Diaria, Grillo striglia i parlamentari «Chi si tiene i soldi nella lista nera».

Neanche Napolitano è mai entrato in macchina fin dentro Montecitorio per ragioni di sicurezza. Grillo sì. Lui è entrato da uno ingresso secondario, a bordo di una Kia bianca.

Per lui trattamento da star hollywoodiana, Digos che tiene a distanza cronisti e telecamere mentre l’auto sgomma dentro. Questo fa la Casta. Questo fa Grillo e striglia i parlamentari «Chi si tiene i soldi nella lista nera».

Beppe-Grillo-con-i-gruppi-parlamentari
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di Elena G. Polidori

ROMA – Neanche Giorgio Napolitano è mai entrato in macchina fin dentro Montecitorio per ragioni di sicurezza. Beppe Grillo sì. È arrivato ieri a via della Missione 8, uno degli ingressi secondari della Camera, a bordo di una Kia bianca. Per lui trattamento da star hollywoodiana, la Digos che tiene a distanza cronisti e telecamere, il pesante portone di legno che si chiude dietro l’auto appena sgommata dentro. Questo fa la Casta. Questo fa Grillo. Che poi, beccato nei corridoi che lui pensava mondati dai cronisti, ha pure peccato di falsa modestia: «Io in Parlamento? Entro da un ingresso secondario. Sarò sempre un abusivo…».

Come no. I suoi lo aspettavano tutti (o quasi) nella saletta dei gruppi parlamentari della Camera. E sapevano fin dalla mattina quale sarebbe stato il canovaccio del secondo sermone di Grillo agli scalpitanti «cittadini»: prima il bastone, con minacce palesi (poi ritirate) di liste di proscrizione da rendere pubbliche per chi si terrà per sè tutta la diaria, quindi l’invito a essere meno ingessati e scostanti con la stampa («andate in televisione, ma non nei talk show», Grillo dixit) visto che l’arroganza grillina sta provocando danni d’immagine non secondari al Movimento: «La gente non ci capisce se non gli parliamo...».

beppe_grillo_entra_parlamento
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Nel lungo monologo, parole forti contro la fame di denaro che ha colpito una fetta consistente dei parlamentari non appena ha buttato l’occhio sulla busta paga: «Vaffa ai soldi», «non si fa la cresta su ciò che non è rendicontato». Quindi la minaccia: «Metteremo online nomi e cognomi di chi vuol tenersi i soldi!». Questo, alla fine, se lo è rimangiato. Perché ha capito che il Movimento, sulla diaria, si sarebbe spaccato. E che molti, forse troppi, hanno debiti da saldare, giovani famiglie da far crescere, carichi personali da chiudere. Ecco perché, alla fine di una discussione che è stata raccontata solo da Twitter, è emerso che sulla diaria ci sarà una valutazione caso per caso. E questo apre un problema. Giusto ieri, in Sicilia, Antonio Venturino, consigliere regionale M5S, è stato espulso con ignominia dal partito (Grillo lo ha simpaticamente chiamato «pezzo di m…») perché ha dichiarato di volersi tenere per sè lo stipendio intero. Ora la sua posizione dovrebbe essere quantomeno ridiscussa. Stessa storia per Marino Mastrangeli, cacciato addirittura dal gruppo parlamentare perchè reo di andare troppo in tv; e adesso che Grillo ha «aperto» alla tv e ai giornalisti, che si fa?

CONTRADDIZIONI continue dell’armata Brancaleone grillina che il Capo, comunque, blandisce chiamandoli come un drappello di eroi che ha fatto «la più grande rivoluzione di questo Paese, d’Europa e forse del mondo». «Noi non siamo un’automobile migliore, siamo un nuovo mezzo di trasporto: siamo il teletrasporto», ha detto ancora, «noi cambieremo le cose», ma se «non riusciremo a cambiare questo Paese, meglio andarsene in massa». Renato Brunetta, alla bouvette, salacemente commentava: «Qualcuno gli ha detto che c’è chi non vede l’ora che lo facciano?».

Roma, 10 maggio 2013

5 commenti su “Diaria, Grillo striglia i parlamentari «Chi si tiene i soldi nella lista nera».”

