Il Consiglio comunale è costretto a sospendere i lavori sulla spinta delle proteste in aula dei lavoratori edili. Il Consiglio salta, e le vittime diventano carnefici.
Grida, parolacce, insulti, confusione, I lavoratori reagiscono al tentativo di strumentalizzazione delle forze politiche. E la vertenza lavoro in tutte le sue drammatiche angolature “occupa” in modo sbagliato la scena politica.
di Massimo Del Mese (da POLITICAdeMENTE)
EBOLI – Il lavoro questo scosciuto. Potremmo dire proprio così perché ormai sono: in milioni quelli che un lavoro lo cercano e non lo trovano; sono in milioni quelli che lo hanno perso; sono in milioni quelli che un lavoro non lo hanno mai avuto; sono in milioni quelli che il lavoro anche se ce l’hanno vivono nel terrore quotidiano di perderlo; sono sempre milioni quelli che il lavoro ce l’hanno ma vengono pagati da straccio e non avranno mai un contratto; sono ormai pochi quelli che hanno un lavoro e non ce la fanno più a vivere; tutti vivono misericordiosamente ma nella più totale miseria, tralasciando quello che si potrebbe aggiungere sugli sprechi e su ogni altra forma di protezione delle famose Caste a partire dai Magistrati, passando per i politici, arrivando ai super burocrati i manager e tutti i vari vertici delle armi con i loro stipendi e le loro pensioni milionarie.
Ed è proprio il lavoro, questo sconosciuto, che si è messo di traverso e non ha consentito che si consumasse il Consiglio Comunale di ieri sera, convocato, manco a farlo a posta, per discutere e approvare, proprio sulla spinta di quella che prima era una richiesta di aiuto che il Comitato “Edilizia & Lavoro” aveva avanzato e da mesi poi aveva trasformato prima in protesta, portando le loro richieste all’attenzione dell’opinione pubblica e poi in presidio di protesta occupando pacificamente l’aula del Consiglio Comunale, per sollecitare le Istituzioni locali e per esse i Partiti, i Consiglieri, l’Amministrazione comunale, fino ad elevare la protesta a manifestazione pubblica sul lavoro, che come al solito, per l’ipocrisia di alcuni che vogliono cavalcare sempre la tigre, si è tentato di trasformare una manifestazione che chiedeva lavoro in una manifestazione che invece attraverso il lavoro, potesse assediare l’Amministrazione Melchionda in difficoltà per le varie mini-crisi interne e magari dare l’ultima spallata a Martino Melchionda.
Tentativo che con particolare sdegno e forza è stato respinto dagli stessi protestatori, che al contrario, stanno si vivendo un momento difficilissimo perché non hanno il lavoro, ma nello stesso tempo avvertono che stanno vivendo un momento importante per il loro futuro prossimo, poiché sembrerebbero abbastanza convinti, e speriamo accada, che di quì a poco si risolverebbe il loro problema esistenziale mettendo in cantiere alcune delle proposte che lo stesso Comitato ha formulato avvalendosi anche del suo Consulente Tecnico Raffaele La brocca.
Questo sarebbe l’augurio che meriterebbero e questo dovrebbe essere il naturale epilogo, ma purtroppo la crisi politica che attraversa anche il nostro Paese (Italia) è mondiale, e quì da noi nella nostra Città (Eboli) si avverte più che altrove, perché nell’ultimo ventennio ed in quello precedente, vi sono state due “dittature“: l’una ideologica; l’altra di potere; le quali hanno impedito una normale crescita della Città e quindi che i vari settori della produzione, ivi compreso quello legato all’edilizia, avessero un loro normale decorso seguendo quelle che sarebbero dovute essere le proprie potenzialità in un mercato che libero non era, ed invece di affiancarle e creare le condizioni favorevoli ad un normale sviluppo, attraverso risposte plurali, efficaci, libere, si è pensato al controllo e al freno.
Così che se nell’ultimo ventennio, a seguito della impostazione politica del divieto mascherata di populismo rossastro ha causato la consunzione di ogni minima iniziativa, che ha riguardato tutti i settori da quello agricolo, all’industriale, all’edilizia, al turismo ecc. e specie riguardo allo sviluppo della Città dal punto di vista urbanistico, sbagliando a pieppari ogni indirizzo; il precedente ventennio aveva dato una bella botta, alla desertificazione industriale e imprenditoriale, puntando il consenso sul clientelismo rispondendo a richieste, esaudite in posti di lavoro, in enti, Comune e Ospedale, gonfiandoli di protetti a più non posso e abbassando anche il livello delle prestazioni delle quali ancora oggi ne paghiamo le conseguenze, ma ancora più gravemente bloccando il Piano Regolatore, non attuandolo nella parte che riguardava le particolarità, controllando ogni iniziativa e mortificando per questo quella libera, costringendo chi volesse imprendere alla “genuflessione” per non subire freni e correre il rischio di fallire.
La conseguenza? Che sono scomparse intere generazioni di imprenditori sia nel campo dell’edilizia, che più interessa il Comitato “Edilizia e Lavoro” che in tutti gli altri settori, e sempre per restare nel campo del “mattone “, del “cemento” e del “Tecnigrafo“, nell’ultimo quarantennio gli ultimi insediamenti urbanistici sono stati quelli legati ai due ventenni: l’uno nella zona nord-est della Città (ultimo ventennio) una speculazione edilizia delle peggiori, mascherata con il nome di IACP FUTURA, che aggirando il sistema degli appalti, autoassegnava i lavori ad uno dei suoi soci, costringendo in ultimo i compratori a sborsare altre somme per entrare in possesso delle loro case, realizzate in un contesto desertificato, lasciando poi al comune il compito di realizzare quelle minime infrastrutture per renderle contestualizzabili; l’altro è avvenuto, a Santa Cecilia, manco a farlo apposta laddove vive e lavora l’ing. Raffaele La Brocca. Una vera e propria colata di cemento e di palazzoni che non hanno contribuito affatto a rendere quella Contrada un abitato armonioso sia nei tratti urbanistici privati che pubblici, ma contribuendo in maniera marcata a rendere l’intera area “affollata” urbanisticamente parlando e per niente accettabiole dal punto di vista sociale, riducendola ad un “dormitorio”, lasciato solo e fortunatamente alla socializzazione, ci hanno pensato quei pochi momenti di convivialità legati alle iniziative che si mettono in cantiere nel centro sportivo Spartacus.
