19, 20 e 21 luglio 2013, Parcheggio Piazza ferrovia, Eboli, tra Storia e tradizione millennaria ritorna la “Festa del pane e dei prodotti da forno”.
La manifestazione è stata organizzata dal Comitato di Quartiere “Piazza Ferrovia”, l’ADS My World di Eboli, il Comitato ENSI di Salerno, l’Associazione Panificatori e con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Camera di Commercio di Salerno e Comune di Eboli.
EBOLI – Il Comitato di Quartiere “Piazza Ferrovia”, l’ADS My World di Eboli e il Comitato Provinciale ENSI di Salerno in collaborazione con l’Associazione Panificatori e con il patrocinio della Regione Campania, la Provincia di Salerno, la Camera di Commercio di Salerno ed il Comune di Eboli organizzano nel prossimo mese di Luglio, nei giorni 19- 20 e 21 2013 negli spazi adiacenti alla piazza della ferrovia e precisamente nel parcheggio antistante la stazione FF.SS. di Eboli, la “Festa del pane e dei prodotti da forno”.
Eboli con la caduta dell’Impero Romano, subisce la sorte di molti centri del meridione, distrutta una prima volta da Alarico nel 410 d.c. e successivamente saccheggiata e devastata dai Saraceni nel IX e X secolo, sopravvisse sulle propaggini di Montedoro come in una sorta di grembo materno.
Riprende vigore con l’egemonia Longobarda quando, con le strutture fortificate presenti sul suo territorio (Castelluccia, Madonna del Castello, Madonna del Carmine) e la costruzione del castello, diventa un importante caposaldo del sistema difensivo del Principato di Salerno, da questo periodo in poi Eboli si affaccia nella storia, diventando il centro più importante a Sud di Salerno.
Non a caso il normanno Roberto il Guiscardo vi eleva la basilica Benedettina di San Pietro Apostolo, in vista della presa di Salerno. Comune capofila della Piana del Sele con antica vocazione contadina, vanta antiche tradizioni nell’arte della panificazione, alimento principe delle comunità agricole.
Il pane è stato da sempre l’elemento base dell’alimentazione umana, specialmente dei lavoratori, gran consumatori di energia produttrice di lavoro. Non sempre, però, in passato il suo quantitativo è stato sufficiente al fabbisogno umano e solo verso i primi anni del sec. 20° si è cominciato a raggiungere un equilibrio nei comuni. Il Ministro Nitti, affrontando il problema, nel periodo compreso tra il giugno 1919 fino al 1920 emanò alcuni decreti per l’Italia meridionale, fra cui uno inteso a mantenere il prezzo politico del pane, e prospettò di nazionalizzare il commercio di alcuni prodotti di prima necessità: riso, zucchero, caffè carbone, petrolio.
In epoca antecedente, il pane, nonostante il periodo di carestia e la fame delle popolazioni, ebbe inaspettato aumento di prezzo dal che le rivolte capeggiate a Napoli da Masaniello e, pio, nel 1868 fu istituita la tassa sul macinato, che rendeva ulteriormente inaccessibile ai poveri l’acquisto del pane (diventato più caro). Per questo motivo il balzello fu abolito a seguito delle proteste del 1880.
La popolazione della Piana del Sele, non riuscendo, nei periodi storici caratterizzati da maggiore povertà, a procurarsi il pane quotidiano si nutriva principalmente di una rozza farina di avena e miglio, con la quale si facevano pappe e polente. Si produceva anche pane di granturco mischiato con aggiunta di finocchiastro (seme di finoccio selvatico) e si coceva nelle case povere accanto al braciere ricavando il cosiddetto “pane pizzillo”. La Piana di Eboli e tutta la piana del Sele era sommersa dalle acque (allagata) e bisognava sopperire con le risorse della collina che non riuscivano a soddisfare il fabbisogno alimentare dell’intera comunità, per cui si intensificarono dissodamenti nelle terre del demanio boschivo e partirono le lotte per la conquista delle terre incolte (più avanti disciplinate della legge speciale).
