Etica per il Buongoverno: Le dimissioni, una fuga dalle responsabilità

In un momento così delicato, con il Sindaco dimissionario e sospeso dall’incarico dal Prefetto a seguito di accuse gravissime, ci sarebbe stato bisogno di una forte risposta da parte del Consiglio Comunale.

Le forze politiche hanno precipitosamente rassegnato le proprie dimissioni: una vera fuga dinanzi alle proprie responsabilità. Si chiude nel modo più drammatico e con un pauroso disavanzo, una fase storica della Città.

Cecilia-Francese
Cecilia-Francese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lunghissima nota politica da parte del portavoce Giuseppe Speranza del Movimento Politico Etica per il Buongoverno, fondato da Cecilia Francese, che tenta di analizzare quanto è accaduto nei giorni scorsi che ha portato: all’arresto del Sindaco Giovanni Santomauro; di due funzionari del Comune di Battipaglia; alle dimissioni dei 19 Consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione ritenute una “fuga” dalle loro responsabilità; allo scioglimento da parte del Prefetto di Salerno; alla nomina del Commissario Prefettizio il 61enne napoletano Mario Rosario Ruffo già Prefetto di Mantova.

Si ricorderà  che il giorno 14 maggio 2013 con atti separati: Cecilia Francese da una parte; e 19 Consiglieri dall’altra, Egidio Mirra, Antonio Guerra, Piero Lascaleia, Marco Benedetto Campione, Lorenzo D’Auria, Michele Di Benedetto, Francesco Frezzato, Angelo Cappelli, Pasquale Tramontano, Gerardo Motta, Bruno Mastrangelo, Carmine Pagano, Renato Vicinanza, Giuseppe Provenza, Orazio Tedesco, Ugo Tozzi, Francesco Cannalonga, Adolfo Rocco, Francesco Falcone; hanno consegnato i rispettivi atti di dimissioni opportunamente raccolti da un notaio, al Segretario generale del Comune, chiudendo il sipario sull’Amministrazione Santomauro e su Giovanni Santomauro.

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Etica per il Buongoverno esprime tutta la propria preoccupazione per quanto avvenuto nella nostra città in questi giorni e che ha coinvolto i vertici politici del Comune di Battipaglia e figure dirigenti della struttura tecnica comunale! Battipaglia è stata riconsegnata nel modo peggiore agli onori della cronaca nazionale! decisamente non ne aveva bisogno.

Etica per il Buongoverno riconferma la propria cultura “garantista“, per cui per noi vale, fino a prova contraria e definitiva, la “presunzione di innocenza“! Eppure non possiamo nascondere la nostra preoccupazione verso la tenuta delle stesse istituzioni democratiche locali, così duramente colpite nella loro credibilità agli occhi dei cittadini, proprio in un momento di grande difficoltà e di grande allarme economico e sociale che interessa l’Italia intera e, quindi anche la nostra città, che già comporta sfiducia e scetticismo verso lo stesso sistema democratico.

In un momento così delicato, in cui il Sindaco della città è dimissionario e, comunque, sospeso dall’incarico con provvedimento del Prefetto di Salerno, ci sarebbe stato bisogno di una forte risposta da parte del Consiglio Comunale, massimo organo rappresentativo della città!

Il Consiglio era stato già stato convocato per martedì mattina con all’odg la presa d’atto della sospensione del Sindaco! Sarebbe stata quella l’occasione per una riflessione profonda fra le forze politiche e, soprattutto, con la città e per cercare di definire la gravità e la portata di quanto accaduto. E dopo, ma solo dopo, questa discussione politica il consiglio comunale avrebbe dovuto dimettersi. Per ridare la parola ai cittadini battipagliesi in veste di elettori.