Sarebbe interessante sapere quanti edili di Eboli hanno lavorato in quei cantieri. Ma tornando a quella del Comitato “Edilizia e Lavoro”, che è iniziata come una manifestazione per mettere sul tappeto un disagio, non avendo o avendo perso un lavoro, e una richiesta leggittima di lavoro, continuata poi protesta ed in presidio di protesta, successivamente elevata all’opinione pubblica con la manifestazione di domenica scorsa, sulla quale gravano i tentativi di strumentalizzazione politica che sarebbero state messe in opera e che gli stessi aderenti il Comitato hanno fermamente respinto, fino ad arrivare a quel brutto spettacolo di bassa democrazia offerto nell’ultimo Consiglio comunale con urla, grida, parolacce, impedendone, e quì addebitando ai Consiglieri comunali il non aver saputo o voluto continuare una discussione, che il consiglio comunale si tenesse.
Ed è proprio quì che una richiesta giusta si eleva ad altro e supera quel confine che seppure ne fa riconosce le ragioni porta ad una condanna senza appello, trasformando le vittime (i lavoratori edili) in “carnefici” dal momento in cui con arroganza per affermare i propri diritti si calpestano quelli degli altri.
Il problema della strumentalizzazione anche se dovesse esserci dovrebbe interessare poco gli attori della protesta se sono convinti delle loro ragioni e appunto non si lasciano condizionare da chicchessia, del resto il comitato stesso nel momento in cui ha corredato la sua protesta con alcune richieste politiche tutte afferenti il campo dell’Urbanistica, ha manifestato apertamente la sua volontà di esercitare un suo diritto facendo anche politica. Quindi quei tentativi attribuiti a chi in qualche modo ha pensato di affiancare la protesta, sia per manifestare la vicinanza al problema, che per affermare una loro legittima prerogativa di fare politica e ricavarne in uno beneficio per il proprio raggruppamento politico e per l’iniziativa stessa, ha ben poco da strumentalizzare atteso che si tratta di una protesta che ormai ha assunto prerogative politiche.
E nel mentre si parla di politica, poi è necessario confinare le azioni dei vari soggetti, siano essi i lavoratori edili e il loro consulente tecnico, siano le opposizioni che vorrebbero da questo episodio mettere in difficoltà l’amministrazione, sia l’Amministrazione comunale stessa che deve necessariamente prendere delle iniziative, contestabili o meno che siano, negli alvei giusti, e leggendo ad una ad una quelle che sono le richieste del Comitato, si può senza dubbio affermare che alcune di esse possono essere immediatamente eseguite, se i ritardi sono da attribuire in capo a pastoie burocratiche e degli uffici. Molte altre richieste o meglio proposte, al contrario sono afferenti a temi che sono oggetto di studio e di discussione nei momenti e nei tempi che le leggi in materia urbanistica regolamentano, e poichè le procedure che afferiscono gli strumenti Urbanistici, siano essi quello generale il PUC, che quelli di attuazione i PUA, sono di evidenza pubblica, proprio perché si accolgano quelle che sono le famose “manifestazioni di interesse“, le quali possono essere oggetto di discussione solo e quando queste vengono aperte per arrivare a raccoglierle, valutarle, accoglierle e trasformarle in appunto un documento urbanistico pubblico.
Per quanto sia possibile le varie osservazioni e le varie proposte (politico-urbanistiche) contenute a corredo delle richieste di lavoro che il Comitato avanza, sarebbero dovute essere esposte nel momento in cui sono state aperte le procedure dei vari PUA, a partire da quello di sant’Andrea, passando per quello della Pescara, attraversando quello delle Fontanelle, per giungere poi a quello di Santa Cecilia. Richieste meritevoli di osservazione e di discussione, ma che comportano visioni politiche che dovrebbero trovare asilo in una maggioranza che si riconosce in esse, e di quì la politica, e per quanto si possa esprimere ogni riserva circa il giudizio politico rispetto all’attuale Amministrazione, la materia urbanistica e lo sviluppo del territorio sono le principali prerogative in capo ad una Amministrazione, la quale ha il dovere di progettare secondo le proprie vedute politiche la Città, ma ha anche il dover di ascoltare le istanze, anche le minime e dare risposte veloci ed esaurienti anche se non necessariamente rispondenti alle richieste, nei luoghi nelle forme, e nel rispetto delle leggi come appunto prevede la normativa urbanistica.
Nel caso specifico che si faccia uno screaning veloce sulle opere cantierabili e si velocizzi tutto quello che è possibile, ma nello stesso tempo le richieste legittime di lavoro non devono sconfinare nell’arroganza, nella prepotenza e nella cafoneria, pensando a quei momenti bruttissimi che si sono consumati nel consiglio comunale, che vanno condannati senza un attimo di esitazione.
Se si vuole la certezza di attirare l’attenzione di chi ci deve ascoltare, bisogna parlare a bassa voce.
Eboli, 13 giugno 2013
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mi ripeto è vero o non è vero che l’ing. la brocca è stato direttore dei lavori dell’edificato outlet cilento?
L’ing. La Brocca, svolge la sua attività da professionista. Non è una impresa che ha facoltà di assunzione !.
io penso che l’ing. La brocca è uori a precindere da ogni logica, lui diventa solo un paravento per un amministrazione che continua ad essere assente insoluta e imputabile per quello che fa. Se ne frega della disoccupazione la gnte ebolitana che non habil piatto sul tavolo non è un problema dei nostri olitici ormai zombi dellapolitica. Rispolvero uno dei tanti problemi sommersi del territorio ebolitano e degli ebolitani. Il consorzio Bonifica Destra sele continua ad inquinare terreni fertili pur attingendo a fondi europei nasconde malefatte e pericoli di morte allespalle degli ebolitani e cioè presenza di tubi rivestiti in amianto interrati zone con falde acquifere come Acqua dei pioppi casarsa ed altro.” U dolore e’ di chi u sent no’ chi u ten ment” vecchio e saggio proverbio ebolitano.Invito gli inquieenti a non essere di parte indagateeeeee
In quanto appartenente al comitato Edilizia e Lavoro devo fare una piccola precisazione.Del Mese ha esternato in modo preciso e reale la situazione ebolitana degli ultimi quattro.Detto questo devo solo rifiutare quel presunto ruolo di carnefici che si vuole addossare ai componenti il comitato.Il nostro comitato ha manifestato
per cinque mesi raggiungendo livelli massimi di civiltà,capacità di confronto e di dialogo,educazione e rispetto per ogni cosa che si sia presentata durante questo percorso.
