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“Diario di bordo” di una cronista senza la “Patente”, ma orgogiosa di esserla e di far parte della grande famiglia libera di POLITICAdeMENTE.
Ultime battute della campagna elettorale di Scafati. L’uomo da abbattere è Pasquale Aliberti. Riuscirà l’assalto? Pesce e D’Alessandro, i meglio piazzati ci provano. C’é chi dice la partita si chiuda al Primo turno.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Siamo ai nastri di partenza, questa mattina loranto parte della cittadinanza scafatese si recherà alle urne. I seggi sono stati aperti ieri sera, le schede vidimate, e gli accessi, come da prassi blindati. In questa domenica, e nella mezza giornata di domani,si decideranno le sorti della città, ma per comprendere bisogna fare un salto nel tempo e tornare va quel lontano 16 Aprile 2007, quando Pasquale Aliberti la spunto’ col 53% dei consensi, battendo Il farmacista Francesco Bottoni che ebbe il 32% e l’avvocato Giuseppe Vitiello con una 15 % di preferenze. All’epoca una campagna elettorale dai toni pacati,dinamiche e strategie tuttavia combattute e studiate,ma pochi scandali e clamori.
Si insedia dunque Pasquale Aliberti anni 37, una moglie (che poi ritroveremo) e due bambini. Grande entusiasmo, il sindaco mette immediatamente a punto il suo programma “Scafati Cambia” condiviso in precedenza da quella che di li a poi sarebbe diventata l’amministrazione Aliberti. Un’amministrazione discussa, discutibile, odiata, contestata, condivisa, approvata.
I primi consigli comunali, i primi scontri, le varie divergenze seguite da dimissioni di consiglieri. Una opposizione forte, ma Pasquale Aliberti ha sempre avuto la meglio. Spesso tacendo, spesso non prendendo parola: silente come un imperatore che resta a guardare, spesso irritante e presuntuoso per i suoi oppositori. Un dittatore, un gerarca, un demagogo, un faraone. Aliberti intanto comincia il suo lavoro: il rilancio della città, il restyling di piazze, strade, marciapiedi. Opere pubbliche per svariati milioni i euro. Con occhi sempre rivolti al suo popolo organizza feste di quartiere,grandi notti bianche, stravolge piani viari.
ED ecco le prime note dolenti: la popolazione,ma sopratutto gli operatori commerciali non gradiscono le decisioni prese dal primo cittadino, e per Alberti cominciano i primi “grattacapi” .
Intanto la città di Scafati diventa in quegli anni un cantiere a “cielo aperto”: La nuova Scafati comincia a prendere forma ma a perdere contenuti. A vincere le gare d’appalto per il restyling della città prevalgono ditte provenienti dall’aversano, dalla zona che ha dato i natali a Nick o’ Mericano, ovvero Nicola Cosentino, ex sottosegretario del PDL balzato agli onori delle cronache per avvisi di garanzie per reati di concussioni camorristiche e abusi di potere.
Anche l’entourage di Aliberti non e’ gradito: partendo dalla segretaria Immacolata Di Saia “pupilla” di Cosentino passando per i dirigenti nominati e finendo col suo staff: “una colossale invenzione” a detta dei suoi detrattori, “un sindaco che si accerchia di illustrissimi sconosciuti soltanto per assecondare un ego intrinseco, mantenere promesse, essere al sicuro. Evidentemente.
Cinque anni passati tra fischi e plausi, poche sconfitte, molte vittorie. Alle ultime elezioni regionali, il primo cittadino scafatese, forte della sua popolarità candida la sua consorte Monica Paolino al consiglio regionale.
Un risultato eccellente per la signora Aliberti che fino a qualche giorno prima della proposta del consorte si occupava dei bambini, faceva la donna di casa, tutt’al più aiutava sua madre in uno show room di bomboniere ed articoli da regalo. Con 16000 consensi ottenuti la bella Monica Paolino diventa Consigliere Regionale, e quindi assume il “titolo” di Onorevolle. Intanto suo marito era diventato consigliere provinciale, capogruppo PDL nella giunta Cirielli.
