Il “Sogno di una notte di mezza estate” è Cecilia Francese Sindaco

Cecilia Francese Sindaco di Battipaglia? E’ possibile alle prossime elezioni: Sogno di una notte di mezza estate.

Etica: dopo 4 anni siamo ancora qua, più vivi e determinati che mai e in questi 4 anni siamo stati “LA” opposizione a Santomauro e & C. il nostro movimento fa paura a chi ha partecipato a vario titolo al governo palese e occulto di Battipaglia.

Cecilia Francese
Cecilia Francese

BATTIPAGLIA“Etica per il Buon Governo è diventata una realtà solida della politica battipagliese. – Si legge in una nota politica di Etica per il Buongoverno, il Movimento politico di Cecilia Francese che per 4 anni, si è battuta  strenuamente contro l’Amministrazione Santomauro ricordando la coerenza e ricordando come altri movimenti in genere poi finiscono per dissolversi – 4 anni fa nessuno avrebbe scommesso un euro sul nostro Movimento, pensando che fosse uno dei tanti movimenti che nascono il giorno prima delle elezioni e il giorno dopo si sciolgono, confluendo nei partiti classici, rientrando fra le righe del teatrino politico cittadino.

Per Etica questa regola non ha funzionato: dopo 4 anni siamo ancora qua, più vivi e determinati che mai e in questi 4 anni siamo stati “LA” opposizione a Santomauro e & C.

Siamo quelli che non hanno mai mollato la presa, – si prosegue – quelli che hanno espresso il proprio punto di vista su ogni argomento, dimostrando sempre di saper valutare i processi in atto democraticamente, con la gente. Ma, soprattutto, siamo stati capaci di mantenere la nostra autonomia di pensiero, di giudizio e di azione; siamo stati capaci di accrescere la nostra credibilità, mentre intorno a noi l’intero sistema politico cittadino crollava sotto la sfiducia dei cittadini.

Oggi il nostro movimento fa paura a quanti hanno partecipato a vario titolo al governo palese e occulto di questa nostra città!

Il fatto che Cecilia possa diventare Sindaca di Battipaglia – si ricorda nel documento, ipotizzando lo scenario che vedrebbe Cecilia Francese ancora una volta Candidarsi a Sindaco di Battipaglia e meritarsi l’elezione, non è affatto peregrina pensando solo alla coerenza delle azioni politiche della Francese –  non è più un sogno: è nel novero delle cose possibili alle prossime elezioni comunali.

Ma il sistema di potere consolidato, – si aggiunge nel documento – gli interessi che da sempre reggono le sorti della Città, possono mai consentire a un movimento come Etica, così autonomo, non ricattabile, insensibile alla musica delle lusinghe, refrattario alle “tirate di giacchetta”, fuori dagli schemi (ed orgoglioso di esserlo!) di una politica cittadina sempre più distante dai drammi della gente e sempre più ripiegata su se stessa, di arrivare al governo della Città, con l’idea di girarla sopra e sotto senza guardare in faccia a nessuno, e di porre al primo posto esclusivamente il bene dei battipagliesi, di tutti i battipagliesi? Evidentemente no!

Da qui la necessità di vomitare veleno mediante la maldicenza, – il riferimento è chiaro e preciso all’ultimo comizio di Gerardo Motta e agli scenari politici che lo stesso Motta aveva adombrato, i quali coinvolgevano anche la Francese, in un disegno, secondo lui, che si pensava fosse preordinato al solo scopo di non fargli vincere le elezioni – innestando astio e rancore verso il nostro movimento e verso la nostra leader Cecilia Francese, cercando di colpirne l’immagine, di incrinarne quella credibilità guadagnata sul campo di una dura opposizione che, se condotta seriamente anche da altri, avrebbe avuto i numeri per determinare, già da tempo, la caduta dell’amministrazione Santomauro.

Ecco allora che sulla rete e tramite la stampa, parte una vera e propria campagna tesa a colpire l’immagine di Cecilia. Siamo arrivati a rinfacciare scelte politiche compiute da suo padre 40 anni fa, o ad attaccarne la stessa professionalità conquistata in decenni di sacrifici, di pellegrinaggi per l’Italia e per l’Europa.