Da parte dell’amministrazione comunale sono mancate tutte queste capacità.
Voglio ribadire che l’amministrazione comunale è mancata,nei nostri confronti,in capacità di dialogo e
di confronto,in correttezza,in educazione ed infine ha mostrato il suo lato negativo che riassume tutto quanto detto fino ad ora.
Infatti,nell’indole dell’amministrazione ignora l’esistenza del vocabolo “democrazia”.
Il nostro comportamento è stato esemplare anche mercoledì sera.
Vorrei solo chiarire una cosa.
Nel momento in cui l’amministrazione è mancata,in tutte queste cose,nei nostri confronti è mancata anche nei confronti di quei mille cittadini che avevano firmato e condiviso le nostre proposte protocollate.
Alla base della nostra reazione c’è il mancato rispetto per il nostro comitato e per quei mille cittadini.
I veri ed unici carnefici in questo paese sono i componenti dell’amministrazione col loro comportamento privo di democrazia,dialogo,confronto e soprattutto di civiltà ed educazione.
Ma finiamola col martin accomodato e soci…la vera arroganza è la sua presunzione e prepotenza diplomatica di stare al di sopra di qualsiasi legge nel credersi il PADRONE della città di Eboli…gli ebolitani si sono rotti i coytes di questa gente,quindi caro Del Mese lo riporti che eboli si è rotto xx xxxxxx di questa Gente a capo della Eboli S.R.L perchè sinceramente mi rifiuto di chiamarla pubblica amministrazione.-
Lo spettacolo e’ indecente.
Le rivendicazioni sul lavoro non possono passare attraverso la violenza, l’ arroganza e il disprezzo delle istituzioni.
Se passa questo principio e tutti si mettono a minacciare, urlare e altro, va a finire che si distorce il bisogno e si va nella estorsione, favorendo i piu’ facinorosi.
Un episodio da condannare.
Da condannare anche la nostra pavida Amministrazione che non ha saputo sostenere le sue proposte.
Da Condannare anche l’opposizione che ha voluto avallare questa brutta pagina pensando di cavaocare la protesta.
—-…………………………stavo scrivendo un post ma ……ma.. ma andate a fare nel ….. con questi falsi moralismi
A tutti coloro che si esprimono sul nostro comitato e sul suo operato chiedo una sola cortesia….” Siate
uomini e presentatevi col vostro nome e cognome…come mai siete tanto xxxxxxxxx da parlare nascosti dietro a questi nomignoli che vi rendono ridicoli”…..L’uomo che parla di nascosto è un essere insignificante proprio come lo siete voi che vi nascondete in questo modo.
Per Peppe Rinaldi,
Il fatto che si scriva con dei Nick name non mette in discussione quello che correttamente ed in maniera libera esprimano.
L’anonimato e’ una scelta, e’ anche una garanzia per chi scrive ed io ne sono sempre piu’ convinto.
Deglii autori, naTuralmente, siano essi anonimi o meno poco importa, sono identificabili dai loro ip, e se dovessero scrivere cose offensive ne rizponedebbero personalmente essendo identificabili.
Onestamente da quelli che leggo non mi sembra vi siano motivi particolari, poi se non si accettano divergenze allora e’ tutta un’altra cosa.
Massimo Del Mese
GRAZIE ADMIN, DIFATTI QUANDO NON SI SA COSA RISPONDERE SI ATTACCA IL PENSATORE E NON IL PENSIERO,MOLTO COMODO X I NEURONI INDOLENTI DI LIBERI PSEUDO-PENSANTI!
COME SI VEDE,E’ SEMPLICISTICO PARLARE DI LIBERTA’,X SE STESSI,MA NON LA SI RICONOSCE NEGLI ALTRI…CHE DELUSIONE…
Il dissenso e’ il sale della democrazia e ad esprimerlo non necessariamente bisogna firmarsi. CONDIVIDO LA VOSTRA ANSIA E LE VOSTRE RIVENDICAZIONI MA NON POSSO CONDIVIDERE QUEI COMPORTAMENTI AGGRESSIVI MOSTRATI IN CONSIGLIO COMUNALE. Di questo passo correte il rischio di perdere quel consenso popolare che avevate ma che non puo’ essere espresso, con tutto il rispetto, dall’ing. La Brocca che ha spostato una domanda legittima di lavoro in rivendicazioni urbanistiche. Buona domenica
Massimo, il tuo articolo sulle problematiche edilizie e sulla questione lavoro nel settore, è come sempre illuminante. Compreso il tuo giudizio sul “consulente tecnico” dei lavoratori edilizi organizzati.
Si intreccano in maniera orizzontale sacrosanti diritti al lavoro degli edili con interessi più o meno latenti di personaggi e gruppi di potere sia economici, sia politico-partitici.
E così, da vittime si diventa carnefici.
La protesta, anche se accesa,deve essere condotta sempre nei limiti del rispetto dei diritti altrui nonchè nell’alveo della democrazia. Peggio ancora quando si impedisce il regolare svolgimento di un pubblico consesso come il consiglio comunale.
Sarebbe come impedire i lavori del parlamento,a prescindere dal governo in carica,piaccia o non piaccia ai protestatari!
Poi, quando addirittura si vuole incanalare la protesta verso reconditi obiettivi….ancora peggio!!!
