“Salerno rosolia free” La tre giorni formativa organizzata dall’ASL Salerno

Al via la tre giorni formativa “Salerno rosolia free”, una campagna informativa rivolta agli operatori del percorso nascita.

L’evento, che parte oggi 21 maggio e si conclude giovedi 23 maggio, è stato organizzato dall’Azienda Sanitaria Locale, in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Rotary Club e l’Inner Wheel Club di Salerno.

Rosolia
Rosolia

SALERNO – “Salerno rosolia free” è il titolo della “tre giorni” formativa, in programma da oggi, martedi 21 maggio, presso il salone Bottiglieri della Provincia di Salerno. L’evento, che si conclude giovedi 23 maggio, è stato organizzato dall’Azienda Sanitaria Locale, in collaborazione con la Provincia, il Rotary club e l’Inner Wheel club di Salerno. Le giornate di formazione, che rientrano nel piano aziendale 2013, sono rivolte agli operatori del percorso nascita.

La rosolia è provocata da un virus, è una leggera malattia esantematica infettiva che si trasmette tramite gocce di saliva che entrano nell’organismo del bambino attraverso le prime vie espiratorie, ha un periodo di incubazione medio di 14-23 giorni, si manifesta con una leggera febbre. i linfonodi cervicali si gonfiano e appaiono delle macule al collo, viso, per arrivare al tronco e alle gambe e braccia. L’obiettivo è quello  di sensibilizzare il personale a tenere alta l’attenzione sulla rosolia, malattia di solito benigna per i bambini ma che diventa pericolosa durante la gravidanza perché può portare gravi conseguenze al feto; se la madre contrae la malattia nel primo trimestre della gravidanza, infatti l’infezione può generare aborto spontaneo, morte intra-uterina o gravi malformazioni fetali. Quindi per evitare rischi futuri è preferibile prevenire con la vaccinazione.

Le più comuni e gravi manifestazioni della rosolia congenita sono i difetti della vista, la sordità, le malformazioni cardiache e il ritardo mentale nel neonato.

Per prevenire la rosolia congenita, le donne in età fertile dovrebbero essere a conoscenza del proprio stato immunitario verso la rosolia e vaccinarsi prima di un’eventuale gravidanza. Il test specifico è il rubeo-test, raccomandato in tutto il mondo, da fare prima della gravidanza che durante, è gratuito per tutte le donne.  L’Asl Salerno, una delle più avanzate sullo specifico in Regione Campania, ha una soglia di copertura per la prima dose di vaccino antimorbillo, rosolia e parotite nei bambini di due anni superiore al 90%.

Attualmente, però, nella popolazione adulta che inizia una gravidanza, una donna su cinque non presenta una protezione anticorpale contro la rosolia, perché non vaccinata negli anni passati;  e a ciò va aggiunto che non tutte le adolescenti conoscono oggi l’importanza della vaccinazione quale misura di prevenzione e protezione e che il ricorso ad interruzione di gravidanza per aver contratto rosolia in gravidanza è un fenomeno ancora purtroppo presente.

A ciò, il dato di nuova ondata di rosolia congenita in Italia e soprattutto in Regione Campania, l’ultima negli anni 2012-2013, segnalata dal Centro di Coordinamento Regionale delle Infezioni Perinatali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” di Napoli, che ha evidenziato la nascita di 24 nuovi nati che hanno contratto la rosolia nell’utero materno e la spinta propulsiva dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale sugli aspetti di sorveglianza e prevenzione, ha spinto l’Asl Salerno ad organizzare il corso di formazione, che vede la docenza di esperti provenienti dal Policlinico “Federico II” di Napoli, della dott.ssa Patrizia Ceccarani, direttore della Lega del Filo d’Oro di Osimo, nonché dei docenti interni all’Azienda presenti sul percorso nascita, sui percorsi riabilitativi e sociosanitari.

Due sono gli obiettivi che la Asl Salerno intende perseguire: il contenimento del disagio psico-sociale delle famiglie e della spesa globale di welfare attraverso la promozione di  un management strutturato e integrato nei casi di rosolia in gravidanza e congenita e la realizzazione di una attività straordinaria di empowerment tesa al recupero alla vaccinazione delle donne non vaccinate, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e Rosolia Congenita 2010-2015, mediante azioni aggiuntive contro la rosolia congenita. Per questi bambini, per i quali bisogna affrontare interventi cardiaci, interventi sulla cataratta, protesi acustiche, ricoveri ripetuti, riabilitazione e supporti sociali, il costo stimato per bambino dal Sistema Sanitario non può essere inferiore ad un milione di euro nell’arco della vita.

Il corso di formazione “Salerno rosolia free, che nel suo slogan vuole rappresentare una provincia soprattutto “libera” dalla non conoscenza del problema, nasce, inoltre, sulla scia della felice esperienza napoletana, che ha visto uniti insieme l’Asl Napoli 1 ed il Rotary partenopeo per campagne mirate di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, e preclude alla implementazione di un Progetto specifico, inizialmente pilota nel Distretto di Angri, Scafati, Corbara e Sant’ Egidio del Monte Albino, finalizzato ad attivare azioni aggiuntive mirate al recupero delle donne a rischio di contrarre rosolia in età fertile per inviarle alla vaccinazione. Vaccinazione che è offerta gratuitamente presso tutti i Centri vaccinali dell’ Asl.

Salerno, 21 maggio 2013

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