In questo clima, velenoso e cattivo, – si legge ancora nella nota politica di Etica per il Buongoverno una serie di allusioni escursive su Gerardo Motta riferendosi ai complotti – può anche accadere che un signore di mezza età (ma vecchio lupo dei boschi della politica battipagliese) ex candidato a Sindaco (clamorosamente sconfitto da Santomauro); ex capogruppo del PDL (sfiduciato dal suo stesso partito), raccontasse, in una calda serata quasi estiva, in un comizio in piazza, un sogno che ha fatto; un sogno in cui, per fargli perdere le elezioni del 2009, ci sarebbe stata una vera e propria congiura, compresa la candidatura della nostra Cecilia, di cui avremmo dovuto chiedere scusa alla città! Se questo sogno serve a questo signore per stare in pace con se stesso e farsene una ragione, AMEN!

Invece – si aggiunge – noi avremmo preferito che spiegasse come mai, nel 2009, 6.000 battipagliesi circa votarono Cecilia, forte di una sola lista, decretandone un risultato elettorale straordinario; come mai la sua candidatura non fu gradita al suo stesso popolo della destra, che votò le liste ma non il candidato a Sindaco; ma soprattutto come fece a perdere il ballottaggio, dove Cecilia non era presente!

Meditasse su queste domande, questo signore, lasciando stare improbabili (e francamente miserevoli) idee di congiure o complotti;

La richiesta di scuse alla città, dovrebbe piuttosto rivolgerla a chi, mentre Etica costruiva l’opposizione in Consiglio e nella Città con decine di iniziative, per 4 anni sottovalutava quello che rappresentava quella amministrazione diventando oggettivamente complice di Santomauro!

Questo signore – riferendosi sempre a Motta e volendo sempre sottolineare come a Battipaglia non vi fosse nessuna opposizione oltre a quella di Cecilia Francese che non si sia fatta coinvolgere in inciuci con l’Amministrazione Santomauro – è stato il Presidente della Commissione consiliare del Governo Santomauro per la produzione del PUC, di quella colata di cemento programmata anche con il suo gradimento, ma con la fortissima opposizione di Cecilia Francese.

Cecilia è stata chiara nel comizio di sabato scorso: “Noi non abbiamo tempo da perdere intorno ai pettegolezzi o alle volgarità che ci stanno scaricando, e ci scaricheranno addosso. Noi abbiamo altro da fare: dobbiamo ricostruire dalle macerie una Città!”

Per questo ci siamo riproposti di non farci trascinare nella rissa!

Noi vogliamo parlare di cosa fare per la nostra Battipaglia! Noi, da sempre, stiamo formalizzando proposte sul terreno dello sviluppo economico, del risanamento finanziario dell’ente, dell’assistenza e della solidarietà, del lavoro e dello sviluppo, dell’urbanistica, delle questioni ambientali, delle questioni istituzionali. Noi continueremo su questa strada, anche attraverso lo strumento del confronto diretto con le categorie e le forze sociali, su quello che abbiamo chiamato “programma partecipato.

A tal fine Etica – concludendo lancia il Patto con la Città – intende chiamare a un “PATTO PER LA CITTÀ” tutte le associazioni, i movimenti, i partiti, i comitati che intendono ricostruire le condizioni del fare politica. Chiamiamo all’appello ogni forza sana di questa Città, per risollevarne le sorti, per disegnare un percorso virtuoso, e per attuare, attraverso la partecipazione, anche una misura di controllo, affinché nessuno pensi di non dover dare conto alla Città.

La politica battipagliese, invece di rimestare fango, dimostri di essere capace di reggere il confronto con Etica sulle cose da fare, sui progetti, sulle idee per la Battipaglia del domani. È su questo terreno che vogliamo confrontarci!

Per i sogni di una notte di mezza estate, sinceramente, di questi tempi, non abbiamo tempo da perdere!

Battipaglia, 19 giugno 2013

2 commenti su “Il “Sogno di una notte di mezza estate” è Cecilia Francese Sindaco”

  1. Aspetto con ansia il giorno in cui Etica ecc ecc. vincerà le elezioni a Battipaglia. Non so perché, ma provo sempre un sottile piacere quando gli oppositori patologici arrivano ad avere dei ruoli di responsabilità. Si perché finiscono tutti allo stesso modo. Arrivano al potere e non concludono niente, cincischiano, prendono tempo, fino ad arrivare a fare opposizione a loro stessi. Infine gettano la spugna con gran dignità.
    I più onesti, si rendono conto e spariscono…. gli altri si rifugiano in posizioni massimaliste e campano di finta opposizione sulle spalle dei contribuenti.

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