I riformisti bocciano Melchionda, l’Amministrazione e l’Ospedale Unico della Valle del Sele e rilanciano la proposta degli Ospedali Riuniti. Mentre “La Destra” fa “terrorismo sismico”.
Troppa confusione sulla Sanità e sul destino degli Ospedali di Eboli, Battipaglia, Oliveto Citra e Roccadaspide, per Marisei, Campagna e Petrone: “L’Ospedale di Eboli e la sanità nella Valle del Sele meritano di essere affrontati con serietà”.
EBOLI – Troppa confusione sul destino dell’Ospedale di Eboli, e più in generale della Sanità in generale ma anche sulla possibilità della realizzazione de famoso Ospedale Unico della Valle del Sele, fino ad ora nei desideri ma senza aver ricevuto dalla Giuta Caldoro nessun finanziamento.
Se poi alla confusione si aggiungono tutti gli interventi, molti dei quali, a vanvera, allora si comprende come sia grave la situazione. La gravità è nella proposta politica debole della Giunta Caldoro, maliziosa e oggettivamente di parte, atteso il “protezionismo” nei confronti della Sanità napoletano, vera e propria idrovora di risorse pubbliche e di sprechi, ed è nella ancora più debole dirigenza dell’ASL Salerno, purtroppo esecutrice di “ordini” non troppo chiari, dei vari interpreti Sub-Sub commissari normali e di quelli eccezionali e straordinari, i quali non riescono a prendere il bandolo della matassa ossessionati come sono a voler “orientare” finanziamenti e strutture nell’Agro-nocerino-sarnese “morte” da tempo per “autoconsunzione“, a scapito della Sanità e delle sue strutture a Sud di Salerno, ritenute forse “piattaforme” politiche di esclusiva pertinenza della Sinistra e contrarie a progetti di “Principati longobardi” e quindi ostili, e quindi da “punire” rispetto ad altre realtà più vicine a Casal di Principe che a Salerno.
In tutte queste problematiche, politico-egemoniche-territoriali, si inseriscono piccoli cabotaggi dettati da campanilismi fuori luoghi, egoismi gratuiti e per questo deleteri, che non favoriscono nemmeno le strutture che si intenderebbe “proteggere”, come nel caso dell’Ospedale di Battipaglia, accomunato al destino di quelli di Eboli, Roccadaspide, Oliveto Citra. Egoismi che hanno portato addirittura ad usare l’arma del “terrorismo sismico“, così come ha fatto Fausto Lucarelli, esponente politico di “La Destra“, accompagnato da un tecnico di tutto rispetto, i quali vedrebbero ad opera del prossimo Sisma, già rasi al suolo sia l’Ospedale di Eboli, presente in loco fin dal 1300, che la Collina su cui sorge, e per questo spolverare una proposta politica già superata nei fatti, figuriamoci se non nei programmi del Direttore Generale Antonio Squillante. Intanto facciamo gli scongiuri del caso, ricorrendo anche al gesto più volgare ma in ogni caso efficace della “Grattazio pallorum”.
In tutta questa confusione si sono scatenate le reazioni di uomini e di forze politiche che vanno raccolte e pubblicate per cercare in qualche modo di veicolare il dibattito in alvei “concreti” e più “competenti”, e proprio per la serietà dell’argomento e per la confusione generata anche dalla poca chiarezza dell’ASL Salerno, si dovrebbe pensare di spostare la discussione su altri tavoli, sicuramente quello Regionale perché vi possa essere una concreta possibilità di poter intervenire operativamente e non “ad capocchiam”.
Si inseriscono nel dibattito i Consiglieri comuanli di Eboli, Liberi e Riformisti, Salvatore Marisei, Carmine Campagna, Antonio Petrone i quali affidano alla seguente nota politica la loro posizione, atteso vi sia solo confusione da quelle strutture istituzionali deputate.
“L’Ospedale di Eboli e la sanità nella Valle del Sele – scrivono Marisei, Campagna, Petrone – meritano di essere affrontati con serietà. Quanto appare in questi giorni sulla stampa, una guerra sotterranea fatta da bande, non ci appartiene. La nostra proposta, avanzata sin dall’avvio della consiliatura, degli Ospedali Riuniti della Valle del Sele è l’unica in campo ed è ancora attuale. Presentata in un pubblico convegno nell’ottobre del 2010, alla presenza dei Sindaci di Oliveto, Rocca d’Aspide e Polla, riscosse giudizi positivi, salvo che del Sindaco di Eboli. Riproposta dopo un anno con una mozione consiliare, ordinò ai suoi di non discuterla sollevando obiezioni e cavilli formali. La sua opposizione di allora, e quel che ne è seguito, ha prodotto il disastro di oggi.
Con responsabilità – scrivono i riformisti contiani, approfittando del vuoto politicome di proposte in merito alla Sanità in generale e all’Ospedale di Eboli e al famoso e fantomatico Ospedale Unico della Valle del Sele – la sottoponiamo nuovamente ai partiti, ai movimenti, ai sindacati, ed invitiamo il Sindaco a farsene carico. Promuova un’incontro urgente con il Presidente della Giunta Regionale e il Presidente della Provincia di Salerno al fine di:
- costituire gli “Ospedali Riuniti della Valle del Sele” nella forma della Azienda Ospedaliera con piena autonomia gestionale e di governance aprendo la prospettiva alla realtà del Vallo di Diano e ad altri eventuali plessi limitrofi;
- stipulare un protocollo di intesa con la Regione Campania affinché si garantisca il personale sufficiente e la spesa necessaria al funzionamento dei Riuniti, calcolata sulla base della media regionale per i posti letto effettivamente accordati con il Piano Sanitario Regionale;
- sollecitare la redazione di un Piano Aziendale dei Riuniti in accordo con i plessi ospedalieri interessati, tenendo però conto delle strutture sanitarie private, inspiegabilmente sino ad oggi rimaste fuori da ogni interesse regionale;
- condizionare l’avvio dei provvedimenti adottati per ridisegnare gli ospedali della Valle del Sele alla pubblicazione del bando di gara per la costruzione dell’Ospedale Unico o un atto equivalente che lo renda irreversibile e ne preveda l’entrata in funzione entro un triennio.
Il Sindaco – accusano i riformisti contiani Marisei, Campagna, Petrone, a conclusione della loro nota politica – non accampi scuse, se non la sua incapacità e scarso peso politico. De Luca (Pd) e Cirielli (FdI) hanno salvato rispettivamente “Il Da Procida”, l’Ospedale di Cava e il “Fucito” di Mercato San Severino, mentre l’Ospedale di Eboli, prima depotenziato nell’indifferenza, oggi rischia la chiusura. Egli governa al comune con l’UDC – il cui leader, on. De Mita, è Vice Presidente della Giunta della Regione Campania – per effetto di un accordo successivo all’elezione, che tutto prevede men che l‘intesa per salvare l’Ospedale.
Non abbai alla luna, si adoperi nell’interesse della città.
Eboli, 9 aprile 2013