Intorno al 1887 fanno apparizione: macchine a vapore, trebbiatrici e magli idraulici, sicchè i terreni cominciano a produrre i primi grani . ma il problema della fame viene smantellato solo intorno alla detta epoca con la concomeranza del grano e del frumentone che cominciano ad arrivare dal West e dal Far West in seguito all’apertura del canale di Suez e delle gallerie del Moncenisio e del San Gottardo.
La piaga tuttora regna nelle popolazioni sottosviluppate del Mondo, dove più del 50% degli esseri umani muoiono di fame. Altro contributo diedero, altresì, ad Eboli i conduttori di carri a trazione animata (con cavalli), detti “ trainieri “, che percorsero le vie per la Puglia approvigionando il nostro paese di grano. Eboli fu per tanto tempo paese rinomato per la produzione del pane (ebbero costruzione panifici moderni) che fornivano anche la truppa militare di circa 6000 uomini stanziata ad Eboli negli accampamenti stabili di S. Giovanni, Fontanelle e Ceffato, in tempi di guerra. Battipaglia allora nasceva e perciò si riforniva ad Eboli, così pure Olevano, i cui cittadini giungevano ad Eboli, a far rifornimento di buon’ora. Erano nel centro storico del paese in funzione 10-12 forni ed oltre, nonché tantissimi che funzionavano per uso proprio nelle campagne (si ricordi il triste incidente della caduta del serbatoio di benzina in S. Donato, sul forno in esercizio e la morte di 13 sfollati che aspettavano la cottura del pane). Ma, a prescindere da questo triste episodio, la crisi del pane era stata in parte superata, grazie agli sforzi congiunti di cittadini ed autorità già parzialmente nell’anno 1929 e per salutare il successo furono nominati dai fascisti comitati presieduti da un podestà in ogni comune, come delegati o rappresentanti del partito fascista, con lo scopo di organizzare nei giorni 13 – 14 – 15 aprile la festa del pane. Con telegramma del 16 aprile 1929, ore 16,25, il Delegato del Comune di Eboli in Battipaglia, Nicola Farina, offre a S.E. il Prefetto di Salerno la somma di lire 753 raccolta per celebrazione della festa del pane.
La manifestazione aveva luogo sotto l’alto patronato di S.E. Benito Mussolini, e l’incasso andava a beneficio delle istituzioni dell’Opera italiana “ Pro Oriente “. La 3° celebrazione ebbe luogo in Eboli il 25 luglio 1930 – Liquidazione e prova dell’effettuato versamento del ricavato della vendita del materiale per la celebrazione della festa del pane qui di seguito descritte:
n. 64 serie di 18 cartoline, a Lire 5 = £ 320; n. 27 pergamene, a Lire 5 = £ 135; n. 1 rivista Le vie dell’Oriente a Lire 5 ; n 650 panini, a Lire 1 = 650; “ricavo canti del pane” Lire 318,25; totale £ 1.428,25; spese sostenute £ 413,75; totale netto £ 1.014,50.
Anche la Scuola Medica Salernitana cita con grande attenzione il nobile alimento.
IL PANE
Il pane, che userai caldo non sia, qual è dal forno di recente estratto, e di troppo nè men sia vecchio, e duro, ma fermentato, e a guisa d’ura spugna, ed occhiuto, e leggero, e sia ben cotto con poco sal, di gran maturo eletto, di tal sorta, e non d’altra è sano di pane, di cui la crosta lasciar dei, che genera malinconici umori, adusta collera.
Per quanto sopra descritto, rievocando i cenni storici, la “festa del pane e dei prodotti da forno” che si andrà a svolgere nel prossimo mese di luglio, vuole essere una manifestazione affinché si evidenzino le nostre origini le cui possano fungere da guida per un prossimo sviluppo che tenga conto di ciò che siamo e da dove proveniamo.
La Valorizzazione delle Produzioni Agroalimentari del nostro territorio, viene realizzata attraverso la riscoperta e la riproposizione dei valori e delle usanze della tradizione contadina.