Si è assistito, invece, all’affermarsi di un atteggiamento infantile dei Consiglieri Comunali, di maggioranza e di minoranza, che salvo qualche eccezione, hanno precipitosamente rassegnato le proprie dimissioni; quasi una fuga innanzi ad una discussione pubblica sull’accaduto; quasi un tentativo di sottrarsi al confronto coi cittadini di Battipaglia che vogliono capire cosa è realmente accaduto, quanto è esteso il coinvolgimento tecnico e politico nella vicenda;

A noi è sembrata una vera fuga dinanzi alle proprie responsabilità. Ma davvero c’è chi pensa di non essere chiamato a rispondere ad alcune fondamentali domande:

  • -Se quello che la magistratura ha ipotizzato risponde al vero: quanto è esteso il fenomeno? Quanto ramificate le connivenze e le omertà? 
  • -Se quello che la magistratura ha ipotizzato fosse vero, possibile che nessuno ne aveva avuto “sentore”?

La nostra impressione è che comunque si chiude, nel modo più drammatico, una fase storica i cui protagonisti noi di Etica abbiamo contrastato radicalmente per 4 anni ma che avremmo preferito sconfiggere e rimuovere con il voto!

La “via giudiziaria” al cambiamento non è mai risolutiva, ed invece noi vogliamo liberarci politicamente e culturalmente del “santomaurismo“! non cambiare il sindaco per ritrovarci lo stesso sistema e la stessa concezione aberrante del governo cittadino, inteso come mera gestione del “potere”!

Ma, in ogni caso, davvero c’è chi pensa di potersi sottrarre al giudizio politico sullo stato disastroso in cui in questi 4 anni la città è stata condotta?

I dati del rendiconto 2012 oltre ad un disavanzo di circa 23 milioni di euro, oltre ad uno stato dei debiti fuori bilancio in preoccupante crescita, oltre ad una massa di residui attivi che supera i 64 milioni di euro, per cui il “dissesto finanziario” è dietro l’angolo, ci consegnano una città più povera !

I battipagliesi rispetto al 2009 sono più indebitati a causa dei circa 95 milioni di euro di mutuo contratti in questi anni,che hanno fatto si che l’indebitamento pro-capite salisse vertiginosamente; I battipagliesi sono più tartassati dalle tasse comunali. Rispetto al 2009 il prelievo tributario pro- capite da parte del Comune è quasi raddoppiato; I battipagliesi hanno, ognuno, meno patrimonio comunale causa la svendita dello steso;

A fronte di ciò una riduzione ed un peggioramento dei servizi comunali!

Chi è stato artefice di questi quattro anni, sarà chiamato a rispondere politicamente non solo di quanto sta avvenendo sul terreno giudiziario (e che noi ci auguriamo si riveli, ad un maggiore approfondimento, un enorme fraintendimento che riconsegni ai protagonisti la propria dignità), ma sarà chiamato a rispondere dello stato di assoluto disastro in cui la città è stata lasciata sotto l’aspetto sociale, del Bilancio comunale e dello sviluppo economico.

Per questo non abbiamo condiviso la fretta delle dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri, per questo la nostra Consigliera ha consegnato in perfetta autonomia le “proprie” motivate dimissioni direttamente nelle mani del segretario generale, anche come forma di protesta per la fuga innanzi alle proprie responsabilità e per il bavaglio messo al Consiglio Comunale.

Ma chi pensava di potere zittire il movimento di etica per il buon governo ha fatto male i propri conti. Noi le cose che dovevamo dire in consiglio comunale le diremo in piazza, direttamente ai battipagliesi, come del resto abbiamo fatto in questi 4 anni di opposizione all’amministrazione Santomauro.

Saremo nuovamente nei quartieri, ad incontrare la sofferenza vera dei cittadini, saremo in tutte le piazze della città con le nostre idee e le nostre proposte.

Incominceremo sabato 8 giugno in piazza Aldo Moro con una grande manifestazione, cui inviteremo tutta la città , in cui parlerà la nostra “leader”: Cecilia Francese!

Battipaglia li 18 maggio 2013

1 commento su “Etica per il Buongoverno: Le dimissioni, una fuga dalle responsabilità”

  1. A sostegno delle tue idee io ci sto, mi piace come gestisci la situazione che se creata a Battipaglia.Mi spiace non essere presente fisicamente ai tuoi comizi,ma ideologicamente sono e sarò sempre presente.
    Brava Cecilia non mollare da un Battipagliese DOC che vive fuori dalla città.

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