Tutto bene Massimo, ma non mi convincono analisi lapidarie e perentorie su quarant’anni di vicende urbanistiche che hanno interessato il nostro territorio. Le vicende sono più complesse e meriterebbero valutazioni più approfondite. Sia chiaro che personalmente non devo difendere niente, se non la mia coerenza di pensiero. L’assenza, la presenza o l’elusione di una qualsiasi strumentazione urbanistica è sempre frutto di un’ideologia. Il punto vero è cosa serve a una comunità per vivere e progredire senza mangiarsi il suo futuro. Gli esempi, in negativo, del passato dovrebbero esserci da monito, ma vedo che ancora si va avanti per slogan e si agitano soluzioni miracolistiche. Sicuramente una classe dirigente all’altezza del suo compito dovrebbe affrontare con ben altro taglio questi temi. L’errore fondamentale è quello che hai individuato tu e che io sottoscrivo: “… un’Amministrazione, la quale ha il dovere di progettare secondo le proprie vedute politiche la Città, ma ha anche il dover di ascoltare le istanze, anche le minime e dare risposte veloci ed esaurienti anche se non necessariamente rispondenti alle richieste, nei luoghi nelle forme, e nel rispetto delle leggi come appunto prevede la normativa urbanistica.” C’è mai stata una discussione seria su questi temi, se non nei ristrettissimi ambiti di pochi personaggi che si sono arrogati il “diritto a vita” di rappresentare la città, non solo in Consiglio Comunale loro sede deputata per elezione, ma anche negli altri istituti di rappresentanza democratica (leggasi partiti, enti territoriali o associazioni di comodo)? Riguardo ai toni, non entro nel merito perché non ero presente, ma se ci sono state minacce e intimidazioni, queste sono da condannare a priori, da qualunque parte esse provengano.
Caro Massimo,ove fosse possibile,ti devo chiedere una cortesia.Giusto che sia tu a decider,ma mi sembra scortese e riduttivo il fatto che sul tuo blog scrivono persone nascoste dietro quei nomignoli deficienti.
La cosa che non riesco a comprendere perche’ mai ci si sofferma sui nomignoli e non sul comportamento deplorevole tenuto in Consilio comunale da persone che sono conosciute e si sono presentate, appunto, in un modo sbagliato.
CHE significa che chi si presenta con il proprio nome puo’ dire e fare quello che vuole?
Non ci sto. Sono ormai anni che scrivo su questo sito, che critico e mai nessuno ha obiettato sui contenuti. Tra l’ altro letti e filtrati dal dott. Del Mese, ora c’e’ chi insiste e non si comprende perche’.
Non siate ridicoli e magare siate meno prepotenti, scoprirete sicuramente che moltissimi di noi vi sosterranno.
Cicirinella un nomignolo deficiente
@ marco naponielo, se qualcuno ancora e’ convinto che l’edilizia sia il motore trainante x un futuro dell’italia e nella fattispecie di Eboli , mi dispiace dirlo ma sono fuori dalla realta’( anche perche’ con le normative vigenti di sicuro non sarebbero tutelati i lavoratori Ebolitani, salvo vecchie logiche clientelari da me non condivise) . Non capivo non condividevo mi sembrava non lungimirante quel piano regolatore approvato dal consiglio com dell’allora Sindaco Rosania, mi devo ricredere,ma ,allora si e’ peccato di presunzione con tutti quei Soggettoni in consiglio ( adesso si potrebbe dire nominati,spero di non beccarmi una denuncia x abbuso di schiettezza) , mi spiego ,non si e’ mai tentato di far capire con dati di fatto che potevano esserci altre strade da esplorare..spiegando che l’edilizia ad Eboli e ferma ormai dal lontano 1993. Mi firmo Comunista , consapevole , che sono on line… anche senza foto , non pretendo di piacere a tutti ……. molti nemici molto onore come diceva HO CI MIN vietnam bohhh
Mentana si cancella dai social network, per la presenza (sempre di più) di interventi con pseudonimi ( o in anonimato!!),
Peppe Rinaldi, che si è sempre firmato- assumendosi la responsabilità delle sue “idee” – ha ripreso una mia vecchie questione. Sono un “utilizzatore” ( non chè amico di Massimo)dalla prima data di politicaDEmente. All’inizio prevalevano interventi “firmati”, poi sono cominciate tutta una serie di “risposte” diciamo non firmate, che spesso erano delle vere e proprie invettive( al limete delle offese personali verso chi aveva il coraggio di identificarsi).…Ora invece prevalgono “gli anonimi” e si inneggia a questo metodo che inveve ANDREBBE CONDANNATO SEMPRE, indipendentemente dalle cose che si dicono. Perchè gli argomenti usati dai difensori dell’anonimato son gli stessi addotti dai massoni per giustificare le logge coperte ??
Se le cose che si pensano e poi si rendono pubbliche sono giuste e condivisibili perchè bisogna NASCONDERSI ???
Onore perciò a:peppe rinaldi,Vito Pindozzi, vincenzo Cicalese,francomoraniello, ( 5 su 15 interventi ….finora)
COMUNISTA,mi piace che mi tiri in ballo in un post in cui non sono intervenuto,ma io ritengo questo settore,nonostante lacci e laccioli,il settore trainante per l’indotto oltre i lavoranti principali e anche sul fatto che la CASA E’ IL BENE RIFUGIO E PRIMARIO DEL NOSTRO POPOLO, ma nonostante le belle parole sulla defiscalizzazione ,l’IMU ha fatto crollare il mercato del 30% idem del valore medio immobiliare…la mazzata finale.
Edilizia: 1 mln di posti di lavoro a rischio!
mi ripeto
ma mica zorro si firmava con il suo nome all’anagrafe
per ovvie ragioni politiche aggiungerei
ma in questo posto di tutto si parla tranne che
@ dott. lioi, continuo con enorme dificolta’ a non capi’ , ma che voi i nom u codic fiscal a paternita e a maternita’ , x , nel merito dover rispondere in modo adeguato alla persone a seconda del grado di parentela di istruzione e di titoli accademici ,continui scusa se ti do del tu ad offendere in maniera cosi aggressiva e a dir poco educato persone che si sono affacciate a questo blog, penso in modo totalmente educato, ti posso assicurare personalmente che il sottoscritto il suo nome era scritto su liste elettorali comunale e non solo. NEL MERITO SPERO CHE TU NON POSSA NON CONDANNARE QUESTO MODO DI MANIFESTARE p.s. NON RISPONDERE COME TU SEI DA BUON SOCIALISTA. ti saluto e ti auguro una buon notte ………..comunista
NON RISPONDO AD ANONIMI E NON OFFENDO MAI NESSUNO PERCHE’ -ho il coraggio di assumermi la responsabilità di quello che dico- E MI FIRMO.
