ELEZIONI REGIONALI – Il Sindaco di Salerno è l’unica chance per evitare una disfatta senza precedenti. Altro che primarie bisogna organizzare un pellegrinaggio alla Vergine di Pompei.
L’Onorevole Cuomo: “De Luca è una necessità. Con lui si candida la politica del fare”.
SALERNO – POLITICAdeMENTE questo blog, aveva visto giusto quando a dicembre dell’anno scorso lanciò sul Web “De Luca for President”. Vi era in quella proposta la consapevolezza di offrire alla competizione elettorale una figura importante per cercare di arginare la deriva politica che inevitabilmente porterebbe il Centro-destra alla vittoria e il Centro-sinistra alla più cocente delle sconfitte.
Immediatamente si scatenarono sul Web e sul sito appositamente creato www.delucapresidente.com, migliaia di adesioni provenienti da tutta la Campania e centinaia di adesioni provenienti da campani che risiedono nel resto d’Italia e del mondo. Un vero e proprio successo di adesioni.
Nello stesso tempo, questo blog ha evitato nella maniera più assoluta di parlarne, se non pubblicando periodicamente, e non tutte, le innumerevoli attività che quotidianamente interessano il Comune di Salerno. Non c’é un solo giorno che non si inaugura un cantiere o si consegna un’opera pubblica a Salerno. E più che fare il coro vi è stata una scelta editoriale di presentare la FATTIVITA’ che si fa politica. Una qualsiasi altra forma sarebbe stata controproducente.
Il silenzio però non significa consegnare al tempo che mai verrà una decisione che invece urge essere presa e al più presto anche per offrire la possibilità a chi sarà “il Capitano coraggioso” e dovrà affrontare un Centro-destra che, anche se a livello Nazionale è senza dubbio in fase calante, ma in Campania, proprio per responsabilità della sinistra in generale, che mantiene ancora in auge coloro i quali sono additati come responsabili di una politica fallimentare, vedrebbe prevalere quella destra che comunque non avrebbe “i numeri” politici per governare.
Il fuoco incrociato e lo sbarramento ad una probabile candidatura di Vincenzo De Luca è stato l’unico interesse di alcuni massimi dirigenti del PD, che invece di fare un’analisi sulle sconfitte elettorali procurate dalle montagne di rifiuti e dal dilagare delle infiltrazioni camorristiche in Campania della così detta “cosca dei Casalesi” si è pensato di proseguire in feste e festini, ricorrenze e sprechi, progetti inutili e convenzioni, magistralmente e sfacciatamente proposte, snaturando quella che era stata una delle più belle stagioni di rinascita che pure è da attribuire al Presidente Antonio Bassolino.
Nel coro dei favorevoli, alcuni dirigenti, ma comunque sempre attenti agli equilibri, in quello dei contrari campeggia il Governatore Bassolino che pensando di fare il grande stratega ha proposto le Primarie di Coalizione, perchè nel frattempo è cresciuta una nuova classe dirigente. Bravo Bassolino, ma sinceramente non ce ne siamo accorti. Si vuole contrapporre persone stimabili, che già hanno un ruolo nella società, come Ennio Cascetta, ma non necessariamente un valente professore universitario deve e può essere un ottimo candidato, si è visto anche per Luigi Nicolais, persona di grande spessore ma che è crollato alle provinciali di Napoli, se si fosse adottato questo principio Antonio Bassolino che non è certo un Professore, e di cui senza nessuna malizia, non si conoscono le competenze, non ci sarebbe mai arrivato ad essere il Sindaco di Napoli, Ministro della Repubblica, Governatore della Campania.
