Aumentano Tasse e tributi e i Consiglieri comunali di maggioranza invece di ridurli si aumentano i gettoni di presenza. Senza vergogna!
La maggioranza assesta il colpo di grazia all’economia e al risparmio dei battipagliesi. Uno schiaffo alla miseria che attanaglia tante famiglie che non sanno se riusciranno a mettere il piatto a tavola.
BATTIPAGLIA – “Il Consiglio Comunale di lunedì 15 aprile scorso – Scrive Cecilia Francese leader del Movimento Politico Etica per il Buongoverno commentando il Consiglio comunale – ha raggiunto “il fondo” in termini di credibilità, di distanza dai problemi della città, dal dramma quotidiano di centinaia di famiglie che ogni giorno non sanno se riusciranno a mettere il piatto a tavola.
Nella stessa seduta nella quale questa maggioranza assestava il colpo di grazia all’economia cittadina, ed al risparmio dei nostri concittadini, aumentando (grazie al “miracolo” del riequilibrio pluriennale approvato qualche mese fa!) l’addizionale IRPEF (portandola al massimo di legge!) ed aumentando l’IMU sulla seconda casa e sui terreni agricoli (tutte le altre aliquote erano già al massimo!), in attesa degli aumenti delle tariffe dei servizi comunali e della riduzione degli stessi servizi, i consiglieri comunali trovano il modo non solo di non diminuirsi il gettone di presenza, ma addirittura di aumentarselo del 2%. Un vero e proprio schiaffo alla miseria che sempre piu’ attanaglia tante famiglie anche nella nostra citta’ !
Etica per il Buongoverno, aveva proposto, così come già nel 2012 di ridurre il gettone di presenza dei Consiglieri Comunali del 30%, come stanno facendo in tantissimi comuni d’Italia (proprio in considerazione della “gravissima” situazione economica in cui versano tante famiglie!). Questo avrebbe portato ad un risparmio di circa 40.000 euro l’anno, che potevano servire per il sociale per esempio, come proposto, pagare almeno in parte il debito che il nostro comune ha verso Casa famiglia, una struttura che rischia di chiudere per mancanza di fondi e che svolge un servizio importante nell’accogliere bambini rimasti soli senza famiglia con problemi sociali non indifferenti. Non è molto, ma anche questo poteva essere un segnale per fronteggiare le situazioni di bisogno più drammatiche che questa maggioranza fa finta di non vedere!
Apriti cielo!
Siamo stati accusati di populismo, – aggiungono i dirigenti di etica – ci hanno detto che la leader del movimento, Cecilia Francese, non e’ capace di fare la consigliera comunale! Il sindaco ci ha spiegato, con la solita saccenza (che se avesse dismesso in questi 4 anni ascoltando i consigli di “Etica”, probabilmente non avrebbe portato la città allo stato di disastro finanziario nel quale versa), che tecnicamente non era possibile! E quando Cecilia ha fatto presente che la riduzione della spesa per i gettoni dei consiglieri comunali era gia’ prevista dal piano di riequilibrio pluriennale approvato dalla maggioranza, il dirigente del comune ha risposto che la cosa non era vera e che avevamo letto male il piano. Povera Battipaglia! In che mani sei caduta!
Cominciamo da quanto detto dal tecnico, per invitarlo a leggere ciò che lui stesso (presupponiamo!) ha scritto nel piano pluriennale di riequilibrio a pag. 36. In quella pagina, sul fondo, c’è il paragrafo 9.6 dal titolo “riduzione di spesa degli organi politici istituzionali” ove e’ riportata la tabella che ci dice (al rigo 3 !) che se nel 2012 la spesa per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali era di euro 120.000, per il 2013 questa spesa non deve superare gli 80.000 euro, con una riduzione del 33%!
Che il Sindaco, come più volte gli abbiamo fatto notare, venga in Consiglio Comunale senza aver letto i documenti delle delibere proposte, e quindi senza sapere di cosa si parli, passi (anche se è grave!) Ma che anche i tecnici non si leggno le carte è un fatto che lascia davvero perplessi!
Al Sindaco-Segretario-Ragioniere -giurista ecc.ecc. – concludono Etica per il Buon Governo e Cecilia Francese – vogliamo solo ricordare che la spesa dei gettoni di presenza è finanziata coi fondi della “fiscalità generale” del Comune di Battipaglia, esattamnente come le spese per la “casa famiglia”, e che poichè il bilancio per l’esercizio finanziario 2013 non è stato ancora approvato, nulla impediva di destinare quei 40.000 euro delle entrate comunali piuttosto che per le spese istituzionali, per coprire le spese di carattere sociale.
Battipaglia, 18 aprile 2013