Chi intende parlare con me e non vuole farsi riconoscere su questo spazio democratico (?????)può farlo tramite posta elettronica: ant.lioi@libero.it
E chi è Mentana?
Uno dei giornalisti meno prezzolati forse del panorama editoriale ma non per questo può dare l’esempio di alcunchè.
a lioi
ma lei è con zorro o con il sergente garcia
@ sig.lioi, leggo o x meglio dire intravedo azz un barlume di lucidita’ riconducibile al suo buon senso di socialista irriducibile ,di sicuro, ad una politica ben collocata nel tempo ( mi rammarico con Te del fatto che come al solito in discussioni che potevano apportare un serio contributo non all’opinione pubblica on line, ma al benessere sia economico che sociale,x, x sociale intendo , opportunita’ lavorative non ti sei fatto sentire , nella fattispecie, fotovoltaico ,che il Tuo buon amico on Carmelo Conte si e’ con ammirevole coraggio intelletuale e non solo, si e’ schierato , sorvoliamo sul finale) comunque x tua informazione il mio nome in anagrafe e’ carlo maximo , se vuoi ti posso anche mandare una mia foto con padre madre sorella fratello nipoti cugini ed affini,…….ti prego contestualmente di mandarmi tuo curriculum e parentele, in quanto di persona presumibilmente potrei conoscerti ma non riesco a collocarti nel mio tempo……..Continuo nel chiederti la tua posizione e come al solito ne da Te ne da altri ho avuto risposte democratiche, x non dire solo squallide minacce , sui fatti verificatosi in Cons. Com. …………. x il sottoscritto e stato solo un tentativo maldestro estorcere promesse alla massima autorita’ cittadina senzanessuna base giuridiche….ti saluto e ti auguro una buona notte ….. comunista
La situazione è gravissima.
Permettetemi di suggerirvi un’idea.
Sapete tutti che il Governo ha prorogato di sei mesi gli incentivi sulle ristrutturazioni edilizie, estesi ad acquisto di mobili e a interventi di edilizia anti-sismica, con l’estensione del Bonus Energia al 65% (con detrazione ripartita in 10 quote annuali di pari importo).
Ecobonus 55-65%
Da quanto emerso a chiusura del CdM, l’Ecobonus sale dal 55% al 65% e viene esteso per 6 mesi per i privati (dicembre 2013). Inoltre, durerà fino al 3o giugno 2014 per interventi che implicheranno la riqualificazione di “almeno il 25% della superficie dell’involucro del palazzo” .
Per le ristrutturazioni edilizie semplice, la detrazione IRPEF si conferma al 50% ed è prorogata fino a dicembre 2013 per spese di ristrutturazioni edilizie fino a 96.000 euro di spesa massima (rispetto all’ dall’ordinario 36% fino a 48.000 euro).
Inoltre è prevista un’agevolazione anche per gli arredi fissi “compresi nella muratura, ad esempio quelli parte di cucine”
Un bonus del 50% è previsto anche per gli interventi di edilizia anti-sismica: gli incentivi vengono estesi agli immobili ubicati nelle aree sismiche per la messa in regola con le norme anti-terremoto.
Alla luce di tutto questo chiedo ai nostri amministratori di organizzare uno sortello unico dove amministratori di condominio, privati, possano presentare la propria domanda e, senza fre altro ed attendere periodi lunghi, venga istruita la pratica per permettere a costoro di poter acceder alle agevolazioni di cui sopra. Con qualche altro incentivo comunale (da definirsi) gli utenti finali potrebbero essere incentivati a ristrutturare palazzi, ville, appartamenti, ecc. e sbloccherebbero per un po’ di tempo il lavoro nell settore edile. Eboli potrebbe diventare un grande cantiere e le famose gru sarebbero il primo segno che qulcosa sta cambiando. Ma per fare tutto questo occorre volontà, capacità ed onestà intellettuale. E’ difficile? Ma almeno potrete dire di averci provato.
Armando Voza
Caro Armando
ma quale razza di sportello unico chiedi a lor signori ???
Questi sono presi e distratti da altri affari personalistici, prima che l’UDC o altri SOGGETTI del gruppo MISTO stacchino la spina e non possano concludere quanto hanno concertato fino ad oggi !!!
Ad Eboli manca la volontà di far crescere la nostra città e questo lo si evince dal comportamento ostruttivo
tenuto dall’attuale amministrazione.Io mi sento di dire una cosa suggerita dal cuore….Cari componenti la maggioranza attuale,ma i vostri figli vivono a Eboli o no?….il futuro dei vostri figli è in pericolo come quello dei nostri,perché non reagire prima che sia troppo tardi?Possibile che il futuro dei vostri figli non vi sta a cuore?…Allora fate in modo che la nostra città esca da questa condizione medievale utile a pochi ma dannosa per la collettività.
Caro Peppe Rinaldi non ci perdere del tempo con sta gente,con queste capre a commando ci perdi tre cose,acqua tempo e sapone,parlare con Muli e Muri non ha senso essi non ascoltano pensano solo ai KAISER propri e a curare gli orticelli personali, degli altri e delle sofferenze della gente e della città a questi non c’è ne frega un CACCHIO e ho detto cacchio per non dire altro…l’unica soluzione a tutto.-??? mandarli a casa e molti di loro non dovranno più metterci piede all’interno del comune che sono veramente il cancro di questa città.-
Caro Compagno Socialista(?)Antonio Lioi, hai dimenticato quello che ho subito su questo blog per aver dichiarato la mia identità?
La maggioranza che interviene su questo sito è di natura catto-comunista e giustizialista, mentre la minoranza è di natura nazifascista, con la costante però che tutti parlano di Amministrazione Comunale, omettendo di nominare il massimo responsabile (Melchionda) dei danni procurati alla nostra Città. Dovete sapere che intorno al vostro Ducetto (il Dux Massimo fa l’Imperatore a Salerno ed ora, per la sua immensa cultura-sic- e capacità di cementificatore, anche Vice Minisstro nel Governo) svolazzano alcuni vecchi ed ex Consiglieri Comunali che intrallazzano su tutto quello che viene realizzato, di pubblico e privato in questa Città Dormitorio.