Invece le sue capacità e il suo essere collegato alla società e alla sua terra hanno dimostrato che le competenze sono una cosa e le capacità un’altra e grazie alle sue capacità di interpretare la società ha rappresentato per le popolazioni della Campania e per l’intero mezzogiorno un punto di riferimento importantissino e una stagione di grandi successi e di grandi speranze. Ora invece, Bassolino deve capire che un suo qualsiasi impegno è deleterio per il suo Partito e per l’intera coalizione. Non gli è stata sufficiente la prova di forza elettorale che ha portato l’assessore Andrea Cozzolino ad essere il più votato in Campania e nell’intero Collegio. Anche in questo caso non è bastato a Cozzolino arrivare prima perchè sia diventato un leader. Un’altra prova di forza sbagliata che Bassolino prima e Massimo D’Alema poi hanno voluto dare.
Ecco perché fuori di ogni valutazione l’Onorevale Antonio Cuomo del PD, uomo pratico e leader in Campania dell’area Bindi, rompe ogni indugio ed esce allo scoperto dichiarando la sua completa disponibilità ad una candidatura del Sindaco di Salerno – “De Luca oltre che essere una risorsa è per il Partito Democratico e per l’intera coalizione una necessità assoluta, se si vuole evitare un tracollo elettorale. Egli interpreta il rigore e l’autorevolezza delle Istituzioni, la capacità di dialogo e di elaborazione dell’uomo di partito e la capacità di concretizzare i progetti politici” – e per sintetizzare aggiunge – “con lui candidiamo la politica del fare e della concretezza” – mentre sul piano politico in relazione al carattere del Sindaco di Salerno, Cuomo è rassicurante – “De Luca è uomo di partito, il suo carattere non è in discussione, mentre è in discussione la sua capacità di dialogare e di essere leale al tempo stesso” -.
D’altra parte a dare ragione a Cuomo è intervenuto il Sondaggio Crespi pubblicato da “il Mattino” che ha analizzato, livelli di conoscenza e di gradimento in Campania dei maggiori esponenti politici di entrambi gli schieramenti, e Vincenzo De Luca è tra quelli più visibili e che riscuote la maggiore fiducia degli elettori. L’apertura di cuomo è il primo passo verso la nomination, anche se alcuni altri Leaders come il Consigliere Regionale Donato Pica e il Vice presidente della Giunta Antonio Valiante, pur riconoscendo De Luca una risorsa, con accenti diversi frenano su una sua eventuale candidatura, il primo, notoriamente attendista, vorrebbe rimandare in un altro momento la discussione, il secondo ritiene invece che amministrare una Regione è diverso che amministrare un Comune. Viene da dire che se c’è riuscito lui, che viene da un piccolo comune lo può fare chiunque.
L’ostacolo principale, è sicuramente il Governatore, il quale, pensando di mettere uno sbarramento al ciclone De Luca, ha sbandierato le Primarie di coalizione, usando questo strumento come un’arma, pensando di ripetere, dal punto di vista elettorale l’exploit di Cozzolino, contrapponendogli Ennio Cascetta, che con tutto il rispetto, rappresenterebbe l’agnello sacrificale e bisognerebbe consumare un’intera campagna elettorale solo per farlo conoscere. Le primarie o qualsiasi altro strumento democratico da conservarsi per altre opportunità non quando, pur avendo gli uomini giusti, si vuole per forza affogare.
I massimi dirigenti del Partito Democratico, dovrebbero organizzare un pellegrinaggio per la Madonna di Pompei. Tutti scalzi a pregare la Madonna che dopo lo sfascio della Sanità, quello dell’immondizia, quello delle convenzioni, quello dell’infiltrazione a tutti i livelli della Malavita organizzata, tra i suoi uomini vi è Vincenzo De Luca, che in questa rovinosa sconfitta annunciata, può concorrere e può anche vincere, anzichè contrapporre tatticismi resistenze, come fa Bassolino e come tentano di fare gli altri, dovrebbero pregarlo e ringraziare veramente la Vergine di Pompei se non vogliono dimenticarsi quelle sedie a cui sono tanto legati.