Dissapori, invidia, senso di ammirazione sono i sentimenti “minimi” che lo accompagnano e nel frattempo accresce il suo carisma. In effetti Aliberti ha sempre saputo di essere un politico carismatico, lo si evince dalle sue iniziative discusse, discutibili, ma sempre e comunque vincenti, e per questo magari assume tutte le caratteristiche dell’uomo carismatico.
Allo stesso tempo Aliberti sa anche di essere odiato da tanti. Il livore per il Sindaco uscente e’ sempre stato palese e a testimoniarlo sono stati da sempre i numerosi “sacrosanti e dovuti” attacchi dalle varie opposizioni. Non ultimi: l’avviso di garanzia per falso ideologico; la costruzione di 3 ville “faraoniche”a Via Aquino; gli scambi di favori e prebende; “concorsi truccati”; assunzioni a tempo determinato presso le varie partecipate comunali; questo l’elenco dei suoi detrattori e dei suoi avversari. Quindi una campagna elettorale lunghissima volta già da allora ad un secondo mandato, proprio perché cominciata nel lontano 2008, giorno del suo insediamento.
Torniamo ad oggi, guardando in faccia la realtà: questa mattina il popolo Scafatese e’ chiamato alle urne. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00 alle ore 21.00. Si potrà votare anche lunedì dalle 7 alle 14. Come si presenta questa competizione? Sicuramente è una sfida senza eguali, tutti uniti per espugnare l’avversario.
Tre gli schieramenti che hanno dichiarato guerra al Sindaco Uscente: Due partiti di centrosinistra; due schieramenti dagli stessi ideali ma probabilmente con divergenze riguardo a programmi da attuare,ma sopratutto carte da giocare. IL PD dell’avvocato Vittorio D’Alessandro, sostenuto da “Primavera non Bussa” di Michele Grimaldi, Scafati Libera e PD.
L’altro centrosinistra, quello dal vecchio simbolo falce e martello, il lontano partito comunista; quello dei lavoratori, ormai quei pochissimi fortunati che ancora hanno un lavoro, “il partito di tutti“, quello dell’ex Sindaco Nicola Pesce, si ripropone alla città e la probabilità di buttar giù la roccaforte Alibertiana pare vicina.
Col nascente partito FDI, costola del PDL, la città e i cittadini scafatesi hanno gridato allo scandalo poiché Cristoforo Salvati, colui che era stato per 5 anni al fianco di Aliberti ottenendo in prima battuta l’assessorato alla alla cultura, alle politiche sociali, e ottenendo poi la nomina di ViceSindaco “improvvisamente” decide quello che i suoi vecchi compagni di partito definiscono “uno stucchevole voltafaccia” abbandonando tutti e candidandosi a Sindaco, con l’appoggio dell’avvocato Mario Santocchio e col bene placet di Edmondo Cirielli, ha seppellito in ogni caso un rapporto di fiducia.
Mentre concludo il pezzo, mi godo uno strano silenzio a cui non ero più abituata.
I furgoncini promozionali dalla musica assordante, e dagli annunci dati al megafono sfrecciano nella Città: Annunci di comizi su comizi, ospiti illustri e meno illustri. Questi ultimi due giorni sono stati sicuramente quelli più cruciali.
Giorgia Meloni, ex ministro della gioventù e’ giunta giovedì pomeriggio a chiudere la campagna eletterole di Cristoforo Salvati: “Persona onesta e affidabile” ha detto la Meloni durante la manifestazione tenutasi nell’aula consiliare ubicata all’interno della Biblioteca, una sala gremita, di candidati e simpatizzanti, poco a vedere col primo bagno di folla di Scafati Solidale, quando furono presentate liste e programma.
Venerdì sera hanno concluso in concomitanza sia l’avvocato Vittorio D’alessandro, sia il dottor Nicola Pesce che Pasquale Aliberti.
IL PD cin Vittorio D’alessandro ha concluso la campagna elettorale con autorevoli esponenti del partito: Il capogruppo del PD alla camera Speranza, Tino Iannuzzi, Fulvio Buonabitacola. Entusiasta la capolista PD Mariarosaria Vitiello che ha tenuto a sottolineare che la presenza dei grandi esponenti istituzionali del PD ha dato dimostrazione di perseguire una logica filiera a favore della risoluzione dei prolemi che da anni attanagliano la citta’. Sulla stessa linea l’avvocato Margherita Rinaldi che ha sottolineato tra l’altro di aver deciso insieme a tutta la coalizione di mettere in campo una sfida elettorale senza ricorrere a mezzi illeciti pur di garantirsi la vittoria. “Vogliamo vincere, – hanno detto – ma volgliamo farlo a testa alta“.
