Il PD a Scafati ricorre al Giurassico politico e si affida al “Dinosauro” Pesce

Tra Baden Powel e Steven Spielberg, un esploratore e l’altro, PD e centrosinistra si affidano al “Giurassico politico” e al “Dinosauro” Pesce. 

Il PD precipita nel suo destino: prigioniero della vigilia; in ritardo agli appuntamenti; perdente anche quando la vittoria è certa. Grimaldi si rassegni se ne parla fra qualche decennio. Vitiello comprenda: il turno delle donne arriverà in un’altra vita.

Nicola-Pesce
Nicola-Pesce

SCAFATI – C’é poco da fare, il Partito Democratico e quel che resta del centrosinistra, ce la sta mettendo proprio tutta per perdere le elezioni amministrative e riconsegnare per la seconda volta Scafati al centrodestra senza Fratelli d’Italia e a Pasquale Aliberti, il gran favorito, che a sua volta ringrazia, e solo per scaramanzia non stappa una bottiglia di Champagne, lasciando la gassosa al PD e il rumore del tappo ai cirielliani.

I colpi di scena ormai in casa PD non finiscono mai, a partire dalla non accettazione del responso delle Primarie che videro vincitore assoluto l’Imprenditore scafatese Corrado Scarlato, costretto a fare un passo indietro a seguito di un avviso di garanzia guadagnatoselo da patron della Scafatese Calcio. La scusa è stata buona per rimettere tutto in gioco, non avendo avuto in precedenza, il coraggio di sbarrargli la strada. C’era da aspettarselo e certo sarebbe stato più giusto non accettare all’origine la sua candidatura, piuttosto che ricorrere a questi mezzucci, tra l’altro, in Italia, che sia un Imprenditore o un politico, un avviso di garanzia non si nega a nessuno, salvo poi a provare la colpevolezza.

Scarlato-Donnarumma-Vitiello-Grimaldi-Tafuro-Candidati-Primarie-Scafati
Scarlato-Donnarumma-Vitiello-Grimaldi-Tafuro-Candidati-Primarie-Scafati

E così azzerate le primarie e iniziato il percorso demolitorio del PD, è iniziato anche il “soffertorio” politico del centrosinistra. Da quel momento si è ricorso a tutto, partendo dall’incarico “esplorativo” e giungendo a quello di lunga navigazione e di esperienza, passando di volta in volta per qualche esponente di Partito, fino a ripiegare sull’indicazione di Vittorio D’Alessandro, anch’egli nelle vesti di “esploratore“, gradito e indicato anche dal Segretario Provinciale del PD Nicola Landolfi, soprattutto per non dispiacere a Corrado Scarlato. Così, ricorrendo a Baden Powel e a Steven Spielberg il tempo passa e si avvicina sempre più la data di presentazione delle liste, così come si allontana la possibilità concreta per il PD e il centrosinistra di raggiungere un accordo, che dovrebbe comprendere anche l’UDC e SEL e solo Dio sa’ se ci sarà anche “Primavera non bussa” e Michele Grimaldi.

Incertezze, malcontenti, sgambetti, veti, sembrerebbero ormai il terreno su cui è sempre più difficile confrontarsi e costruire un’alternativa credibile, e così dallo “scoutismo” si è passati al “Giurassico Politico“, affidandosi al “DinosauroNicola Pesce, nel mentre aleggia la “minaccia”, nel momento in cui si dovesse continuare nelle divisioni e non si dovesse arrivare ad un accordo politico soddisfacente, di arrivare anche a negare il simbolo del PD meno “L”, come dice Grillo, costringendo il Partito Provinciale e il segretario Nicola Landolfi a lavarsene le mani ed imitare quel Ponzio Pilato che con la sua non decisione cambiò la storia dell’umanità.

E’ nei momenti difficili e confusi che si vedono gli uomini, ed è in quei momenti che i Partiti ricorrono alle soluzioni politiche apparentementi più semplici ma che da subito risultano essere le più giuste, e il PD e il centrosinistra di Scafati piuttosto che rivolgersi alla “Preistoria” e scegliere nel parco gli animali più vicini all’estinzione, sortendo solo l’effetto di “terrorizzare” gli elettori. Il Centrosinistra e il PD trovino una soluzioni che non sia l’affermazione alla rinuncia, che sia al contrario capace di voltare pagina, senza ignorare quell’istanza di cambiamento concreto che chiedono a gran voce gli elettori, fino a rifugiandosi ora nel Movimento 5 Stelle, che di queste rinunce si ciba o nell’affollare il popolo dell’astensione.

Eppure ci sarebbe la condizione per un cambio di passo e si poteva partire proprio da quei candidati che si sono confrontati alle Primarie di coalizione, e magari partendo dall’esperienza del capogruppo Enrico Donnarumma, o dal giovane Michele Grimaldi, o rompere ogni indugio e magari affidare la candidatura a Mariarosaria Vitiello come donna impegnata politicamente e nel sociale, dando così un segnale forte di cambiamento.

Ma questa sicuramente è “fantapolitica“, anche perché quando scendono in campo i “Dinosauri”, vista la loro mole il terreno diventa impraticabile e tutti scappano via per non restarne travolti, e così il PD precipiterà in quel suo destino che lo vede prigioniero della vigilia e sempre in ritardo agli appuntamenti e perdente anche e soprattutto quando la vittoria è matematicamente certa.

Intanto: Grimaldi, si affretti a decidere se presentare una sua lista o se rassegnarsi ed aspettare qualche decennio fino a quando potrà essere indicato anche lui inquanto animale preistorico; Donnarumma si rassegni e si accontenti di conquistare uno scranno da Consigliere comunale e dimostrare ancora una volta la sua esperienza acquisita; mentre la Vitiello potrà anche lei rassegnarsi in rappresentanza di quel mondo femminile, convincendosi, che lo spazio per loro ci sarà e come, ma in un’altra vita secondo il PD.

E Scafati? Scafati può attendere.

Scafati, 8 aprile 2013

Lascia un commento