Primo Direttivo aperto per il Partito Democratico riunito

Il PD a completo discute su Melchionda, le primarie di coalizione, le alleanze.

Conte “scarica” Melchionda. Cuomo parte dalla coalizione con le primarie.

Carmelo Conte
Carmelo Conte

EBOLI – Dopo circa due anni di screzi tra le varie anime del Partito Democratico, quella che fa capo a Cuomo-De Luca e quella di Melchionda-Conte: la prima saldamente al comando del circolo cittadino con il segretario Donato Guercio; la seconda, alla guida della Città con a capo il Sindaco Martino Melchionda, si incontrano e discutono. Due anime che si sono allontanate sempre di più, ma con la necessità, specie dopo gli scarsi risultati delle elezioni provinciali della lista del PD e quella della Lista Villani, di riunirsi a tutti i costi in previsione delle prossime amministrative di primavera.

Un percorso segnato da tappe ben precise: Congresso Nazionale, Regionale, eventuali primarie per la scelta del Candidato Sindaco, congresso cittadino a maggio dell’anno prossimo. Tappe che hanno costretto il PD a riunirsi dopo che si è chiuso con 1200 adesioni il tesseramento cittadino, segnato purtroppo da episodi poco edificanti e che hanno generato dubbi e polemiche. Episodi che secondo l’On. Antonio Cuomo non sono edificanti – “chi pensa di organizzare pacchetti di tessere sbaglia. E’ fuori dalla storia. Il PD deve essere un Partito moderno, per niente imbalsamato, aperto a tutti e attento ai mutamenti della società” -. Per segnare le tappe del suo nuovo corso, il PD si è riunito per la prima volta per trovare la sua politica e le sue strategie.

Chi si aspettava un clima da “tutti insieme appassionatamente” è stato deluso. Tutti insieme erano, ma l’atmosfera era di quelle che si poteva tagliare a fetta nel salone dell’Officina Koinè. Il segretario Donato Guercio; l’onorevole Antonio Cuomo; il capogruppo Salvatore Di Dio; il Sindaco Martino Melchionda; il Vice Sindaco Fernando Laurino; Il Presidente del Consiglio Mario Conte; gli Assessori Cosimo Cicia, Luca Sgroia, Carlo Moscariello e fresco fresco di iscrizione Arturo Marra; i consiglieri, Mauro Castola, Sueva Manzione, Remo Mastrolia, Gaetano Cuomo, Carmine Magliano, Tarcisio Di Cosimo, Vincenzo Rotondo, Alfonso Cillo; i dirigenti Damiano Capaccio,Vito Pindozzi, Vincenzo Marsiglia, Vincenzo Occhiofino, Giovanni Santimone, Enrico Tortolani,Vincenzo Consalvo, Venusia Mazzaro, Giuseppe Piccirillo, Liberato Martusciello, Mario Di Donato, Luca Morrone, Ilario Massarelli, Nicola Danza e tanti altri simpatizzanti e osservatori. Tra il pubblico defilato l’ex Ministro Carmelo Conte, per la prima volta insieme.

Martino Melchionda
Martino Melchionda

Tutti al capezzale del Sindaco Martino Melchionda. Sembrava più un funerale che una festa di riappacificazione, non c’era un sorriso e la divisione si notava anche nella collocazione: a destra contiani e melchiondiani; a sinistra cuomiani e deluchiani; in fondo e sparsi qua e la gli schierati/non schierati. Tutti a piangere il “morto”.  I temi principali: rapporti interni, l’operato dell’Amministrazione, la ricandidatura di Melchionda, la coalizione di Centro-sinistra e le alleanze.

Un dibattito scontato, “sordo”, e per certi aspetti retrodatato. Sembrava un’interpartitico di 20 anni fa, tra Socialisti e Comunisti. Una serie di lamentele ma anche moniti e speranze, accuse e strategie, intenzioni e promesse. Dopo gli interventi di Guercio e Melchionda, Capaccio ha tracciato una analisi spietata tra accuse, denunce e interrogativi inquietanti a proposito del tesseramento quanto mai sospetto di esponenti della Sarim (raccolta differenziata), della Pegaso (vigilanza), della Multiservice (Società partecipata di servizi).