Pasquale Aliberti ha riempito il Palamangano grazie anche alla presenza della bella Mara Carfagna e del presidente della regione Stefano Caldoro giunti in città per la Carfagna e per Pasquale. In circa 2000 persone ad applaudirlo.
Infine Nicola Pesce che ha tenuto il suo comizio emozionante, a tratti esilarante. L’intervento della giovane promessa della politica Scafatese Francesco Carotenuto, ha sciolto applausi ed ovazioni sopratutto quando, riferendosi proprio a Caldoro presente a poche miglia dal luogo in cui si svolgeva il suo dibattito ha gridato la parola “vergogna” e ha pronunziato durissime invettive contro il presidente della regione che in questi anni non avrebbe mosso un dito per impedire la chiusura dell’ospedale.
L’ex Vicesindaco Filomena D’Aniello ha ricordato gli anni di amministrazione Pesce e ha ribadito che tutte le opere portare a termine dalla attuale ed uscente amministrazione, furono negli anni addietro opere progettate dalla amministrazione Pesce. Una D’aniello emozionata ma nello stesso grintosa e sicura di mandare a casa Aliberti. Un breve passaggio del candidato Umberto Russo, dirigente scolastico: “La scuola e’ il futuro dei nostri figli, – sempre che non le privatizzano e ghettizzano quelle pubbliche – e come tale, bisogna rimboccarsi le maniche per assicurare un futuro sicuro e solido ai nostri ragazzi“. Enrico Donnarimmma invece, ha “fatto il punto sulla drammatica situazione in cui versa la città”, Ignazio Tafuro di SEL lo ha seguito “a braccio”.
Una sorpresa ”al cardiopalma” per il dottore Pesce: un gioco di luci e foto/frame dei suoi comizi nei quali la sua verve e il suo spirito combattivo non sono mai mancati. Occhi lucidi per tutti i presenti della coalizione. La folla ad attenderlo all’uscita. Il comizio della coalizione di Pesce e’ stato seguito da circa 1000 persone.
Nel frattempo Michele Raviotta, Marco Esposito, Carlo Marchesano ed Eugenio Panella del movimento 5 stelle restano ”in attesa di proposte”.
Questa mattina e Lunedì saranno giorni di grande apprensione, subbuglio, notti insonni, è in gioco l’avvenire di Scafati. IL “totosindaco” e’ scattato da tempo, si gioca una importantissima partita. “trincee schierate, armi in pugno”. Chi vincera’?
Il meno peggio. Si spera. Ad majora.
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LIVE BLOGGING
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L’election day scafatese trova buone risposte dalla cittadinanza avente diritto. IL 56,1 della popolazione avente diritto ha già votato. Polemiche e tensioni in alcuni seggi,candidati allontanati dalle forze dell’ordine. Si e’registrata in queste ore una buona affluenza,più della meta’ della popolazione scafatese si e’ recata ad esprimere il proprio consenso; 41 il numero delle sezioni dislocate sul territorio scafatese tra periferia e centro. I seggi sono stati aperti alle ore 7 e un’alta affluenza si e’registrata alle 20. 30.
Gli umori,un po’ ovunque non erano distesi,l’aria appariva pesante.
Parole grosse son volate ieri mattina dinanzi a uno dei principali seggi,quello delle scuole medie di Via Martiri D’Ungheria. Stando ad alcuni rumors, dei candidati di alcune liste di centrosinistra ,non avrebbero gradito ieri mattina la presenza di Pasquale Aliberti all’esterno del seggio. Scambi di opinioni dai toni molto accesi,avrebbero innescato polemiche rasentando una vera e propria rissa. A placare gli animi sarebbe stato l’immediato intervento delle forze dell’ordine.
Prevedibile la confusione,visto l’elevato numero di candidati. Le periferie hanno risposto bene,alcune sezioni hanno concluso prima della chiusura dell’orario stabilito proprio perche’ i cittadini si sono recati puntuali ai seggi d’appartenenza. Nelle prossime ore, dovrebbero registrarsi dati importanti,e ci si aspetta una cospicua affluenza poiché i seggi rimarranno aperti dalle ore 7,00 alle ore 15,00.