Tutto ciò che è agricoltura viene presentato al visitatore in tutte le sue forme, attraverso la visione e l’assaggio gratuito della lavorazione in loco dai panificatori, la rappresentazione di opere canore e teatrali locali che rievocano i tempi trascorsi, un mondo di sapori di prodotti e di suoni che ha come organo principe la vita dei campi e il suo raccolto che attraverso la manifestazione si intende mantenere il vivo il ricordo nella nostra mente di tutto ciò che ci lega al territorio, attraverso i seguenti operatori: Perrotta, Letizia, Carbone, Ferrara, Cavallo, Reppuccia, Maiorano, Buccella, Corrado, Resta ecc. i quali con le loro produzioni metteranno in risalto con professionalità, le tipicità ebolitane, le quali ancora oggi reggono parte dell’economia locale.
Per tanto saremo profondamente orgogliosi di poter ricevere il patrocinio che sostiene lo sviluppo e la Valorizzazione delle Produzioni Agroalimentari della Regione Campania, avviando con esse un rapporto di collaborazione per la prossima edizione della manifestazione, riservando appositi spazi e servizi al suo interno per la degustazione dei prodotti tipici locali e per la promozione di ciò che è la nostra tradizione agricola.
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“Festa del pane e dei prodotti da forno”
Eboli 19 – 20 – 21 Luglio 2013
Piazza Ferrovia – ore 19,00
P ROGR AMMA :
Giorno 19/07/2013
ore 19.00: Convegno presso l’Auditorium
del Liceo Classico Eboli:
Le Vie del Grano e l’Importanza
del Pane nella Dieta
Mediterranea;
Ore 20,30: Esibizione degli Sbandieratori del Centro Elaion;
Ore 21,00: Inaugurazione manifestazione;
Ore 21,30: Esibizione artistica di
Beatrice CONSALVO e Raffaele SCOCOZZA;
Ore 20,30/24: Degustazioni gratuita delle produzioni dei forni ebolitani e delle
aziende dell’agroalimentare campano.
Giorno 20/07/2013
Ore 19.00/24.00: : Esibizione del Centro Danza
di Antonella FERRANTE;
Giorno 21/07/2013
Ore 21,00: Esibizione del gruppo NOVAROTA;
Ore 19/23,45: Degustazioni gratuita delle produzioni dei forni ebolitani e
delle aziende dell’agroalimentare campano.
Ore 24,00 Saluto di arrivederci.
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Eboli, 17 luglio 2013
Egregio dott. Admin le invio una comunicazione pubblicitaria : il 2 giugno “Infiorata” a piazza Borgo. L’Associazone Porta Borgo collabora CON IL LICEO ARTISTICO DI EBOLI per la realizzazione della Manifesrazione in onore del Corpus Domini
Firma Salvatore Mansi
ottima iniziativa Eboli non ha nulla da invidiare a borghi come Spello e San Gemini dove l’infiorata è diventata un’attrazione turistica…
Egregio Ivan Resta la festa del pane, da una ricerca storica, veniva fatta ad Eboli nel lontano 1929, altri tempi per l’epoca che viviamo.
L’importanza della festa e la valorizzazione del territorio partendo dal pane e poi dai prodotti da forno che abbraccia tutto l’agroalimentare campano mi dispiace dirtelo ma non hai capito l’importanza della manifestazione. Tengo a precisare che l’evento e totalmente gratuito e la tua attività sarà fornita anche della materia prima per la lavorazione del prodotto. Il tuo è solo l’impegno di far vedere la tua arte.
Ti scrivo da questo blog perchè non sono iscritto su facebook, non ho tempo da perdere!!!!!!
Ti ringrazio anticipatamente del tuo impegno a favore della manifestazione ma prima di parlare aziona il cervello.
Antonio VITOLO
scusate ma nel frattempo i pendolari che prendono il treno l’automobile dove la devono parcheggiare?
Per l’amico fressola,che non so chi sia anzi lo invito a farsi riconoscere e non a rimanere nell’anonimato, da oggi puoi comodamente parcheggiare ma ti voglio ricordare che quell’area prima era in totale abbandono e grazie a mè che oggi e diventata un isola felice, il fiore all’occhillo della città di Eboli,il biglietto da visita per chi viene ad Eboli, e chi la frequenta abbi la bontà di rispettare le regole di civiltà che da noi al sud sono regolarmente disattese.
Antonio VITOLO