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Letta completa il Governo, e dopo la nomina dei 21 ministri: 9 Pd, 5 Pdl, 3 Scelta Civica, 1 radicale, 3 tecnici. Arriva anche quella di 10 Viceministri e 30 sottosegretari. De Luca è Viceministro alle Infrastrutture.
A poco più di 60 giorni dal voto, sotto “copertura” del Capo dello Stato, e dopo una visita lampo in Europa, Enrico Letta completa il suo Governo e nel Consiglio dei Ministri di oggi, a sorpresa ha nominato anche i Sottosegretari.
ROMA – Dopo aver ottenuto in entrambe le Camere la Fiducia e dopo aver nominato i 21, di cui 7 donne e 9 senza Portafoglio, facendo bene attenzione agli equilibri interni: Nove del Pd, 5 del Pdl, 3 di Scelta civica, 1 Radicale e tre tecnici. Ecco che è arrivata, e con 48 ore di anticipo, proprio per evitare le crecenti pressioni che rischiavano di comprimettere tutto ecco che all’improvviso con un piglio decisionista, il mite Letta ha nominato i 40 sottosegretari, di cui 10 con funzioni da vice ministri, 9 donne e 31 uomini. Il Vice Presidente del Consiglio è Angelino Alfano, mentre il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è Filippo Patroni Griffi. L’età media è scesa a 53 anni rispetto ai 64 dell’esecutivo Monti.
Tutti nomi di alto profilo, anche di livello internazionale, come aveva auspicato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano., per la nomina dei Ministri, quella dei sottosegretari invece è stata una partita più per accontentare i sottogruppi e i territori, ma poiché non si è voluto andare oltre i 40, molti sono rimasti fuori e naturalmente incominci a montare il dissenso, che man mano che passano i giorni diventa sempre più evidente. Come per i Ministri, anche per i Sottosegretari sono state tante le novità: Le donne nel Governo in tutto sono 16, di cui 7 sono Ministri e 9 Sottosegretari, così come per la prima volta c’e’ un ministro di colore, che che ne pensa Mario Borghezio, che ha detto: “Scelta del cazzo, ha la faccia da casalinga” riferendosi al neo-Ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, che dovremmo dire noi della sua? di lui è certo ci vergognamo.
Enrico Letta, quindi ha completato il Governo finalmente dopo tanti sotterfugi e giri di parole si ammette: Il Governo Letta è un Governo politico. Il Partito Democratico non ha più alibi, a precisarlo oltre che Silvio Berlusconi, il vero vincitore di questa partita, è stato anche Angelino Alfano, ma lo ha ribadito soprattutto il Capo dello Stato al quale sia Letta che il PD si sono affidati per evitare di essere completamente e miseramente travolti dagli insuccessi fino ad ora collezionati.
Il Governo Letto, oltre ad essere un Governo Politico è anche un Governo a forte connotazione “nordista” sia riguardo alla nomina dei Ministri che rispetto a quella dei Sottosegretari, del resto anche il Parlamento è stato fortemente “nordizzato” dalle segreterie dei Partiti, avendo paracadutato, occupando nelle liste i posti sicuri al sud, un bel pò di “raccomandati”, e purtroppo di Mezzogiorno c’era ben poco anche nel discorso fatto alle camere, confermandone la tendenza, ma questo è secondario, la cosa primaria è che l’Italia si riprenda.
Ecco la squdra dei Ministri:
I Ministri di area Pd:
Maria Chiara Carrozza, Istruzione, Universita’ e ricerca
Massimo Bray, Beni culturali e Turismo
Flavio Zanonato, Sviluppo
Andrea Orlando, Ambiente
Graziano Delrio, Affari regionali, sport e turismo
Iosefa Idem, Pari opportunita’, sport, politiche giovanili
Dario Franceschini, Rapporti con il Parlamento
Cecile Kyenge, Integrazione
Carlo Trigilia, Coesione territoriale
I Ministri di area Pdl:
Angelino Alfano, Interni e Vicepremier
Gaetano Quagliariello, Riforme istituzionali
Maurizio Lupi, Infrastrutture
Nunzia Di Girolamo, Poliche Agricole
Beatrice Lorenzin, Salute
I Ministri di area Scelta civica:
Mario Mauro, Difesa
Giampiero D’Alia, Pubblica Amministrazione
Enzo Moavero Milanesi, Affari europei
Ministro Radicale:
Emma Bonino, Esteri
Ministri Tecnici
Fabrizio Saccomanni, Economia
Enrico Giovannini, Lavoro e Politiche sociali
Anna Maria Cancellieri, Giustizia
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Chi sono i Ministri? almeno quelli nuovi?
Escludendo quelli più famosi: Fabrizio Saccomanni, direttore generale di Bankitalia è Ministro dell’Econ0mia; Graziano Delrio (Pd), attuale presidente dell’Anci. Enrico Giovannini, Presidente dell’Istat al Lavoro; Carlo Triglia, sociologo e professore a Firenze, alla Coesione territoriale. Allo Sport e Pari opportunità Iosefa Idem, pluricampionessa olimpica nella canoa, eletta nel Partito democratico. Alla Semplificazione va Giampiero D’Alia, segretario regionale dell’Udc in Sicilia e vicecapogruppo di Scelta civica alla Camera. Allo Sviluppo economico Flavio Zanonato (Pd), sindaco di Padova e tra gli uomini di punta di Matteo Renzi. Alle Politiche agricole Nunzia De Girolamo, deputato Pdl, avvocato, 38 anni, il cui sposata con il deputato PD Francesco Boccia. All’Università e ricerca Mariachiara Carrozza, professoressa alla Scuola superiore Sant’anna di Pisa. Alla Salute Beatrice Lorenzin, Pdl, in politica fin dagli esordi di Forza Italia, con il movimento giovanile del partito. E poi Gaetano Quagliariello – uno dei saggi scelti da Napolitano – andrà agli Affari costituzionali. Andrea Orlando, giovane turco del Pd, sarà ministro dell’ambiente. Cecile Kyenge (Pd), di origine congolese, è il nuovo ministro dell’Integrazione. Ai Beni culturali Massimo Bray, direttore editoriale Treccani e deputato Pd.