Subito dopo saranno aperte le urne,e le tensioni di certo non mancheranno. Alcuni rappresentanti di lista delle varie coalizioni si son mostrati “agguerriti” già in questa prima giornata. Molte le donne col cartellino del proprio partito. Alcune hanno dichiarato : ” ci aspettano ore di lungo lavoro,i nostri occhi resteranno bene aperti affinché tutto proceda nel rispetto delle regole; anche i presidenti di seggio sperano di poter effettuare sfogli pacifici,mantenendo nervi saldi,calma e “sangue freddo”.
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URNE CHIUSE, AL VIA LO SPOGLIO
MATTINATA ASPRA, AFFLUENZA IN CALO, ATTESA TREPIDANTE.
Da circa 40 minuti i presidenti delle 41 sezioni dislocate suo territorio scafatese hanno dato il via allo spoglio.Gli animi continuano ad essere tesi,le contestazioni non si fanno attendere; nei vari comitati elettorali sono stati allestiti proiettori per seguire in diretta i risultati.Al Palamangano il Sindaco uscente e’gia pronto a festeggiare la vittoria al primo turno. Un maxi schermo proietta i risultati al maxi schermo
Un tono di voce rauco quello di Pasquale Aliberti che al telefono mi ha dichiarato ” tra tutte le campagne elettorali che ho effettuato,questa e’stata senz’altro la più entusiasmante”; sono sicuro di farcela. Nei seggi di periferia ho sempre spopolato,e tra poche ore,proprio dalle periferie arriverà un vero e proprio TZUNAMI di consensi.
Intanto il candidato avvocato Vittorio D’Alessandro,
da poche ore ha inviato una denuncia in prefettura nella quale testualmente si leggeintendo segnalare alla Sua cortese attenzione, gravissimi episodi che si stanno verificando nel corso delle elezioni amministrative del Comune di Scafati.
Il clima elettorale è assolutamente irreale: si respira un’aria di tensione, di intimidazione, di minaccia e di illegalità che non può essere più tollerata. Segnalo, in particolare, il mancato rispetto di ogni e qualsiasi regola dentro e al di fuori dei seggi: invero gli elettori per accedervi sono costretti a farsi largo tra i numerosi candidati che stazionano, ormai in pianta stabile, all’ingresso dei plessi scolastici dove sono allocati i seggi ed, addirittura, in più occasioni all’interno dei plessi e dei seggi stessi.
L’aspetto più allarmante è da ravvedersi nel fatto che le forze dell’ordine, probabilmente anche per il loro numero esiguo, benché sollecitate dai rappresentanti di lista della mia coalizione, non stati in grado di far rispettare le regole ottenendo per converso, in alcuni casi, atteggiamenti intimidatori da parte dei presidenti di seggio ed, addirittura, minacce di fermo di polizia ai rappresentanti che hanno con fermezza chiesto semplicemente il rispetto delle norme (tali situazioni sono state ripetutamente segnalate alla locale tenenza). Eccellenza, Le rappresento in particolare un gravissimo episodio riportato oggi dagli organi di stampa, che ha visto ancora una volta protagonista una nostra rappresentante di lista minacciata ripetutamente da soggetti poco raccomandabili vicini all’Amministrazione Aliberti, che guarda caso stazionano anch’essi fuori e dentro i seggi nonché presunti brogli per schede mancanti.
Alla luce di tutto quanto sopra rappresentato, voglio esternare la mia personale, e quella di tutti gli amici delle liste che mi appoggiano, viva preoccupazione perchè le operazioni di spoglio avvengano in un clima civile e democratico e non siano turbate da episodi incresciosi e incivili.
A tal fine chiedo alla S.V.Ill.ma di voler vigilare su tutte le operazioni di spoglio anche con l’invio di maggiori forze dell’ordine.
La presente segnalazione ha come unico scopo quello di tutelare la libertà di tutti i cittadini scafatesi. E’ evidente che nel caso cui gli episodi narrati dovessero avere un seguito, ci vedremo costretti a ritirare i nostri rappresentanti di lista anche al fine di salvaguardare la loro integrità fisica.