Nonostante il “gelo” e il “fuoco” politico della sala, alla fine sono emerse tre posizioni: quella che ritiene che la ricandidatura di Melchionda deve essere scontata (Laurino ed altri); quella della stesura di un programma e poi scegliere il candidato che non sia Melchionda (Carmelo Conte); quella delle primarie di coalizione, partendo dal Sindaco per recuperare quel che resta del centro-sinistra (On. Cuomo).

Insomma Conte già guarda oltre Melchionda, Cuomo invece, vorrebbe tenerlo sotto tutela fino al confronto con gli alleati senza dare nulla per scontato e poi arrivare alla condivisione o di Melchionda o di altri, sia attraverso le Primarie di Coalizione o solo attraverso un accordo condiviso. Gira e rigira, il Sindaco dovrà aspettare ancora un pò prima di sapere se sarà o meno ricandidato, intanto Massimo Cariello e Gerardo Rosania già corrono alla ricerca di alleanze, il primo mostrando poco interesse per le primarie il secondo possibilista ma non troppo.

Una cosa è certa, se il tavolo delle trattative regionale e provinciale, dovesse decide per le Primarie di Coalizione, sia Rifondazione, sia Sinistra e Libertà che Italia dei Valori, si dovranno allineare e accettare uno strumento di partecipazione democratico. Chi invece, volesse fare una scelta diversa, oltre ad assumersene tutte le responsabilità politiche rispetto agli elettori e agli elettori, si collocherebbe fuori dalla coalizione e senza simboli. La situazione è difficile. Tira una brutta aria. Nessuno può permettersi di sbagliare o far prevalere personalismi ed egoismi.

19 commenti su “Primo Direttivo aperto per il Partito Democratico riunito”

  1. Io ero presente a quel direttivo…. francamente, ho ascoltato gli stessi interventi ma inteso cose diverse:
    non mi pare proprio che Conte abbia scaricato Melchionda (ha semplicemente fatto un intervento di alto profilo, tracciando alcuni temi che dovrebbero – a suo avviso – contraddistinguere l’Amministrazione Comunale negli ultimi mesi di mandato;
    l’intervento di Cuomo, invece, mi è parso francamente astioso e – lui sì – contrario a qualsiasi ipoitesi di ricandidatura di Martino Melchionda.