Caro Massimo, condivido gli elogi per il Sindaco di Salerno. Lascerei solo da parte lo slogan che riprende “la politica del fare” per non scimmiottare Berlusconi, che – alla fine – come originale, sembra meglio attrezzato ( anche se non ne condivido teorie, linea, obbiettivi….tutto). E poi non ha portato molta fortuna a chi ha cercato di …copiare. come Villani. Saluti
De Luca dovrà convincere bassolino e i napoletani, senza la provincia di napoli, non si vince puoi fare tutti proclami che vuoi
Per Enrico, innanzitutto penso che il Villani non abbia copiato nessuno, forse fa comodo a qualcuno dire ciò perchè le ultime elezioni le ha perse ed è consuetudine soprattutto ad eboli stare sempre dietro al vincente di turno e si sa perchè? Ma Lei che presumo del pd da che parte sta ora ? Sta ancora con melchionda-conte o sta per salire sul carro di cuomo-de luca? Ha ragione quando dice che la politica del fare non appartiene a tutti e soprattutto e non è il suo caso a chi vede la cura del bene comune come affare privato.
visto intervento di un legale, mi son chiesta chissà se secondo sua esperienza e stante i diversi pareri è legttima ultima delibera stante insediamento di commissario già avvenuto
Per Enrico,
De Luca ha un brutto carattere, spigoloso e scorbutico, ma non dobbiamo mica sposarlo. Quello che conta è che tiene bene la maggioranza, ha un ottimo staff, ha cambiato il volto di una città, riesce a parlare in maniera diretta e comprensibile ai cittadini, ed è un uomo del fare. Si, del Fare. I cittadini elettori, vogliono amministratori capaci, e non a caso è tra i Sindaci più amati dagli italiani. Non per questo, condivido tutto di De Luca, e lui lo sa, ma per come lavora e per la passione che ci mette, si può anche perdonare qualche sua intemperanza o qualche cosa che a noi non piace. Purtroppo è passato nell’immaginario collettivo che il fare è tipico di Berlusconi. Il fare è il fare, e quello di De Luca si vede. Ogni giorno inaugura qualcosa e ogni giorno apre un cantiere. Sai dove si blocca il fare di De Luca? Quando ha a che fare con la Regione e con il Governo. Il fare del Cavaliere è più proclami che altro, ma siccome è un ottimo comunicatore riesce a “proclamare” molto bene e riesce a far passare il “proclamato” per cose fatte. Se la sinistra avesse tutti i Sindaci come De Luca, staremmo molto meglio nelle nostre città e la sinistra vincerebbe le elezioni con molta facilità. Purtroppo la nostra realtà cittadina è lontana da quel modello e vive una condizione diametralmente opposta al nostro capoluogo, sia nelle scelte urbanistiche, sia in quelle politiche ed economiche. Di chi sarà la colpa? del Sindaco? del suo staff se ne ha uno? del suo Partito? della sua coalizione? delle sue politiche? Vuoi vedere che è dei cittadini?
Grazie Enrico
Sono felice di vedere un caao di esplicita presa di coscienza del fatto che il “sapere” non è garanzia di successo.
Questa equazione troppo spesso è stata al centro delle azioni (spesso fallimentari) del PD.
E’ vero: per FARE occorre ORIENTARE il “SAPERE” con il contatto e la conoscenza della BASE, dei suoi problemi e bisogni.
E’ questo che mantiene la base legata ai propri rappresentanti e fa il successo duraturo di un politico.
