Scafati: Vittorio Dalessandro è il candidato “unitario” di un PD a pezzi

Il Partito Democratico finalmente sceglie il suo candidato si “compatta” in parte e perde gli alleati per strada.

Landolfi, Vitiello, Grimaldi e Corrado Scarlato trovano la “quadra” su D’Alessandro, saranno tre liste ad appoggiarlo, mentre l’UDC si avvia verso Aliberti e SEL verso Pesce che a sua volta sarebbe sostenuto da sei liste.

Comune di Scafati
Comune di Scafati

di Giovanna Criscuolo

SCAFATI – La montagna ha partorito il topolino e tutti “scappano”, anche i “dinosauri“. Per trovare un candidato e non perdere l’appoggio della Lista di Corrado Scarlato, Scafati Libera, ha perso per strada un bel pò di persone e di partiti, a partire dal suo capogruppo e candidato anche alle ultime primarie annullate Enrico Donnarumma che sceglie Nicola Pesce, l’UDC che si smarca e tratta con Aliberti, e Sinistra Ecologia e Libertà con Ignazio Tafuro che a sua volta con una sua lista appoggerebbe Pesce.

Le motivazioni diella scelta di quest’ultimo le da il neodeputato Michele Ragosta che ha dichiarato: “SEL è costretto a prendere strade diverse, la proposta politica che si è articolata su D’Alessandro è debole, gli stessi Donnarumma e Riotta  si sono allontanati, il PD ha perso una sua metà, in termini di rappresentanza. Siamo determinati anche perché l’esperienza di militanza socialista di Pesce è più congeniale alla nostra piuttosto di quella di D’Alessandro“.

La tregua nel PD scafatese, sembrerebbe essere arrivata, e dopo vari tira e molla, decisioni prese e rinviate, interminabili ore di dialogo il Partito Democratico estrae la sua possibile carta vincente. Si tratta dell’avvocato Vittorio D’Alessandro, 52 anni, ex assessore alle finanze dal 1988 al 2003.

L’ufficializzazione di colui che intenderebbe prendere il posto dell’uscente Pasquale Aliberti, è avvenuta ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso l’istituto Ida e Maria Giorgio (un palazzo storico sede di cooperative dedite al sociale).

Presenti alla riunione: Il segretario provinciale Nicola Landolfi, il suo vice Mariarosaria Vitiello, il segretario cittadino Giuseppe De Francesco e l’ultimo dei dissidenti, Michele Grimaldi del movimento “Primavera non bussa” il quale a conti fatti avrebbe deciso di mollare la presa e unirsi a sostegno dell’avvocato.

Con tre liste “momentanee” “SCAFATI LIBERA, PNB e lo stesso PD  si è pronti a fronteggiare il “nemico più temuto” con un solo unico obiettivo: le chiavi della città, e l’accesso principale a palazzo Mayer.

Un lavoro evidentemente certosino per il segretario Nicola Landolfi, che per svariati mesi ha dovuto sopperire ed arbitrare i match di un PD apparentemente unito ma con innumerevoli crepe e divergenze. E’stato egli stesso a sottolinearlo, dichiarando di aver trovato nella figura di Vittorio D’Alessandro un’alternativa valida per chi dovrà recarsi alle urne a fine Maggio.

D’Alessandro, visibilmente emozionato con toni pacati e tranquilli si e’dichiarato felice per la fiducia attribuitagli,dichiarando che c’e’ancora tutto da recuperare, e che tutto è possibile, con un solo imperativo: Vincere. “Mi sono cacciato in un guaio, ma con grande coraggio faro’del mio meglio per risollevare le sorti di questa città“- ha dichiarato –

Resterebbe ancora latente invece la posizione dell’altro segmento di sinistra: l’ex sindaco, dott Nicola Pesce e “la sua cerchia di nostalgici”. Intorno a Pesce si è costituito un rassemblement di ben 6 liste: SEL, Adesso Scafati, Centro Democratico, Progetto Scafati, Scafati Arancione e lo stesso UDC hanno scritto un documento firmato da Donnarumma, Raffaele De Luca, Tafuro, Mirko Secondulfo (segretario SEL), Francesco Carotenuto, Luigi Caiazzo, Paolo Ciliberti, Raffaele Bicenzio, e Giuseppe Sicignano.

La speranza di un passo indietro da parte dell’ex primo cittadino e’percepibile, e lo stesso candidato D’Alessandro gli rivolge una sorta di appello invitandolo a una serie di riflessioni, laddove “l’unione fa la forza”.

D’Alessandro ha inteso alla fine fare un breve riepilogo sulle tematiche che verranno messe a punto per la campagna elettorale : “il disinquinamento del Sarno, la riapertura dell’ospedale (sebbene non tutte le colpe sarebbero attribuibili a Pasquale Aliberti – ha sottolineato D’Alessandro -)

Sarebbe dunque arrivato il momento per sottoporre gli elettori alla scelta fatidica e ardua. Non tutti i giochi sembrerebbero pero’ancora fatti. Lo stesso D’Alessandro ha lasciato intendere che i tre simboli,le tre liste sarebbero destinate ad aumentare di numero, e varie dinamiche strategiche di coalizioni sarebbero ancora in stand by.

Giovanna Criscuolo

1 commento su “Scafati: Vittorio Dalessandro è il candidato “unitario” di un PD a pezzi”

  1. prendetelo nel deretano porci e squallidi evasori che facendo finta di nulla state continuando a rubare alla faccia dei cittadini io mi vergognerei a candidarmi dopo tutto quello che avete fatto tanto vale la vostra presenza sul territorio: 500 euro al mese e una cucuzzella

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