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URNE CHIUSE, AL VIA LO SPOGLIO. ATTRITI, MALUMORI E DENUNCE.
Da circa 60 minuti i presidenti dei seggi delle 41 sezioni dislocate su tutto il territorio scafatese hanno dato ufficialmente il via allo sfoglio; nelle varie sedi dei comitati elettorali,si seguono in diretta i risultati trasmessi via web e proiettati a schermi giganti. Al Palamangano Pasquale Aliberti e’gia pronto a festeggiare la vittoria al primo turno,e al telefono con tono sicuro e voce rauca mi ha detto “Questa sera stravinceremo,ne sono sicuro,tra poco arriveranno i risultati dai seggi di periferia,sarà un vero e proprio TZUNAMI. Tra le tante campagne elettorali che ho effettuato,questa e’stata sicuramente la più entusiasmante,e la mia sicurezza dipende proprio dall’affetto e dagli attestati di stima che ho ricevuto in questi mesi di propaganda.
Gli scrutini procedono,in alcune sezioni si contesta duramente. l’esagitazione e’evidente,l’adrenalina anche.
Da poche ore invece, il candidato a sindaco, Avv. Vittorio D’Alessandro ha inviato via fax una denuncia in prefettura dove testualmente si legge:
A Sua Ecc. Prefetto di Salerno
Fax 089 613461
Eccellenza,
intendo segnalare alla Sua cortese attenzione, gravissimi episodi che si stanno verificando nel corso delle elezioni amministrative del Comune di Scafati.
Il clima elettorale è assolutamente irreale: si respira un’aria di tensione, di intimidazione, di minaccia e di illegalità che non può essere più tollerata. Segnalo, in particolare, il mancato rispetto di ogni e qualsiasi regola dentro e al di fuori dei seggi: invero gli elettori per accedervi sono costretti a farsi largo tra i numerosi candidati che stazionano, ormai in pianta stabile, all’ingresso dei plessi scolastici dove sono allocati i seggi ed, addirittura, in più occasioni all’interno dei plessi e dei seggi stessi.
L’aspetto più allarmante è da ravvedersi nel fatto che le forze dell’ordine, probabilmente anche per il loro numero esiguo, benché sollecitate dai rappresentanti di lista della mia coalizione, non stati in grado di far rispettare le regole ottenendo per converso, in alcuni casi, atteggiamenti intimidatori da parte dei presidenti di seggio ed, addirittura, minacce di fermo di polizia ai rappresentanti che hanno con fermezza chiesto semplicemente il rispetto delle norme (tali situazioni sono state ripetutamente segnalate alla locale tenenza). Eccellenza, Le rappresento in particolare un gravissimo episodio riportato oggi dagli organi di stampa, che ha visto ancora una volta protagonista una nostra rappresentante di lista minacciata ripetutamente da soggetti poco raccomandabili vicini all’Amministrazione Aliberti, che guarda caso stazionano anch’essi fuori e dentro i seggi nonché presunti brogli per schede mancanti.
Alla luce di tutto quanto sopra rappresentato, voglio esternare la mia personale, e quella di tutti gli amici delle liste che mi appoggiano, viva preoccupazione perchè le operazioni di spoglio avvengano in un clima civile e democratico e non siano turbate da episodi incresciosi e incivili.
A tal fine chiedo alla S.V.Ill.ma di voler vigilare su tutte le operazioni di spoglio anche con l’invio di maggiori forze dell’ordine.
La presente segnalazione ha come unico scopo quello di tutelare la libertà di tutti i cittadini scafatesi. E’ evidente che nel caso cui gli episodi narrati dovessero avere un seguito, ci vedremo costretti a ritirare i nostri rappresentanti di lista anche al fine di salvaguardare la loro integrità fisica.
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Tutti sono in attesa di risultati positivi,tutti i membri dei vari schieramenti sono con le dita incrociate e col fiato sospeso. Chi tirerà il più sicuro e soddisfatto sospiro di sollievo? Lo scopriremo nelle prossime ore, intanto è sempre più certo che si profila un ballottaggio tra Aliberti (42% circa) e Pesce (22% circa), D’alessandro è solo 4° dopo Salvati, mentre Panella del M5S si è fermato solo al 2%.
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Scafati, 28 maggio 2013