strano che enrico non ancora risposto, mah
<>
Io non sono un giustizialista, assolutamente, e non ritengo che il rinvio a giudizio significhi colpevolezza. Quindi Enzo De Luca è da considerarsi, fino a prova del contrario (eventuale condanna penale in terzo grado) innocente. A lui imputo altri limiti e difetti evidenti, tutti politici. Pur ammettendo che è un politico che – da amministratore di una città medio grande – si è contraddistinto per azioni concrete, ritengo gli manchi una strategia politica di più ampio respiro, e che la sua storia di pubblico amministratore non brilli per coerenza e sia ricca di luci ma anche di ombre (il sistema di potere che a Salerno è pervasivo; le speculazioni edilizie spesso incoraggiate). Ma tu, caro Massimo, che spesso appari nei tuoi giudizi incline ad una discreta dose di giustizialismo (ad esempio, i giudizi oltremodo tranchant e a volte ingenerosi sull’amministrazione comunale di Eboli, pur in assenza di qualsiasi atto giuziario, foss’anche un misero avviso di garanzia a un qualsiasi amministratore) come ti poni rispetto alle numerose inchieste penali che coinvolgono “l’uomo del fare”. Come ti poni – e qui la risposta che ti chiedo è politica – rispetto alla cappa soffocante del sistema di potere che vige a Salerno città?
Per Luigi,
spesso in miei commenti ed in articoli affidati alla stampa, e precisamente a Cronache del Mezzogiorno e Nero su Bianco, nonché nei forum di questo blog ho sottolineato il carattere spigoloso, ostico e se vuoi anche autoritario e antipatico di Vincenzo De Luca, che a me non piace, ma ripeto, come ho detto in altre circostanze, non devo mica sposarlo? Un uomo pubblico ancorché politico, deve essere giudicato per quello che fa. Parlano i suoi atti. Se poi tu ravvisi che non c’é una sua proposta politica per affiancarla alla sua candidatura, credo che tu abbia ragione in parte, perché De Luca ha specificato bene quale è il suo canovaccio da offrire agli elettori per realizzare un vero e proprio segno di discontinuità rispetto alla Giunta Bassolino. Egli mette a disposizione degli alleati quel canovaccio nel quale c’è il suo operato di Sindaco, e come ama dire Berlusconi, operato o politica del fare. Luigi, che tu voglia o no, Salerno è l’unica Città italiana, alla pari delle più grandi metropoli europee, toccata da una delle più grandi trasformazioni urbane. Mi arrivano tutti i giorni dal Comune di Salerno delle news letters che riguardano almeno 4 o 5 inaugurazioni di cantieri, 2 o 3 consegne di lavori ultimati, 7 o 8 progetti da mettere in cantiere per la Città. Che abbia avuto degli avvisi di garanzia e qualche condanna in corso, non significa che è colpevole e non appare in nessuna delle sue vicende un legame con la corruzione, ma sono affari suoi e se sarà condannato valuteremo il suo grado di condanna, augurandogli, per altro, un rapido riconoscimento della sua estraneità ai fatti che gli sono stati contestati. Ma ritornando alla proposta politica che De Luca dovrebbe affiancare alla sua candidatura, credo dovrebbe essere quel contenitore che tutti i partiti che lo sorreggeranno devono riempire, perché non diventi una candidatura personalistica, che molti di noi osteggerebbero. Un programma che il Centro-sinistra o chi per esso, deve affidare a un suo candidato, e se sceglie De Luca, vi sarebbero delle ottime garanzie che si porti avanti con determinazione. Ma non voglio suggerire l’agenda politica ne a De Luca, ne al Centro-sinistra. (Ecco, è così che io credo di essere propositivo nelle mie analisi, ma senza nessuna presunzione di essere ascoltato)
Per quanto attiene invece alla mia dose di giustizialismo, come dici tu in modo molto confidenziale, e mi fa piacere, ti posso assicurare che ti sbagli. Sai perché l’indice di ascolto di Rete 4 è bassissimo? Te lo devo dire io? Me lo risparmio. La mia posizione invece è critica, molto critica, e spesso mi trattengo proprio per evitare che qualcuno possa pensare quello che dici tu, ma è anche propositiva e spero che si colga questo aspetto, altrimenti vuol dire che mi devo sforzare ulteriormente.
