, ha votato per l’espulsione; il restante 34,2%, pari a 6.761 voti, al contrario ha votato per il no. Risultati ben lontani da quei milioni di eletori che nelle ultime elezioni hanno affidato la loro fiducia al Movimento 5 Stelle.
“Grazie a tutti coloro che hanno partecipato – si legge sul blog di Grillo nel pubblicare il risultato – La senatrice Adele Gambaro ha rilasciato dichiarazioni lesive per il M5S senza nessun coordinamento con i gruppi parlamentari e danneggiando l’immagine del M5S con valutazioni del tutto personali e non corrispondenti al vero. Per questo i gruppi parlamentari riuniti del M5S Camera e Senato ai sensi del Codice di Comportamento, hanno deliberato a maggioranza di proporre l’espulsione dal gruppo parlamentare del Senato di Adele Gambaro. In occasione delle Parlamentarie, Adele Gambaro aveva promesso che nel caso di disaccordo con la linea del M5S, avrebbe dato le sue dimissioni dal Parlamento, cosa non avvenuta.
L’espulsione della Gambaro va ora ratificata dagli iscritti al portale al 31 dicembre 2012 con documento digitalizzato“.
Beppe Grillo è soddisfatto, ha consumato la sua “vendetta” ed ha inferto la sua “punizione”, confermando sempre più la sua allergia per il dissenso e la sua avversione al confronto e al dialogo, aggiungendo un altro bel cumulo di pietre sulla tomba di quel sogno che milioni di italiani avevano pensato di realizzare attraverso il M5S. Adesso Grillo si convincerà delle sue ragioni. Ha ragione a maggioranza e come Silvio Berlusconi si è convinto di essere innocente solo perché gli italiani lo hanno votato e più volte, anche lui ne è convinto perché ha una maggioranza.
Se Beppe Grillo si dichiara soddisfatto gli uomini e le donne democratiche non lo sono affatto. Grillo ha scarabocchiato una pagina di storia, a sorzato una speranza sul nascere, ha mostrato il suo vero volto di leader dispotico, vendicativo e rabbioso, e quello di un Movimento zoppo e incapace di esprimere un suo ruolo autonomo, non all’altezza del ruolo che gli è stato conferito e incapace di impastire un minimo dialogo con le stesse forze politiche presenti in Parlamento e con il Paese, prigioniero di un settarismo esasperato al punto tale che non accetta nemmeno una minima critica o peggio ancora una minima tesi o considerazione presa dal suo Leader sempre più rozzo, sprezante e volgare in tutte le sue manifestazioni.
Che delusione.
Grillo si aspetta dalla Gambaro le dimissioni da Parlamentare. E gli italiani che hanno votato Movimento 5 Stelle che devono fare? Possono chiedere le dimissioni dei Deputati e dei Senatori eletti nel Movimento 5 Stelle e la restituzione del proprio voto?
E’ legittimo chiederlo?
Certamente quel 25% di elettori che ha riposto la fiducia nel M5S non si aspettava che una volta eletti deputati e senatori, questi fossero “prigionieri“, che non fossero liberi, che fossero incapaci di prendere decisioni, eterodiretti e per niente autonomi, che andassero in parlamento non per dire no a tutto e parlare solo di diarie e di scontrini, e a chiedere democrazia e dirette streaming per gli altri e evitando tutti, non offrire nulla di tutto questo, se non lo spettacolo indemocratico della espulsione per lesa maestà a l’ayatollah Grillo.
Che peccato.
Ora resta solo un’amara considerazione il Movimento 5 Stelle si appresta ad essere un movimento che si muove fuori dalla democrazia, guidato da un Leader che non è democratico e per il linguaggio e i comportamenti che assume, si pone anche come un estremista che ha distrutto in poco più di due mesi la sua stessa creatura e il sogno di chi ci ha creduto, e mentre la Lega Nord e Bossi hanno impegato 30 anni per farsi riconoscere, Di Pietro con IDV ne ha impegato 10, il M5S ha presentato subito il suo volto.
Solidarietà alla Gambaro e a tutti quelli che esprimono liberamente il loro pensiero.
Roma, 20 giugno 2013
L’espulsione della Gambaro e’ la soppressione deill diritto di espressione libero. E’ semplicemente vergognoso. Io per esempio non ho potuto votare, avrei votato no, che faceva Grillo mi espelleva da elettore?
Ad oggi non rivoterei per il M5S nemmeno sotto tortura. Avete tradito la mia fiducia.
Ridatemi il voto e dimettetevi come suggerisce il dott. Del Mese.
Da questo momento in poi ogni azione che fate la fate solo a titolo personale senza nessun appoggio elettorale. non rappresentate piu’ nessuno.
Le balle di Grillo sulle coperture al reddito di cittadinanza, ecco la spiegazione dei numeri che chiunque abbia qualche nozione di economia e di bilancio può intuire: “Il costo complessivo supera, secondo le valutazioni piu’ prudenti, i 30 miliardi di euro all’anno. La cosiddetta ‘copertura’ arriverebbe dal taglio delle pensioni d’oro, dall’Imu sui beni della Chiesa e dal taglio delle spese militari. La prima voce, anche nell’ipotesi di considerare ‘d’oro’ le pensioni superiori a 3500 euro netti mensili, implica risparmi di alcune centinaia di milioni di euro all’anno. L’eventuale Imu sui beni della Chiesa utilizzati per attività miste – prosegue Fassina – porterebbe un gettito aggiuntivo di alcune decine di milioni di euro all’anno. Infine, l’azzeramento delle spese militari, non soltanto gli F-35, ma tutto proprio tutto, a parte il ‘dettaglio’ dell’impossibilità di utilizzare risorse in conto capitale per finanziare spesa corrente, libererebbe circa 3,5 miliardi all’anno”. “In tutto, in una generossissima valutazione, intorno a 4 miliardi disponibili soltanto per alcuni anni. Un decimo di una prudente previsione di spesa. Le balle di Grillo – e’ la stoccata finale dell’esponente Pd – sono sempre più grosse. Il nuovo che avanza”. (Stefano Fassina)
Ho gradito di cuore postare queste righe tecniche per smascherare, se ce ne fosse ancor bisogno,il “nientismo” delle proposte di Grillo,del resto l’anno passato aveva promesso 1.000 euro di reddito di cittadinanza, quest’anno è ridotto a solo 600 euro nonostante ci sia stato un aumento dell’inflazione,si gioca coi numeri e con le speranze della gente in difficoltà.
LA STRADA MAESTRA SAREBBE,PER REPERIRE RISORSE,UNA ONE DIRECTION:La UE ci chiede per poter restare è di trovare il modo di ridurre i 330 miliardi che se ne vanno nelle tasche di corruttori, operatori in nero ed evasori,e malavitosi,solo cosi potremmo ritornare tra i GRANDI!
Siamo alle solite. Grillo,dalle espulsioni ora alle liste di proscrizione verso i giornalisti ostili,Il leader attacca Maria Novella Oppo de L’Unità,Lucius Cornelius Silla docet. Grillo viene criticato? benissimo, e lui critichi di risposta. Non mi pare che si faccia mancare nulla a riguardo. Lo diffamano? Li denunci per diffamazione, benissimo. Ma “segnalare” i giornalisti contrari e’ orrendamente di cattivo gusto,che il leader del maggior partito di opposizione sul suo blog faccia una rubrica dove uno per uno mette alla gogna i giornalisti sgraditi, questo per me e’ indegno.Un movimento/partito che fa pessima politica. Ma non sopporta che i cittadini italiani lo sappiano,bella democrazia!