Comizio pubblico di D’Alessandro. L’avvocato incontra il popolo scafatese: “Fuori Aliberti, Fuori i suoi amici e la sua famiglia!”
Durissimi gli affondi e le accuse per il Sindaco uscente Aliberti, ma ce n’é anche per Salvati e Pesce. E alla fine colpo di scena: D’Alessandro commuove ed emoziona fino alle lacrime.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Le scadenze per recarsi si seggi e scegliere il candidato favorito sono sempre più vicine ,e quotidianamente in città si moltiplicano manifestazioni e incontri pubblici; accade spesso che i vari appuntamenti coincidano in crono e “a farne le spese” e’proprio l’elettorato che cade in una sorta d’imbarazzo della scelta. Ieri mattina, si sono ripresentati alla cittadinanza: CRristoforo Salvati con FDI che ha tenuto la ufficiale presentazione delle sue liste presso L’auditorium di “Scafati Solidale”; Il candidato CO.TU.CIT. Michele Raviotta ha radunato simpatizzanti e sostenitori presso l’aula consiliare ubicata all’interno della biblioteca comunale e il candidato PD Vittorio D’alessandro e’ salito su un palco allestito in piazza Vittorio Veneto. In una mattina calda e assolata e la piazza gremita dalle “persone della domenica mattina”, L’avvocato D’alessandro ha tenuto banco per oltre 60 minuti col suo lungo discorso.
Gridando letteralmente la parola “vendetta” D’alessandro ha citato cose accadute negli anni di amministrazione Alibertiana. In primis la chiusura dell’ospedale che Aliberti avrebbe svenduto a Caldoro e Cirielli. –“Per meri interessi, il Sindaco Aliberti ha tradito tutti noi e in modo particolare le fasce più deboli“- tuona D’Alessandro dall’alto del palco.
Una serie di affondi contro un’amministrazione che in questi anni avrebbe fatto di tutto per curare i propri interessi,occultando serie proposte,impedendo la realizzazione del Piano Insediamento Produttivo di via S.Antonio Abate. L’avvocato afferma senza se e senza ma che nel 2008 i fondi comunali erano sufficientemente disponibili, e 90 progetti presentati da medie imprese furono immediatamente bocciati. – “Aliberti ha preferito sfasciare strade e marciapiedi per poi ricostruirli,ingaggiando ditte provenienti da Casal di Principe, terra d’appartenenza dell’ex sottosegretario del PDL Nicola Cosentino. Il decantato PUC ancora in fase di stallo da ben 5 anni. Credo che l’uscente Sindaco abbia il progetto del PIANO URBANISTICO COMUNALE ben custodito in qualche cassetto, all’interno della sua nuova casa, tra le poche che in questi anni e’stata sopraelevata; ed ora visto il susseguirsi di attacchi e controlli, egli stesso ne fa uso strumentale a fini propagandistici argomentando con vittimismo intenerendo chi ancora non avrebbe deciso di votarlo nuovamente.”
In seconda battuta torna il tema del fiume Sarno, e D’Alessandro prende di mira Aliberti attaccandolo in maniera ironica sulla vicenda che fece scalpore, balzando agli onori della cronaca,poiché sul tratto fluviale venne installato un impianto di erogatori di sostanze profumanti. L’avventata idea di Aliberti attiro’ le telecamere di “STRISCIA LA NOTIZIA“. Un inviato della trasmissione fece “irruzione” a palazzo Mayer denigrando il primo cittadino ridicolizzandolo dunque in tutta Italia.
“Dopo questo primo tentativo, Aliberti prese provvedimenti più seri ingaggiando la impresa Todini per l’opera di risanamento delle putride acque; per una serie di ignote motivazioni l’opera non e’stata portata a termine.“
Altra nota dolente: il clientelismo, le assunzioni di amici alla GESET, all’Aipa e al Piano Di Zona. I milioni di euro sprecati per adempiere alle spettanze di collaboratori e staffisti – illustri sconosciuti – sottoline D’Alessandro.
“Scandali su scandali, e tutto ciò sotto approvazione della sua segretaria Immacolata Di Saia” L’aspirante sindaco, non risparmia nessuno e pesanti accuse le rivolge anche a Cristoforo Salvati candidato in lizza con FDI.
“Dov’era Salvati mentre accadeva tutto ciò? Dov’era SAlvati quando la città cominciava ad annegare, quando il PUC veniva occultato, e scambi di favori passavano tra le stanze della casa comunale? – Quesiti rivolti a chi un tempo rivestiva il ruolo ufficiale di Vicesindaco e che adesso – con la sua anima immacolata – cerca di spodestare Aliberti candindosi “da un giorno all’altro” dietro la regia di Santocchio e Cirielli. – Le pungenti affermazioni di D’Alessandro sciolgono applausi e tra la gente i commenti non si sprecano.
L’ultimo bersaglio di D’alesseandro e’ l’altro candidato alla conquista della roccaforte ambita: il Dottore Nicola Pesce. “Caro Nicola Pesce, come fate a ignorare il fatto che non coalizzandovi alla nostra compagine abbiamo offerto solo vantaggi ad Aliberti?“
In maniera netta e precisa, rivendica che il vero centrosinistra appartiene alla SUA coalizione: “Il vero PD e’qui oggi con Primavera Non bussa e Scafati libera. Siamo inoltre il PD di Bersani, Renzi, De Luca“. – Carico al massimo D’alessandro non nasconde il desiderio di buttar fuori tutti gli opportunisti e i lacche dalla casa comunale – “Via la camorra, via i casalesi”
Dopo gli attacchi D’alessandro passa ai fatti argomentando su alcuni punti del programma della sua coalizione: il rilancio della cultura, la concentrazione sulla mobilita’ urbana, la rinascita del centro storico, la possibilità di 300 posti di lavoro concretamente possibili. – “Noi non raccontiamo favole, noi raccontiamo la realta“.
Scafati, 6 maggio 2013