Un ladro, un assassino, un imbroglione, un corrotto un camorrista e tutte le altre categorie che tutti noi disprezziamo, non sono innocenti solo perché non sono stati condannati o colti in flagranza di reato. La giustizia non condanna solo il furto, l’omicidio ecc, ma anche il tentato furto, il tentato omicidio, la tentata corruzione ecc.. (ricordi il caso Romeo?). Sono molto critico dell’Amministrazione Comunale, di chi la guida e di chi la sorregge, specie quando si colora di interessi presenti e futuri e di trasversalismi ammantati di responsabilità intermittente. Il nostro Comune sarà toccato da una serie di debiti che per il momento ho stimato intorno ai 16-18 milioni di euro, che di qui a poco, con il riequilibrio di Bilancio e il Consuntivo verranno fuori e sono il frutto di quelle politiche e quegli atti che metto in evidenza. Politiche atti che non credo possano essere, se commentati, considerati come il frutto di un giustizialismo. quelle cifre se le dividi per gli abitanti, sono una cifra ragguardevole che per pagare, per anni, dovremmo privarci di tanti servizi e dovremmo pagarne altri molto più cari, e perché? Perché qualcuno solo perché è stato eletto pensa di essere uno che è abilitato a sciupare soldi e occasioni per la nostra Città? Ti assicuro non mi farebbe piacere che intervenisse la Magistratura ordinaria, perché quella contabile lo farà automaticamente, ma nemmeno c’è un atto di maturità e un’ammissione che “forse” qualcosa non ha funzionato.
Questo accade in primo luogo per un difetto del Legislatore che non ha previsto nessun organo di controllo tra le Amministrazioni e il Magistrato contabile. Non essendoci nessun “cuscinetto” di controllo e se vuoi anche di mediazione, l’unico modo possibile per “mediare” gli atti e glia affari (non nel senso affaristico della parola) diventa la Magistratura ordinaria. Tu pensi siano giudizi ingenerosi se si fa notare che alcuni atti contengono delle anomalie o sono negativi per le comunità o sono parziali per i cittadini, o peggio ancora sono dannosi? Non credo proprio.
Grazie per i tuoi preziosi interventi.
Massimo Del Mese
Apprezzo, come al solito, la puntualità dei tuoi interventi. Però non mi hai risposto nel merito più squisitamente politico sul De Luca Sindaco di Salerno. Quel sistema di potere assolutamente pervasivo e superiore per tracotanza e chiusura a chiunque non sia fedele che vige a Salerno da vent’anni tu come li giudichi? La selezione per incarichi pubblici in base alla fedeltà assoluta al capo? i D’Acunto, all’epoca De Biase (poi scaricato senza colpo ferire), gli Argentino, i Mastursi, i Landolfi, come li giudichi (non come persone, ovviamente, ma in quanto fedeli esecutori – senza troppo titoli – dei desiderata del capo)? Un Michele Figiuolo (coordinatore del PD provinciale e ottima persona, peraltro, sul piano umano, come le altre persone che ho citato) che – bontà sua – ha pubblicamente più volte dichiarato: “io penso quello che pensa Vincenzo!”. La trasformazione di Cava dei Tirreni – per mezzo dell’ottimo Gravagnuolo – in una dependance politico-culturale del Comune di Salerno, con buona pace della sua storia e della sua tradizione politica? Carmelo Conte creò senz’altro un sistema di potere altrettanto, anzi molto più forte: abbracciava infatti l’intera provincia di Salerno. Ma era meno ‘chiuso’ ai fedelissimi dei fedelissimi. Con questa arroganza e chiusura che mette in campo ogni giorno tu credi davvero – in tutta buona fede – che Vincenzo – che non è mai riuscito in vent’anni a acquisire la leadership in tutto il territorio della Provincia di Salerno – sia il candidato ideale del centro sinistra. Io no, e ne sono preoccupato, perché è l’unico che massmediaticamente non sia stato massacrato, fra quelli più forti.