  1. Io non so chi sia l’autrice dell’articolo e ne faccio pubblica esternazione ma associare Grillo alla casta è francamente risibile .
    Non è stato candidato a nulla ed effettivamente è una star non hollywoodiana ma è comunque una persona famosa a prescindere .
    Poi quello che dice si può condividere o meno ma mettere sullo stesso piano Grillo e Berlusconi o altri vuol dire che si spegne, a comando o per interesse , il cervello.
    Che cosa sta facendo Grillo per meritare critiche così aspre da parte di questa signora che è sicuramente una luminare del giornalismo?
    Certo Brunetta dall’alto della sua sapienza non vede l’ora che se ne vadano è una ovvietà e come Brunetta quasi tutti quelli che hanno subito l’ondata grillina non aspettano altro per continuare a fare quello che hanno fatto finora indisturbati.
    Non è un’impresa che una formazione politic in soli 3 anni circa e senza aver avuto nemmeno un centesimo di rimborsi elettorali è diventata la prima forza del paese? Il risultato al netto delle coalizioni che erano fittizie come si è dimostrato dopo poche settimane dal voto con Fratelli d’Italia e SEL che si sono schierati in una coalizione per avere i benefici elettorali in termini di seggi e di rimborsi salvo poi andare all’opposizione. Il tempo della gente con l’anello al naso è finito e comunque meglio uno sprovveduto onesto che cento persone capaci ( di cosa? se i parlamentari sono tutti come quelli che sono sul nostro territorio) ma che fanno riferimento a un sistema che di onesto non ha nemmeno la parvenza.
    Solo chi non vuole essere intellettualmente onesto per convenienze personali può scrivere cose del genere.

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  2. BEPPE DOCET:
    fuori dal movimento persone che non intendono rispettare i patti con gli elettori
    Sui rimborsi,il Grillo registra la prima sconfitta,Venturino lo accusa di aver ridato l’italia a B,e anche in Sicilia il vicepresidente assemblea ARS,si lamenta della poca democrazia in un partito nato x essere “diverso” dalla verticalità degli altri.
    CONTESTO:
    1) Non sono d’accordo con il Contributo di Cittadinanza, per la maggioranza degli italiani sarebbe solo un comodo MOTIVO dove ADAGIARSI.

    2) ASSURDO poter gestire un pensiero DEMOCRATICO esclusivamente dalla rete, La TV e’IL MEZZO ANCORA PRINCIPE sottovalutarlo è SBAGLIATO

    3) Il libero pensiero fa’ parte della natura umana , I “Dictat” sono impopolari.

    L’M5S e’ solo agli INIZI e deve fare TRAINING AUTOGENO per acquistare consapevolezza e autonomia .

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  3. E che cosa e’ se non un dittatore miliardario mediatico, dispotico e livoroso verso tutti, che tiene in ostaggio un gruppo di persone inadeguate e per nulla utonome che man mano che si calano nel ruolo dimostrano i loro limiti?
    Ecosa cc’entra la giornalista che ha scritto l’articolo?
    Che vorreste fare se la conosceste, darle una bella purga o un bel po di legnate per educarla alla causa?
    Grillo e i suoi incapaci parlamentari hanno interpretato una protesta, ma la stanno trasformando in una vendetta, tradendo quella fiducia che gli abbiamo affidato. Questo sta di lezione a me e a tutti quelli che li hanno votati, non si puo’ accordare la fiducia al primo venuto sol perche’ riesce a dare voce ad una protesta giusta.
    Grillo ne sta facendo una questione personale e si sta avviando verso una strada pericolosa: l’eversione.
    Meno male che man mano che passano i giorni si fa conoscere meglio e si conoscono anche le sue intenzioni.
    La concezione della sua democrazia e della sua armata brancaleine e’ quella di pretenderla dagli altri ma non praticarla per gli altri, come tutte le riunioni a porte chiuse e nel piu’ assoluto modo carbonaro.
    Non merita nemmeno tutte quelle cerimonie da arrogante, come entrare nel Parlamento con l’auto e mi meraviglio come glielo consentono a quel miliardario capriccioso e beffeggiatore.

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  4. Come al solito ecco i soliti Pasdaran come quelli di Berlusconi, disposti a tutto anche a giustificarne l’ingiustificabile e semmai pronti anche ad aggredire chi si permette di contrariarli o che si oppongono. Quewta e’ una storia che l’abbiamo vista fin troppe volte, e in genere quelli piu’ oltranzisti sono sempre quelli piu’ coinvolti in quello che loro additano da mettere alla gogna.
    Grillo ormai e’ un pericolo che manipola gente inesistente.

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  5. Io non ritengo di essere un integralista sono solo un elettore del m5s e a parte le critiche alla giornalista e a brunetta che mi sembrano fondate su elementi di analisi obiettiva (chi cerca di assimilare grillo alla casta fa una grossa forzatura. Che brunetta non veda l’ora che grillo se ne vada mi sembra una cosa legittima e anche reciproca da parte di grillo nel gioco della politica)
    voglio fare una domanda retorica.
    Nello scenario politico attuale qual’è la formazione che un cittadino che vede lo sfascio che c’è dovrebbe votare?
    Criticare una formazione che ha rinunciato a milioni di euro e una persona che a torto o a ragione spende il suo tempo per diffondere delle idee compulsato dalla vergognosa classe politica dell’ultimo ventennio ( questi erano il nuovo dopo tangentopoli ora ci troviamo due ex socialisti capi dei principali partiti o pseudocoalizioni e due democristiani premier e vicepremier)per episodi isolati di persone sicuramente inesperte e che comunque avevano sottoscritto degli impegni con gli elettori prima che con grillo mi pare eccessivo.

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