IL PD incassa il sostegno dell’ex sindaco Pesce e dei suoi sostenitori, e andrà compatto e coeso verso la sfida con Aliberti. Soddisfatti i vertici locali Democrat.
Dopo un mese di tira e molla, forzature e concessioni, sgambetti e imboscate, veti, ripensamenti e forzature il PD e il centrosinistra riavvia i motori e si avvia, per cercare di raggiungere Aliberti già in corsa da tempo.
di Giovanna Criscuolo
SCAFATI – Ancora i riflettori puntati su Nicola Pesce e sul destino del PD e del centrosinistra, ammesso che si riesca a compattare nei prossimi giorni. Una conferenza stampa indetta per ieri mattina avrebbe dovuto rendere chiara la posizione del dottor Nicola Pesce, che in prima battuta aveva fatto intendere di voler “correre in solitudine” appoggiato da circa sei liste. Dopo un mese di tira e molla, di sgambetti, imboscate, veti, ripensamenti e forzature il PD e il centrosinistra riavvia i motori per cercare di raggiungere Aliberti già in corsa da tempo.
La conferenza è slittata, e si è diffusa immediatamente l’attesa notizia per il PD: L’ex primo cittadino appoggerà la candidatura dell’avvocato Vittorio D’Alessandro, che proprio lo scorso sabato lo esortava a riflettere seguendo un ragionamento nel quale avrebbe dovuto prevalere un senso di unità e di coesione, senza spaccature e senza “malumori”.
Pare che la decisione di Pesce sia stata favorita proprio dall’accorato appello politico e dalle parole lusinghiere che D’Alessandro ha rivolto nei giorni scorsi all’ex Sindaco Pesce, il quale, pare dopo aver ponderato gli eventuali scenari politici e, magari, anche qualche ripensamento da parte di alcune Liste che si erano pronunciate a favore di un appoggio alla sua candidatura, si sia affidato al suo senso di responsabilità e a sciolto ogni riserva ritirandosi ed offrendo il suo appoggio a Vittorio D’Alessandro, anche per favorire una ricomposizione del Centrosinisstra.
Si attende adesso altre decisioni che riguardano soprattutto il Partito di Vendola e il duo Tafuro-Secondulfo, ma la diplomazia è a lavoro e nelle prossime ore si saprà se SEL sarà della partita oppure intraprenderà una corsa solitaria.
Il dottor Nicola Pesce, personalità politica di grande esperienza avrebbe posto al centro della sua scelta il senso di appartenenza al partito democratico, avendo consapevolezza che un centrosinistra realmente unito potrebbe tornare al governo della città.
Con enorme entusiasmo, l’avvocato Vittorio D’Alessandro accoglie il gesto del dott. Nicola Pesce, e, riconoscendogli il merito di essere il padre nobile di tutto il centrosinistra scafatese lo invita a “sfoderare le armi” per fronteggiare la durissima campagna elettorale in atto. “L’obiettivo e’ unico e sostanziale: – per D’Alessandro – restituire il giusto valore alla città senza azioni clientelari e senza motivazioni e familistico/personali”. E riconoscendo che la battaglia si prospetta dura e senza quartiere, D’Alessandro, dopo il “si'” dell’ex Sindaco Nicola Pesce si sentirebbe molto più al sicuro.
Soddisfatta per la decisione di Pesce anche il vicesegretario provincialedel PD Mariarosaria Vitiello che con fermezza dichiara: “Nelle prossime ore lavoreremo al completamento delle liste e ad un’ampia sintesi che unisca tutte le forze politiche alternative a Pasquale Aliberti; in questa maniera, saremo tutti protagonisti di una nuova stagione di un ritrovato cambiamento“
Il Partito Democratico, sotto una sola bandiera, si avvierebbe dunque a battere l’avversario, che dal canto suo non sembrerebbe affatto intimorito visto il ritardo accumulato. I dirigenti del PD scafatese soprattutto ora con la presenza di Pesce sono certi di vincere, sconfiggendo quelli che loro indicano come “clientele” e “malaffare”, al primo turno e con un plebiscito popolare.
Scafati, 15 aprile 2013
Chi ha scritto questo articolo ha capito proprio fischi per fiaschi. Il dottor Nicola Pesce ha fatto un passo indietro in favore dell’unità, ma non per appoggiare D’Alessandro. D’Alessandro non rappresenta l’unità, non rappresenta nulla se non un’imposizione dei vertici provinciali che avranno il peso di questa enorme falla del centrosinistra. Dopo 5 anni la persona che ha spaccato e portato alla sconfitta, lo farà di nuovo…almeno stavolta ha avuto la decenza di non metterci la faccia. Sono profondamente dispiaciuta per Primavera Non Bussa che è diventata un gioco nelle mani delle solite logiche (o illogiche di potere).
D’Alessandro dovrebbe prendersi le proprie responsabilità e imitando Pesce, dovrebbe cercare un punto di forza per portare il suo partito alla vittoria o non sarà altro che l’ennesimo “fallito” (politicamente parlando) del centrosinistra Scafatese.