Caro Elio, caro EX-compagno socialista ( senza punto interrogativo), quando davo atto della correttezza di chi si FIRMA, su questo spazio democratico ( adesso si con i ??) pensavo anche a Te. Non dimentico affatto come ANONIMI si sono comportati nei tuoi confronti ( ma anche nei miei) e sono certo che i “tuoi silenzi” dipendono molto dalla scarsa partecipazione di “firmatari” alle tue considerazioni. Considerazioni che io “generalmente” non condivido, ma apprezzo molto il Tuo coraggio nel mettere il nome ( e la faccia) anche su questioni scomode o non condivisibili. Mi ha fatto molto piacere leggerti e spero di trovarti in BUONA SALUTE, con l’affetto di sempre “antonio”…..
Carissimo Antonio, il Socialismo liberale e umano di Nenni,Pertini, Craxi, Mancini, ecc, ecc, ecc., non ha niente a che vedere con il Giustizialismo Giacobino del PD, sorto sulle macerie provocate dal fallito Golpe Fascio-Catto-Comunista (Scalfaro,Fini, De Mita,Occhetto,Napolitano, Prodi, Scalfari, la Repubblica, l’Espresso ecc. ecc. ecc.). Ti stimo come Scienzato e come uomo, ma non come politico. Ti abbraccio con profondo affetto.
Elio
Caro Elio,
rimettendo a posto il mio archivio personale,mi è capitata tra le mani una foto insieme a te e Isaia Bonavoglia. Se non sbaglio,all’epoca, eri vice-sindaco ed io consigliere comunale d’opposizione.
Di te ho il ricordo di persona affabile,simpatica e intellettualmente onesta.
Le tue vicissitudini personali,però, ne hanno incattivito il carattere(spero tanto di sbagliarmi).
Ma Perchè vedi dappertutto Giacobinismo,Giustizialismo, Complottismo, Cattocomunismo,ecc,ecc…?
Penso che anche tu,con l’esperienza maturata nel tempo,potresti dare un contributo d’idee per il miglioramento di questa nostra amata cittadina.
Però,mi permetto di invitarti ad un atteggiamento più costruttivo e meno bilioso. Per quanto attiene gli anonimi,la penso diversamente da te e A.Lioi: ciascuno è libero di partecipare alla discussione,purchè si mantenga entro i limiti della decenza e del confronto civile. A volte,gli anonimi risultano simpatici e colti nonchè a conoscenza di avvenimenti scabrosi e difficilmente riferibili da parte di noialtri noti.
Grazie per l’attenzione
Vincenzo Cicalese
Io sono uno di quelli che hanno scelto di interoquire da anonimo, utilizzando il nick name “cicirinella”, facendo riferimento a quella filastrocca “cicirinella teneva teneva e non sapeva che teneva” ad indicare tutti i miei dubbi, le mie perplessita’, che mi assalgono appunto fino ad arrivare al punto di trovarmi con un pugno di mosche in mano.
E’ evidente che sono una persona come tante, che non ha piu’ fiducia in questa classe politica e spesso ovviamente faccio le mie critiche, ma mai offendendo, anche se spesso mi verrebbe la voglia di mandare qualcuno a f….. non lo faccio per rispetto, soprattutto di me stesso.
Questo per dire a Lioi, Presutto e tanti altri che spesso si lamentano degli anonimi, e non perche’anonimi, ma perche’ non digeriscono le critiche, e vorrebbero sapere chi e’ solo per riversare su di loro tutto il loro disprezzo, l’odio e forse altro.
Molti di noi anche se anonimi sicuramente si conoscono e magari se si incontrano si salutano e si intrattengono giovialmente a parlare.
A me e tanti altri piacerebbe essere valutato per quello che si esprime, fuori dalle convenzioni che al contrario ci frenano o peggio ancora ipocritamente ci accettiamo.
Siate gjusti e non odiosi vendicativi e livorosi ne guadagnerete in serenita’.
Soprattutto lei dottor Presutto. un uomo brillante ed affettuoso come lei, anche se ha subito delle ingiustizie ed e’ deluso, non si lasci prendere dalla cattiveria. sii se stesso.
Con affetto Cicirinella, appunto che teneva teneva e poi si accorgeva che non aveva nulla
@ x tutti e x il mio caro amico platonico sig.marco naponiello onnipresente sempre….(non conoscendoti di persona, marco, ma solo con il tuo nich name , ti immaggino con lunghi capelli e occhialini da intellettuale dissidente non di sinistra ma un misto fra liberal destrosso centrista nulla facente … ah ah ah, mi raccomando, non rivolgerti alla P.S . postale xche dinari non c’e ne sono) nel rispondere a mimi’ e coco’, mi dispiace ravvadermi ma si e’ anche aggiunto carmine u pazz si continua a far passare x sprovvedute persone che tramite a questo blog ,trovano un momento di svago e di lettura dei fatti secondo il sig. massimo del mese che di sicuro e di parte e di sicuro come al solito come alcuni tentano di di far passare come raddrizzatatore di opinioni. Mi duole polemizzare con persone che nel momento storico in cui vivevano hanno ricoperto cariche pubbliche e di sicuro sono stati presenti in dibattiti socio economici x il futuro di Eboli. Ma continuo ad non capire quale momento di critica hanno trovato nella bagarre in consiglio e quale momento di rottura col sistema hanno letto nell’ azione svolta da alcune persone, che rivendicavano come diritto al lavoro x tutti e non solo x chi manifesta ,auguro una buona notte a tutti compreso a mimi e coco…. comunista
@ Enzo Cicalese.
Sulla questione “anonimato sui social-network” è aperto un grande dibattito specialmente dopo l’ABBANDONO di Mentana. Rubo un poco di spazio per farti avere questo pezzo “in merito”. NON E’ REATO, se educato ed eticamente corretto ( es. Cicirinella etc..) ma resto dell’opinione che quando si esprimono opinioni sugli altri, QUESTI, dovrebbero avere la possibilità di sapere CHI SCRIVE.
