Scafati, Speciale Amministrative: Intervista a Filomena D’Aniello, 62 anni di origini salernitane avvocato familiarista-matrimonialista, da sempre in “frontiera” nel sociale da il suo sostegno all’amico Pesce.
Un viaggio, quattro volti, quattro nomi, quattro donne scafatesi diverse sia per età, che per cultura e visione della politica, ma che rappresentano quell’universo femminile unico e interessante.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Si conclude il nostro breve viaggio nel “Pianeta” delle donne in politica a Scafati. Un viaggio, quattro volti, quattro nomi, quattro donne scafatesi diverse sia per età, che per cultura e visione della politica, ma che rappresentano quell’universo femminile unico e interessante.
E’ cominciato il conto alla rovescia, e noi, che abbiamo inteso dare voce a quattro candidate delle principali coalizioni, intendiamo augurare a tutte “in bocca al lupo”. E’stato un caso, le nostre interviste sono partite non meno di un mese fa, la prima ad essere intervistata fu una delle più giovani,ventiduenne per l’esatezza. Le altre tre,in ordine crescente. Abbiamo iniziato con l’aspirante Magistrato Valeria Sibilio, (FDI), Carmela Berritto (PDL) anni 37, abbiamo continuato intervistando poi Mariarosaria Vitiello (capolista PD,anni 42) e concludiamo con una delle veterane della politica scafatese scesa in campo a sostegno dell’amico Dottor Nicola Pesce.
Si tratta dell’avvocato familiarista/ matrimonialista Filomena D’Aniello, origini salernitane, anni 62 moglie del magistrato Francesco Verdoliva, mamma di Francesca e Chiara, anch’esse avvocati in piena carriera e nonna di un nipotino al quale dedica ogni ritaglio del suo tempo libero.
Strano a dirsi, ma con la D’Aniello non mi ero mai incontrata sebbene le nostre abitazioni distano a meno di 50 mt. Mi riceve nel suo studio. Una collezione di macchine da scrivere epocali fanno bella mostra occupando un lato della stanza, e una enorme bandiera con il simbolo falce e martello tappezza la parete sovrastante la sua scrivania.
I convenevoli d’obbligo e il mio apprezzamento per la bellissima collezione, un’ultima occhiata a quella bandiera che “m’intimidisce” e inizio con le mie domande.
D:Sei una donna che recentemente ha dichiarato di ammirare,in un certo senso tutte queste giovani che cominciano a far politica subito dopo aver raggiunto la maggiore età, eppure tu la politica cominci a praticarla fattivamente a circa 40 anni.
R: Mio padre era stato un attivista del MSI, iscritto in circoli salernitani, e sin dalla più tenera età in casa mia si parlava di politica; io ascoltavo, traevo le mie conclusioni continuavo i miei studi. Il mio obiettivo era quello di laurearmi in giurisprudenza, poi la politica l’avrei studiata e intrapresa in un secondo momento.
D: Dunque? Ti sei laureata, e dopodiché?
R. Sposai uno scafatese,il magistrato Francesco Verdoliva; la politica comincia a “studiarla”
Attraverso l’osservatorio parrocchiale socio/politico del quale facevo parte; dal 94 al 98 sono stata rappresentante locale dell’AGESCI .
D: Chiesa e politica,non sembra un paradosso?
R: Non credo. Anche la chiesa ha de sempre avuto la propria gerarchia,spesso tendiamo a trincerarci dietro una sorta di ipocrisia,ma fondamentalmente laddove ci sono istituzioni c’è politica. La storia ce lo insegna.
D: A proposito di storia,mi viene in mente una donna che nella politica ha lasciato il segno e non solo per il ruolo di Presidente della Camera: Nilde Iotti. Una donna capace,fortissima,ma,( si sussurrava all’epoca) molto aiutata da Palmiro Togliatti,suo amante, suo grande amore. Ecco,tornando ai nostri tempi,vorrei ricordare una recente dichiarazione di Daniela Santanche’, la quale affermo’ che anche la Iotti aveva avuto modo di intraprendere scorciatoie,grazie proprio alla relazione con Togliatti. In poche parole, Nilde Iotti come Nicole Minetti. La Santanche’ dichiaro’che, per chi intende affermarsi le cosiddette scorciatoie son sempre esistite. Cosa ne pensi?