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    • Caro MI,
      Sembri essere fazioso, ma anche altre volte poi abbiamo parlato e ci siamo compresi. La prossima volta lo faccio scrivere a te l’articolo, così dici quello che capisci tu, e per buona pace di tutti vivremo felici e contenti. Conte come al solito, ha fatto un intervento di alto profilo, e mi fa piacere che te ne sei accorto, non ricordo che la pensavi allo stesso modo. Ha trattato alcuni argomenti che rappresentano il nerbo dei problemi della nostra Città, come il Porto Canale e le terre dell’Orientale, ma a proposito, non ti dico cosa ne penso in merito, proprio per non “disturbare” il tuo slancio di stima per l’alto discorso del mio amico Conte, tuttavia a me è sembrato, indipendentemente dal livello, retrodatato, per il resto, nel passaggio che riguarda la vicenda politica locale, Conte e non io, ha detto che bisognava in primo luogo parlare dei programmi e poi si sarebbe discusso del Sindaco, Tu cosa capisci? Io che non è del tutto scontato una riconferma. Chi lo ha detto, con i suoi uomini contribuisce a che questa maggioranza che sostiene Melchionda, continua ad amministrare. Cuomo dal canto suo, ha detto, che il PD deve comunque partire da Melchionda, ma deve pensare alle alleanze e per questo deve necessariamente confrontarsi con il resto della coalizione, che lo strumento democratico delle primarie, tra l’altro previste dallo statuto, avrebbe costretto sia Rifondazione che Sinistra e Libertà, accettandole o rifiutandole, ad uscire allo scoperto, tenuto conto che proponendo un loro candidato di fatti sfiduciano il Sindaco in carica. Per il resto ho Visto un Sindaco molto provato, cinereo e comprensibilmente imbarazzato, trovandosi a parlare di se stesso, tanto che dopo l’unico accenno di difesa chiaro venuto da Laurino, ha consentito al Sindaco di sbottare, dicendo a chiari lettere di non essere disponibile ad attendere i tempi lunghi che Conte da una parte, e Cuomo dall’altra, pur con proposte diverse, avevano comunque ipotizzato. Infine caro MI ho messo il mio, che è a metà tra la cronaca e l’opinione, ma sempre di quello che io vedo, che sicuramente è un osservatorio diverso dal tuo che si colora anche di tifo. Se vuoi un mio personale parere, credo che il fatto che si incominci a parlare è sicuramente positivo, quando si ragiona e ci si confronta alla fine si finisce per diventare anche amici, e questo è quello che vi auguro, perché ho notato una tale freddezza, che a tratti era imbarazzante. Ciò nonostante ci sono delle belle intelligenze, che se riescono ad incontrarsi non possono che produrre atti positivi, così come ci sono delle persone, che di recente si sono iscritte che non stimo affatto e che non stanno bene insieme agli altri, e solo per carità di patria non ho voluto dire alcunché su di loro, ma ti assicuro quando hanno parlato, non solo ci voleva un interprete, ma quasi tutti se ne sono usciti disgustati mormorando senza riserve frasi di ogni specie che non voglio ripetere, e non ti dico i commenti. Infine mi sarebbe piaciuto che almeno Conte, quando ha parlato delle terre dell’Orientale avesse fatto qualche cenno, proprio per volare ancora più alto, ai fatti incresciosi di cui al tesseramento, condannandoli, e di chi ha sottoscritto l’adesione, manco a farlo apposta, proprio chi è stato beneficiato dalla rinuncia degli Usi Civici ed il modo con cui, con disprezzo, pagava d’avanti a tutti le tessere ai suoi poveri operai. Non lo ha fatto perché come il nipote Mario e il Sindaco lo conosce e quindi per “rispetto” non ne ha parlato o perché ha voluto mantenersi a mezz’altezza, per evitare che non tutti potessero seguirlo? spero sia la seconda, così ci rasserena.

  2. Io penso che un pò tutti compresi gli amici o sostenitori del sindaco, siano arrivati di sicuro ad una sola conclusione: Questa amministrazione è stata un DISASTRO senza offesa. Occorre che si prenda atto, ma lo sbaglio che si fa purtroppo è che si fa finta di niente o conviene ad alcuni del pd far finta di niente. Ecco l’errore del pd oggi, In privato quando un’azienda non viene amministrata bene, i soci o i proprietari ahnno la necessità di cambiare. No a Melchionda, ma è un no anche purtroppo a vecchi personaggi nulla contro di loro, ma è necesario come dice il Buon Franceschini, rinnovare. Ci sono tanti giovani iscritti e presenti in direzione che vogliono il cambiamento e d allora auguri con la pace di Martino che povgerino sembra ormai una piadina schiazzata dalla pasta contiana. Il sindaco ha perso un’occasione importante, quello di prendre in mano il c.s. di eboli, ma non è stato capace, ormai penso concorderàadmin è troppo tardi

