Andria, Valiante e Conte, contrari a una lista del PD con una Civica
Campania Democratica, una corrente interna del PD, con l’appoggio di Conte, apre lo scontro nel Partito Democratico. Le “ostilità” sono rappresentate in una lettera a firma di Carmelo Conte, Alfonso Andria, Carmine Pinto e Antonio Valiante, recapitata al Segretario Provinciale Michele Figliulo e al Presidente Angelo Villani. Il motivo ufficiale è la così detta lista del Presidente; quello vero invece è il monopolio di De Luca sui sei collegi provinciali di Salerno. «Il percorso politico iniziato con l’assemblea provinciale dell’autunno 2007 ha testimoniato la volontà dei quadri e dei militanti che si sono riconosciuti alle elezioni primarie nelle posizioni di Campania democratica, di mantenere a tutti i costi un profilo unitario. Una scelta a cui non ha fatto seguito un comportamento conseguenziale nella gestione del partito.
Il Pd sembra essere prigioniero di pochi. Si è impedita finanche la cooptazione di componenti politiche di rilievo e di rappresentanze di organizzazioni sindacali. Tale tendenza prevaricante ha trovato conferma nella sistematica esclusione da tutte le rappresentanze nelle istituzioni e negli Enti, nella composizione delle giunte delle comunità montane, negli assetti dei circoli di partito, soprattutto a Salerno. Chiediamo una immediata correzione di rotta – scrivono Andria, Pinto, Valiante e Conte – . Siamo convinti che per concorrere vittoriosamente, il Pd alle elezioni debba presentarsi unitariamente in una sola lista di partito o, in mancanza, articolarsi in più liste con esplicito riferimento al Pd. Siamo contrari alla combinazione di una lista del Pd con una civica».
Il documento non consente spazio alle interpretazioni e lascia pochi margini di manovra, mette in subbuglio l’organigramma su cui sia Figliulo che Villani hanno lavorato in questi mesi.
L’ipotesi di una lista di “accompagnamento” o lista del Presidente, non piace nemmeno all’Onorevole Tonino Cuomo.
Intanto Villani, ha incassato, secondo lo studio del Sole 24 Ore, il gradimento degli elettori, in perfetta controtendenza con quello che accade in tutta Italia e questo deve far riflettere. Ogni “attentato” all’autonomia del Presidente, può indebolirlo e sancire la vittoria dello sfidante Cirielli.