R: Ricordo le dichiarazioni della Santanche’,a mio avviso non ha mai saputo nulla ne’di storia ne ‘di politica. La storia d’amore tra Nilde Iotti e Palmiro Togliatti era già cominciata quando la stessa Iotti era presidente della Camera, certo, lui era sposato ma queste sono altre cose. Se non esistessero questi tipi di relazioni gli avvocati matrimonialisti,non saprebbero di cosa occuparsi!
Riguardo alle “signorine contemporanee” che hanno male interpretato il discorso delle scorciatoie,rimango allibita perche penso che non sia soltanto la bellezza e la procacità a permettere una sana carriera,indipendentemente da quale essa sia. Prima o poi,le carte vengono scoperte,e se non si ha una ottima dose di preparazione,intelligenza e onesta’ intellettuale, non si va in nessun dove. Dunque le varie Minetti e Ruby stessero a fare le ballerine. Il tempo e’ galantuomo e i fatti recenti lo dimostrano.
D: Torniamo a noi. Da sempre politicamente accanto al dottore Pesce che per due mandati consecutivi ha governato la città; Diventi capogruppo consiliare, collabori alla stesura dello Statuto imposto dalla legge su vari regolamenti; contribuisci alla realizzazione di vari organismi di partecipazione tra i quali il forum dei Giovani, l’attuazione delle regole per le il Consiglio Comunale dei ragazzi. Nominata Vicesindaco nella seconda amministrazione Pesce, ricopri vari ruoli: assessore alle politiche sociali/ trasparenza/ legalita’/. Assessore all’urbanistica,e,ancora :ideatrice dello sportello anti usura e antiraket.
Mi permetti di farti una domanda “cattiva?”
R: Non essere troppo cattiva,mi raccomando….
D : Hai un curriculum politico di tutto rispetto,sei tra gli avvocati scafate più affermati,presso il tuo grande studio dai la possibilità alle nuove leve di formarsi e fare esperienza,madre soddisfatta,nonna felice. Perche’la decisione di tornare in politica? Per te non vale il modo di dire “largo ai giovani “?
R: Guardando e riguardando le varie liste delle varie coalizioni,non mi sembra di aver notato tanti giovani,ovvero: “giovani si’, ma privi di esperienza politica”. I veri giovani esperti non si contano neanche sulle dita di una mano; porto come esempio il nome di un giovane attivista, ora candidato a sostegno di Pesce nella lista “Scafati Arancione” Francesco Carotenuto, 25 anni. Ha una preparazione politica eccellente,si e’sempre battuto in prima persona organizzando sit in contro la chiusura dell’ospedale, sempre in prima in linea di fronte qualsiasi problematica della città. Non mi sovvengono altri nomi oltre quello dello studente ed esperto di politica Francesco Carotenuto.
D: La discesa in campo della vostra coalizione e’stata una sorta di sorpresa per tutta la comunità scafatese,adesso cosa ci si aspetta?
R: Siamo stati voluti,siamo stati chiamati dalla città. Se il dottore Nicola Pesce se ha deciso di scendere nuovamente in campo è per un motivo ragionevole.
D:Le guerre intestine al vostro partito.
R. Potevamo diventare una grande squadra, ma come ben sai,abbiamo attraversato momenti di maretta. Pesce si aspettava di essere chiamato a rappresentare una unica coalizione di centrosinistra, purtroppo c’è ancora chi dichiara “mai più Scafati nei mani dei Comunisti”. Evidentemente, chi dichiara queste cose,dimentica le proprie radici, tuttavia gli ideali sono quelli.
D: L’ambizione unica e comune,quella di tutti: ” la testa di Aliberti”
R: Mi pare chiarissimo, manca poco. Libereremo la città da un demagoga, libereremo Scafati dal Faraone Pasquale Aliberti.
Concludo l’intervista,e non posso trattenere un mio eloquente sorriso: “Aliberti Pinocchio,” Aliberti il demagogo”. Il soprannome “Faraone” più degli altri mi ha sempre fatto sorridere. Il motivo? Le mie bambine sono appassionate di Egittologia, e anch’esse oramai vedono Aliberti come il Faraone dei tempi nostri.
Scafati, 20 maggio 2013