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  3. Ricordi male circa la mia opinione su Conte, il cuo acume politico e la cui intelligenza stimo da molto tempo, pur non condividendone sempre i percorsi politici. In ogni caso, mi sforzo di non essere fazioso, pur essendo di parte. E la mia lettura dell’intervento di Conte è quella che dicevo poc’anzi: un intervento di alto profilo, che senz’altro non è interpretabile – a mio modo di vedere – come uno “scaricare” Melchionda. Se mai, portare il discorso sui grandi temi che dovranno (io spero) caratterizzare una seconda amministrazione Melchionda, laddove gli elettori suffragassero questa ipotesi (sono sempre loro, in ultima analisi, ad avere giustamente l’ultima parola). L’intervento di Cuomo – di cui pure stimo la grande intelligenza politica – stavolta non mi è affatto piaciuto, perché – ti ripeto (e posso sbagliarmi) mi è parso un intervento astioso, carico di tensione e per nulla ‘in construendo’. Questa è l’impressione che mi ha fatto ascoltandolo, e di conseguenza l’impressione che le primarie fossero in realtà un modo come un altro per dire di no al asindaco uscente. Legittimamente, ci mancherebbe altro, ma io non sono d’accordo. Sul clima freddo in sala, sullo schierarsi da un lato e dall’altro della stanza a seconda degli schieramenti e delle simpatie, hai reso ottimamente il clima che si respirava. Non mi è piaciuto, ma credo sia comprensibile, essendo questa la prima riunione di un organismo neonato (nel suo essere unitario) dopo anni di gravi e persistenti fratture. Sul tesseramento, l’unica cosa che posso e voglio dirti è che ognuno è responsabile di ciò che fa, sia chi spinge a tesserarsi persone appartenenti a circuiti d’interesse e di clientela, sia chi addirittura questo stesso tipo di iscrizioni le fa fuori da ogni regola anche formale (elenchi di iscritti formatisi fuori dai locali della sezione cittadina). Peccato cooloro i quali hanno svolto il tesseramento fuori dalla sezione siano stati – oggi – i primi a catoneggiare contro il malcostume, nei propri interventi dei Direttivo cittadino. Io e i miei pochi amici abbiamo senz’altro la coscienza a posto: gli iscritti che abbiamo invitato a aderire (invitato!) sono tutti simpatizzanti e militanti di fede certa e di vecchia data.

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    • Per MI,
      sono sicuro che tu e i tuoi amici abbiate aderito con convinzione, ma la tua adesione e quella dei tuoi amici non è per niente in discussione, magari per il PD fossero gli iscritti tutti come te. Purtroppo c’è una bella varietà di gente. I partiti sono lo spaccato della società. Certo non si possono controllare i voti e non puoi impedire nel segreto delle urne che un grande delinquente o un truffaldino o una persona interdetta o spregevole voti, ma quando si parla di adesioni le quali devono essere approvate e quindi ponderate, allora è diverso, si può scegliere anche di non volerci stare insieme a certa gente. Ma tu, vuoi mettere in evidenza altre cose, come le iscrizioni avvenute fuori dal contesto delle regole, che , se fossero vere, sarebbe una cosa brutta lo stesso, ma non giustifica quelle che sono, per guanto mi riguarda vere e proprie denunce. E’ come dire: poiché tu hai rubato le caramelle,io rapino una banca e magari uccido anche qualcuno. Non sarebbe giustificabile e non tacerei se fossi certo e se fossi a conoscenza di un benché minimo reato e se tu riesci a giustificare, con la tua appartenenza circostanze di tale specie, lasciamelo dire, mi dispiacerebbe moltissimo per te, ma oltre a questo non potrei farci nulla.
      Ti ripeto ancora una volta, poiché non sono uno stupido, e pur augurandomi che non sarai mai costretto a cambiare l’opinione di chi ora tu difendi in buona fede, al punto tale che saresti disposto a scrivere in mia vece quello che io non vedo, se dovessi riscriverlo, sicuramente sarebbe diverso ,ma aggiungerei altro, ma sempre secondo la mia visione, che non è il contrario della verità, sia ben chiaro.

  4. Ma quanto dobbiamo attendere prima che il Pd risolva i sui problemi? L’Amministrazione Melchionda è la peggiore del dopoguerra, Conte è archeologia politica, Cuomo un transfuga. Penso che la costruizione di un nuovo centro sinistra ad Eboli può anche essere fatta abbandonando schemi e formule precostituite. Mi spiego meglio: si può anche fare a meno del PD.
    La vera svolta ad Eboli è Massimo Cariello sindaco.

