Domani sabato 11 maggio, ore 18,30, Palazzo Marone, di Monte San Giacomo, presentazione del libro di Paolo Franchi: “Giorgio Napolitano. La traversata da botteghe oscure al Quirinale”.
L’autore conosce Napolitano sin dagli anni ’70 e racconta la vocazione politica che lo ha condotto a condividere e indirizzare il travaglio del suo partito, diventando in un momento di crisi del nostro Paese un esempio indiscusso di autorità morale.
MONTE SAN GIACOMO (SA)- Si terrà sabato 11 Maggio 2013, alle ore 18.30, presso lo storico Palazzo Marone nell’incantevole cornice del centro storico di Monte San Giacomo, una tavola rotonda di presentazione dell’ultimo libro del giornalista Paolo Franchi: “Giorgio Napolitano. La traversata da botteghe oscure al Quirinale” edito dalla casa editrice Rizzoli.
«Probabilmente Giorgio Napolitano non avrebbe gradito affatto, nemmeno nell’aprile del 1944, essere definito “un intellettuale di avanguardia“, come ha detto Togliatti e come vuole un lessico marxistaleninista che gli è sempre andato stretto – scrive Paolo Franchi. – Ma è ancora più probabile che, senza la svolta di Togliatti, comunista, o almeno comunista a tempo pieno, non sarebbe diventato mai.
A Napoli, durante la guerra, le sue prime passioni di giovane antifascista sono il cinema, il teatro, la letteratura, la poesia, la musica, vissute, al liceo Umberto e all’università, con molti ragazzi che si faranno strada, da Raffaele La Capria a Giuseppe Patroni Griffi, da Rosellina Balbi ad Antonio Ghirelli. Ma la sua via all’antifascismo e al PCI passa anche per la scoperta dell’umanità dolente del ricovero antiaereo scavato davanti alla casa borghese della sua famiglia, sotto Palazzo Serra di Cassano, dove, per sfuggire a bombardamenti feroci, la povera gente dei “bassi” e del Pallonetto Santa Lucia si mescola con i “signori” dei piani alti.
È in quel rifugio che Napolitano si scopre per la prima volta in grado di reagire persino agli eventi più drammatici con grande autocontrollo e ragionevole fatalismo, dimostrandosi capace di non perdere la calma “neppure di fronte all’Apocalisse”, come gli riconosce, sorpreso e ammirato, Curzio Malaparte. È una virtù innata, ma anche molto coltivata, che praticherà per tutta la vita. Prima nel PCI, dove sin dai suoi primi passi in politica avrà per maestro Giorgio Amendola. Poi in Europa e nelle istituzioni, da presidente della Camera e soprattutto da Capo dello Stato.
In queste pagine Paolo Franchi, che lo conosce sin da quando nei primi anni Settanta era un dirigente della gioventù comunista, racconta la profonda vocazione politica che ha condotto Napolitano a condividere e indirizzare il travaglio del suo partito, diventando un esempio indiscusso di autorità morale, anche nella crisi economica e istituzionale che stiamo attraversando.
Dopo i saluti di Raffaele Accetta, Sindaco di Monte San Giacomo e del Consigliere Regionale Donato Pica, interverranno Carmelo Conte, Carmine Pinto ed Aldo Trione. “L’incontro è stato organizzato prima della rielezione di Napolitano – afferma l’on Donato Pica – ed oggi il suo ruolo è diventato ancora più centrale nella tenuta del sistema politico e democratico”. A moderare l’incontro sarà l’Assessore alla Cultura di Monte San Giacomo, Angela D’Alto, da sempre impegnata in iniziative di alto spessore culturale, con l’intervento di svariate personalità istituzionali. Concluderà i lavori l’autore del libro Paolo Franchi.
Sabato 11 Maggio 2013, alle ore 18.30,
Palazzo Marone
Monte San Giacomo
Tavola rotonda di presentazione dell’ultimo libro
“Giorgio Napolitano. La traversata da botteghe oscure al Quirinale”
saluti di Raffaele Accetta,
Sindaco di Monte San Giacomo
On. Donato Pica,
Consigliere Regionale
Interventi:
On. Carmelo Conte,
presidente Fondazione Alario
Carmine Pinto
Docente di Storia, Università di Salerno
Aldo Trione
Docente di Filosofia
Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli
Conclusione
Paolo Franchi
Giornalista e autore del Libro
Modera
Angela D’Alto
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Paolo Franchi
Paolo Franchi (Roma 1949) giornalista, ha lavorato a “Rinascita”, a “Paese sera”, a “Panorama” e al “Corriere della Sera”, dove è stato inviato, capo della redazione romana ed editorialista politico, e dove scrive tuttora. Dal 2006 al 2008 ha diretto il quotidiano “Il Riformista”. Con Emanuele Macaluso, è stato condirettore del mensile “Le Ragioni del Socialismo”.
Monte San Giacomo (Sa), 10 maggio 2013