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Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha messo da parte la diplomazia, ha deciso e ha nominato i 40 tra Vice Ministri e sottosegretari del suo governo, e convocando improvvisamente il Consiglio dei ministri, dopo una giornata caratterizzata da pressioni non indifferenti sia da parte dei partiti per allargare il numero della squadra, che dei singoli ha chiuso la partita.
In effetti Letta ha anticipato ogni decisione di 48 ore proprio per non farsi consumare dalle varie richieste e prima che si generasse in un vero e proprio mercato ha nominato i 40 sottosegretari e chi c’è c’è e chi non c’è resta fregato. Dei nuovi sottosegretari, come si è detto, dieci assumeranno l’incarico di viceministro. Dopo la nomina da parte del Consiglio dei Ministri è partita subito una nota di precisazione dalla Presidenza del Consiglio, nella quale si dice che: “Ai Sottosegretari parlamentari, come ha preannunciato il Presidente del Consiglio nel discorso alle Camere, non sarà corrisposto lo stipendio aggiuntivo, così come, sempre con lo scopo di risparmiare gli uffici di diretta collaborazione dei viceministri saranno ridotti e uniformati a quelli dei sottosegretari, e conseguentemente non ci saranno costi aggiuntivi».
La precisazione è più importante dei nomi stessi. Proprio per il clima che c’é nel Paese e soprattutto per andare incontro a quello che lo stesso Letta aveva caratterizzato nel suo discorso alle Camere. Tra l’altro gli italiani in questa fase sono molto attenti e osservano il nuovo Governo, proprio per comprendere se si intende cambiare strada o al contrario si prosegue nella stessa marcia degli sprechgi e dei privilegi. E di novità come per i Ministri ce ne sono e come: Ci sta la tifosa del Cavaliere Micaela Biancofiore; la spina nel fianco di Gianfranco Micciché; il fedele Filippo Bubbico; L’astro nascente Stefano Fassina, che finirà finalmente di dire scemenze e si dedicherà all’economia, incarico che aveva senza mai però esercitarlo da responsabile del PD; Il Sindaco sceriffo di Salerno Vincenzo De Luca, che si aspettava segretamente di essere nominato Ministro e si è accontentato di un posto da Vice Ministro, dopo 60 giorni di lamentele e di bordate indirizzate a Bersani, a Letta e a tutti quelli che quotidianamente chiama “anime morte” pensando ai grigi dirigenti del PD; Non poteva mancare anche “l‘uomo da marciappiede“, ingentilito, come sa fare solo la sinistra in “maestro di Strada” Marco Rossi Doria; e la squadra è completa, per fare la lunga traversata dei 18 mesi, il tempo che si è dato Enrico Letta per effettuare una verifica. Verifica che stabilirà se l’esperienza dovrà proseguire oppure andare alle urne. C’é da scommettere che il tempo passerà e la legislatura anche, almeno fino a quando Silvio Berlusconi deciderà di togliere la spina e lasciare con il cerino in mano al PD che ne pacgherebbe le spese. Berlusconi dal canto suo si è disegnato un ruolo ben preciso candidandosi alla “Bicamerale2” la super commissione che dovrebbe studiare l’impalcatura di tutte le riforme che il Governo poi dovrà approvare.
Di seguito l’elenco dei nuovi viceministri e sottosegretari.
Presidenza del Consiglio
Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma)
Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo)
Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo)
Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie)
Micaela Biancofiore (Pari Opportunità)
Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione)
Interno
Filippo Bubbico (Viceministro)
Domenico Manzione
Giampiero Bocci
Affari Esteri
Lapo Pistelli (Viceministro)
Bruno Archi (Viceministro)
Marta Dassù (Viceministro)
Mario Giro
Giustizia
Giuseppe Beretta
Cosimo Ferri
Difesa
Roberta Pinotti
Gioacchino Alfano
Economia e Finanze
Stefano Fassina (Viceministro)
Luigi Casero (Viceministro)
Pierpaolo Baretta
Alberto Giorgetti
Sviluppo Economico
Carlo Calenda (Viceministro)
Antonio Catricalà (Viceministro)
Simona Vicari
Claudio De Vincenti
Infrastrutture e Trasporti
Vincenzo De Luca (Viceministro)
Erasmo De Angelis
Rocco Girlanda
Politiche Agricole Forestali e Alimentari
Maurizio Martina
Giuseppe Castiglione
Ambiente, Tutela del territorio e del mare
Marco Flavio Cirillo
Lavoro e Politiche Sociali
Cecilia Guerra (Viceministro)
Jole Santelli
Carlo Dell’Aringa
Istruzione, Università e Ricerca
Gabriele Toccafondi
Marco Rossi Doria
Gianluca Galletti
Beni, Attività culturali e turismo
Simonetta Giordani
Ilaria Borletti Buitoni
Salute
Paolo Fadda
Roma, 27 aprile 2013