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  5. X il Sig.Mi. Colgo in te una certa ingenuità, ma pensi ancora che melchionda sia candidato a sindaco? Ormai è fuori dai giochi, la partita è tra cuomo e conte, ma senza martino. Così sarà, vedrai

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  6. Credo che in ogni caso a parte la discussione del programma politico che è la base su cui si dovrà fondare il futuro candidato a sindaco del centro sinistra ( elemento d’altronde scontatissimo), la cosa più giusta per quanto mi riguarda è proprio il metodo delle primarie nel centro sinistra come ha rimarcato l’on. Cuomo.
    Infatti in un momento di così grave crisi politica ebolitana non vi è metodo più democratico, così da poter anche smorzare tutte le polemiche intercorse in questi giorni sul tesseramento del PD.
    Infatti chi ha invitato delle persone a tesserarsi, di rimando potrà invitare anche gli stessi a votare x le primarie.
    Questa dovrebbe essere la logica, oppure mi sbaglio?

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  7. Facciamo come il 1996 abbandoniamo al loro destino questa classe politica non più credibile e lanciamo qualcosa di nuovo.
    Con Cariello per Eboli.

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  8. Io credo che il 1996 si possa ripetere, il Pd non è più un partito credibile nella città. E’ responsabile del fallimento dell’amministrazione Melchionda e pertanto non può essere legittimato ad imporre il percorso da seguire per le prossime amministrative. Il Centro-Sinistra non è un dogma. E chi l’ha detto che solo con questa formula è possibile governare la città?
    Nel 1996 Rosania vinse le elezioni rompendo con un centro sinistra allo sbando. Nel 2010 Cariello potrebbe ricreare nella città quegli entusiasmi.
    E’ vero che Cariello fa politica da anni ma è ance vero ch si tratta di un candidato giovane, voluto bene nella città e che ha ben operato da assessore in questi anni.
    A volte per costruire qualcosa di nuovo le rotture sono necessarie.

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  9. La gioventù non basta per accreditare un candidato,. Ci vogliono ben altre qualità che non mi sembra Cariello abbia.
    La vera novità alle prossime amministrative sarà un rappresentante della società civile, non un politico, che raccoglierà il consenso di gente onesta, stufa dei politicanti, che ama Eboli al di sopra dell’ interesse personale, che rispetta e favorisce soprattutto i giovani che sono costrett, i da una politica miope e compromessa, ad emigrare verso altri lidi. Vogliamo trasparenza, vivibilità, competenze, per ridare ad Eboli il ruolo che le spetta, di una città civile!

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  10. Il clientelismo, l’affarismo, la politica personalistica, la difesa dei gruppi di potere e non degli interessi dei cittadini non è politica…è solo l’egoismo istituzionalizzato: ciò che purtroppo ci governa da troppo tempo, non soltanto ad Eboli.
    Cariello non rappresenta il nuovo, rispetto a Conte, Melchionda, Rosania, etc. Cariello è lo specchio dello stesso egoismo istituzionalizzato, travestitosi da bravo ragazzo.
    I cittadini lo sanno e voteranno come al solito il male minore, o quel candidato da cui avranno più vantaggi personali: perchè l’egoismo nasce dal popolo.
    Mi auguro francamente che ci sia un fermento tra i giovani che riporti al centro la politica, quella vera, cioè che riguardi il bene comune e non solo quello di parte, o peggio, quello personale.
    Nel centrodestra qualcosa si sta muovendo tra i giovani, mi auguro avvenga anche tra la gioventù di centrosinistra, che invece sembra osannare Cariello come il Messia, dimostrando di non tenere al bene comune della città, ma volendo riproporre l’egoismo istituzionalizzato di cui sopra.
    Giovani, abbiate il coraggio di prendere in mano voi le sorti di questa città…e di cambiare, partendo da quei valori alla base della vera politica!!! Non vi fate abbagliare da promesse o discorsi illusori: rimarrete certamente delusi e arrabbiati, come è successo sempre a tutti quelli che si sono legati a questi affaristi che spudoratamente si fanno chiamare “politici”.

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  11. X VOGLIO IL MASSIMO:
    Io non riesco a capire questo considerare Cariello come il candidato ideale anche perchè non riesco a trovare e a ricordare cosa di buono ha fatto l’ex assessore per la città di Eboli, a parte l’erogare contributi per lo solite manifestazioni culturali, sempre le stesse; è probabile che abbia memoria corta ma magari puoi aiutarmi tu a ricordare e lo dico senza polemica.
    Grazie

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