Per Luigi,
dici che non ti ho risposto e invece l’ho fatto, nel momento in cui ti ho detto che bisogna giudicare un politico per quello che fa e che produce. Che ci sia una cappa a Salerno, non mi risulta e non riesco a vederla, che quelle persone decidano di fare le teste di legno è un problema loro, tra teste di legno e quelle di …. non vedo differenze, così come non vedo nessun nesso tra De Luca e Conte, anche perché il loro vissuto non è sovrapposto o sovrapponibile ma si è articolato in contesti, in tempi, e con un quadro legislativo diverso, ma avevano anche ruoli diversi. così come non azzarderei a fare paragoni circa il grado di democrazia praticata dai due e all’interno dei loro rispettivi partiti, perché anche qui troviamo partiti e organizzazzioni diverse che non sono affatto raffrontabili. Io non sono uno “studioso” di De Luca e non voglio essere il suo difensore, ne posso confrontarmi o essere oggetto di confronto con chicchessia, inquanto non sono un politico, semmai un osservatore attento della politica, ma ho una mia personale convinzione a proposito di De Luca e perché non è stato percepito come Leader. Perché non è un Leader? intanto è un’amministratore, e poi non bisogna dimenticare che vi era un’altro leader più importante di lui che ora è diventato ingombrante e tutti ne prendono le distanze, che gli ha sempre sbarrato la strada, contrapponendogli uomini sicuramente di valore, ma che invece non venivano percepiti come uomini rappresentativi della base, per frenare o “piegare” il De Luca “impertinente”. Se De Luca può fare il Presidente della Regione Campania? perché no. Quando partecipa ad incontri nella provincia di Napoli, Caserta, Avellino e Benevento, le sale sono stracolme e le persone che vanno non sono certo state deportate per ascoltarlo. Il suo linguaggio diretto e magari anche rozzo, non esclude dai contenuti che invece la gente vuole sentire e ne apprezza anche il modo come egli li porge. Mi dispiace che non ho conservato gli articoli che ho scritto in tutti questi anni e che riguardavano anche De Luca, altrimenti ti saresti accorto, che in molte occasioni l’ho anche “bacchettato”. Se è servito a qualche cosa? non lo so, ma è la prova che non sono un ceco tifoso ma una osservatore abbastanza imparziale. Per il resto, a proposito di Conte, un’ultimo interrogativo per non scrivere, come dice un’altro lettore, uno sproloquio: Tu credi che ci saremmo trovati in questo aborto di secoda Repubblica o pseudo seconda Repubblica, se i Conte, i Pomicino, i Forlani, i Craxi, e così via non avessero “esagerato” nelle loro azioni o esercizio delle loro funzioni?
Grazie dei tuoi interventi, sempre ricchi di domande intelligenti e stimolanti, che in tutta sincerità apprezzo notevolmente.
Massimo del Mese
avete visto che sta combinando sul corso vitt. emanuele:
ha tolto tutti i sampietrini e ha messo qulee schifezze di cemento che sono una vergogna come ha fatto per i campi di tennis togliendo la terra battuta per incapacità di gestione sempre del comune ; ed avete visto quello schifo di scuola elementare Gatto che sembra un carcere di auswithz invece che a dimensione di bambino , ma solo a dimensione delle tasche del progettista e dell’impresa e quanti altri: ma dove hanno visto i bambini……… io vedo solo vecchi forse era meglio un bell’ospizio. DE LUCA PARLA MALE DEI SUOI PREDECESSORI , MA LUI CI STA ROVINANDO PER IL FUTURO DEI PROSSIMI VENTANNI DI QUESTA POVERA ED INSIFICANTE CITTA’. CI VOGLIONO VERAMENTE LE PALLE PER DARE UN TOCCO DIVERSO ALLE ATTRAZIONI CHE DICONO TURISTICHE………………………………. E PER NON PARLARE DEL LUNGOMARE ABBANDONATO ALLE SPIAGGIE INUTILI EE….. LUI PENSA ALLA PIAZZA DELLA SPAZZATURA… POVERA CITTA’
un salernitano vero e non di Potenza