…..dalla rete……..
“Il numero di tizi che si esaltano a offendere su twitter è in continua crescita. Calmi, tra poco ce ne andremo, così v’insulterete tra di voi”.
E’ questo il cinguettio con il quale, ieri, quando erano da poco passate le tredici, Enrico Mentana ha aperto una lunga discussione via Twitter, chiusa poi, poco prima delle venti, con il suo ultimo tweet: “Un saluto finale a tutti”.
Il direttore del Tg di La7 ha così annunciato – o almeno sembra – la propria intenzione di lasciare la popolare piattaforma di socialnetwork.
L’episodio non avrebbe motivo di essere raccontato se il protagonista non fosse uno dei volti noti del giornalismo italiano, i cui cinguettii – per la verità poco più di un migliaio – erano seguiti da oltre 300 mila persone e, soprattutto, se non fosse per le motivazioni che hanno indotto Mentana a smettere di cinguettare online.
La decisione del direttore sta, infatti, tutta, in altri cento quaranta caratteri, dello stesso Mentana: “Resterei se ci fosse almeno un elementare principio d’uguaglianza: l’obbligo di usare la propria vera identità. Strage di ribaldi col nickname”.
E’, dunque, il fatto che, su Twitter, vi siano milioni di persone che cinguettano utilizzando un nickname all’origine della decisione di Mentana di abbandonare la piattaforma di social network. Tutta colpa dell’anonimato o di quello che, il giornalista, chiama – forse facendo un po’ di confusione tra scrivere usando uno pseudonimo e scrivere in forma anonima – “anonimato”.
Il popolare giornalista, d’altra parte, non fa mistero che nel Twitter dei suoi sogni non dovrebbe esserci spazio per cinguettii “anonimi” – nel senso appena chiarito – e a chi gli fa presente che, forse, la possibilità di cinguettare da dietro un pseudonimo consente, a molti, di sentirsi più liberi di manifestare il proprio pensiero, risponde con un cinguettio lapidario: “Curioso: gli argomenti usati dai difensori dell’anonimato su Twitter son gli stessi addotti dai massoni per giustificare le logge coperte…”.
A prescindere dal gesto di Mentana – forse dovuto ad un momento di umana debolezza davanti a qualche tweett-insulto di troppo – la discussione di ieri via Twitter è troppo importante per essere chiusa con qualche cinguettio. Vale quindi la pena di fare un po’ di chiarezza, pur senza nessuna pretesa di proporre verità assolute che non ci sono e non possono esserci dinanzi ad un fenomeno in così rapida evoluzione e con un così rilevante impatto sociale prima ancora che giuridico.
Un primo aspetto da chiarire è che usare un nickname – su Twitter come in qualsiasi altra piattaforma online – è perfettamente legale ed è, anzi, quanto suggerito dai Garanti della Privacy Europei sin dal 2008 e ribadito, più di recente anche dal nostro Garante per il trattamento dei dati personali e la riservatezza. A ciascuno, quindi, scegliere se presentarsi online con il proprio nome e cognome o, invece, usare uno pseudonimo moderno ovvero un nickname, una modalità di “firma” e non di anonimato, diffusa da tempi ben più antichi della Rete.
Completamente diversa, invece, è la questione della legittimità o meno e, soprattutto, dell’opportunità o meno di consentire – ammesso che un eventuale divieto possa essere effettivamente attuato – che chi pubblica un contenuto online si renda completamente irrintracciabile, mascherandosi non già semplicemente dietro ad un nickname ma dietro ad una falsa identità o ad una identità di fantasia.
Nel primo caso, infatti, chi abusi della propria libertà di manifestazione del pensiero, se anche abbia scelto di farlo sotto il nickname di “cavaliere mascherato” è destinato, senza neppure grandi difficoltà, ad essere identificato e chiamato a rispondere del suo abuso mentre, nel secondo, rintracciare online chi ha scelto scientificamente di non essere rintracciabile, potrebbe essere molto difficile ma non necessariamente sempre impossibile.
La regola su Twitter – per stare alla vicenda che ha fatto infuriare Mentana inducendolo ad abbandonare la piattaforma cinguettante – è che si utilizzi un nickname ma che si lasci il proprio indirizzo mail ed una serie di altre informazioni che, ove necessario, consentono all’Autorità di rintracciarci.
E’ ovvio che si può scegliere di lasciare un indirizzo mail a sua volta non riconducibile ad un’identità reale ed aver cura – con una serie di espedienti alla portata se non di tutti dei più – di lasciare poche tracce digitali. Ma da qui a cinguettare – come ha fatto Mentana – che chi difende l’uso di un nickname su Twitter la pensa come i massoni a proposito dei loro elenchi segreti, il passo è davvero lungo.
Quanto al tema dell’anonimato – quello vero – online, è questione straordinariamente complessa.
Sembra, però, opportuno ricordare che, proprio di recente, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite per la promozione e tutela della libertà di informazione, in un suo report sulla circolazione dei contenuti violenti online, ha ribadito che tutti gli Stati dovrebbero consentire ai propri cittadini di esprimersi online, protetti dall’anonimato.
Forse la soluzione – da ricercarsi necessariamente a livello globale – potrà, un giorno, essere rappresentata dal ricorso ad una qualche forma di c.d. “anonimato protetto”: libertà di agire online in forma anonima, dopo aver, tuttavia, lasciato da qualche parte la vera identità alla quale, solo le forze dell’ordine, dietro ordine della magistratura e nei soli casi più gravi, potranno accedere.
E’ difficile, d’altra parte, allo stato, ipotizzare una identificazione “forte” degli oltre due miliardi di naviganti del web.
Educazione, cultura, autodisciplina e, soprattutto dialogo e confronto online – come suggerito proprio dal relatore speciale Onu nella sua relazione – restano, probabilmente, le cure migliori per un male – quello del c.d. hate speech – che innegabilmente esiste ma è, probabilmente, un necessario tributo da pagare a fronte dei tanti effetti positivi in termini democratici sin qui prodotti dalla diffusione di Internet.
NON CONDIVIDO TUTTO, ma almeno il dibattito e’ aperto.( mi sembra che nelm passato recente , caro Vincenzo, hai espresso un parere molto diverso su questo argomento o non ricordo bene???? Saluti e buona estate( a Praia ???).
@Antonio Lioi – hai ragione in passato ho espresso opinioni diverse sull’anonimato. Avevo ricevuto solo ingiurie, offese e quant’altro da persone che neanche mi conoscevano.
Addirittura avevo pensato di non intervenire più per evitare polemiche infamanti. Poi mi sono ricreduto e ho scoperto che ci sono tanti anonimi garbati e attendibili. Comunque …il dibattito è aperto…come si dice in politichese.
Buona estate anche a te(penso più a Maratea che Praia)
sul tema anonimato i più pericolosi sono quelli telecomandati da illustri personaggi ebolitani,il più delle volte questi signori che amano l’anonimato sono degli insospettabili perbenisti,lo usano solo per infamare e discreditare l’avversario il nemico da abbattere perchè in sostanza poi non valgono un KAISER…ma come si suol dire tanto va la gatta al lardo che pure ci lascia lo zampino,solo quello che non si fa non si sa e ancora le bugie hanno sempre le gambe corte…per cui ATTENZIONE qualcuno/i potrebbero trovarsi con una reputazione completamente Rovinata,piccolo consiglio chiamato avvertimento non vorrei che passasse per una minaccia anzi me ne guardi il Dio…poi ognuno è libero di fare ciò che pare però attenti alle responsabilità civili morale e penale.-
Ha ragione Franco Moraniello, a proposito dell’anonimato. Penso anche io che il Palazzo si sia attrezzato utilizzando connessioni e nick diversi facendo anche bene attenzione agli IP, per smorzare il clima di odio e di attacco nei loro confronti; è questo è un dato oggettivo. Le identità potrebbero essere manovrate dai signor nessuno che presumibilmente si sentono alla frutta ormai, ed è impellente la necessità di far capire alle voci del dissenso, che magari esiste anche qualcuno che li appoggia e ne condivide l’eccellente amministrazione !!….Ma è inevitabile il declino…speriamo presto !!!!!
Caro Vincenzo, le mie odiose invettive non sono rivolte alla tua nobile persona ed a uomini come Antonio Cassese, Vincenzo Sparano, Giuseppe Manzione, Mario Trifone, Vincenzo Aita, Gerardo Vignola, Gerardo Rosania, Massimo Cariello ed alla maggioranza dei Compagni Comunisti Ebolitani, con i quali ho amministrato Eboli da Assessore e Sindaco. Anche nella DC Ebolitana vi sono state onestissime e valide persone come Antonio Gallotta, Giovine (papà di Federico e Enrico),Isaiia Bonavoglia, Carlo Astone, Pietro Caponigro,Gerardo D’Urso, Guido Marisei,Carlo Mazzella,Vito Pompeo Pindozzi,Bebè Brescia, Antonio Manzo, Fiore Michele e altri che ora dimentico. Il buon Isaiia era un mio caro amico, ho amministrato Eboli con Carlo Mazzella (Vice Sidaco nel 1970) e poi sempre in amministrazioni Socialcomuniste. Per il buon ricordo che ho te, non mi offendono le tue larvate cattiverie, anzi, confermano le mie certezze nel giudicare il Giustzialismo Catto-Comunista. Sono sempre una buona persona e la mia bile defluisce, attraverso un sano coledoco, nel mio meno sano intestino.
_ Gentile “comunista”, io sono per la libertà di espressione e non ho mai criticato chi usa un nik anonimo e tantomeno m’interessa sapere chi scrive, anche se brutalmente cerca di demolire il mio lavoro di Professionista e di Politico. _Esimio “cicirenella”, ti ringrazio per quel che dici di me, “…come somiglia il tuo costume al mio…”- Non odio e non amo chi ha distrutto con protervia l’avvenire dei miei cari, ci penserà il buon Dio a giudicare chi, impunemente su questa terra, si è macchiato, con tanto livore, del tremendo crimine verso di me e verso tutti i Socialisti Craxiani.
Vi saluto tutti con sincera stima.
@ Continuate ….. continuate pure .. il sottoscritto col suo nich mane (se volete potrei anche mandarvi via mail i miei dati anagrafici e poi, sempre nel rispetto della privacy che ne fareste)se non sbaglio stavo tentando di dare un piccolo contributo ai riprorevoli fatti avvenuti in consiglio, e iniziato cosi o no, ometto con consapevole buona fede la discussione che si e’ accesa x me sul nulla. Siete convinti che sia Comunista , io no , sicuro al 1000%1000 sono uomo libero non riconducibbile a nessun padrone. L’ennesimo intervento del sig. Elio Presutto sono come al solito forvianti e autocelebrativi non ho avuto l’onore di conoscere tutte queste persone da lui elencate o forse si , non sono o sono riconducibili alla mia persona , si tenta con una banale sfilza di nomi di screditarmi , lo faccia pure , ma continuo nel chiedere un giudizio nel merito dei “fatti accaduti in consiglio”. Dimenticavo nella lista manca un nome On. C. Conte. ….. Vasco Rossi nel momento piu’ critico , riconducibile ad un anno e mezzo fa’, mando a quel paese il bassista che collaborava con lui da un vita facendogli notare che senza Vasco non era nessuno… spero che vi siete sfogati e vi auguro una buona giornata … a dimenticavo forse con il sig. lioi si e’ anche tentato una collaborazione, con il sig. presutto mai….. comunista
per forza eboli.
la tua e’ una ipotesi inesistente, io conservo gli ip, quando di tanto in tanto qualche buontempone ci ha provato, e’ stato immediatamente scovato e intimato.
@Elio Presutto- bravo Elio vai per la tua strada. I tuoi commenti non sono autocelebrativi. Mi dispiace solo che tu abbia potuto pensare ad una mia “larvata cattiveria” nei tuoi confronti. Ti confermo la mia più sincera solidarietà umana per essere diventato il capro espiatorio di tanti farabutti politici di quella stagione politica ebolitana.
Per quanto riguarda il giudizio sui fatti accaduti in consiglio ho già espresso la mia opinione in una precedente nota…